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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2004
 
   
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  LA UE RESTA INDIETRO RISPETTO AGLI USA A CAUSA DI UNA MANCANZA DI CONOSCENZA DELLE TIC, SECONDO LE CONCLUSIONI DI UNA RELAZIONE  
   
  Bruxelles, 3 maggio 2004 - Una relazione pubblicata dall'Economist Intelligence Unit (Eiu) ha avvertito che le economie europee restano significativamente indietro rispetto agli Usa perché non riescono a sviluppare competenze di Ti, innovazione e ricerca e sviluppo (R&s). L'indagine, intitolata "Cogliere i vantaggi delle Tic [Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni]: la sfida europea della produttività" lancia un appello ai paesi europei perché sfruttino meglio i propri investimenti nella tecnologia, se vogliono restare competitivi con gli Usa. Nonostante un investimento a livello Ue nelle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (Tic) di circa 1,9 trilioni di euro tra il 1995 e il 2001, non è stato conseguito un miglioramento né in termini di produttività né di crescita economica, afferma la relazione. "Chi vuole vedere l'Unione Europea rispettare l'agenda di Lisbona, per mettersi in pari con gli Usa entro un decennio, resterà deluso perché questo non sta avvenendo", ha affermato Laza Kekic, direttore delle previsioni nazionali all'Eiu. Tra il 1995 e il 2002, la crescita annuale media statunitense del prodotto interno lordo (Pil) pro capite è stata di 0,52 punti percentuali superiore a quella di Francia, Germania e Italia. Secondo l'Eiu, l'uso efficace delle Tic da parte degli Stati Uniti è responsabile di 0,4 punti percentuali di tale differenza. Inoltre, la relazione prevede che il divario persisterà nel corso dei prossimi anni. Il problema non è una mancanza di investimenti nelle Tic da parte delle aziende e dei governi europei", ha affermato Daniel Franklin, direttore editoriale all'Eiu, in una dichiarazione. "Lo studio suggerisce che sono le deficienze nelle politiche e nelle prassi commerciali europee a impedire all'Europa di conseguire le prestazioni di produttività degli Usa." Gli Usa superano tutti i paesi in termini di qualità della propria infrastruttura Tic. Sono seguiti però a ruota da Svezia, Danimarca e Finlandia, oltre che dal Regno Unito, dalla Norvegia e dall'Olanda. Germania, Francia e Italia, invece, sono molto più indietro. Infatti, su 26 paesi esaminati, si sono classificate rispettivamente al 18°, al 17° e al 22° posto. Secondo l'indagine, la più grande barriera alla massimizzazione dei vantaggi delle Tic è una mancanza di comprensione di tale tecnologie da parte degli alti dirigenti. L'indagine sostiene inoltre che senza un cambiamento di politiche e di cultura, molti paesi europei non saranno in grado di trarre profitto dai propri investimenti nelle Tic. Infolink: http://graphics.Eiu.com/files/ad_pdfs/microsoft_final.pdf  
     
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