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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2004
 
   
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  CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES 25/26 MARZO 2004  
   
  Bruxelles, 29 marzo 2004 - Il Consiglio europeo ha tenuto a Bruxelles il 25 e 26 marzo 2004 la riunione annuale sulla strategia di Lisbona e sulla situazione economica, sociale e ambientale dell'Unione. Ha inoltre ricevuto una relazione della presidenza sulla Conferenza intergovernativa, ha adottato una dichiarazione sulla lotta al terrorismo e affrontato una serie di questioni scaturite dagli sviluppi sulla scena internazionale. La riunione è stata preceduta da una relazione del presidente del Parlamento europeo, signor Pat Cox, cui ha fatto seguito uno scambio di vedute riguardanti i principali punti all'ordine del giorno. Conferenza Intergovernativa - Il Consiglio europeo si è compiaciuto della relazione della presidenza sulla Conferenza intergovernativa e della valutazione delle prospettive di avanzamento. Ha riaffermato l'impegno a raggiungere un accordo sul trattato costituzionale quale strumento per consentire all'Unione di rispondere meglio alle richieste dei suoi cittadini e di assumere un ruolo più incisivo nel mondo. Ha convenuto dell'importanza di mantenere lo slancio impresso dalla Convenzione e dai lavori finora svolti dalla Conferenza intergovernativa. Sulla base delle raccomandazioni della presidenza, il Consiglio europeo ha chiesto alla presidenza di proseguire le consultazioni e, non appena lo riterrà opportuno, di provvedere alla ripresa dei negoziati ufficiali in seno alla Cig. Ha stabilito che si debba raggiungere un accordo sul trattato costituzionale non più tardi del Consiglio europeo di giugno. Ii. Terrorismo - Il Consiglio europeo esprime il suo cordoglio e si dichiara solidale con le vittime degli attentati terroristici di Madrid, le loro famiglie e il popolo spagnolo. Esso ha adottato la dichiarazione sulla lotta al terrorismo. Iii. Strategia Di Lisbona: Priorità - Raccogliere La Sfida Di Lisbona - Per rispondere alle aspettative della popolazione europea di un miglioramento del tenore e della qualità della vita, presupposti indispensabili sono una forte crescita economica e la creazione di occupazione, insieme a un elevato grado di coesione sociale e di protezione ambientale. Nel marzo 2000 l'Unione si è prefissa obiettivi ambiziosi. Quattro anni dopo, il quadro si presenta eterogeneo. Sono stati compiuti notevoli progressi e il Consiglio europeo ribadisce che il processo e gli obiettivi restano validi. Occorre, tuttavia, imprimere una forte accelerazione al ritmo delle riforme se si vogliono conseguire gli obiettivi del 2010. Il Consiglio europeo è determinato a dar prova della volontà politica di realizzare quest'obiettivo. Il messaggio del presente Consiglio europeo esprime determinazione e fiducia. Le sfide future appaiono formidabili, ma l'Europa possiede la volontà e la capacità di realizzare il proprio potenziale economico. L'allargamento stimolerà l'economia europea con la creazione di nuove opportunità per tutti e la promozione della convergenza degli Stati aderenti. Il processo di Lisbona beneficerà dell'esperienza e del contributo dei nostri nuovi membri. Mantenere gli impegni - L'agenda di Lisbona si basa su un approccio coerente tra le azioni dell'Unione e quelle degli Stati membri e anche tra i diversi settori politici - economico, sociale e ambientale. Le singole misure devono rafforzarsi reciprocamente e le riforme devono riguardare tutti i settori. Il Consiglio europeo ha preso atto con soddisfazione dei messaggi chiave provenienti da tutte le pertinenti formazioni del Consiglio e nelle sue discussioni ha tenuto pienamente conto della relazione di sintesi della Commissione europea. Esso esaminerà attentamente e costantemente le azioni particolareggiate che vengono adottate per far sì che l'attuazione proceda in tutti i settori. Il Consiglio europeo conviene che la questione critica è ora rappresentata dalla necessità di una migliore attuazione degli impegni già assunti. Affinché il processo sia credibile occorre accelerare il ritmo delle riforme a livello di Stati membri. È necessario prevedere una maggiore sorveglianza dei risultati nazionali, nonché uno scambio di informazioni sulle migliori pratiche. Occorre tradurre più rapidamente in misure concrete gli accordi e le politiche convenuti a livello di Ue. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di impegnarsi per risolvere i deficit di livello inaccettabile del recepimento delle misure convenute nel diritto nazionale e di completare il programma legislativo derivante dall'agenda di Lisbona. Occorre dare la priorità alle tematiche più importanti che generano maggiore crescita ed occupazione. Pertanto il Consiglio europeo di primavera si incentrerà quest'anno su due tematiche: crescita sostenibile e nuovi e migliori posti di lavoro. Crescita Sostenibile - i) Politiche macroeconomiche sane - La principale sfida economica che si pone all'Unione europea è la realizzazione del suo potenziale di crescita. La ripresa economica iniziata nel secondo semestre del 2003 sta prendendo vigore. L'unione deve mettere a frutto questo dinamismo nelle sue politiche interne ed esterne. Deve cogliere l'opportunità di accelerare il suo