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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2004
 
   
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  LE ACCADEMIE CHIEDONO NUOVI FONDI GLOBALI PER IL PROGRESSO DELLA SCIENZA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
   
  Bruxelles, 12 febbraio 2004 - Interacademy Council, un'organizzazione che riunisce 90 accademie scientifiche di tutto il mondo, ha sollecitato la creazione di due nuovi fondi globali per incrementare le capacità tecniche e scientifiche dei paesi in via di sviluppo. La proposta, formulata nel rapporto 'Inventing a better future; a strategy for building worldwide capacities in science and technology', suggerisce di usare i nuovi fondi per creare centri di eccellenza (una ventina per paese o regione) e mettere a punto un sistema di prestiti competitivi. Il rapporto prende spunto dalla constatazione che 'Il mondo sta rapidamente cambiando sulla spinta della scienza e della tecnologia. [...] La realtà è che molte innovazioni spesso non favoriscono chi più ne avrebbe bisogno e che i benefici non sempre si ripartiscono equamente in tutto il pianeta'. 'Lo scopo che ci siamo prefissi con questo rapporto è di incitare accademie scientifiche, agenzie per lo sviluppo e organismi internazionali del mondo intero ad appoggiare le politiche che rafforzano scienza e tecnologia a vantaggio dell'umanità tutta' ha dichiarato Jacob Palis, copresidente del gruppo responsabile del rapporto. Il professor Palis ha aggiunto che è questo il momento buono per agire, perché i paesi in via di sviluppo 'cominciano a dare la giusta importanza a scienza e tecnologia mentre dal suo canto la comunità scientifica internazionale si sta rendendo conto che hanno qualcosa da offrire al mondo intero'. Il segretario generale delle Nazioni Unite (Onu) Kofi Annan ha accolto con favore il rapporto, affermando che l'Onu intende mobilitare le 'migliori menti scientifiche della nostra epoca' e che tocca ora alla comunità scientifica internazionale fare il possibile per trasformare le raccomandazioni del rapporto in azioni concrete. Il rapporto individua cinque aree di azione per incrementare la capacità scientifica dei paesi in via di sviluppo: strategia, risorse umane, istituzioni, collegamento tra pubblico e privato, finanziamento. I fondi globali dovranno risolvere i problemi di tutte queste aree. Il rapporto definisce i centri di eccellenza 'la chiave per l'innovazione', la cui importanza 'non sarà mai abbastanza apprezzata', e sottolinea che per creare questi centri i paesi in via di sviluppo non hanno bisogno di ripartire da zero: 'per ottenere i risultati voluti basterà sviluppare o modificare i migliori programmi di ricerca e sviluppo già avviati in ciascun paese '. Interacademy Council mette in rilievo la necessità di coinvolgere il settore privato, ma ribadisce che per ottenere un tale risultato il settore pubblico dovrà creare un 'contesto favorevole'. Il rapporto indica anche che è imprescindibile definire un quadro di riferimento per l'interfaccia tra pubblico e privato, in modo che i due settori siano consapevoli dei limiti in cui possono agire e delle possibili aree di sovrapposizione. 'La comunità internazionale non ha prestato sufficiente attenzione alla necessità di potenziare le capacità scientifiche e tecnologiche, vero motore dello sviluppo basato sulla conoscenza. Ed è precisamente questo problema, la necessità di correggere un'omissione critica, che noi adesso intendiamo affrontare', conclude il rapporto nel sintetizzare gli obiettivi descritti. Per consultare il rapporto: http://www.Interacademycouncil.net/report.asp?id=6258  
     
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