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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2004
 
   
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  A NAPOLI DAL 18 MAGGIO AL 20 GIUGNO IN MOSTRA LE FOTOGRAFIE DI GIANNI FIORITO SU VENT’ANNI DI STORIA (1980 - 2000) DEL CAPOLUOGO CAMPANO  
   
  Napoli 3 maggio 2004 - Dal 18 maggio al 20 giugno è in programma a Napoli, nella Sala della Loggia del Maschio Angioino, la mostra Com’eravamo. Napoli, dal terremoto alla città spettacolo che raccoglie novanta immagini del fotoreporter Gianni Fiorito scattate dal 1980 al 2001. L’esposizione, promossa dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura con il contributo della Giunta regionale della Campania e di Mn Metropolitana di Napoli, racconta la storia della città campana attraverso la visione personale di Fiorito, che ha seguito la vita cittadina nel suo evolversi politico e sociale, documentandone la decadenza e la rinascita. Il percorso prende il via dalle fotografie dei danni causati dal terremoto; la prima immagine infatti è del 24 novembre 1980 il giorno dopo il sisma. I danni materiali sono notevoli ma altrettanto dannosi e velenosi saranno quelli provocati dalla lunga stagione del dopo terremoto. L’afflusso di capitali per la ricostruzione scatenerà la più sanguinosa guerra di camorra che si conosca. La mostra documenterà, inoltre, il periodo della crisi economica che porta alla chiusura dei suoi siti industriali più importanti, alle manifestazioni quotidiane dei disoccupati e ai cortei dei senza casa. Si passerà poi agli anni ’90 quando alcuni settori della vita civile napoletana cominciano a ribellarsi e le loro grida di protesta si uniranno al ciclone giudiziario di “mani pulite”. La svolta politica del 1993 segna l’inizio del radicale cambiamento della vita cittadina, con la lotta all’illegalità diffusa e la ricerca del raggiungimento di parametri di vivibilità più vicini agli standard europei. Il restauro di piazze e siti storici, l’apertura di nuovi spazi verdi in periferia, il recupero del centro antico e la nuova metropolitana sono le tappe più significative del percorso di riqualificazione della città. Parallelamente l’immagine di Napoli nel mondo subisce un’analoga trasformazione: si passa dalla pistola appoggiata su un piatto di spaghetti, sintesi della città invivibile, raffigurata su una storica copertina del settimanale tedesco Der Spiegel, alla città d’arte dei nostri gironi con Castel dell’Ovo, Il Maschio Angioino e piazza Plebiscito che fanno da sfondo ai volti sorridenti delle giovani turiste. Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, si avvale di un testo introduttivo dello scrittore napoletano Giuseppe Montesano e riproduce tutte e 90 le fotografie in mostra. Gianni Fiorito è nato nel 1959 a Napoli, dove vive e lavora. Dal 1980 svolge l’attività di fotogiornalista con particolare attenzione alla complessa realtà napoletana, documentando, tra l’altro, il fenomeno camorristico e l’illegalità diffusa, la realtà sociale e urbanistica delle periferie, la dismissione della città contemporanea e la trasformazione del paesaggio urbano. L’approfondimento di questi ultimi aspetti lo porta, in anni recenti, a collaborare con l’Università “Federico Ii”. Dal 1980 al 1983 lavora per l’agenzia fotogiornalistica Alfa Press. Negli stessi anni collabora con il gruppo teatrale "Falso Movimento" di Mario Martone come fotografo di scena. Nel 1983 fonda l’associazione “Idra Duarte” insieme a un gruppo di giovani artisti con i quali organizza mostre, happening e performances di artisti italiani e internazionali curando, in particolare, la documentazione fotografica e i rapporti con i media. Dal 1988 al 1990 è responsabile fotografico della rivista di architettura N.c. Design diretta dal prof. Arch. Almerico de Angelis. Dal 1990 al 1992 è fotografo della redazione napoletana del quotidiano La Repubblica. Dal 1992 al 2002 è socio dell’agenzia fotogiornalistica Controluce. Nel 1993-94 partecipa a un’indagine promossa da docenti e ricercatori della facoltà di architettura di Napoli su luoghi, temi e aspetti della follia, realizzando una mostra fotografica sull’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi Dal 1999, recuperando un’antica passione, si dedica all’attività di fotografo di scena per il cinema. Si segnalano in questo campo i lavori realizzati per i film "Appassionate" di Tonino De Bernardi, “La squadra” serie Tv (1999); "Cuore scatenato" di Gianluca Sodaro, “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino, "Munnezza" corto Tv di Nina Di Majo (2000), “Lettere al vento” di Edmond Budina, “E io ti seguo” di Maurizio Fiume (2001), “I cinghiali di Portici” di Diego Olivares (2002), “Lettere dal Sahara” di Vittorio De Seta (2003). Informazioni: tel 081.7957700 – mail: serpatrart@comune.Napoli.it  
     
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