processo di riforma interna. L'aumento dell'apertura esterna a livello globale e il miglioramento delle dinamiche relazioni economiche tra partner commerciali rafforzeranno le prospettive di crescita. Il raggiungimento o il mantenimento di sane posizioni di bilancio conformi al patto di stabilità e crescita e la stabilità dei prezzi rappresentano i due fattori chiave su cui basarsi. Gli Stati membri devono garantire il rispetto degli impegni da essi assunti in materia di stabilizzazione del bilancio. È essenziale garantire la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. Il Consiglio europeo incoraggia vivamente gli Stati membri a far fronte alle implicazioni finanziarie dell'invecchiamento della popolazione riducendo il debito pubblico e potenziando le riforme in materia di occupazione, sanità e pensioni. Le riforme strutturali sono necessarie e utili: necessarie in un'economia sempre più globalizzata e utili perché concorrono in modo significativo ad incrementare la crescita e l'occupazione, influendo positivamente sulla fiducia e favorendo una migliore ripartizione delle risorse. L'azione europea a favore della crescita stabilisce una tabella di marcia per aumentare gli investimenti in capitale fisico e umano a integrazione della riforma strutturale; i principi chiave della sua attuazione sono illustrati nelle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2003. Il "programma ad avvio rapido" è un programma aperto e dinamico che comprende progetti rispondenti a criteri definiti in una serie di settori: trasporti, energia, telecomunicazioni, ricerca, innovazione e sviluppo. E' necessario un serio impegno da parte delle istituzioni dell'Ue e degli Stati membri nonché dei promotori dei progetti per garantire che questi siano intrapresi in modo sostenuto e tempestivo. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di un sostegno e un monitoraggio costanti dell'azione a favore della crescita e del programma ad avvio rapido ed esaminerà i progressi compiuti nella riunione di primavera del 2005. Tale esame comprenderà una valutazione dei margini per dare maggiore enfasi ai progetti di R&s nelle principali tecnologie per la crescita. Ii) Competitività e innovazione - Il Consiglio europeo sottolinea che la competitività, l'innovazione e la promozione di una cultura imprenditoriale sono condizioni determinanti per la crescita, essenziali per l'economia nel suo insieme e particolarmente importanti per le piccole e medie imprese. Considerati i progressi che altri operatori globali stanno compiendo, l'Unione deve agire con maggiore decisione se vuole mantenere la capacità di sostenere il modello sociale europeo negli anni a venire. La deindustrializzazione rimane un rischio e il Consiglio europeo attende con interesse una relazione di sostanza della Commissione, che contenga iniziative concrete volte ad accrescere la competitività dell'industria europea. Il Consiglio europeo si concentra su quattro priorità specifiche per rafforzare la competitività europea: completamento del mercato interno, miglioramento della regolamentazione, maggior dinamismo in R&s ed efficaci disposizioni istituzionali. Completamento del mercato interno - Le potenzialità del mercato interno non sono ancora pienamente realizzate. Sono necessari ulteriori sforzi per conseguire un migliore funzionamento dei mercati dei prodotti, dei servizi, dei capitali e del lavoro. L'unione deve preparare risposte tempestive alle nuove sfide: nel settore cruciale delle comunicazioni elettroniche, ad esempio, le nuove strategie dell'Ue in materia di comunicazioni mobili e a banda larga devono consentire all'Unione di essere sempre all'avanguardia. Nel settore dei servizi, che rimane estremamente frammentato, occorre maggiore concorrenza per migliorare l'efficienza, aumentare la produzione e l'occupazione e assicurare vantaggi per i consumatori. Il progetto di direttiva sui servizi deve essere trattato in via prioritaria nel rispetto del calendario previsto. Un efficiente mercato unico per i servizi finanziari fornirà capitali maggiori ad un costo inferiore, compresi i capitali di rischio di cui vi è grande necessità. Il Consiglio europeo invita a mettere a punto i restanti elementi del piano d'azione sui servizi finanziari le direttive proposte in materia di servizi di investimento e trasparenza prima del termine dell'attuale legislatura parlamentare. Sottolinea inoltre l'importanza di rafforzare il governo societario. È accolto con compiacimento il recente accordo sulla direttiva relativa al rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. Tuttavia, è atteso da tempo un accordo sul brevetto comunitario e il Consiglio europeo chiede che siano compiuti ulteriori sforzi per ultimare i lavori su tale proposta. