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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2004
 
   
  Pagina5  
  I CLIENTI DICONO A SUN: BASTA RETORICA, DATECI L’INTEROPERABILITÀ  
   
  Milano, 3 maggio 2004 - Lo scorso 2 aprile, Microsoft e Sun Microsystems hanno annunciato che stavano negoziando un vasto accordo tecnologico al fine di consentire ai loro prodotti di lavorare insieme meglio di quanto abbiano fatto fino ad ora; in quell’occasione, hanno anche dichiarato la loro ferma intenzione di voler risolvere tutte le controversie in corso fra le due società. Microsoft e Sun hanno inoltre annunciato alcuni accordi su brevetti e su altri argomenti di minore importanza. Recentemente, Scott Mcnealy di Sun Microsystems e Steve Ballmer di Microsoft hanno fatto il loro storico annuncio sulla volontà di risolvere tutte le controversie aperte fra le due società e iniziare, come ha detto Mcnealy, “dieci anni di collaborazione al fine di rendere interoperabili (sic) in modo unico ed eccezionale i nostri sistemi. Pensiamo che l’interoperabilità e la familiarità porterà vantaggi sia ai clienti di Microsoft che a quelli di Sun rispettando tuttavia rigorosamente l’Intellectual Property di ciascuno. Questo annuncio è un segnale molto positivo che indica che Sun continua a migliorare la sua focalizzazione sulla nuova realtà del mercato informatico chiamata “coopetition” (cooperation with competition – cooperazione nella competizione) basata sull’interoperabilità invece di focalizzarsi su “una guerra all’ultimo sangue” nei confronti di Microsoft. Mcnealy lo ha energicamente ribadito con le parole di apertura della conferenza stampa: “Meno di un anno fa, quasi tutti i clienti che incontravo mi pungolavano dicendomi: “Scott, smettila con la retorica e realizza l’interoperabilità”. Aggiungendo la propria voce al coro dei clienti, circa un anno fa Meta Group avvertiva: “Per riguadagnare competitività, Sun deve de-enfatizzare lo Sparc/solaris (e non scommetterci, come propone Mcnealy, Ceo di Sun) e giocare il suo futuro su Intel, Linux ed i Servizi Web” . Meta Group allora aveva anche scritto: “Sfortunatamente, sembra che Mcnealy sia incapace di guidare questa trasformazione fondamentale”. Mentre noi siamo lieti di avere giustamente previsto su cosa Sun deve puntare, siamo ora anche più felici che Mcnealy abbia smentito la nostra convinzione di allora, dando inizio a questo cambiamento radicale. Alla conferenza stampa, dividendo il palco con Steve Ballmer, Mcnealy ha dimostrato ancora una volta la sua volontà di reinventare Sun: passare da nemesi di Microsoft a suo partner competitivo. Benché questo annuncio segni uno dei maggiori cambiamenti di Sun, e una notevole conquista per entrambe le società, Meta Group crede che, per Microsoft, questo rafforzi meramente due tendenze correlate che presiedono alla sua evoluzione in un migliore “coopetitor” (cooperative competitor – competitore cooperativo). In prima istanza, rafforza la strategia di Microsoft verso una migliore interoperatività, cosa che segue altre azioni quali l’annuncio del 2000 relativo allo sviluppo congiunto di standard di interoperabilità per i servizi Web con Ibm ed altri partner. In secondo luogo, rinforza la strategia di Microsoft relativa al superamento dei comportamenti che le hanno causato un decreto avverso da parte del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti. Tuttavia, mentre questo cambiamento per Sun è molto profondo, consente a Sun solo d’iniziare la rincorsa dei suoi concorrenti più prossimi quali Bea, Dell, Hp e Ibm che, tutti quanti, sono partner di Microsoft da anni. Non vi è nulla nei recenti annunci che possa portare Meta Group a credere che il nuovo “Accordo di Collaborazione Tecnologica” decennale con Microsoft possa dare a Sun alcun vantaggio nei confronti dei concorrenti elencati sopra. Inizialmente, la nuova relazione di Sun con Microsoft allevierà semplicemente un significativo svantaggio competitivo, peraltro voluto da Sun stessa. Come “fornitore di sistemi”, per ottenere un vantaggio competitivo nei confronti di società quali Dell, Hp e Ibm, Sun deve fare molto di più