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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  UN GENE CHE PRODUCE "GOMMA", SCOPERTA SCIENTIFICA DI DUPONT POTREBBE INCREMENTAR  
   
 

Un gruppo di ricercatori di Pioneer Hi-bred International, societa' sussidiaria di Dupont, ha realizzato un'importante scoperta scientifica identificando nelle piante di guar e carruba un gene che produce "gomma", fondamentale additivo alimentare. Gli scienziati di Dupont/pioneer hanno trasferito con successo questo gene alla soia, permettendo alle piante di produrre un componente della gomma che potrebbe rendere disponibile piu' rapidamente in futuro questo ingrediente alimentare. Le gomme sono additivi di grande utilizzo nell'industria alimentare per dare consistenza, prevenire la formazione di cristalli di ghiaccio, mantenere la croccantezza e conservare il corretto grado di umidita', e hanno impieghi commerciali anche in altri settori, come la cosmesi, la cura e la salute del corpo, la produzione di tessuti e carta. Nuovi utilizzi della soia La possibilita' di produrre gomme tramite colture commerciali intensive come la soia potrebbe fornire interessanti vantaggi ai produttori di alimenti, stabilizzando la fornitura di questo importante ingrediente. Attualmente, i prezzi delle gomme ricavate da guar e carruba fluttuano in relazione alle variazioni stagionali dei raccolti. "Il nostro obiettivo era identificare e isolare i componenti molecolari che producono galattomannano - la gomma presente nei semi delle piante di guar e carruba - e di determinare se questo poteva essere prodotto tramite la soia e altre colture commerciali. Il progetto di ricerca potrebbe portare a nuovi impieghi della soia e altre colture e ci ha aiutato a comprendere meglio le funzioni delle piante." ha dichiarato Kanwarpal S. Dhugga, biochimico di Dupont/pioneer, responsabile del gruppo di ricerca. Le gomme sono prodotte dall'attivita' combinata di due enzimi: il primo costituisce la parte sostanziale del mannano e il secondo fornisce zuccheri di galattosio. I ricercatori di Dupont/pioneer hanno isolato il gene che codifica uno di questi enzimi. Impiegando soluzioni di biotecnologia, il gene e' stato trasferito alla soia. I test preliminari indicano che il gene si e' funzionalmente espresso nella soia, ossia e' stato in grado di fornire mannano, necessario per la produzione di gomma. Nel corso di una precedente ricerca, era stato identificato il gene che codifica il secondo enzima nell'equazione. Migliorare la comprensione della fisiologia delle piante Questa ricerca di Dupont/pioneer ha anche aperto la strada a una comprensione piu' approfondita della sintesi delle pareti esterne delle cellule delle piante. Le pareti delle cellule definiscono forma e misura delle cellule di una pianta, ne regolano la crescita e agiscono come strumento di difesa da malattie e attacchi di agenti patogeni. La comprensione della composizione delle pareti esterne ha effetto sulla qualita' degli alimenti e sulla lavorazione. "L'identificazione del gene che contribuisce alla produzione delle gomme potrebbe aiutarci a elevare la comprensione della fisiologia delle piante. La biotecnologia potrebbe quindi consentirci di migliorare alcune funzioni, come il livello di crescita delle piante, la loro qualita' alimentare, e anche la loro lavorazione, a vantaggio di agricoltori e consumatori." ha proseguito Dhugga. Questa recente scoperta, pubblicata sull'edizione del 16 gennaio 2004 di "Science" (pagine 363-366), sottolinea l'impegno di Dupont e Pioneer all'incremento del valore delle coltivazioni per i clienti e per i consumatori. Il titolo dell'articolo pubblicato su "Science" e' "Guar Seed beta-Mannan Synthase Is a Member of the Cellulose Synthase Super Gene Family". Gli autori dell'articolo sono: Kanwarpal S. Dhugga, Roberto Barreiro, Brad Whitten, Kevin Stecca, Jan Hazebroek, Gursharn S. Randhawa, Maureen Dolan, Anthony J. Kinney, Dwight Tomes, Scott Nichols, e Paul Anderson. "Questo progetto e' agli stadi iniziali ma siamo orgogliosi della scoperta, per i chiarimenti che offre sulla crescita delle piante e per l'impatto che potrebbe avere nell'applicazione della ricerca ad altre piante e nello sviluppo di nuovi prodotti." ha sottolineato Dhugga.

 
     
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