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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Aprile 2004
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IL GOVERNO FRANCESE ACCOGLIE LE RICHIESTE DEI CONTESTATORI |
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Parigi, 14 aprile 2004 - Il nuovo governo francese ha annunciato la creazione di 550 nuovi posti di lavoro nel settore della ricerca negli istituti pubblici e 1.050 cattedre di insegnamento nelle università in risposta alle proteste su larga scala da parte dei professori nel corso degli ultimi tre mesi. I ricercatori francesi stanno protestando da gennaio per la mancanza di fondi nel settore della ricerca e il recente declassamento di molti incarichi pubblici nei contratti a termine con scadenza annuale. Questo intervento è stato duramente attaccato e considerato controproducente per i laboratori, che hanno bisogno di dipendenti impegnati e a lungo termine, pertanto i ricercatori hanno accusato il governo di una mancata concessione di fondi alla scienza francese causando una fuga di cervelli a livello nazionale. François Fillon il nuovo Ministro francese dellIstruzione ha dichiarato: 'il governo ha deciso di compiere uno sforzo straordinario e immediato a favore dei lavori scientifici a vantaggio della ricerca pubblica.' Il Ministro ha aggiunto che 550 posti di lavoro di ricerca nel settore pubblico a tempo indeterminato dovrebbero essere reintegrati 'quanto prima, nel corso di questanno.' Questi posti di lavoro comprenderanno 200 incarichi per ricercatori e 350 per specialisti e tecnici di ricerca. Altri 1.000 posti di insegnamento e 50 altri verranno creati nelle università entro il gennaio del 2005, ha aggiunto, dicendo che 'Questo provvedimento è stato essenziale per risolvere positivamente la crisi.' La campagna 'salviamo la ricerca' guidata dai contestatori ha accolto lintervento positivamente: 'È un gran giorno per la ricerca francese,' ha affermato Alain Trautmann, biologo e portavoce del movimento di protesta. 'Sono esattamente tre mesi dallinizio della protesta partita il 7 gennaio. Nel corso di questi tre mesi abbiamo ottenuto tutto quello che avevamo chiesto riguardo a disposizioni urgenti.' Il movimento di contestazione iniziato in gennaio è culminato il 9 marzo con le dimissioni in massa di 1455 dirigenti e 2103 leader del team di specialisti. Il movimento è stato appoggiato dall80 per cento del popolo francese. 'Questo movimento dimostra che è possibile lottare con successo per difendere un pubblico diritto, un investimento importante per il futuro del nostro paese' ha dichiarato un comunicato di 'salviamo la ricerca'. Il genetista Pierre Netter, ha aggiunto: 'Questo movimento è straordinario in quanto non inizia come agitazione discussa o polemica. È la prova che ci sono dei limiti a quello che le persone pazienti e assennate sono in grado di tollerare.' I nuovi interventi dellamministrazione nei prossimi mesi verranno attentamente monitorati dai ricercatori, a partire dal bilancio autunnale per il 2005, che presenterà le priorità del governo. Infolink: http://recherche-en-danger.Apinc.org/
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