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Notiziario Marketpress di Sabato 27 Marzo 2004
 
   
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  FRANCIA / ESPOSIZIONI IN AQUITANIA NEL 2004  
   
  ‘Memorie dalla Cina’: è questo il titolo dell'esposizione che avrà luogo al Museo di Arti decorative di Bordeaux (5 giugno-fine settembre 2004). In occasione dell'anno della Cina e per la prima volta in Francia, esposizione di 250 opere della collezione di François Dautresne. Questo sinologo ha esplorato la Cina per 35 anni collezionando oggetti dai più modesti a quelli preziosi (Musée des Arts Décoratifs, tel. 0033/5/56007250).Da giugno ad agosto 2004, al museo di Beaux Arts e alla Galerie des Beaux Arts, in parallelo due esposizioni consacrate a due artisti che fanno parte del movimento "del cavaliere blu": Gabriele Munter e Wassili Kandisky (Musée des Beaux Arts, tel. 0033/5/56102056).Périgueux: Sinfonia in Périgord (25 agosto / 5 settembre 2004). La capitale del Périgord dà appuntamento con la musica classica e barocca. Questo festival, ormai giunto alla XIV edizione, è uno degli appuntamenti più importanti della regione. I concerti si terranno in differenti chiese e abbazie delle città e sono previsti tutte le sere alle ore 21. Infolink: www.perigord.tm.fr/sinfonia Salone internazionale del libro gourmand (novembre 2004). Questo salone dedicato ai libri di cucina e all'arte della tavola, ha luogo ogni due anni. E' il rendez-vous per tutti i gourmet e gli Chef con possibilità di partecipare a conferenze e dibattiti sull'"arte di mangiar bene e sano". Info: Ufficio del turismo di Périgueux, tel. 0033/5/53531063.Nel Midi – Pirenei, sulla strada dei grandi pittori e dei grandi musei. Grandi pittori sono legati al Midi-Pirenei: perché sono nati qui, o perché hanno scelto di viverci. Oggi seguire le loro tracce ricercandone i capolavori nei tanti musei è un modo molto suggestivo di scoprire la regione in una prospettiva di storia, cultura, tradizioni… E i musei - spesso allestiti in splendidi palazzi d'epoca ripensati dai più importanti architetti contemporanei - costituiscono una chiave esclusiva per entrare nella dimensione più segreta delle città.A Tolosa sono di scena l'arte contemporanea e la grande pittura dal Rinascimento al XX secolo. La "rive gauche" della Garonna è ormai affermata come il vero polo culturale di Tolosa: e proprio qui è sorto, nello spazio scenografico degli storici macelli, Les Abbattoirs, il Centro di Arte Contemporanea di Tolosa e dei Midi Pirenei. Gli architetti Antoine Stinco e Rémi Papillault hanno immaginato un vasto spazio espositivo - oltre 7000 mq - destinato a mostre permanenti e temporanee, sperimentazioni artistiche, e poi biblioteca, libreria, auditorium, caffè-ristorante. Il sipario realizzato da Picasso per il 14 luglio 1936, "La dépouille du Minotaure en costume d'Arlequin" è l'opera più monumentale della collezione, ricca di oltre duemila opere, fra disegni, dipinti, fotografie, sculture, installazioni. Una collezione che offre un panorama delle numerose correnti artistiche nate dopo la seconda guerra mondiale e che si apre a tutte le nuove forme della creatività contemporanea. Tra i grandi artisti presenti, gli europei Tapiès, Burri, Fontana, César, Saura, Dubuffet, Takis ma anche artisti dell'Estremo Oriente, come Gutaï, e degli Stati Uniti, da Jenkins a Sam Francis, Robert Morris… In un altro scenario d'eccezione, quello dell'Hôtel d'Assézat, costruito alla metà del 500 dal ricco mercante di pastel (il colorante blu che ha fatto la fortuna di Tolosa nel passato), sorge la Fondazione Bemberg (attualmente in ristrutturazione, riapre il 1 aprile 2004). Presenta i dipinti, bronzi e oggetti d'arte raccolti da Georges