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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Febbraio 2004
 
   
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  LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI DESTINARE A BULGARIA E ROMANIA UNA QUOTA EQUA ED EQUILIBRATA DEL BILANCIO UE  
   
  Brussels, 13 febbraio 2004 - La Commissione europea ha proposto oggi di destinare alla Bulgaria e alla Romania una quota equa e equilibrata del bilancio Ue successivamente alla loro adesione. Limitato ad un periodo di tre anni, il 'pacchetto', che prevede stanziamenti per circa 15,4 miliardi e pagamenti per 9 miliardi di euro, si basa sui medesimi principi e sulla stessa metodologia adottati per i dieci paesi che aderiranno all'Ue a partire dal 1° maggio 2004. La proposta verrà presentata per una discussione preliminare al Consiglio, prima che nella primavera la Commissione metta a punto proposte di negoziato più concrete (i cosiddetti 'progetti di posizioni comuni) riguardanti l'agricoltura, la politica regionale e le disposizioni di bilancio. Il commissario per l'allargamento Günter Verheugen ha commentato così la decisione: "Si tratta di un'offerta al tempo stesso generosa e realistica in virtù della quale, ove fosse approvata, la Bulgaria e la Romania potranno trarre pieno profitto dall'adesione all'Ue e svolgere un ruolo attivo quali Stati membri a pari titolo e piena dignità." Non potendo escludere l'eventuale adeguamento del pacchetto finanziario per la Bulgaria e la Romania in funzione di future riforme politiche o di cambiamenti fondamentali del quadro finanziario dell'Ue nel suo insieme, la Commissione ritiene prudente e opportuno limitarne la portata al triennio successivo all'adesione. Agricoltura Per quanto riguarda le misure di mercato nell'ambito della politica agricola comune (Pac), si prevede che la Bulgaria e la Romania saranno soggette sin dall'adesione e senza restrizioni alla normativa comunitaria, compresa la riforma della Pac concordata nel giugno 2003. Secondo le stime della Commissione, lo stanziamento finanziario per l'adozione delle misure di mercato nei due paesi durante il triennio successivo all'adesione ammonta a 1.120 milioni di euro ( 388 per la Bulgaria e 732 per la Romania). Come per i dieci paesi che aderiranno all'Ue a partire dal 1° maggio, anche nel caso della Bulgaria e della Romania la Commissione ritiene che un pieno accesso ai pagamenti diretti non contribuisca ad incentivare la ristrutturazione del settore agricolo come desiderato. Per questo motivo, viene proposta l'introduzione graduale dei pagamenti diretti a favore degli agricoltori dei due paesi estesa su un periodo di 10 anni partendo dal 25% del livello applicabile all'Ue a quindici nel 2007, livello che passerà al 30% nel 2008, al 35% nel 2009 e al 40% nel 2010. Una volta raggiunto il livello applicabile all'Ue a 15, è previsto un incremento annuo del 10% fino al 2016. I costi finanziari del regime proposto ammonterebbero a 1.312 milioni di euro fino al 2009 (431 milioni per la Bulgaria e 881 per la Romania). Anche sul versante dello sviluppo rurale, la Commissione propone un passaggio graduale, esteso su un arco di tre anni, onde tener conto della capacità di assorbimento dei due paesi e garantire un'applicazione costante della politica di sviluppo rurale. Lo stanziamento totale previsto su tre anni ammonta a 3.041 milioni di euro (617 per la Bulgaria e 2.424 per la Romania). Azioni strutturali (fondi strutturali e di coesione) La Commissione ritiene che, tanto per la Bulgaria che per la Romania, lo stanziamento totale per il triennio successivo all'adesione debba essere determinato seguendo un approccio analogo a quello adottato per i dieci paesi in via di adesione. Esso prevede segnatamente l'introduzione graduale dei fondi strutturali, al fine di riflettere il progressivo aumento della capacità di assorbimento dei due paesi. Nel determinare lo stanziamento, occorre inoltre tener conto della necessità di applicare le norme derivanti dall'ordinamento comunitario, quali il livellamento del finanziamento totale nell'ambito dei fondi strutturali e di coesione al 4% del Pil dei paesi. Circa un terzo dello stanziamento totale va inoltre destinato al fondo di coesione. La spesa totale a fronte delle azioni strutturali ammonterebbe a 8.273 milioni di euro nel biennio 2007-2009, di cui 2.300 per la Bulgaria e 5.973 per la Romania. Politiche interne Occorre prevedere la piena partecipazione della Bulgaria e della Romania alle politiche interne all'Unione sin dall'adesione. Per quanto le politiche interne attualmente in vigore non prevedano dotazioni specifiche per i paesi, è opportuno stanziare 1.012 milioni di euro per il biennio 2007-2009 per poter far fronte all'adesione di Bulgaria e Romania. È inoltre necessario prevedere i seguenti stanziamenti specifici: 350 milioni di euro per un ulteriore sostegno allo chiusura del Unita 1 4 della centrale nucleare di Kozloduy in Bulgaria nel quinquennio 2004-2009; 82 milioni di euro di finanziamenti aggiuntivi destinati ai due paesi per il biennio 2007-2009 a sostegno della creazione e del potenziamento delle strutture e delle capacità amministrative necessarie ad una corretta applicazione della normativa comunitaria. In fine, ove si rendesse necessario modificare il pacchetto finanziario per l'adesione di Bulgaria e Romania in seguito alla chiusura dei negoziati, la Commissione propone l'adozione di una procedura che consenta il coinvolgimento diretto dei due paesi nel processo decisionale, secondo un approccio analogo a quello adottato per i dieci paesi in via di adesione.  
     
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