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di proseguire gli sforzi per contrastare le misure fiscali dannose ed eliminare gli ostacoli al mercato interno derivanti dal sistema fiscale. Miglioramento della regolamentazione - Il miglioramento della regolamentazione sul piano sia europeo che nazionale darà impulso alla competitività e alla produttività. Il Consiglio europeo si compiace della recente iniziativa delle quattro presidenze sul miglioramento della regolamentazione e invita il Consiglio a portare avanti un programma di azioni per proseguire tale iniziativa nel corso del prossimo anno. Accoglie con favore l'impegno della Commissione a perfezionare ulteriormente il processo integrato per la valutazione dell'impatto, lavorando con il Consiglio e con il Parlamento europeo nell'ambito dell'accordo interistituzionale "Legiferare meglio", con particolare riguardo al potenziamento dell'aspetto della competitività, e a definire, in collaborazione con il Consiglio, un metodo per quantificare gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese. Il Consiglio europeo invita la Commissione a tener conto del punto di vista del Consiglio in relazione ai settori prioritari e ai tempi della semplificazione. Invita inoltre gli Stati membri ad impegnarsi ad accelerare l'attuazione delle iniziative nazionali di riforma della regolamentazione. Ritornerà sulla questione del miglioramento della regolamentazione nel Consiglio europeo del novembre 2004. Centrare l'obiettivo di R&s - È necessario progredire più celermente verso la creazione di uno spazio europeo della conoscenza. È particolarmente prioritario garantire il potenziamento degli investimenti delle imprese in R&s. Rispetto ai risultati ottenuti altrove, l'esiguità relativa degli investimenti del settore privato in R&s nell'Unione è manifesta. La risposta consiste anche nel fare in modo che gli investimenti del settore pubblico in tale settore abbiano un effetto moltiplicatore sui capitali privati. Il Consiglio europeo invita gli Stati membri a migliorare le condizioni generali degli investimenti in R&s e a prendere in considerazione sostegni e incentivi mirati per incoraggiare le imprese ad investire maggiormente. L'obiettivo globale dell'Europa dev'essere la creazione di una forte capacità nel settore della scienza e della ricerca e l'accelerazione degli investimenti del settore pubblico e privato in R&s. E' necessario adottare una serie di azioni sinergiche. Sono necessarie iniziative supplementari per rafforzare le interazioni tra istituti di ricerca pubblici e industria. Un'istruzione di alta qualità fornisce un contributo essenziale alla competitività globale. Le risorse umane sono fondamentali nel settore R&s e occorre dare priorità alla formazione, ad incentivi a restare e alla mobilità dei ricercatori. Dovrebbe essere rafforzata la concorrenza nel settore della ricerca per promuovere l'eccellenza scientifica. Il principale strumento europeo nel settore della ricerca è costituito dal programma quadro europeo di ricerca e sviluppo. Tale programma dev'essere semplificato per agevolarne l'uso, in particolare alle piccole e medie imprese e alle imprese in fase di avviamento. Le priorità dovrebbero essere la promozione della cooperazione fra imprese e ricerca, l'impulso verso le tecnologie future e il sostegno della ricerca di base e della ricerca applicata. Il Consiglio europeo ritiene utile che sia accordato un sostegno maggiore alla ricerca di base di altissima qualità e sarà esaminata l'opportunità di finanziamenti specifici. Esso attende con interesse una proposta della Commissione europea che eventualmente preveda la possibilità di istituire un Consiglio della ricerca. Ribadendo il sostegno unanime all'offerta europea, il Consiglio europeo invita la Commissione a portare avanti i negoziati sul progetto Iter in vista del suo rapido avvio sul sito europeo candidato. Disposizioni istituzionali - Il Consiglio "Competitività" è stato istituito quale elemento del pacchetto di riforme concordato al Consiglio europeo di Siviglia. Esso deve ora progredire rapidamente per sostenere e orientare una risposta chiara e integrata alle sfide in materia di competitività che si presentano all'Unione. Nel comporre la nuova Commissione il prossimo presidente potrebbe esaminare le modalità per assicurare che l'agenda della competitività sia sostenuta efficacemente. Iii) La coesione sociale deve essere centrale - Un livello elevato di coesione sociale è fondamentale per l'agenda di Lisbona. Le strategie con un impatto decisivo sull'esclusione sociale e sull'eliminazione della povertà devono essere rafforzate; la protezione dei soggetti più vulnerabili costituisce un aspetto essenziale dell'approccio più ampio. L'ammodernamento dei sistemi di protezione sociale, in particolare i sistemi pensionistici e di assistenza sanitaria, e l'integrazione dell'agenda relativa all'inclusione sociale mediante l'attuazione dei piani d'azione nazionali svolgono un ruolo fondamentale. Le politiche di parità di genere sono strumenti di coesione sociale e di crescita. Iv) Crescita sostenibile sotto il profilo ambientale - Per essere sostenibile, la crescita dev'essere rispettosa dell'ambiente. La crescita dev'essere dissociata dagli impatti ambientali negativi mediante una migliore integrazione delle politiche e modelli di consumo e produzione più sostenibili. È essenziale migliorare l'efficienza energetica ed aumentare l'utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili per motivi connessi all'ambiente e alla competitività. L'obiettivo indicativo a livello di Ue in materia di efficienza energetica, sostenuto dal Consiglio, è importante per mirare gli sforzi. Occorre valutare ulteriori modalità di attuazione, efficienti in termini di costi, delle decisioni dell'Ue nel settore dei cambiamenti climatici, nonché i potenziali costi dell'inattività. Il Consiglio europeo ribadisce l'impegno dell'Ue di centrare gli obiettivi del protocollo di