Bemberg, grande collezionista eclettico ed esperto d'arte, che ha consacrato la vita alla letteratura, alla musica e alla pittura. In mostra oggetti d'arte rinascimentali (e un'eccezionale raccolta di rilegature d'epoca), pittori veneziani del ’600, impressionisti, Matisse, Gauguin, molto Bonnard, i Fauves, i Nabis… Info:Les Abbattoirs (76, Allées Charles de Fittes Tel. 0033/5/34.51.10.60) Fondazione Bemberg ( Place d'Assézat Tel. 0033/5/61.12.06.89).Ad Albi con Toulouse-Lautrec. Il fascino di Albi, la "città rossa", costellata di splendidi edifici di mattoni, è intimamente legato ad Henri de Toulouse-Lautrec, il grande pittore nato proprio qui, il 24 novembre 1864. E in uno dei più scenografici palazzi di mattoni della vecchia Albi, Palais de la Berbie, l'antico palazzo vescovile del XIII secolo, è allestito il Museo Toulouse-Lautrec, oltre 1000 opere dell'artista, fra dipinti, disegni, litografie, manifesti: la collezione più ricca e spettacolare al mondo. Una ricostruzione completa del suo percorso artistico, ma anche una presentazione dell'uomo e del suo sguardo sul mondo parigino dei cabaret e caffè-concerti protagonista delle sue opere. Sono presentati qui anche gli artisti a cui Toulouse-Lautrec fu più legato: Susanne Valadon, Bonnard, Vuillard, gli artisti della scuola di Pont-Aven… Info:Museo Toulouse-Lautrec, Palais de la Berbie, tel. 0033/5/63.49.48.70Cordes-sur Ciel celebra Yves Brayer. Cordes-sur-Ciel è un luogo magico: una piccola città medievale arroccata sulla valle del Cerou, in una posizione straordinaria. La chiamano "la città dalle cento ogive", per via degli archi gotici dei suoi edifici, ed è rimasta deliziosamente fuori dal tempo, con le case antiche che declinano tutte le sfumature del rosa e del grigio… In uno dei più bei palazzi gotici della città, la Maison du Grand Fauconnier, del XVI secolo, sorge il museo dedicato a Yves Brayer (1907-1990) uno dei maggiori pittori figurativi del XX secolo, che dal 1940 si stabilì a Cordes con un gruppo di amici artisti, dando vita all'Accademia di Cordes. Nel 1975 donò alla città una ventina di grandi opere che formano il nucleo del museo: nature morte, paesaggi di Cordes, della Provenza, della Camargue, Roma, Venezia… A completare il museo, la sala dedicata ai ricami tradizionali di Cordes, un'altra delle ricchezze artistiche della città. Info:Museo Yves Brayer, Maison du Grand Fauconnier, tel. 0033/5/63560040Castres & l'arte spagnola. L'immagine più suggestiva di Castres è l'infilata di case antiche sul quai des Jacobins, che si specchiano nelle acque dell'Agout. E proprio sulle rive dell'Agout, nell'antico palazzo vescovile del XVII secolo, progettato da Mansart e con i giardini disegnati da Le Nôtre, sorge il Museo Goya e dell'arte ispanica. Tutto si deve a un collezionista di Castres, Marcel Bruiboul (1837-1892), che fece i suoi studi a Barcellona e diventò un vero esperto di arte spagnola. Bruiboul donò alla città di Castres la sua collezione, che comprendeva anche tre tele di Goya, tra cui il famoso Autoritratto con gli occhiali, oltre a disegni e incisioni (I Capricci, la Tauromachia, i Disastri della Guerra…). Una politica di acquisizioni ha arricchito il fondo originario e oggi il museo è interamente dedicato all'arte iberica. Dal Medioevo al secolo d'oro con Pacheco, Velasquez, e poi Picasso, con il ‘Ritratto dell'uomo che scrive’ del 1971, fondi numismatici, scultura e oggetti d'arte. Info:Museo Goya, tel. 0033/5/63715927).Il Museo Ingres a Montauban. Tra le colline del basso Quercy e le pianure della Garonne e del Tarn, Montauban è una città piacevolmente animata tutto l'anno, e tra gli antichi quartieri di mattoni rossi rievoca il suo figlio più famoso, il pittore Jean-Auguste-Dominique Ingres, nato