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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Aprile 2004
 
   
  Pagina5  
  IL MAINFRAME COMPIE QUARANT'ANNI  
   
  Milano, 8 aprile 2004 - Era il 1964. Martin Luther King riceveva il premio Nobel per la Pace, i Beatles dominavano le hit parade, le Olimpiadi di Tokyo suggellavano il rientro del Giappone nello scacchiere economico mondiale, dopo il disastro bellico. E l'Ibm presentava il Sistema/360: il primo computer "moderno", destinato a rivoluzionare il concetto di elaborazione dei dati e a porre le premesse di quella escalation tecnologica che oggi tutti noi utilizziamo con disinvoltura, spesso senza capire veramente cosa c'è dietro. Eppure, l'informatica come la intendiamo oggi nasceva quarant'anni fa. E oggi non si parlerebbe di e-business senza la svolta epocale determinata dal Sistema/360. Con questo elaboratore appare infatti, per la prima volta, il cosiddetto "transaction processing". La macchina si sostituisce all'uomo nell'esecuzione delle operazioni elementari di cui si compone l'attività di un'azienda: la registrazione contabile, la consultazione di un listino prezzi, la stampa di una fattura, l'ordine a magazzino. Si delineano le aree applicative e il computer incomincia a diventare un strumento di produttività, perchè consente di fare presto e bene, e di competitività, perchè consente di fare di più. Il Sistema/360 è il primo elaboratore a usare i microcircuiti, che gli consentono di diventare un punto di riferimento in termini di affidabilità e prestazioni. Il suo Information Management System (Ims) introduce il concetto di data base, e può essere considerato la fase embrionale dell'attuale tecnologia Db2 Ibm. Il funzionamento in emulazione garantisce a software diversi di coesistere sulla stessa macchina e a utenti diversi di condividere gli stessi programmi, anticipando di decenni l'attuale filosofia dell'Open Source. Come ogni rivoluzione tecnologica, anche l'informatica, al suo apparire, sembra dischiudere orizzonti inquietanti e il computer entra nell'immaginario collettivo con il fascino un pò perverso di Hal 9000 in 2001 Odissea nello Spazio. Ma il mercato coglie al volo le potenzialità offerte dal nuovo strumento. E i vantaggi per la collettività sgombrano ben presto il campo da ogni scetticismo. Nel 1966 la Ibm spedisce oltre mille macchine al mese. Sessantamila nuovi dipendenti vengono assunti per lavorare nei 5 stabilimenti in cui si costruisce il computer. I ricavi passano dai 3,2 miliardi di dollari del 1964 ai 7,5 del 1970. Grazie al Sistema/360 la Ibm vive una delle sue stagioni più belle.  
     
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