Kyoto; sottolineando l'importanza che l'Unione annette al processo di ratifica del protocollo e alla sua rapida entrata in vigore, esso esorta i paesi che non l'hanno ancora ratificato, tra cui la Federazione russa, a provvedervi tempestivamente. Quale contributo agli sforzi realizzati a livello mondiale, il Consiglio europeo attende con interesse di prendere in esame le strategie di riduzione delle emissioni a medio e lungo termine, inclusi i traguardi, al Consiglio di primavera del 2005. In preparazione di tale discussione, invita la Commissione a elaborare un'analisi costi-benefici che tenga conto degli aspetti connessi sia all'ambiente che alla competitività. Le tecnologie pulite sono fondamentali per sfruttare pienamente le sinergie tra le imprese e l'ambiente. Il Consiglio europeo accoglie favorevolmente il piano d'azione nel settore delle tecnologie dell'ambiente e chiede che venga attuato rapidamente. Invita la Commissione e la Bei a vagliare la possibilità di mobilitare la gamma degli strumenti finanziari per promuovere tali tecnologie. Valuterà, al Consiglio di primavera del prossimo anno, una relazione della Commissione sui progressi generali compiuti nel piano d'azione e sulle altre possibilità di cui l'Unione dispone per promuovere soluzioni a somma positiva in cui il miglioramento dell'ambiente possa contribuire a conseguire gli obiettivi economici e sociali della strategia di Lisbona. Nuovi E Migliori Posti Di Lavoro - La creazione di nuovi e migliori posti di lavoro è la questione più urgente da affrontare nel prossimo anno. L'aumento dei tassi di occupazione è essenziale per realizzare la crescita economica e, data la stretta correlazione fra disoccupazione e povertà, per favorire l'inclusione sociale. È indispensabile che l'Ue riduca l'attuale tasso di disoccupazione globale, inaccettabilmente elevato. Gli Stati membri devono rinnovare l'impegno a conseguire gli obiettivi di Lisbona in materia di occupazione; è essenziale al riguardo un'azione di follow-up per l'attuazione delle raccomandazioni della Task Force per l'occupazione presieduta dal signor Wim Kok. Si esprime soddisfazione per il fatto che i messaggi della Task Force siano stati integrati nella relazione comune sull'occupazione. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di un'azione risoluta da parte degli Stati membri secondo quanto proposto dalla Task Force, nel quadro degli indirizzi di massima per le politiche economiche e della strategia europea per l'occupazione. Nell'ambito di una strategia globale per l'occupazione, gli Stati membri dovrebbero prestare urgentemente attenzione a quattro sfide strutturali specifiche, ossia adattabilità, attrazione di un maggior numero di persone sul mercato del lavoro, miglioramento qualitativo dell'occupazione e investimento nel capitale umano. L'adattabilità richiede che siano ridotti, se del caso, i costi del lavoro non salariali, che le retribuzioni rispecchino meglio la produttività e che siano promosse forme di lavoro flessibili, tenendo conto nel contempo della sicurezza dei lavoratori. Attrarre e mantenere un maggior numero di persone sul mercato del lavoro significa assicurare che l'interazione fra contributi e prestazioni sia tale che il lavoro comporti chiari vantaggi finanziari. Significa anche sviluppare strategie specifiche per accrescere il tasso di occupazione delle donne e dei lavoratori anziani. Un approccio basato sull'integrazione di genere contribuirà al raggiungimento degli obiettivi generali di Lisbona; per incoraggiare un maggior numero di donne ad entrare nel mercato del lavoro sono necessarie misure volte a risolvere le disparità di genere in materia retributiva nonché a creare un maggior numero di luoghi di lavoro compatibili con le esigenze della famiglia. Il mantenimento in attività dei lavoratori anziani richiede adeguati incentivi giuridici e finanziari. Maggiori e più efficaci investimenti nel capitale umano sono essenziali per la crescita e la produttività nonché per la promozione dell'integrazione e inclusione sociale. Se l'Ue vorrà diventare la prima economia basata sulla conoscenza del mondo, l'istruzione e la formazione svolgeranno un ruolo vitale. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di effettuare riforme e investimenti nei settori chiave della società della conoscenza. Riconosce altresì che l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita incide positivamente sulla produttività e sull'offerta di manodopera; sostiene l'adozione di un programma integrato dell'Ue nel 2005 e la realizzazione di strategie nazionali in tutti gli Stati membri entro il 2006. La sfida ora è sviluppare quanto realizzato. Occorrerà compiere nel prossimo anno progressi concreti verso nuovi e migliori posti di lavoro. Nella riunione della primavera 2005 il Consiglio europeo esaminerà i progressi compiuti nel corso dell'anno; intende prestare particolare attenzione alla misura in cui le azioni nazionali avranno portato avanti gli obiettivi di Lisbona in materia di occupazione. Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione ad elaborare congiuntamente - sulla scorta della relazione comune sull'occupazione - una breve relazione di sintesi appositamente destinata a tale discussione. La relazione dovrebbe incentrarsi in particolare sui progressi compiuti nel rafforzamento delle raccomandazioni specifiche per paese nel quadro degli indirizzi di massima per le politiche economiche e della strategia europea per l'occupazione. Promozione della libera circolazione dei lavoratori - Un mercato del lavoro unico, che promuova la libera circolazione dei lavoratori, è al centro dello sviluppo dell'Unione. Il Consiglio europeo sollecita pertanto ulteriori progressi in vari settori che consentiranno una maggiore mobilità. La tessera di assicurazione sanitaria europea diventerà operativa nel giugno 2004. Due misure che agevoleranno il riconoscimento delle qualifiche in tutta l'Unione, vale a dire la direttiva relativa al riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali e l'Europass, dovrebbero essere oggetto di accordo politico entro giugno 2004. La riforma del regolamento n.1408/71, che semplifica e attualizza le disposizioni che tutelano i diritti in materia di sicurezza sociale dei lavoratori che si spostano all'interno dell'Unione, rappresenta un passo importante che dovrebbe essere compiuto nel corso dell'attuale legislatura del Parlamento europeo. Creazione Di Partenariati Per Le Riforme - Il sostegno e la promozione del cambiamento devono andare al di là dei governi. Al fine di suscitare tale sostegno, il Consiglio europeo esorta gli Stati membri a creare partenariati per le riforme che coinvolgano le parti sociali, la società civile e le autorità pubbliche, conformemente alle prassi e tradizioni nazionali. Siffatti partenariati nazionali per le riforme dovrebbero promuovere strategie complementari per il cambiamento affrontando l'ampia gamma di politiche - economica, sociale e ambientale - incluse nell'agenda di Lisbona. Tali strategie dovrebbero rispecchiarsi in politiche e obiettivi nazionali chiari ed essere tenute in considerazione dai governi nella preparazione dei contributi nazionali all'esame intermedio dell'agenda di Lisbona. Le parti sociali a livello dell'Ue partecipano già da vicino e in modo costruttivo al perseguimento degli obiettivi di Lisbona tramite il vertice sociale tripartito. Occorrono ora ulteriori azioni per accrescere il loro ruolo nel portare avanti l'attuazione della strategia. Il Consiglio europeo si rallegra dell'impegno delle parti sociali di intensificare la loro partecipazione mediante un rinnovato partenariato europeo per il cambiamento al fine di promuovere la crescita e dare impulso all'occupazione e alla produttività. Invita inoltre il Comitato economico e sociale europeo ad esaminare modi e mezzi per un'attuazione più efficace della strategia di Lisbona. Orizzonte 2005 - Nessuno mette in dubbio che il processo di Lisbona resti valido e rilevante. Il prossimo anno, che segna la metà del decennio, sarà il momento opportuno per un riesame approfondito dei risultati conseguiti. Il Consiglio europeo rileva che la Commissione intende stabilire una tabella di marcia per rafforzare la strategia di Lisbona e migliorarne l'attuazione. L'esame intermedio dovrebbe vagliare il modo migliore di conseguire gli obiettivi di Lisbona, segnatamente alla luce dell'allargamento. Si dovrebbe tener conto, nel corso della sua preparazione, del prossimo riesame della strategia per lo sviluppo sostenibile dell'Ue. L'esame intermedio dovrebbe comprendere una valutazione dei seguenti elementi: i progressi compiuti verso gli obiettivi settoriali convenuti nonché la gamma di indicatori strutturali e indici di riferimento utilizzati per misurare - in termini di livello e dinamismo - la performance degli Stati membri; la misurazione delle performance europee nel contesto globale; le misure necessarie nel nuovo clima economico e geopolitico per aumentare il livello di crescita e raggiungere l'obiettivo fissato nel marzo 2000; la governance e altre misure e strumenti a disposizione sia degli Stati membri sia dell'Ue per raggiungere l'obiettivo di Lisbona, compresi i motori interni ed esterni della crescita, della competitività e dell'occupazione; i meccanismi per comunicare ai consumatori, ai cittadini e ai soggetti principali gli obiettivi della strategia di Lisbona e le migliori prassi degli Stati membri; i modi possibili per migliorare il metodo. Il Consiglio europeo invita la Commissione a istituire un gruppo ad alto livello, guidato dal signor Wim Kok, incaricato di effettuare un esame indipendente per contribuire a quest'esercizio. Tale gruppo dovrebbe individuare, nella sua relazione, le misure che concorrono a comporre una strategia coerente che consentirà alle nostre economie di raggiungere gli obiettivi e i traguardi di Lisbona. Il gruppo dovrebbe essere composto di un numero limitato di persone altamente qualificate in grado di rispecchiare le opinioni di tutte le parti interessate. La sua relazione, che sarà resa pubblica, dovrebbe essere presentata alla Commissione entro il 1° novembre 2004. Dopo la presentazione della relazione, la Commissione e gli Stati membri collaboreranno per esaminarne il contenuto e assicurare una preparazione coerente del Consiglio europeo di primavera del 2005. Iv. Cipro - Il Consiglio europeo sottolinea che continua a sostenere con forza le iniziative del Segretario Generale dell'Onu Annan dirette ad aiutare le parti a cogliere quest'opportunità storica di raggiungere una soluzione globale della questione cipriota in coerenza con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Si compiace della volontà costante della Commissione