qui nel 1780. Il Museo Ingres occupa l'antico palazzo vescovile, imponente edificio del XVII secolo di mattoni rosa. Il nucleo originario del museo è una donazione fatta dallo stesso Ingres alla città: dipinti e vasi antichi della sua collezione privata. Poi, alla sua morte, a 85 anni, l'artista lasciò a Castres oltre 4000 disegni, una ventina di dipinti, tanti oggetti personali (tra cui il famoso violino: Ingres aveva una grande passione per la musica e aveva anche fatto parte dell'Orchestra del Capitole di Tolosa), incisioni, disegni, calchi. Oggi 6 sale del primo piano sono consacrate a Ingres, mentre il secondo piano alle scuole italiane e del nord Europa dal XIV al XVI secolo (Masolino, Val Eyck…). E poi archeologia e maioliche regionali, storia locale: un museo davvero completo. Info:Museo In gres, tel. 0033/5/63221291).Montricoux ricorda Marcel Lenoir. Sulla riva destra dell'Aveyron, alle porte delle famose gole, Montricoux conserva un fascino antico. Ancora racchiuso dalle mura, è costellato di case a graticcio del XIII, XIV e XV secolo. E ha il suo bravo castello, in origine commanderia templare del XII secolo, con il torrione, la sala delle guardie, il camino monumentale, antichi affreschi di ispirazione moresca, la scala a chiocciola. Una parte aggiunta del '700 ha l'atmosfera di una villa di ispirazione toscana, con la rotonda d'ingresso e statue monumentali. In questo scenario suggestivo è stato allestito il Museo Marcel-Lenoir, pittore nato a Montauban nel 1872, influenzato dal simbolismo, dall'art nouveau e dal cubismo, e ammirato da Modigliani, Braque e Matisse, che morì dimenticato proprio a Montricoux, nel 1931. Un'occasione per riscoprire l'opera originale e poco conosciuta dell'artista, insieme allo charme di Montricoux e del suo castello. Info:Museo Marcel Lenoir, Château de Montricoux, tel. 0033/5/63672648.A Cahors, sulle rive del Lot, alla scoperta del Museo di Cahors Henri-Martin. Ha un grande fascino, Cahors, antica città medievale abbracciata da un meandro del Lot, attraversato dallo splendido Pont de Valentré del '300, il monumento-simbolo della città. Nello storico palazzo vescovile, il Museo Henri-Martin presenta in permanenza soltanto le opere dell'artista, ma vanta ricchissime collezioni che comprendono 15.000 oggetti e documenti, dall'archeologia all'etnografia, alla storia, alla storia dell'arte (pittura e scultura francese dal XVI al XIX secolo) e all'arte contemporanea (fotografia e video), e che vengono esposte a rotazione delle altre sale del museo. Le mostre temporanee raccontano ogni anno la città e un artista (fotografo o creatore di video) e l'arte del Quercy. E un logo-immagine, il "cielo di Cahors", è diventato il simbolo del museo e accoglie i visitatori in modo insolito. Info: Museo Henri-Martin, tel. 0033/5/65301513.Il mondo di Dalì al Castello di Lavardens. Nel cuore della Guascogna, nel Gers, a 15 km da Auch e un centinaio da Tolosa, il castello di Lavardens è uno splendido edificio che risale al XII secolo (ma ricostruito nel '500) attorno a cui è cresciuto un pittoresco minuscolo villaggio, 400 abitanti. Salvato dalla rovina negli anni 60 del '900, e dichiarato Monumento Storico, oggi è diventato uno spazio museografico e quest'anno, per centenario della nascita di Salvador Dalì ospita una mostra di rilievo internazionale: Univers Dalì. Un’eccezionale collezione di sculture in bronzo (compreso il monumentale "elefante spaziale" alto 8 metri) litografie, mobili e oggetti d'arte dell'artista catalano, geniale interprete del surrealismo. Unvers Dali, dal 15 maggio al 15 settembre 2004. Info:Château de Lavardens, tel. 0033/5/62581061).Infolink: www.franceguide.com  
     
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