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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Aprile 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  I CITTADINI EUROPEI NON SI FIDANO DEI CIBI PRONTI, RIVELA UN SONDAGGIO A LIVELLO EUROPEO  
   
  Il progetto dellUe "fiducia nei prodotti alimentari", finanziato sotto il sesto Programma Quadro (6Pq), ha reso noti i risultati di uno studio che evidenziano che la fiducia dei cittadini europei negli alimenti lavorati, nella carne e nei "cibi pronti" è bassa, con un solo consumatore su cinque che ha fiducia nella qualità degli hamburger degli outlet del fast food e dei pasti dei ristoranti. Daltra parte, il sondaggio svolto in sei nazioni ha indicato che i consumatori tendono a fidarsi di frutta e verdura. I livelli di fiducia nei vari alimenti variano da paese a paese, con i britannici in testa tra i consumatori più ottimisti seguiti da danesi e norvegesi. Italia e Portogallo sono risultati i paesi più diffidenti, con la Germania a seguire. 'Oggi, i consumatori vogliono cibi sani e sicuri e la domanda per conoscerne la provenienza aumenta sempre di più. Questo è il motivo per il quale stiamo mettendo a punto un nuovo approccio che porta 'dal consumatore al produttore' nei Programmi di ricerca dellUe, puntando lattenzione sugli interessi dei consumatori e sui punti di vista del cibo,' dichiara il Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. 'La produzione alimentare deve soddisfare le aspettative dei consumatori come anche gli obiettivi nel settore ambientale, sanitario e della concorrenza. Questo richiede un ambizioso programma di ricerca con una forte collaborazione pubblica e privata a livello europeo.' Lo studio ha rivelato che tra un terzo e un quarto dei consumatori avvertono che, nonostante laumento dei prezzi, il gusto e la qualità dei cibi, così come i metodi di coltivazione, alimentazione e sicurezza sono peggiorati con il passare degli anni. Gli italiani e i portoghesi sono i più pessimisti, e costituiscono fino all80 per cento di coloro che sono convinti che prezzi, gusto e qualità siano peggiorati negli ultimi 20 anni. In tutti i paesi, una bassa percentuale di consumatori tende a fidarsi dellindustria alimentare, delle catene dei supermercati o degli allevatori per dimostrare lottimismo verso i timori del cibo. I livelli di fiducia più elevati sono stati registrati presso le organizzazioni dei consumatori, esperti alimentari e strutture governative. I britannici hanno ottenuto il maggior punteggio riguardo 'allindice di fiducia alimentare' e sono i più ottimisti sul miglioramento dei prodotti alimentari nel corso degli ultimi decenni. 'Tuttavia', secondo questo resoconto, 'i livelli maggiori di fiducia riscontrati in Gran Bretagna devono essere interpretati come una risposta positiva alle misure intraprese come conseguenza dellepidemia dellEncefalopatia spongiforme bovina (la Bse, nota anche come 'Morbo della mucca pazza') e di altri allarmismi da cibo.' I consumatori portoghesi sono i più pessimisti riguardo al miglioramento della qualità alimentare negli ultimi anni, mentre il generale scetticismo dei tedeschi viene compensato dallacquisizione di strategie a favore di alimenti sicuri. La fase successiva del progetto si proporrà di analizzare il miglioramento dei prodotti e la politica del consumatore nellUe, inquadrando soprattutto linteresse del consumatore nellambito delle normative alimentari europee. Leggere il resoconto: Fiducia nei prodotti alimentari in Europa. Per unanalisi comparativa, visitare: http://www.Trustinfood.org  Infolink: http://www.Cordis.lu/food/home.html  
     
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