di offrire assistenza ai fini di una soluzione rapida nel quadro dell'acquis. Accoglie parimenti con favore l'offerta della Commissione di organizzare il 15 aprile a Bruxelles una conferenza internazionale ad alto livello per preparare una conferenza dei donatori. Resta convinzione del Consiglio europeo che è possibile raggiungere una soluzione equa, praticabile e funzionale entro il 1º maggio. Il Consiglio europeo esorta tutte le parti a mantenere un impegno fermo a favore dell'esito positivo del processo negoziale con la collaborazione dei governi ellenico e turco. Il Consiglio europeo conferma nuovamente la sua netta preferenza per l'adesione all'Unione europea di una Cipro unificata e rammenta la sua disponibilità ad accettare una soluzione i cui termini siano conformi ai principi sui quali si fonda l'Unione. V. Situazione Internazionale - Processo di pace in Medio Oriente - Il Consiglio europeo ha espresso profonda preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e l'intensificazione del conflitto israelo-palestinese, in particolare in seguito all'esecuzione extragiudiziale del leader di Hamas, lo Sceicco Ahmed Yassin. Pur avendo ripetutamente condannato le atrocità terroristiche commesse contro israeliani e riconosciuto il diritto di Israele di proteggere i propri cittadini dagli attacchi terroristici, l'Unione europea si è costantemente opposta alle esecuzioni extragiudiziali che sono contrarie al diritto internazionale. L'attuale ciclo di violenze ritorsive ha causato ampie sofferenze e perdite di vite umane, ha infiammato la situazione e sta allontanando sempre più le parti da una soluzione negoziata. Il Consiglio europeo ha espresso la propria solidarietà a coloro che, da ogni parte, subiscono gli effetti della violenza o le cui vite sono sconvolte dal conflitto. Ha invitato l'Autorità palestinese ad affrontare la questione della sicurezza e a combattere il terrorismo e ha favorevolmente accolto l'annuncio, da parte dell'Autorità palestinese, di piani per migliorare l'efficacia delle azioni palestinesi in materia di sicurezza, sottolineando la necessità della loro piena e corretta attuazione. Ha rilevato con particolare preoccupazione la grave situazione umanitaria nei territori palestinesi occupati e ha invitato il governo israeliano ad adoperarsi per alleviare le sofferenze dei palestinesi eliminando i divieti di circolazione, invertendo la sua politica di insediamento e smantellando gli insediamenti costruiti dopo il marzo 2001, nonché rinunciando alla costruzione della cosiddetta barriera di sicurezza in territorio palestinese. Il Consiglio europeo ha confermato il suo profondo convincimento che la tabella di marcia del Quartetto, approvata dalla risoluzione 1515 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, resta la base per il raggiungimento di una soluzione pacifica. Ha esortato le parti ad astenersi da ulteriori inasprimenti e ad intraprendere le azioni necessarie per avviare l'attuazione della tabella di marcia. Il più importante passo per tutte le parti è desistere da ogni ulteriore atto di violenza. Il Consiglio europeo ha rinnovato l'impegno a favore di un accordo negoziato che conduca a due Stati vitali, sovrani e indipendenti, Israele e la Palestina, in base ai confini del 1967, che vivano uno accanto all'altro in pace e sicurezza, nell'ambito di una pace globale in Medio Oriente, come stabilito nella tabella di marcia elaborata dal Quartetto. L'unione europea non riconoscerà alcuna modifica dei confini anteriori al 1967 che non sia stata concordata dalle parti. Il Consiglio europeo ha preso atto delle proposte di ritiro di Israele dalla striscia di Gaza. Tale ritiro potrebbe rappresentare un significativo passo verso l'attuazione della tabella di marcia a condizione che, conformemente alle deliberazioni del Consiglio del 23 febbraio: si realizzi nel contesto della tabella di marcia; costituisca una tappa verso una soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati; non implichi un trasferimento delle attività di insediamento verso la Cisgiordania; si ponga in atto un passaggio di responsabilità, organizzato e negoziato, all'Autorità palestinese; Israele favorisca il ripristino e la ricostruzione a Gaza. L'unione europea è pronta a sostenere l'Autorità palestinese nelle responsabilità assunte relativamente all'ordine pubblico e, in particolare, per migliorare la capacità della polizia civile e la capacità in generale in materia di applicazione della legge. Il Consiglio europeo ha incaricato il rappresentante speciale dell'Ue, in collegamento con la Commissione, di esaminare le esigenze dell'Autorità palestinese in questo settore e di formulare raccomandazioni a fini di assistenza. Il Consiglio europeo ha invitato le popolazioni israeliana e palestinese a riunire la volontà politica necessaria per superare l'attuale stallo nel processo di pace. Solo attraverso la pace e la riconciliazione gli israeliani e i palestinesi realizzeranno le loro piene potenzialità. Il Consiglio europeo ribadisce la necessità di affrontare tutte le crisi della regione con un approccio globale, il solo a poter garantire la sicurezza a lungo termine della regione. A tal fine l'Ue mobiliterà tutti gli strumenti di cui dispone e svilupperà le prospettive che ipotizza per la stabilità della regione attraverso il partenariato strategico che sta cercando