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Notiziario Marketpress di
Venerdì 02 Aprile 2004
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ENTRO CINQUE ANNI RIDUZIONE DI UN TERZO DELLE IMP RESE |
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Padova, 2 aprile 2004 -Per il Presidente padovano della Cna, intervenuto al convegno sull’acciaio svoltosi alla Fiera di Padova nell’ambito del Salone dell’Innovazione Tecnologica Innova Rincari Materie Prime: Entro Cinque Anni Riduzione Di Un Terzo Delle Imprese Rincari eccezionali delle materie prime fino al 50%, in particolare dell’acciaio, per le imprese del territorio con pesanti ripercussioni sulla produzione. È il quadro emerso dall’incontro sulla “ Crisi delle materie prime” ad Innova, il salone delle tecnologie, dell’Innovazione e dei processi produttivi in programma alla Fiera di Padova fino a sabato 3 aprile. Per Sergio Gelain, Presidente provinciale Cna: “Continuando di questo passo entro il 2008 avremo una riduzione delle imprese nazionali del 30%”. L’allarme per i rifornimenti ridotti e per i prezzi alle stelle è ribadito anche dal Presidente dei Metalmeccanici di Unindustria Carlo Portalupi: “ L’industria padovana rischia di essere messa in ginocchio dalla mancanza di materie prime. Ormai ci sono pochi margini di autonomia, poche scorte di acciaio. Dopo la produzione tirerà inevitabilmente il freno”. Uno scenario che desta forte preoccupazione nelle 5500 aziende metalmeccaniche della provincia ( oltre il 40% del manifatturiero), che occupano 60 mila addetti. Se il prezzo dell’acciaio è fuori controllo, ancora più grave è il problema dell’offerta insufficiente, anche di altre materie prime come la ghisa o i rincari del 100% di cromo e nichel, anche i prezzi del rottame hanno subito un aumento del 55%. A farne le spese nell’immediato sono soprattutto i piccoli acquirenti come ha sottolineato Loris Gasparin, Presidente Cna Assomeccanica: “ Le aziende artigiane non hanno lo stesso peso economico della grande industria. I centri servizi da cui si riforniscono di materie prime accettano ordini per un periodo non superiore ad un mese e mezzo, a differenza dei 6 mesi della grande industria e con un prezzo sempre maggiore. Di questo passo la crisi è inevitabile”.
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