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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Aprile 2004
 
   
  Pagina1  
  IMPRESE: BAROMETRO STABILE ALL’ANAGRAFE NEL PRIMO TRIMESTRE ANDAMENTO INVARIATO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO: TRA GENNAIO E MARZO 6.700 UNITÀ IN PIÙ GRAZIE ALLE COSTRUZIONI A ALLE IMPRESE DEL “TEMPO LIBERO”. MALE L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA, CONTINUA LA RISTRUTTURAZIONE DEL COMMERCIO  
   
  Roma, 21 aprile 2004 – Il primo trimestre del 2004 si è chiuso all’insegna della stabilità per il sistema imprenditoriale italiano, nonostante l’incertezza delle prospettive che ha continuato a gravare sull’economia internazionale e, in particolare, su quella europea. Tra gennaio e marzo le nuove iscrizioni al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio italiane sono state pari a 113.879 unità. Poiché le cessazioni di attività sono state pari a 107.126 unità, si è registrato un saldo positivo di 6.753 nuove imprese, corrispondente a un tasso di crescita, rispetto al trimestre precedente, dello 0,14% (nel 2003 il primo trimestre si era chiuso con una crescita dello 0,13%). Questi sono i principali dati di sintesi diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulle iscrizioni e cessazioni di imprese condotta da Infocamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio (i dati sono disponibili all’indirizzo internet www.Infocamere.it). Tab. 1 - Serie storica delle iscrizioni, cessazioni e saldi registrati nel I° trimestre di ogni anno (valori al netto dell'agricoltura[1])
Anni Iscrizioni Cessazioni Saldi
1993 76.475 147.971 -71.496
1994 80.337 114.476 -34.137
1995 89.852 96.290 -6.438
1996 85.687 96.201 -10.514
1997 90.655 108.980 -18.325
1998 99.524 98.889 635
1999 93.026 90.294 2.732
2000 102.799 102.480 319
2001 115.878 99.134 16.744
2002 109.396 98.615 10.781
2003 112.876 106.434 6.442
2004 113.879 107.126 6.753
La tabella 1 mostra con chiarezza come i dati del 1° trimestre degli ultimi due anni siano praticamente sovrapponibili. Modesto, rispetto al corrispondente trimestre del 2003, l’incremento delle iscrizioni (1.003 unità); risulta pertanto contenuto l’incremento, in termini assoluti, del saldo attivo e praticamente eguale il tasso di crescita: 0,13% nel 2003; 0,14% nel 2004. Le Dinamiche Per Forma Giuridica Come accade ormai dal 1998, anche nel 1° trimestre del 2004, il saldo attivo fra imprese iscritte e imprese cessate è spiegato completamente dalle società di capitale, che hanno fatto registrare un saldo pari a 11.427 unità. Il dato compensa il saldo negativo delle Società di persone (-1.409 unità) e delle Ditte individuali (-3.646 unità) e, insieme al lieve saldo attivo delle “Altre forme” societarie” (381 unità), determina il saldo complessivo pari a 6.753 nuove imprese tra gennaio e marzo. Tab. 2 - Serie storica degli stock per forma giuridica al 31 marzo di ogni anno
Forma Giuridica 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
Società di capitale 732.316 765.043 808.697 869.429 925.968 978.038 1.025.964
Società di persone 1.059.470 1.081.978 1.109.684 1.135.960 1.153.147 1.160.723 1.171.346
Ditte individuali 2.386.523 2.396.747 2.414.941 2.453.825 2.487.549 2.516.725 2.549.018
Altre forme 144.365 149.264 158.366 164.528 170.681 174.574 178.238
Totale 4.322.674 4.393.032 4.491.688 4.623.742 4.737.345 4.830.060 4.924.266