di istituire con il Mediterraneo e il Medio Oriente. Partenariato strategico dell'Ue con il Mediterraneo e il Medio Oriente - Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la relazione provvisoria elaborata dalla presidenza, dal Segretariato del Consiglio e dalla Commissione, intitolata "Partenariato strategico dell'Ue con il Mediterraneo e il Medio Oriente". Il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza di intense consultazioni con i paesi interessati ed ha accolto con favore la prossima partecipazione della presidenza e dell'Alto Rappresentante al vertice della Lega araba come palese dimostrazione dell'impegno dell'Unione per lo sviluppo di questo partenariato essenziale. Il Consiglio europeo resta in attesa di ricevere una relazione definitiva in occasione della sua riunione del giugno 2004. Il Consiglio europeo rammenta la disponibilità dell'Ue a collaborare con gli Stati Uniti ed altri partner nella cooperazione con la regione. Iraq - Il Consiglio europeo ha accolto con favore i recenti sviluppi politici positivi in relazione all'Iraq. In particolare, l'Unione europea si compiace del consenso raggiunto dalle diverse Parti in Iraq con la firma, l'8 marzo, della nuova legge amministrativa di transizione ed esprime la speranza che questa promettente evoluzione consenta al processo di transizione di progredire rapidamente. Il Consiglio europeo auspica altresì che esso conduca alla reintegrazione nella comunità internazionale di un Iraq sovrano, indipendente, democratico e pacifico, di cui sia preservata l'integrità territoriale. L'unione europea ha inoltre accolto con favore la decisione del Consiglio di governo iracheno di invitare l'Onu a prestare assistenza nel trasferimento della sovranità alla fine di giugno e nelle future elezioni nazionali, nonché l'accettazione di tale invito da parte del Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan. In linea con i mandati conferiti dal Consiglio di sicurezza e con l'impegno dell'Onu di venire in aiuto alla popolazione irachena, il Consiglio europeo appoggia la decisione dell'Onu di prestare assistenza nella formazione di un governo iracheno di transizione, al quale la sovranità sarà trasferita il 30 giugno 2004, nonché nei preparativi per le elezioni dirette che dovranno tenersi entro il gennaio 2005. Un ruolo forte delle Nazioni Unite è un elemento essenziale per il successo di questo processo di transizione politica. Il Consiglio europeo si compiace della dichiarazione rilasciata dal presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 23 marzo 2004 in quanto segno del consenso internazionale e resta in attesa che l'Onu svolga un ruolo determinante e sempre più impegnativo, avallato dal Consiglio di sicurezza, nelle fasi preliminari della transizione e oltre. L'ue prende atto che la situazione in Iraq sotto il profilo della sicurezza resta un ostacolo sostanziale alla riuscita del processo politico e di ricostruzione. Ribadisce la condanna degli attentati terroristici, causa di tante vittime. Tali attentati, che sempre più spesso hanno come obiettivo la stessa popolazione irachena, sono un tentativo spietato di perturbare il processo di ripristino della sovranità e della stabilità in Iraq. È inquietante soprattutto che i recenti attentati siano stati concepiti per fare il maggior numero possibile di vittime tra i civili, compreso durante cerimonie religiose, e per favorire la violenza settaria. È segno evidente che gli autori non tengono in conto alcuno la vita e il benessere del popolo iracheno né l'unità del paese o l'istituzione della democrazia. L'unione europea esorta tutte le parti in Iraq a fornire tutta l'assistenza possibile onde evitare che organi internazionali, il cui solo scopo nel paese è l'assistenza alla popolazione irachena, vengano presi a bersaglio. L'unione europea è determinata a prestare assistenza al popolo iracheno che entra in una nuova fase storica del paese. Il Consiglio europeo rammenta l'invito rivolto all'Alto Rappresentante e alla Commissione affinché elaborino una strategia a medio termine per le relazioni dell'Ue con l'Iraq, corredata di eventuali misure a tal fine. Afghanistan - Il Consiglio europeo ha accolto con soddisfazione la decisione della Germania di ospitare la conferenza internazionale sull'Afghanistan a Berlino il 31 marzo e 1º aprile. L'occasione segnerà un altro passo avanti nell'assicurare al popolo afghano un futuro governato dai principi di libertà, giustizia, rispetto dei diritti dell'uomo e rappresentanza politica equa. Il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza che annette allo svolgimento di elezioni libere e regolari in Afghanistan quest'anno. Esso ha accolto con favore l'assistenza che l'Unama e altri stanno offrendo alle autorità afghane nel preparare le elezioni e l'impegno esplicato dalla Nato, dalla Coalizione e dagli Stati membri dell'Ue per aiutare il Governo afghano a garantire le necessarie condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle elezioni. Il Consiglio europeo ha riconfermato l'impegno a lungo termine dell'Unione a favore dello sviluppo e della ricostruzione dell'Afghanistan e ha espresso compiacimento per i nuovi impegni proposti dagli Stati membri in materia di ricostruzione e sicurezza. Serbia e Montenegro / Kosovo - L'alto Rappresentante Solana e il Commissario Patten hanno riferito al Consiglio