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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Aprile 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  UNA “CANTINA NEL VIGNETO” A MANINCOR ARCHITETTURA ALL’AVANGUARDIA PER METTERE NEL BICCHIERE NATURA INCONTAMINATA  
   
  Manincor, che letteralmente vuol dire “mano sul cuore”, è una delle più antiche e grandi aziende di proprietà privata dell’Alto Adige (45 ha di vigneti) e allo stesso tempo tra quelle che segnano le tendenze enologiche della regione. Il Conte Goëss-enzenberg, proprietario della tenuta, sintetizza così il suo credo: “confidiamo nella natura in tutto quello che facciamo…l’obiettivo è mettere nel bicchiere la natura incontaminata: un vino armonico ed elegante che rispecchi i terreni e il microclima intorno al Lago di Caldaro”. In questo senso la nuova cantina, inaugurata il 3 aprile 2004, renderà possibile un paradosso: grazie alla possente struttura di cemento, infatti, la natura avrà una garanzia d’espressione mai raggiunta prima. “Il lavoro in cantina deve permettere all’uva di trasformarsi naturalmente” continua il Conte e, infatti dalla fermentazione all’affinamento, ogni fase avverrà con il minimo degli interventi umani. Questo “scrigno” di 30.000 metri cubi (su tre piani interrati) è quasi completamente nascosto sotto il vigneto e si trova accanto alla storica dimora Manicor costruita 1608. Pochi metri per un salto di quattro secoli… Proprio questa peculiarità storico-geografica e, contemporaneamente, le esigenze di nuovi spazi funzionali e razionali hanno imposto la ricerca di soluzioni innovative, compito assegnato nel 2001 agli architetti Walter Angonese, Rainer Köberl e Silvia Boday i quali hanno scelto di costruire la cantina “edificando nella continuità”. La cantina Manincor è una struttura al tempo stesso monolitica e complessa, è costruita interamente in profondità ed è formata da cemento a vista - colato sul posto - nella cui miscelazione sono state aggiunte sostanze organiche, che con il tempo, ne renderanno il colore simile ai vecchi muretti circostanti; le inclinazioni delle pareti e la disposizione dei soffitti si ispirano alla topografia dei vigneti e un intelligente sistema di ventilazione - completamente naturale - garantisce un clima ideale per il vino. Qui trovano spazio le circa 130.000 bottiglie che costituiscono la produzione attuale di Manincor. Tra le etichette spiccano il tradizionale Kalterersee che nasce dalle diverse varietà di Schiava (vitigno autoctono per eccellenza della zona) tra i 20 e i 75 anni d’età, il Pinot Nero in purezza Mason di Mason, Castel Campan (cuvée di Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot), un fruttato Moscato Giallo e l’amato Sophie, cuvée di Chardonnay, Sauvignon Blanc e altre uve bianche in minima parte, che porta lo stesso nome della Contessa Goëss-enzenberg.  
     
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