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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2004
 
   
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  BANCA CARIGE: APPROVATO IL BILANCIO 2003 CON L’UTILE NETTO A 106,2 MILIONI ED IL DIVIDENDO ALLINEATO AL 2002  
   
  Genova, 3 maggio 2004 - Gli Azionisti della Banca Carige Spa – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia sono intervenuti il 28 aprile all’Assemblea dei Soci, convocata presso la Sala Riunioni della Sede Centrale di Genova, per deliberare sull’ordine del giorno che ha riguardato: Bilancio al 31 dicembre 2003. L’esercizio si è concluso con il raggiungimento di un utile netto della Banca Carige pari a 106,2 milioni, evidenziando un incremento dell’1,3% rispetto al 2002, con un rendimento del patrimonio medio investito (Roae) del 7,6%. Nonostante l’aumento del numero delle azioni in circolazione, conseguente all’aumento di capitale di fine 2003, il risultato raggiunto consente la distribuzione di un dividendo per azione di 0,0723 euro per le azioni ordinarie, valore allineato a quello distribuito per l’anno 2002, e di 0,0923 euro per le azioni di risparmio. Il monte dividendi del 2003 è quindi pari a 83,6 milioni, in crescita dell’11,1% rispetto all’anno precedente. Il dividendo, approvato dall’Assemblea, verrà messo in pagamento il 6 maggio 2004, mentre le azioni saranno negoziate ex dividendo a partire dal 3 maggio 2004. In un contesto economico generale caratterizzato da difficoltà e crescente complessità, la Carige ha affrontato una nuova fase nel processo di rafforzamento del Gruppo coerente con l’obiettivo prioritario del mantenimento, nell’ambito del sistema bancario italiano, di una posizione autonoma di rilievo. Il processo di crescita per via esterna si è consolidato nel corso dell’anno, attraverso la sottoscrizione, nel mese di luglio, del contratto di compravendita mediante il quale Banca Carige e Cassa di Risparmio di Firenze hanno definito l’acquisizione dell’intero capitale sociale della holding Carinord 2 da Banca Intesa, da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e da Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia. In data 21 aprile 2004 è stata perfezionata l’operazione di scissione di Carinord 2: la partecipazione nella Cassa di Risparmio di Carrara (90%) è stata conferita alla neo costituita Caricarrara Holding detenuta al 100% da Carige; quanto prima si darà corso alla fusione per incorporazione di Caricarrara Holding nella Banca: in questo modo la partecipazione nella banca carrarese sarà detenuta direttamente dalla Carige. L’espansione del Gruppo è stata accompagnata da un adeguato rafforzamento dei mezzi patrimoniali: a dicembre 2003 si è conclusa con l’integrale sottoscrizione delle azioni e delle obbligazioni convertibili emesse, per un controvalore pari a oltre 306 milioni, l’operazione di aumento di capitale deliberata dal Consiglio di Amministrazione, in parziale attuazione delle deleghe conferitegli dall’Assemblea straordinaria degli azionisti del 10 settembre 2003. Il conto economico 2003 della Banca è stato caratterizzato da un andamento in crescita del margine d’interesse (324,7 milioni; +7%), dei ricavi netti da servizi (389,7 milioni; +12,2%) ed i costi operativi.2 (489,9 milioni; +18,7%), in parte influenzato dalla diversa dimensione aziendale derivante dall’inserimento, a partire da 31/12/2002, delle 42 filiali acquisite dal Gruppo Capitalia; considerando la contribuzione straordinaria, dedotti gli accantonamenti e le imposte d’esercizio, l’utile netto sale a 106,2 milioni (+1,3%). Le Attività Finanziarie Intermediate per conto della clientela (Afi) a fine anno sono salite a 22.792,5 milioni, registrando un incremento del 5,4% rispetto a fine 2002. Le componenti della raccolta diretta ed indiretta evidenziano crescite piuttosto differenziate e pari, rispettivamente all’8,5% ed al 3,1%, raggiungendo, la prima, i 10.025,4 milioni ed i 12.767,1 milioni, la seconda. In particolare, nell’ambito della raccolta diretta, le obbligazioni segnano un incremento del 28%. I crediti verso la clientela raggiungono i 9.247,1 milioni, evidenziando un incremento del 7,1% rispetto al 2002 trainati da uno sviluppo del 20,5% dei mutui alle famiglie per l’acquisto dell’abitazione; nonostante la congiuntura sfavorevole, il portafoglio crediti della Carige risulta caratterizzato da livelli di rischiosità contenuti, con un rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti pari all’1,9%. La rete delle filiali della Carige nel corso del 2003 ha registrato un'apertura a Genova ed una a Monza, che ha portato a 393 il numero complessivo, dopo l’operazione di acquisizione di 42 sportelli dal Gruppo Capitalia. A fine anno il personale della Banca Carige si dimensiona in 3.759 unità (3.512 a fine 2002 a cui si sono aggiunti, con decorrenza 1/1/2003, i 371 dipendenti delle filiali acquisite da Capitalia). I mezzi patrimoniali sono saliti a 1.606 milioni (1.369,7 milioni a dicembre 2002) in relazione all’operazione di rafforzamento patrimoniale di fine anno. Comunicazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2003 del Gruppo Banca Carige. L’utile netto consolidato raggiunge i 84,7 milioni evidenziando una crescita del 28,1% su quello del 2002. Il totale dell’attivo del Gruppo Carige ammonta a 15.918,3 milioni; le Afi aumentano nell’anno del 4,9% a 25.690,8 milioni, mentre gli impieghi a clientela, pari a 10.251,3 milioni, registrano una crescita dell’8%. Gli sportelli a livello di Gruppo ammontano a 456 unità (489 inclusi i 33 sportelli della Cassa di Risparmio di Carrara) cui il 53,5% localizzati in Liguria (circa il 50% considerando quelli della banca carrarese). Le agenzie assicurative distribuite su tutto il territorio nazionale, raggiungono le 416 unità. Acquisto di azioni proprie (deliberazioni ai sensi dell’art. 2357 e seguenti del Codice Civile). L’assemblea ha approvato la proposta di rinnovare al Consiglio d’Amministrazione l’autorizzazione ad acquistare e a vendere azioni della Banca, per la durata di 18 mesi a partire dalla data della deliberazione assembleare, fino ad un massimo di n. 111.332.683 azioni della Banca Carige nei limiti del 10% del capitale sociale a valere sull’apposita “Riserva per acquisto azioni proprie: quota disponibile”. I risultati del primo trimestre del 2004, pur in uno scenario economico ancora complesso e difficile evidenziano un utile netto sostanzialmente in linea a quello dell’analogo periodo del 2003 e del budget, confermando, al momento, le previsioni di un utile per l’intero anno in lieve miglioramento rispetto a quello del 2003. L’attività di intermediazione a marzo evidenzia un andamento positivo; in particolare il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela sale a 23,3 miliardi circa, evidenziando una crescita annua del 6% circa: in particolare le obbligazioni registrano uno sviluppo del 26% circa. Per quanto riguarda gli impieghi a clientela, pari a 9,3 miliardi circa, la crescita annua, di oltre il 9% è sostenuta dal comparto mutui e fondiario che segna uno sviluppo del 26% circa.  
     
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