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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Aprile 2004
 
   
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  EMILIA ROMAGNA / BARDI: UN CASTELLO DEI SOGNI, UNA STORIA D'AMORE E UN FANTASMA. LA SCOZIA ITALIANA È IN VAL CENO  
   
  Una storia d'amore e di morte, un inquieto fantasma che si lascia "fotografare", una serie incredibile di eventi che tutto l'anno attraggono grandi e piccini, ricostruzione di episodi storici e fantastici, mercati medioevali, cene rinascimentali in costume d'epoca, fasti di corte e duelli di cavalieri, assalti al castello ed esposizione di armature, tiro con l'arco, poesia, musica, animazione e laboratori didattici per bambini. Tutto questo e molto di più nella suggestiva cornice del Castello di Bardi, antico borgo gioiello della Val Ceno (Parma). Bardi superbo borgo medioevale arroccato su uno "scoglio" della Val Ceno, nel Parmense, si fa bello del suo maniero. E' originale perfino il basamento su cui la struttura difensiva si erge e con i toni del diaspro rosso sembra riscrivere ogni giorno la storia di Soleste e del suo Moroello. Una vicenda struggente, un intreccio di amore e di morte che avrebbe fatto fremere i polsi a William Shakespeare e i cui echi risuonano ancor oggi nelle sale, sui bastioni, lungo i camminamenti, sfiorando lei, la fatale roccia di diaspro. Rossa come il sangue e come il cuore, sede dell'amore. Fatevela narrare, arrivando al Castello, uno dei gioielli dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, gestito dalla Cooperativa Diaspro Rosso (infaticabile team, creatore di riuscitissimi eventi), sede di una delle favolose Ricordanze di Sapori (cena animata in costume, il 31 luglio 2004) e stage naturale in cui, tutto l'anno, si rappresentano eventi di grande impatto scenico e di impeccabile tessuto rievocativo che coinvolgono grandi e piccini. Dalle tenzoni dei cavalieri (18 luglio), all'emulazione della saga di Tolkien (2 maggio), la ricostruzione fedele delle antiche arti e mestieri (11 e 12 aprile), con tanto di mercato in costume storico, di sfilate e di mostra permanente delle antiche armature. E ancora, tra l'altro, il grande raduno dei gruppi storici (3 e 4 luglio), Halloween (in ottobre) e Capodanno. Tutto a cura degli animatori-attori-spiriti guida della Compagnia di San Giorgio e il Drago (Lorenzo e i suoi amici sono bravi e tenaci più di Aragorn, Frodo, Gandalf e gli eroi della Compagnia dell'Anello). Ma esiste un'altra ragione per venire a Bardi: un richiamo cui uno scozzese, per esempio, non saprebbe resistere. Il fantasma. C'è, sono pronti a giurarlo centinaia di visitatori che sostengono di averne scorta l'ombra aggirarsi sugli spalti e lo ha anche fotografato con una speciale camera termosensibile (le immagini, piuttosto inquietanti, sono esposte nel Castello) un'équipe di ricercatori bolognesi del Centro Studi Parapsicologici. Subito gli scozzesi dell'Heresfordshire University hanno importato la metodologia "acchiappafantasmi" nel castello di Edimburgo, dove sperano di ripetere il successo degli studiosi bolognesi. Una storia di "ordinaria straordinarietà" quella del Castello di Bardi: il nome glielo hanno dato i Longobardi, i quarti di nobiltà i Landi che lo possedettero fin dal XIII secolo, imparentandosi con i Grimaldi di Monacotre secoli dopo. Lo ebbero i Farnese, i Borbone-Parma, i Francesi e Maria Luigia d'Austria. Visitandolo se ne resta fatalmente attratti: è "il castello" per eccellenza, quello dell'immaginario collettivo. Pare di udire il calpestìo di zoccoli e il soffiare di froge equine tra il clangore di corazze e armi nei cortili, che rompono il silenzio delle antiche pietre. Dopo qualche minuto di visita, l'illusione è perfetta, meglio che al cinema. Il recente restauro ha restituito senso di grandezza e profonde suggestioni a camminamenti, torrioni, acquartieramenti militari e alloggi della servitù, cortile d'onore, piazza d'armi, stanze padronali, saloni affrescati, incredibili soffitti a cassettoni e persino a prigioni, stanza della tortura e trabocchetti vari. Persino il tormentato fantasma di Moroello, ci giureremmo, deve andarne fiero. Orario d'apertura della fortezza di Bardi: sabato dalle 14 alle 19 e domenica dalle 10 alle 19. Costo del biglietto d'ingresso: 5 euro (adulti) e 3 euro (bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni). L'ingresso è gratuito per bambini fino a sei anni. La Cooperativa "Diaspro Rosso" offre un servizio di visite guidate su prenotazione. È possibile pranzare al sacco nella Taverna del Castello. Su prenotazione, la Cooperativa organizza buffet freddi, cene medievali e banchetti. Visite guidate anche in notturna, alla ricerca del fantasma del Castello. Bardi si raggiunge con l'Autostrada A15 Parma-La Spezia, uscita Fornovo, il capoluogo dista 32 Km dal casello. Esiste anche una linea di pullman con partenza da Parma, piazza C.A. Dalla Chiesa. Infolink: www.diasprorosso.it  
     
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