europeo in merito alla loro visita nel Kosovo del 24 marzo 2004. Il Consiglio europeo ha condannato con forza i recenti episodi di violenza a sfondo etnico verificatisi nel Kosovo, la perdita di vite umane, i danni ai beni e la distruzione del patrimonio religioso e culturale che è appannaggio comune di tutti gli europei. Ha condannato inoltre gli attacchi contro le truppe della Kfor e contro membri del personale e locali dell'Unmik. Il Consiglio europeo esorta tutti i leader, soprattutto la dirigenza degli albanesi del Kosovo, ad assumersi la responsabilità della situazione e ad assicurarsi che né gli atti né le minacce di violenza si ripetano. I responsabili delle violenze devono essere consegnati alla giustizia. Il Consiglio europeo esorta le istituzioni provvisorie di autogoverno a dar prova del loro impegno a favore di un Kosovo multietnico. Come passo immediato esse dovrebbero destinare risorse e farsi carico della ricostruzione urgente dei beni danneggiati, tra cui i luoghi di culto, ai fini di un rientro il più possibile rapido degli sfollati interni. Il Consiglio europeo ha altresì sottolineato la necessità che i dirigenti politici del Kosovo collaborino con l'Unmik e la Kfor per garantire la sicurezza fisica e la protezione piena dei diritti dei membri di tutte le comunità kosovare. Il Consiglio europeo ha rilevato che i recenti eventi rappresentano un regresso notevole per il Kosovo e mettono a repentaglio i progressi degli ultimi anni. Esso ha ribadito il fermo sostegno dell'Unione europea al rappresentante speciale del Segretario generale dell'Onu, Holkeri, all'Unmik e alla Kfor nel loro risoluto impegno a stabilizzare la situazione e ad assicurare l'attuazione della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza, nonché il sostegno alla linea del rispetto degli standard prima dello status. In tale contesto ha ribadito l'impegno dell'Unione europea a favore di un futuro stabile per un Kosovo sicuro, democratico, prospero e multietnico. Russia - Il Consiglio europeo si congratula con il presidente Putin per la sua rielezione e auspica di lavorare con lui alla costruzione di un partenariato strategico tra l'Unione europea e la Federazione russa basato sul rispetto di valori comuni. Il Consiglio europeo ribadisce l'interesse fermo e genuino dell'Unione per una Russia aperta, stabile e democratica. A tale riguardo esso accoglie favorevolmente l'impegno preso dal presidente Putin di costruire e rafforzare un sistema pluripartitico, di sviluppare la società civile e di compiere ogni sforzo per garantire la libertà di stampa. L'imminente, storico allargamento dell'Unione europea ravvicinerà ulteriormente l'Ue e la Russia. L'ulteriore sviluppo dei quattro spazi e la cooperazione nel settore della sicurezza, in particolare contrastando le nuove minacce e risolvendo i conflitti regionali nei paesi che sono nostri comuni vicini, rafforzeranno le relazioni Ue-russia. L'accordo di partenariato e di cooperazione (Apc) rimane la pietra angolare di tale relazione. Il Consiglio europeo si aspetta che esso sia applicabile a tutti gli Stati membri, senza precondizioni né distinzioni, a decorrere dal 1º maggio 2004. L'unione europea è disposta a discutere qualsiasi preoccupazione legittima della Russia circa l'impatto dell'allargamento, ma questo dovrà rimanere nettamente distinto dalla proroga dell'Apc. Il Consiglio europeo auspica che il vertice Ue-russia del 21 maggio dia frutti concreti. Esso si rallegra inoltre della riunione inaugurale del Consiglio di partenariato permanente, che avrà luogo il 26-27 aprile 2004. Costa d'Avorio - Il Consiglio europeo esprime profondo rammarico per la recrudescenza di violenza in Costa d'Avorio. Esso fa appello al senso di responsabilità di entrambe le parti ed esorta tutti i leader a riprendere la via del dialogo e della riconciliazione. La piena attuazione degli accordi di Marcoussis è essenziale per ristabilire la pace nel paese. Vi. Varie Prospettive finanziarie - Il Consiglio europeo accoglie con favore l'avvio delle discussioni in merito alla comunicazione della Commissione sulle prospettive finanziarie 2007-2013. Invita il Consiglio a proseguire l'esame della comunicazione attualmente svolto dal Coreper ai fini della preparazione di una relazione analitica prima del Consiglio europeo del giugno 2004. Il Consiglio europeo rammenta il calendario previsto nel programma pluriennale, che indica l'obiettivo di raggiungere un accordo politico sulle nuove prospettive finanziarie al Consiglio europeo del giugno 2005. Residence Palace - Il Consiglio europeo si dichiara d'accordo con la proposta, avanzata dal governo belga, di utilizzare, previo riattamento, il blocco A dell'edificio Residence Palace per le proprie riunioni, in base al quadro generale approvato dal Consiglio riguardo alle implicazioni finanziarie, logistiche e giuridiche del progetto. Il Consiglio europeo invita il governo belga e il Segretariato generale del Consiglio a trasporre il suddetto quadro generale in un progetto operativo in linea con le sue disposizioni. Il Consiglio europeo chiede al Consiglio di sorvegliare attentamente lo sviluppo del progetto e la relativa esecuzione e, ove necessario, di adottare le decisioni appropriate per far sì che l'attuazione del progetto sia conforme al quadro convenuto.  
     
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