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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Aprile 2004
 
   
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  ICONE RUSSE ALLA BASILICA DEL SANTO: IL MEGLIO DELLA COLLEZIONE ORLER IN MOSTRA A PADOVA  
   
  Padova, 21 aprile 2004 - Per la prima volta Padova ospita una grande mostra delle antiche icone russe dalla collezione Orler. Importante centro della spiritualità cristiana, sede di una delle più antiche università del mondo, città che ospita numerose inestimabili opere di Giotto, Tiziano, Mantegna, Veronese, Donatello, Padova può essere definita una sede ideale per una mostra di questo genere e di questa importanza. Importanza che deriva sia dal valore storico e artistico delle opere esposte, sia dal profondo significato ecumenico dell’evento, che riporta agli originari legami tra tutti i cristiani. Patrocinata dal Comune di Padova la mostra, intitolata Icone russe alla Basilica del Santo, composta da circa 200 icone russe, realizzate fra il Xvi e il Xix secolo, tutte appartenenti alla famosa collezione Orler; è allestita al Chiostro del Generale della Basilica di Sant’antonio. Ed è proprio il luogo ad accrescere il valore ecumenico dell’evento: uno dei maggiori centri della devozione Cattolica che ospita opere che, oltre all’intrinseco valore artistico, esprimono la potente carica spirituale della tradizione religiosa Ortodossa russa. L’icona rappresenta la massima espressione della spiritualità e del genio artistico del popolo russo, testimonianza della plurisecolare cultura. Lo si percepisce pienamente ammirando gli esemplari esposti a Padova, tra cui Madre di Dio «del Segno» (fine del Xvii sec.), che appare sui manifesti della mostra, la più solenne tra le varie tipologie della raffigurazione della Madonna, derivante dall’antica «Orante», che viene collocata generalmente nel catino dell'abside delle chiese, immediatamente sotto la raffigurazione del Pantocratore: la Vergine rappresenta la Chiesa, che accoglie in sé il Verbo incarnato e lo rivela all'umanità. Alla mostra di Padova si possono ammirare anche alcuni altri autentici capolavori dell’arte iconografica, come il maestoso Pantocrator con riza in argento e smalti (Mosca Xix sec.); la tenera Madre di Dio di Kazan con riza d’argento (1818); l’elaborata Natività del Xviii secolo, con riza d’argento eseguita a Mosca nel 1880; il veneratissimo San Nicola taumaturgo (Russia Centrale, Xvii sec.). Particolare attenzione meritano il monumentale Giudizio Universale del Xvii secolo proveniente da un importante centro iconografico della città di Tver’, l’austera Deesis (in greco supplica) secentesca, con volti di Cristo, Madonna e San Giovanni, i Ss. Pietro e Paolo con scene della vita, sempre del ‘600. Saranno esposte anche altre splendide icone, alcune rivestite con la “riza” d’argento e smalti provenienti dai celeberrimi atelier di Fabergé e Ovchinnikov. Alla famiglia Orler, dalla cui collezione privata provengono le icone esposte ora per la prima volta a Padova, spetta un grande merito nella divulgazione in Italia della millenaria arte iconografica russa. Quest’arte si sviluppò in Russia seguendo i canoni dell’iconografia bizantina, arrivata nella Rus di Kiev (così si chiamava lo Stato russo dell’epoca) insieme al cristianesimo, adottato nel 988. L’icona divenne oggetto di culto imprescindibile, sia nelle chiese, sia nelle case private. Fuori dai confini della Russia, tuttavia, rimase una realtà semisconosciuta, soprattutto a causa della rarità delle opere: infatti, la loro esportazione fu severamente vietata sin dopo la rivoluzione del 1917, quindi la maggior parte delle icone presenti oggi in Europa e in altri paesi del mondo proviene dalle proprietà di alcune grandi famiglie della nobiltà russa fuggita all’estero per salvarsi dalle persecuzioni bolsceviche. E’ lì che nasce, più di 30 anni fa, la collezione Orler, grazie alla passione dell’attuale capofamiglia, Davide, il quale cominciò ad acquistare icone nelle maggiori città di Germania e altri paesi d’Europa, dove vivevano discendenti di famiglie russe in esilio. Negli anni la Collezione è cresciuta sino a divenire, secondo il parere di autorevoli esperti, una delle maggiori al mondo, fuori dalla Russia. Da diversi anni la famiglia Orler ha scelto di aprire i propri tesori al pubblico, per farli conoscere e ammirare. Così, oltre a esporle nella propria sede permanente di Favaro Veneto e nelle Gallerie di San Martino di Castrozza e di Cortina d’Ampezzo, organizza rassegne temporanee di icone russe in diverse città d’Italia. Contemplare una singola icona è già di per sé un’esperienza forte, un vero evento dal punto di vista artistico e spirituale. Ma trovarsi davanti alle decine e decine di immagini di cui è composta la mostra di Padova, significa lasciarsi travolgere da un’ondata di bellezza e di spiritualità. Difficile scegliere tra tanti capolavori, fra tanti preziosi condensati di fede e di arte, di contemplazione mistica e di gusto raffinato, di religiosità e di armonia estetica. E’ un’esperienza artistica e culturale unica: significa essere presi per mano e condotti con estrema attenzione alla lettura e all’apprezzamento di un’espressione davvero sublime di arte cristiana. La mostra della Collezione Orler ha, però, un'ulteriore grande attrazione per i numerosi appassionati di arte e di collezionismo: la possibilità non solo di ammirare i capolavori degni di un museo, ma anche di venirne in possesso. Infatti, una parte dell’esposizione di Padova è destinata alla vendita al pubblico. La rassegna offre, quindi, un’ottima opportunità di acquistare straordinarie opere di alto valore artistico e spirituale e, nello stesso tempo, fare un valido investimento. Nell’attuale situazione socio-economica i risparmiatori sono sempre più indotti a cercare gli investimenti più sicuri, i cosiddetti “beni rifugio” che mettano al riparo i capitali dalle erosioni delle crisi monetarie. In quest’ottica le opere d’arte e l’antichità occupano un posto di riguardo. Tenendo conto del valore artistico delle autentiche antiche icone russe, della loro rarità e del numero sempre più ridotto di quelle disponibili sul mercato, si può ragionevolmente prevedere che le loro quotazioni continuino stabilmente a crescere. Quasi contemporaneamente alla rassegna Padovana, dal primo maggio al 6 giugno, le icone russe della Collezione Orler saranno in mostra a Grottaferrata (Roma) in occasione del Millenario dell’Abbazia di San Nilo e, a settembre, per il quinto anno consecutivo, a Verona, nel Santuario di Nostra Signora di Lourdes.  
     
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