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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Aprile 2004
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GLI INGREDIENTI PER COSTRUIRE UN'UNIVERSITÀ DI LIVELLO MONDIALE |
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Bruxelles, 27 aprile 2004 - La comunicazione della Commissione 2003 riguardo a "Il ruolo delle università nell'Europa della conoscenza", unitamente al lancio del nuovo programma Erasmus Mundu e alle discussioni a livello nazionale su come finanziare le università, hanno improvvisamente puntato i riflettori su queste istituzioni, alcune delle quali hanno più di cento anni di vita. Contestualmente agli ultimi preparativi per una conferenza internazionale, organizzata dalla Commissione Europea, sul ruolo delle università in Europa, i membri delle comunità scientifiche e dell'istruzione si sono riuniti a Bruxelles il 22 aprile per un Briefing Scientifico Svizzero su "Come costruire un'università di livello mondiale". Due oratori principali hanno espresso i loro diversi pareri sugli ingredienti essenziali per raggiungere l'eccellenza. Patrick Aebischer, Presidente dell'affermatissimo Politecnico Federale di Losanna (Pfl), ha sottolineato tre fattori chiave: attirare gli studenti migliori, gli insegnanti migliori e garantire risorse finanziarie adeguate, ma ha evidenziato anche l'importanza di una missione chiara, di una autonomia adeguata, di una sede e di un'immagine del marchio allettanti. Per Nikolaus van der Pas, Direttore Generale della Dg Istruzione e Cultura della Commissione Europea, la strada verso l'eccellenza è molto più semplice: mobilità e garanzia della qualità sono i requisiti principali. Il Professor Aebischer parlava per esperienza. È diventato Presidente del Pfl nel 2000 e ha partecipato all'attuazione dei cambiamenti che hanno portato l'istituto a essere una delle università di maggior prestigio in Svizzera e in Europa. I 12 "dipartimenti" iniziali dell'Istituto sono stati sostituiti da cinque "scuole", che offrono programmi interdisciplinari. L'istituto ha inoltre creato una rete con altre istituzioni, tra cui l'Università di Losanna, che ora offre corsi di studi umanistici agli studenti del Pfl, mentre il Pfl fornisce a sua volta corsi di matematica e fisica per gli studenti dell'Università di Losanna. Convinto che tutte le università migliori hanno più studenti nei corsi di specializzazione che nei corsi di laurea, il Pfl ha raddoppiato il numero di studenti post-laurea nel corso degli ultimi 12 anni ed è riuscito inoltre ad attirare sia studenti eccellenti che un eccellente corpo docente. Più del 50 percento degli studenti dei corsi di specializzazione post-laurea non è svizzero, mentre circa il 30 percento dei docenti proviene dall'estero. L'istituto applica "politiche di assunzione aggressive", secondo il Professor Aebischer. "Non basta mettere annunci su Nature, bisogna andare a caccia dei cervelli migliori sul campo," ha affermato. "Ci sono molte persone negli Stati Uniti che vorrebbero tornare in Europa." Una recente storia di successo è l'inserimento di Thomas e Monika Henzinger nella lista dei docenti. Thomas Henzinger è stato professore ordinario all'Università di Berkeley ed è un pioniere nella verifica dei programmi, mentre sua moglie è stata direttore della ricerca a Google è ha ottenuto nel 2001 il riconoscimento come una delle "25 donne più importanti sul Web". Entrambi hanno ritenuto il Pfl abbastanza allettante da indurli ad abbandonare la Silicon Valley negli Usa. "Se si attirano [i migliori], questi ne attireranno altri e gli studenti seguiranno," ha affermato il Professor Aebischer. Nikolaus van der Pas si è congratulato con il Professor Aebischer per il successo del Pfl, ma ha sottolineato la mancanza di un punto nella sua presentazione: la dimensione europea. Migliaia di università in tutta Europa stanno affrontando le sfide poste dalla globalizzazione e dalle nuove aspettative sociali, ha spiegato van der Pas. Anche la questione del ritorno del denaro investito nell'istruzione deve essere esaminata in un contesto europeo, ha sostenuto van der Pas, non essendo possibile risolverla a livello nazionale o locale. Affrontare la mobilità e la garanzia della qualità sono questioni prioritarie, secondo il Direttore Generale. Ma la garanzia della qualità è difficile da assicurare a livello europeo se vi è una mancanza di uniformità nel continente. Una proposta della Commissione sull'armonizzazione dei titoli di studio, ad esempio, è impensabile, ha spiegato van der Pas: "Tale proposta, soprattutto da parte della commissione, causerebbe una reazione di protesta. Chi pensano di essere? Si chiederebbe la gente," ha affermato. È probabile quindi che i progressi siano lenti ma costanti, ha affermato: la linea retta dal problema alla soluzione non è certamente quella più breve. Dobbiamo fare una serie di deviazioni per giungere al nostro traguardo." Ma la strategia della Commissione dovrebbe infine tradursi sia in una qualità garantita che in un aumento della mobilità. L'aspetto più importante di questa strategia è rafforzare la fiducia reciproca tra le università. Ciò aprirà la porta a una maggiore collaborazione tra le istituzioni e di conseguenza a migliori opportunità di mobilità. Il programma Erasmus Mundus è una di queste iniziative finalizzate a rafforzare la fiducia reciproca. Gli studenti devono studiare in due università europee per ottenere una laurea europea, ma solo le università che collaborano con altre possono partecipare e quindi ricevere i finanziamenti Ue. "Ci auguriamo di creare isole di cooperazione che cresceranno sempre più nel corso del tempo," ha spiegato van der Pas. Van der Pas ha citato inoltre l'immagine del marchio, sottolineata dal Professor Aebischer come uno degli ingredienti chiave per la creazione di un'università di livello mondiale. Sono molte le iniziative in corso a livello bilaterale per attirare studenti extracomunitari nelle università europee, ma quanto è allettante l'"Europa"? ha chiesto. Un periodo trascorso presso un'università statunitense spicca certamente in un curriculum, ma il tempo trascorso in un'università del Belgio, ad esempio, non ha lo stesso impatto anche se l'università è estremamente specializzata nel rispettivo campo. L'europa deve vincere inoltre la sua diffidenza verso l'elitarismo, ha suggerito il Direttore Generale. "Se non creiamo un'università d'élite, non acquisteremo mai importanza," ha affermato. Un punto su cui i due oratori si sono trovati chiaramente uniti nelle loro convinzioni è stata l'importanza della commercializzazione. "Se vogliamo riuscire a convincere i politici a investire di più nello sviluppo di nuova tecnologia, dobbiamo dimostrare di poterne derivare ricchezza," ha affermato il Professor Aebischer. Van der Pas ha appoggiato questa affermazione: "Si possono spendere tutti i soldi che si vogliono nella ricerca, ma se non si è in grado di commercializzarne i risultati a causa di barriere giuridiche o istituzionali, ciò rappresenta un blocco allo sviluppo," ha concluso. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/education/programmes/mundus/index_en.html Per informazioni sul ruolo delle università, infolink: http://www.Cordis.lu/era/universities.htm
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