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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Maggio 2004
 
   
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  UN NUOVO DIPINTO ALLA MOSTRA DI BOTTICELLI L’ANNUNCIAZIONE DI RAFFAELLINO SOSTITUISCE DA SABATO I TRE ARCANGELI DI FILIPPINO  
   
  Firenze, 11 maggio 2004 – Cambio della guardia alla mostra Botticelli e Filippino in corso a Palazzo Strozzi. Torna a Torino per fine prestito un dipinto di Filippino (I tre arcangeli, della Galleria Sabauda) sostituito da un’Annunciazione di Raffaellino del Garbo in arrivo dalla chiesa di San Francesco a Fiesole. Smontaggio dell’uno e montaggio dell’altro saranno fatti sabato mattina prima dell’apertura al pubblico. Di Raffaello Carli, detto Raffaellino del Garbo (Firenze, 1466 – 1524), Vasari racconta che fu allievo di Filippino Lippi. In effetti operò accanto al maestro nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva a Roma, affrescando una piccola cappella a lato di quella del cardinale Carafa alla quale lavorò Filippino. Raffaellino rivela influssi botticelliani, probabilmente mediati attraverso Filippino, ma in seguito assume elementi stilistici dall’arte umbra (da Perugino e in particolare da Pinturicchio) e, dopo il 1500, anche da Leonardo. Più tardi prende i modi più arcaici di Domenico Ghirlandaio. Le sue maggiori opere su tavola si trovano nella chiesa di S. Spirito a Firenze, in Santa Maria degli Angeli a Siena e nell’abbazia di Vallombrosa. Un suo affresco con la Moltiplicazione dei pani e dei pesci si trova in S. Maria Maddalena dei Pazzi a Firenze. Fine ed abile disegnatore, Raffaellino fu il maestro del Bronzino e, forse, di Andrea del Sarto. Nell’annunciazione la Vergine e l’angelo sono raffigurati ai lati di un’architettura che si apre su un paesaggio. Al centro del quale emerge un Dio padre fisicamente prestante, mentre nei tondi il profeta Geremia e Isaia mostrano una fisionomia chiaramente filippinesca, con cartigli che alludono alla profezia dell’Incarnazione. Nel 1984 il dipinto è stato restaurato con altre opere della chiesa di San Francesco.  
     
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