che “interoperare” semplicemente con il software Microsoft. Come tutti gli altri fornitori di sistemi, deve competere aggressivamente al fine di offrire la migliore organizzazione di vendita, assistenza e supporto per le due “famiglie software” dei processori x86 che, entro il 2007, domineranno insieme: Windows e Linux. Se Sun supporta in modo riluttante Windows e Linux, mentre tenta di riportare Sparc/solaris allo stato dominante che aveva precedentemente, la sua competitività continuerà a decrescere. Sfortunatamente, Sun continua e rifiutarsi in modo adamantino di considerare la possibilità di installare Windows sui propri server x86. Ironicamente, questo significa che un utente che vuole acquistare lo stack Java Enterprise System J2ee di Sun preinstallato su un server Windows, deve acquistare questo server da Hp, Ibm oppure Dell! Benché Mcnealy sia chiaramente il promotore della distensione di Sun nei confronti di Microsoft, sarà Jonathan Schwartz, precedente Evp di Software, che eseguirà la trasformazione di Sun da società fornitrice di server a società fornitrice di sistemi. In occasione degli annunci, Schwartz è stato nominato Presidente e Coo, con tutte le funzioni aziendali che riportano a lui; sono escluse soltanto le Risorse Umane, la Finanza e Risorse Corporate e l’ufficio del Capo delle Tecnologie, funzioni che continuano a riportare a Mcnealy quale Ceo (e chairman). Benché Schwartz capisca perfettamente lo spostamento della strategia competitiva da quella della dominazione hardware a quella della dominazione software, insieme alla rapida banalizzazione sia dell’hardware che del software, fino ad ora le sue strategie sono state, come peraltro quelle di Mcnealy, troppo “Suncentriche”. Per ottenere clienti tra il numero sempre crescente di imprese It che adottano Windows/.net, Linux/j2ee e servizi Web, togliendoli a Bea, Dell, Hp e Ibm, Sun deve accentuare le soluzioni che consentano a sistemi disomogenei di lavorare meglio insieme, superando la percezione che i clienti hanno (più di quanto abbiano i suoi concorrenti), che le soluzioni Sun sono basate prevalentemente su prodotti Sun. Schwartz è stato lento nell’appoggiare Linux e Open Source non-Sun e, nei suoi commenti informali, continua a sminuirli nei confronti di Solaris e del software Sun. Questo non è il tipo di abbraccio entusiastico richiesto per orientare imprese ad adottare Linux e Open Source strappandole a Dell, Hp e Ibm. Schwartz deve anche assicurare, in tempi brevi, che, più in alto nella gerarchia software, le strategie di Java Enterprise System e N1 Grid riescano a rendere disponibile il tipo d’integrazione multivendor che gli utenti richiedono e che i concorrenti di Sun sono meglio posizionati a soddisfare. Con questo annuncio, Sun ha dimostrato di avere ascoltato il messaggio dei propri clienti in modo forte e chiaro: focalizzarsi sulla parte di competizione che sia produttiva per i clienti, invece di continuare nella competizione improduttiva. Sun ha anche fatto il successivo e più grande passo evolutivo: lo stretto focus su Sparc/solaris ha aiutato Sun a diventare il fornitore dominante nel mercato dei server Unix; ora Sun, se spera di diventare il fornitore dominante nel mercato “Windows/.net, Linux/j2ee e Servizi Web” deve allargare aggressivamente la sua focalizzazione oltre Sparc/solaris. Conclusione I clienti Sun e gli utenti che considerano Sun come possibile fornitore, devono continuare a dire a Sun cosa deve fare per aumentare il suo business (questo vale per tutti i vendor – il potere è ora nelle mani degli utenti). In particolare, gli utenti di Sun che desiderano averlo come fornitore di tutte le tre piattaforme – Linux, Solaris e Windows – devono raccomandare a Sun di fornire e supportare Windows sui propri server x86, così come fanno tutti gli altri fornitori di sistemi. E’ ora certo che Sun rimane in ascolto. Impatto sul business: valutando i fornitori It come partner strategici, le imprese dovrebbero tenere in grande considerazione l’impegno del fornitore nei confronti dell’inter-operabilità fra sistemi diversi.  
     
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