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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Aprile 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  TAVOLA ROTONDA AL VINITALY SU “QUALITÀ PERCEPITA E PROPRIETÀ ORGANOLETTICHE DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA”  
   
  Venerdì 2 aprile, a Verona, durante il Vinitaly, si svolgerà una tavola rotonda incentrata sulla qualità e le proprietà organolettiche dell’Aceto Balsamico di Modena; la tavola rotonda sarà organizzata da Aib (Assaggiatori Italiani Balsamico), da Agrifarm (Agrifarm è un'associazione, senza fini di lucro, costituita dalla Federazione Regionale degli Agricoltori dell'Emilia Romagna e Nomisma con l'obiettivo di promuovere iniziative di approfondimento della conoscenza del sistema agro-alimentare emiliano-romagnolo con particolare interesse alla sfera economica), dalla Regione Emilia-romagna e dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena, con il patrocinio di Provincia di Modena, Camera di Commercio di Modena, Associazione L’acetaia d’Italia, Weticom, Associazione Bed & Breakfast Bassa Emilia Romagna. Il convegno vedrà nell’ordine: i saluti di Guido Zama, coordinatore Agrifarm, e Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena; l’intervento di Luigi Odello, Presidente del Centro Studi Formazione Assaggiatori; quello di Cesare Mazzetti, Segretario Generale Aib e vicepresidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena; la relazione di Maria Elisabetta Guerzoni, ordinario di microbiologia degli alimenti presso l’Università di Bologna e responsabile scientifico del progetto; l’intervento di Simonetta Norscia, coordinatrice Aib e amministratore Weticom; la relazione di Franco Foschi, Assessorato all’Agricoltura, Ambinte e Sviluppo Sostenibile della Regione Emilia-romagna. Le conclusioni saranno affidate ad Enrico Corsini, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Modena e Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Al termine della Tavola Rotonda sarà possibile effettuare una degustazione di Aceto Balsamico di Modena presso il banco d’Assaggio di Aib (Sol 2004 – Area F – Stand 7b). Aib (Assaggiatori Italiani Balsamico) è stata nominata partner co-finanziatore di una ricerca sull’Aceto Balsamico di Modena finanziata dalla Regione Emilia-romagna. La ricerca è stata impostata sull’analisi sensoriale dell’Aceto Balsamico di Modena. Per capire come il consumatore percepisce il prodotto, si è scelto di creare panel mobili di rilevazione presso le più importanti manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali. I panel di rilevazione hanno finora eseguito circa 10 mila assaggi; la metodologia d’assaggio è stata messa a punto dal Centro Studi Formazione Assaggiatori. Sulla base dei dati ricavati la ricerca si è scissa in due parti, da un lato la parte più prettamente specializzata sul miglioramento qualitativo ed organolettico del prodotto è stata seguita da Maria Elisabetta Guerzoni, docente presso l’Università di Bologna; per quanto riguarda il marketing del prodotto, l’argomento è stato approfondito da Agrifarm, l’obiettivo della ricerca è quello di valutare il posizionamento di mercato e la percezione da parte del consumatore delle qualità dell’Aceto Balsamico di Modena. L’aceto Balsamico di Modena viene prodotto con mosto concentrato o cotto, con l’aggiunta di aceto di vino. I vitigni da cui si ottengono i mosti sono quelli tradizionalmente coltivati sul territorio, che il consorzio di riferimento (Consorzio Aceto Balsamico di Modena) garantisce provenire da coltivazioni dell'Emilia Romagna. Il successivo affinamento minimo obbligatorio deve avvenire in recipienti di legno pregiato (rovere, castagno, ciliegio, frassino). E' prevista inoltre una tipologia di prodotto invecchiato oltre 3 anni che si caratterizza per una maggiore corposità. Di recente l'Aib, Associazione Assaggiatori Italiani Balsamico, impegnata nella divulgazione della conoscenza dell'Aceto Balsamico di Modena, ha promosso la classificazione del prodotto in quattro categorie qualitative. Queste sono contraddistinte sulle bottiglie da un cappello da cuoco e da un diverso numero di foglie di vite (da 1 a 4), ciascuna con caratteristiche e utilizzi diversi. Aceto Balsamico di Modena Prodotto con mosti d’uva e aceti di vino, fermentato e affinato in legno. Non esiste una bottiglietta di forma fissa, le capacità immesse in commercio sono normalmente di 250 e 500ml. Il Consorzio Aceto Balsamico di Modena promuove e sostiene presso i Soci l’utilizzo del ‘contrassegno consortile’, un bollino riportante il logo del Consorzio (Cabm) su un fondo colorato (bordeaux per il prodotto affinato, e bianco/oro per quello invecchiato oltre tre anni). Le bottiglie che riportano il bollino Cabm intorno al collo rappresentano la garanzia al consumatore che l’aceto balsamico in esse contenuto è stato non solo prodotto, ma anche imbottigliato nell’area di origine, secondo il severo disciplinare del Consorzio e sotto il totale controllo tecnico dello stesso, con il supporto della certificazione di prodotto da parte di un Ente terzo (oggi Cermet). Prezzi: da circa 4 euro al litro nelle varianti più commerciali a oltre 60 euro al litro per i migliori 4 foglie (le varianti più pregiate) Export: 70% del prodotto totale Giro d’affari: 200 milioni di euro Consorzio di riferimento: Cabm , Consorzio Aceto Balsamico di Modena Soci: 20 aziende Infolink: www.Consorziobalsamico.it  
     
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