La tabella 2 illustra, per gli ultimi 7 anni, le dinamiche degli stock di imprese registrate, distribuito in base alle forme giuridiche. E’ facile notare come l’incremento degli operatori economici si verifichi in tutte le forme giuridiche. Il ritmo di tale crescita è però particolarmente accentuato nel caso delle Società di capitale: queste, infatti, nei sette anni esaminati mettono a segno un incremento pari a 293.648 imprese (a fronte di un incremento totale dello stock di 601.892 unità), spiegando così da sole il 48,8% dell’incremento complessivo nel numero delle imprese italiane. Va, infine, sottolineato come lo stock delle società di capitale abbia stabilmente superato il milione di unità. Le Dinamiche Territoriali - Anche l’esame dei dati disaggregati fra le quattro grandi circoscrizioni territoriali conferma la sostanziale stabilità del quadro demografico del primo trimestre 2004 rispetto a quello dell’anno precedente. In particolare, il risultato del trimestre evidenzia due dinamiche diverse ma convergenti: da un lato, un miglioramento dei saldi – pur sempre negativi – delle circoscrizioni del Nord; dall’altro, un peggioramento dei saldi – comunque positivi – del Centro e del Sud. Nelle due circoscrizioni del Nord-ovest e del Nord-est, infatti, i saldi negativi del trimestre si riducono passando, rispettivamente, da –2.623 e –787 unità, a –748 e a –156 unità nei primi tre mesi del 2004. Al contrario, nelle circoscrizioni del Centro e del Meridione, i saldi positivi del trimestre si attestano a 2.422 unità nel Centro e a 5.235 unità nel Mezzogiorno, quando nel primo trimestre del 2003 erano risultati pari, rispettivamente, a 3.165 e a 6.687 unità. E’ da notare come il saldo complessivo del trimestre (6.753 unità), sia determinato per il 77,5% dal saldo positivo del Mezzogiorno (pari a 5.233 unità). Ciò a testimonianza della tenuta, pur se in una fase di rallentamento, della serie storica positiva che contraddistingue ormai da nove anni le regioni meridionali e insulari. Un dato che acquista ancor più valore considerando la stagionalità del primo trimestre dell’anno, periodo in cui si registra il saldo più basso di tutti i trimestri per via dell’effetto delle chiusure di imprese, prevalentemente concentrate nell’ultimo trimestre dell’anno precedente. A livello regionale, in valore assoluto le performance migliori del trimestre si registrano nel Lazio (+2.174 imprese), in Puglia (+1.341) e in Campania (+1.257). Piemonte (-789 imprese), Liguria (-424) e Trentino Alto Adige (-383) occupano, invece, i primi posti della classifica dei saldi negativi. In termini relativi, la classifica vede al comando la Calabria (+0,79% il tasso di crescita del trimestre), seguita dalla Puglia (+0,47%) e dal Lazio (+0,45%). All’estremo opposto si collocano il Trentino Alto Adige (-0,50%), la Valle d’Aosta (-0,43%) e la Liguria (-0,29%). Le Dinamiche Settoriali - L’edilizia e i servizi connessi continuano a rappresentare il settore industriale nel quale cresce maggiormente il numero delle imprese: 3.534 è il numero delle unità in più registrate a fine trimestre nello stock della sezione “Costruzioni” del Registro delle imprese. Segue la sezione “Altri servizi pubblici, sociali e personali”, che, tra gennaio e marzo, ha visto aumentare il proprio stock di 3.406 unità, risultato interamente determinato dalle Attività ricreative, culturali e sportive (+4.203 imprese in tre mesi). La sezione “Attività immobiliari; noleggio; informatica; ricerca” è al terzo posto con una crescita dello stock pari a 2.121 unità. I processi di ristrutturazione e, in alcuni casi, di crisi internazionale che caratterizzano le macro-sezioni “Attività manifatturiere” e “Commercio” hanno determinato nel primo trimestre dell’anno ulteriori riduzioni dello stock: -4.551 unità per il settore manifatturiero; -4.277 unità il settore del commercio.
 
     
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