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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2004
 
   
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  PRESENTAZIONE FORUM P.A. 2004 STANCA: "CONTRO LA BUROCRAZIA GLI ITALIANI SONO I PRIMI CONSUMATORI DI E-GOVERNMENT IN EUROPA" L'HIT PARADE VEDE AL PRIMO POSTO I SITI DEI MINISTERI DELL'ECONOMIA, DELL'ISTRUZIONE, DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO  
   
  Milano, 3 febbraio 2004 - Gli italiani stanno scoprendo l'e-Government come antidoto alla burocrazia e si pongono come i primi "consumatori" in Europa nella navigazione nei siti della Pubblica amministrazione. A rendere noti i primi dati di questa progressione a livello europeo, è stato Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, citando le ultime rilevazioni di Audiweb-nielsen//netratings, in occasione della presentazione del Forum P.a. 2004 a palazzo Marino, di Milano. In particolare, ha detto Stanca, "sono stati oltre 9 milioni, il 53% dei navigatori italiani attivi, i cittadini del Belpaese che nel trimestre settembre-novembre 2003 hanno visitato i siti delle Pubbliche amministrazioni, rispetto al 40% dello stesso periodo del 2002. È un dato molto confortante", ha aggiunto il ministro ricordando poi che "questo andamento ci pone, in Europa, davanti al 52% dei navigatori francesi, al 45% di quelli inglesi ed al 35% di quello dei tedeschi. Questo crescente interesse è confermato anche dal più elevato tempo che gli italiani che visitano i siti di e-Government hanno impegnato nella loro comunicazione in rete con le P.a.: 42 minuti in media nel trimestre di rilevazione, contro i 34 minuti dei navigatori francesi, 30 di quelli inglesi e 14 di quelli tedeschi". I siti di e-Government in Italia sono inoltre al 6° posto fra quelli più visitati dagli italiani: 16,3 milioni hanno navigato nei motori di ricerca e portali; 14,2 milioni in quelli dei servizi di telecomunicazioni e internet; 12,3 milioni nei siti dedicati al tempo libero ed altrettanti per la navigazione nell'informatica e nell'elettronica di consumo; oltre 11 milioni nelle aree dei Media e dell'informazione; 9,1 milioni nei siti dell'e-Government. "Anche su questo fronte", ha sottolineato il ministro Stanca, "l'Italia conferma il miglior posizionamento europeo poiché i siti di e-Government sono invece fra le categorie meno visitate negli altri Paesi, superati da altri tipi di siti, come quelli della finanza in rete, i viaggi ed il commercio. Tanto che i siti della Pubblica amministrazione sono al 12° posto in Francia per numero di navigatori; al 13° nel Regno Unito ed al 14° in Germania". Sempre secondo le ultime rilevazioni Audiweb-nielens//netratings, l'hit parade vede al primo posto il sito del Ministero dell'Economia (oltre 1,3 milioni di visitatori); seguito da quello del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (1,1 milioni); Ministero per le Attività Produttive (882 mila); Presidenza del Consigli dei Ministri (575 mila); Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (420 mila); Ministero della Difesa (383 mila) e Ministero della Salute (295 mila). "Questo positivo andamento testimonia come gli italiani comincino ad avere familiarità con i servizi on line della Pubblica amministrazione", ha sottolineato Stanca sottolineando che, "questo è il frutto dell'impegnativo lavoro intrapreso negli ultimi anni per ammodernare e rendere più efficiente gli uffici pubblici nei loro rapporti con cittadini e imprese mediante una massiccia applicazione delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ossia dell'Ict". A tale proposito il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha ricordato che "abbiamo realizzato un Sistema di Governance, un asset per il Paese che prima non esisteva, basato su tre pilastri: l'organizzazione, un metodo fondato sul coordinamento che coinvolge le Pubbliche amministrazioni centrali ma anche quelle locali e, non certo ultimo, sullo sviluppo delle risorse sia tecnologiche che umane". È in quest'ottica che, ha proseguito Stanca, "conclusa la progettualità della 1.A fase di e-Government che sta cominciando proprio in questi mesi a dare i suoi primi tangibili frutti, è già cominciato il lavoro condiviso con le Autonomia locali di realizzazione della 2.A fase, che poggia su cinque linee guida: il completamento delle infrastruttura; il coinvolgimento nell'innovazione di tutti gli Enti rimasti esclusi dalla 1.A fase, non solo con l'ampliamento dei progetti ma anche il riuso delle soluzioni tecnologiche; il sostegno all'inclusione dei piccoli e medi Comuni; la promozione di progetti di democrazia digitale, l'e-Democracy, per rinnovare il rapporto tra cittadini e decisioni pubbliche; un progetto di comunicazione per tutti i cittadini affinché conoscano e apprezzino le nuove opportunità di servizio. Per questa 2.A fase il Governo ha messo a disposizione oltre 200 milioni di euro, cui se ne aggiungeranno almeno altrettanti da parte degli enti coinvolti". Non ultimo Stanca si è soffermato su un processo appena avviato, volto ad integrare le politiche a sostegno dell'offerta di servizi di e-Government con una politica a sostegno della domanda. In sostanza, ha spiegato il ministro,"si tratta di dare ai cittadini una motivazione all'uso di Internet e di stimolare l'accesso e la diffusione della rete, mediante una variegata serie di iniziative, come gli incentivi agli acquisti di pc con connessione ad Internet; la promozione di nuovi punti di accesso al Web da comunità e luoghi pubblici; misure per favorire l'abbattimenti delle barriere digitali per i disabili (Legge Stanca - ndr) affinché ci siano una loro più facile inclusione mediante le nuove tecnologie informatiche". Infine, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, soffermandosi sulla prossima edizione del Forum P.a., ha annunciato che il 13 maggio si terrà alla Fiera di Roma la Conferenza Internazionale "e-Government: sostenere la Democrazia, accelerare lo Sviluppo", che coinvolgerà i ministri di diversi Paesi, non solo europei, confermando che l'Italia ha ormai assunto il ruolo di laboratorio internazionale dell'e-Goverment sia in Europa che nel mondo, mediante il processo di e-Government per lo Sviluppo, con l'apertura a nuovi Paesi dell'America Latina (Bolivia, Honduras, Panama, Perù, Uruguay e Carabi) ed il consolidamento dei progetti già in corso nell'Europa dell'Est, Medio Oriente e Africa, grazie alla leadership riconosciuta all'Italia da organismi internazionali come l'Onu, la Banca Mondiale, la Fondazione Gateway e la Banca Interamericana di Sviluppo  
     
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