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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Aprile 2004
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Web alimentazione e benessere |
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ENTRANO IN VIGORE LE NORMATIVE DELL'UE SULL'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI GM |
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Le nuove normative dell'Ue sull'etichettatura e la tracciabilità degli alimenti geneticamente modificati (Gm) entreranno in vigore a partire dal 18 aprile. In base alle normative, considerate dalla Commissione europea come le più complicate in materia di prodotti Gm nel mondo, i cibi e i mangimi animali devono essere etichettati qualora contengano almeno lo 0.9 per cento di ingredienti Gm. I produttori e gli acquirenti devono inoltre conservare tutti i dati riguardanti l'origine, la composizione e la vendita di prodotti Gm per un periodo di cinque anni. Le direttive, tuttavia, non richiedono etichettatura per carne, latte o uova di animali alimentati con prodotti Gm. Questi provvedimenti verranno applicati a 16 tipi di prodotti Gm attualmente commercializzati all'interno dell'Ue, e al nono di cui attendono l'approvazione. Le associazioni a tutela dei diritti dei consumatori e i gruppi ambientalisti hanno accolto favorevolmente tali provvedimenti come la possibilità per i consumatori stessi di esprimere la loro disapprovazione verso i prodotti alimentari Gm. L'intero gruppo europeo del settore della biotecnologia, Europabio, è stato anch'esso favorevole alle normative, affermando che si tratta del "primo sistema al mondo che permette la scelta del consumatore". L'organizzazione si auspica inoltre che l'applicazione crei il modo per eliminare la moratoria de facto dell'Ue di cinque anni approvando nuovi prodotti realizzati geneticamente. "Stiamo attendendo con ansia il processo di approvazione degli alimenti Gm basati su analisi trasparenti, scientifiche" afferma un portavoce di Europabio. Nel 1999, limportazione e la produzione di prodotti Gm nellUe è stata interrotta in seguito alle proteste provenienti da Danimarca, Francia, Grecia, Italia e Lussemburgo, e più tardi anche da Austria e Belgio. La nuova legge non si attende di avere un grosso impatto a breve termine, poiché molti consumatori continuano ad opporsi agli alimenti biotech. Secondo un sondaggio della Commissione il 70.9 per cento degli acquirenti europei è contrario ai prodotti contenenti ingredienti Gm. Il maggiore rivenditore europeo, il gruppo francese Carrefour, afferma che secondo i propri studi la percentuale sembra essere superiore al 75 per cento. 'Nellottica della prosperità commerciale, dobbiamo avere rispetto per le preferenze del consumatore,' dichiara François Perroud, portavoce del gigante svizzero Nestle, che impiega ingredienti approvati realizzati geneticamente 'senza alcuna esitazione' negli Usa e altrove, non impiegandoli però in Europa. In precedenza, tutti gli alimenti contenenti più delluno per cento di ingredienti Gm dovevano essere etichettati, non nel caso in cui lalimento era stato elaborato in modo tale da rendere impossibile leliminazione di Gmo nel prodotto finale. In aggiunta, anche i mangimi animali sono stati esclusi da qualsiasi etichettatura. Le nuove normative includono gli oli vegetali e altri prodotti altamente raffinati, come lecitina di soia, dove il Dna geneticamente modificato o la proteina derivante non è più presente o individuabile nel prodotto finale. Il settore dellalimentazione animale, al momento uno dei maggiori mercati per i semi di soia e il mais Gm nellUe, è quello che verosimilmente avverte di più limpatto dei cambiamenti, in quanto anche i mangimi animali dovranno essere etichettati secondo le nuove normative. Riguardo alla carne e ai prodotti caseari provenienti da animali alimentati con prodotti Gm, lUe ha deciso di non etichettarli, non essendoci la prova scientifica che il materiale alterato possa essere trasferito dallo stomaco dellanimale al prodotto finale. Tuttavia, gli oppositori stanno facendo pressione per ottenere ulteriori normative che rendano obbligatorie le etichette su tutti i tipi di carni o prodotti caseari provenienti da animali nutriti con alimenti geneticamente modificati. Gli Stati Uniti, la più grande industria biotech del mondo, sta tentando di porre fine alla moratoria de facto dellUe attraverso lOrganizzazione mondiale del commercio, fissando le nuove norme sulletichettatura come una celata forma di protezionismo. Gli Usa sono particolarmente preoccupati poiché una gran parte del mondo guarda allEuropa per la leadership nelle questioni sulla sicurezza alimentare. Da quando fu imposto liniziale regime di etichettatura in Europa cinque anni fa, diversi paesi hanno seguito la richiesta. In una decisione lungamente attesa, i ministri dellagricoltura dellUe dovranno decidere se concedere o meno limportazione di un tipo di mais Gm, il Bt-11, nel corso di un meeting che si terrà alla fine di aprile. Le tutele del consumatore a seguito delle nuove normative potrebbero facilitare la decisione dei ministri per lapprovazione del prodotto, preparando la strada per lautorizzazione di altre importazioni Gm. È auspicabile, tuttavia, che i ministri riportino la problematica alla Commissione europea, che sostiene apertamente la questione garantendo nuove autorizzazioni che possano sostenere lindustria Gm in Europa. Secondo la Confederazione europea delle industrie agroalimentari (Ciaa), tuttavia, i prodotti Gm continueranno a suscitare grosse diffidenze nel consumatore. 'Un gran numero di consumatori si dichiara contrario all'acquisto di prodotti alimentari di derivazione Gm. Il settore alimentare e quello delle bevande rispetta questo atteggiamento e i consumatori non devono aspettarsi molti cambiamenti [in base alle nuove normative],' afferma lorganizzazione. Per saperne di più sulle attività della Commissione infolink: http://europa.Eu.int/comm/food/food/biotechnology/gmfood/index_en.htm Per leggere la guida pratica di Europabio per i consumatori e la catena alimentare', visitare: http://www.Europabio.org/upload/documents/140404/gm_labelling_guide_eng.pdf
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