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Notiziario Marketpress di
Giovedě 29 Aprile 2004
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LOMBARDIA: AGLI OSPEDALI 560 MILIONI IN PIŮ PER LE CURE COMPLESSE "PREMIATA" CON 26 MILIONI LA QUALITŔ DELLE PRESTAZIONI DI 9 STRUTTURE SANITARIE |
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Milano, 29 aprile 2004 - Agli ospedali lombardi saranno assegnati quest'anno 560 milioni di euro in piů (di cui 478, l'85%, a quelli pubblici), in aggiunta al normale rimborso delle prestazioni stabilito in base ai cosiddetti Drg, cioč le tariffe del sistema sanitario per le diverse cure. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanitŕ Carlo Borsani, per risarcire le strutture sanitarie in cui si effettuano interventi di particolare complessitŕ (si pensi ai trapianti) che comportano la partecipazione di specialisti diversi e l'impiego di strumenti sofisticati. Le principali attivitŕ che beneficeranno di queste risorse sono: Pronto soccorso (106 milioni), 118-emergenza/urgenza (104), assistenza, terapia intensiva e trasporto di neonati con particolari situazioni critiche (11), trapianto di organi (18), ricerca e didattica universitaria (96), dialisi ad assistenza limitata (3), neuropsichiatria (26), medicina del lavoro (4). Si tratta delle cosiddette "funzioni non tariffabili", per le quali il solo pagamento per prestazione non č adeguato a riconoscerne totalmente la complessitŕ e quindi i costi. Inoltre 26 milioni di euro vengono destinati a premiare la qualitŕ e le cosiddette "Funzioni di eccellenza". Si tratta di una sorta di "premio" - assegnato per ora a titolo sperimentale - alla qualitŕ nelle attivitŕ di ricovero per acuti e di riabilitazione in Unitŕ operative di tipologia chirurgica: chirurgia generale/oncologica, oculistica, otorino, urologia, ortopedia, chirurgia vascolare, cardiochirurgia, neurochirurgia, ginecologia e chirurgia toracica. Le strutture premiate con il riconoscimento sono nove: la Casa di cura Cittŕ di Monza; le Cliniche Gavazzeni di Bergamo; gli Ospedali Riuniti di Bergamo; gli Istituti Ospitalieri di Cremona; il S. Matteo di Pavia; l'Istituto neurologico Besta di Milano; il S. Raffaele di Milano; l'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano; l'Istituto Humanitas di Rozzano.
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