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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Aprile 2004
 
   
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  TOPYLABRYS PRESENTA UNA PERSONALE AMBIENTAZIONE TRA FUOCO –FOREX – FUMO A BAZART PER RISCOPRIRE L’INTERO SITO DI VIA COL DI LANA 8 MILANO E LE SUE GENTI  
   
  Milano, 27 aprile 2004 - “Il fascino delle case di via Col di Lana 8 - ultima corte hanno attratto la mia attenzione, la mia sensibilità, la mia creatività,il mio ricordo… Quando il fumo lascia tracce… nella pancia dell’Arte … Ambientazione fra Fuoco – Forex – Fumo . Infilata di cortili, cammino , guardo a terra…buchi e terreno sconnesso, non mi permettono di rivolgere gli occhi all’aria, mi devo fermare per vedere… cortili dalle pareti scrostate, ringhiere che si rincorrono… portoni a piano terra consumati e dai colori improbabili, automobili parcheggiate…una porche dalle gomme sgonfie ed accanto una 500 …3 ragazzini giocano con il pallone nel terzo e quanto cortile… parabole come grandi bocche aperte, assetate di notizie…Odori… ma che odori? Spezie varie si mischiano, qualche inquilino si aggira frettoloso…uomini di varie nazionalità ..Due donne … con sacchi della spesa rientrano, la portineria chiude alle 19 e subentra un servizio d’ordine, quasi fosse uno stabile di “sciuri” Cammino ed intravedo il meccanico, più avanti delle porta/finestre ristrutturate…sa di studio di professionisti e così si arriva stupefatti all’ultimo cortile dove sulla destra c’è una galleria …sulla sinistra uno laboratorio che da poco è occupato da un Artista ed in fondo uno Spazio…aperto…dove all’esterno si legge : Bazart… entro in punta di piedi e vedo una installazione inserita in questo spazio apparentemente anonimo, ma situato in un tale contesto che trasuda …”Vita, anzi, vite.”Chiudo gli occhi, fiuto l’aria, mi sovvengono alcuni racconti che mia mamma, ma anche mia nonna mi facevano, … le vecchie case operaie della Milano fine 800, dove ogni porta era un appartamento ed ospitava dieci persone…una famiglia… i ca di lavoradòr…poi i lavoradòr sono stati sostituiti dai “terun”… che venivano a “faticare” , locali prima abitati dai maschi e poi chiamavano le famiglie… ora le corti sono piene di lingue, perso completamente il vecchio e caro meneghino, ci si tuffa in rumori poco identificabili al nostro orecchio, le storie si sovrappongono a quelle antiche, . Un palcoscenico dove la vita scorre attorno ai protagonisti e tutto muta, ma l’uomo affronta sempre se stesso. Ora Uso il “mio” materiale plastico, che come tale, suggerisce la capacità dell’uomo all’adattamento. Si entra nello spazio attraverso delle quinte, come in un teatro, ed il pubblico è subito sul palcoscenico, attore della vita. L’ambientazione è così il punto di arrivo, di un cammino in un posto unico della nostra bella Milano…e mi viene da chiedermi…fino a quando sopravviverà alle ristrutturazioni lasciando così intravedere la storia, i volti di chi ha passato la propria esistenza e ci ha lasciato il passo. Un velo di malinconia, scrollo la testa, come Artista sento il dovere e la gioia di puntare il dito su questa realtà nascosta, ma protagonista, per mostrarLa ai miei concittadini.” Così racconta topylabris Bazart - arte contemporanea viale Col di Lana 8 - 20136 Milano, da martedì 11 maggio 2004 al 31 maggio  
     
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