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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Maggio 2004
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CONCLUSA IERI L’EDIZIONE DA PRIMATO DI CIBUS |
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Parma, 11 maggio 2004 - “Quella che si è chiusa ieri, può essere definita una nuova edizione-primato di Cibus”, ha affermato il direttore generale di Fiere di Parma Tommaso Altieri. “Dopo cinque giorni di pacifico assalto al quartiere fieristico, il numero totale dei visitatori registrati è stato di 90 mila, eguagliando il primato del 2002. Ma con la particolarità“, sottolionea Altieri, ”che quest’anno è aumentato il livello professionale del pubblico e, soprattutto, è stato registrato un considerevole incremento delle presenze degli operatori giunti dai paesi esteri. Abbiamo avuto ospiti dalle nazioni più lontane come Australia, Nuova Zelanda, Americhe del Sud e del Nord, Cina, Pakistan e da tutti i Paesi dell’Europa dell’Est. L’edizione 2004 di Cibus era già partita comunque all’insegna del successo”, ricorda il direttore generale di Fiere di Parma. ”Mi riferisco al numero degli espositori, che sono stati più di 2.400, in rappresentanza di 21 diversi Paesi, distribuiti in 10 padiglioni e raggruppati in “aree tematiche” dedicate ai prodotti lattiero-caseari; alle carni e ai salumi; ai surgelati; alle paste alimentari; al beverage, alle rappresentanze promozionali estere e nazionali delle Regioni e delle Camere di Commercio”. Per l’olio di oliva è stata allestita un’area espositiva di 120 mila metri quadrati, "l'Abbazia degli oli pregiati d’Italia", di grande impatto scenografico. Per i dolci, per la prima volta, Fiere di Parma ha organizzato, in partnership con l’Aid, il salone dedicato all’industria dolciaria "Dolce Italia" Due sono stati gli eventi di maggiore rilevanza svoltisi ieri nell’ambito di Cibus: Il suggello di una iniziaitiva che vedrà l’agroalimentare della Regione Emilia Romagna promosso a Londra e l’ultimo convegno del programma ufficiale, dedicato alla sicurezza alimentare. I prodotti alimentari dell'Emilia Romagna nei prestiosi magazzini Harrods di Londra Un gruppo di buyers dei famosi magazzini Harrods di Londra, dopo avere visitato per tre giorni, si può dire uno per uno, tutti gli stand dei principali prodotti agroalimentari dell’Emilia Romagna, ieri ha proceduto alla selezione delle aziende regionali che nei mesi di settembre e ottobre prossimi, parteciperanno, per il settore food & beverage, alla grande iniziativa promozionale del “Made in Italy”. Nel corso dell’incontro professionale di ieri, consistito in una degustazione di prodotti tipici emiliano-romagnoli delle piccole e medie imprese della Regione, il direttore della divisione Food Halls & Restaurants di Harrods Didier Souillant ha affermato: “E’ la più grande iniziativa promozionale di Harrods negli ultimi dieci anni. Abbiamo recepito il grande interesse che c’è attualmente verso l’Italia tra i consumatori inglesi. L’italia è di moda, l’Italia ha tutto: dal tessile ai mobili, dai prodotti per il benessere agli elettrodomestici, in modo tale che possiamo riempire tutti i piani di Harrods! In questo contesto il settore food & beverage ha un’importanza del tutto particolare. Gli inglesi conoscono bene l’enogastronomia italiana, ma noi abbiamo puntato sulle specialità regionali che ancora non sono molto conosciute. Con la collaborazione dell’Ice di Londra abbiamo individuato 6 regioni italiane (Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Piemonte e Campania) che presenteranno, ciascuna, le proprie specialità alimentari nei periodi quindicinali in cui saranno suddivisi i due mesi della promozione”. Sicurezza alimentare e le politche della Ue “La sicurezza alimentare nelle politiche della Ue, del governo nazionale e delle regioni” è stato il tema del primo convegno nazionale organizzato dalla Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva in collaborazione con Assocarni e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, che si è tenuto ieri nella Sala dei 300 del quartiere fieristico di Parma, ultimo evento ufficiale del fitto calendario d'incontri professionali che hanno caratterizzato, quest’anno, Cibus. Oltre alle massime autorità cittadine, il sindaco Elvio Ubaldi e il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, dopo le introduzioni di Aldo Grasselli, Presidente della Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva e Luigi Scordamaglia, Segretario Generale di Assocarni, sono seguite le relazioni di Georges Adelbrecht, capo divisione del Segretariato generale del Consiglio dei Ministri Ue, Cesare Cursi, sottosegretario di Stato alla salute, Viviana Beccalossi, vice-presidente della Ragione Lombardia e assessore all’agricoltura; Guidi Tampieri e Giovanni Bissoni, assessori, rispettivamente, all’agricoltura e alla sanità della Regione Emilia Romagna; Augusto Battaglia, della Commissione Affari Sociali della Camera dei Daputati, Antonio Tommassini, Presidente della 12° commissione permanete Igiene e Salute del Senato; Romano Mirabelli, past president Office Internazional Epizooties (Oie) e direttore generale della Dg Sanità veterinaria ed alimenti del Ministero della Salute; Rosario Triletti, Presidente Federconsumatori. Impossibilitati ad intervenire per inderogabili impegni istituzionali, il ministro delle Politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno e il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, hanno inviato agli organizzatori il loro plauso per l’iniziativa. In particolare, Girolamo Sirchia ha fatto giungere una sua lettera dove ha ribadito che “ciò che mangiamo è parte importante della nostra vita e può influire in modo consistente sul nostro stato di salute. “ “I consumatori”, ha scritto nella sua nota, ”devono poter avere a disposizione prodotti di qualità certa, indipendentemente dal fatto che questi siano prodotti in Italia, nella Comunità Europea o importati da Paesi Terzi”, insistendo sul fatto che “l’autorità europea della sicurezza alimentare cui è deputata la valutazione scientifica del rischio, deve tenere conto delle interazioni presenti nell’intera catena alimentare e procedere all'individuazione, alla valutazione e alla eliminazione di ogni potenziale rischio possibile”. Gli intereventi dei relatori, seguiti da un folto pubblico di operatori del settore, hanno affrontato un’ampia rosa di temi di grande attualità, quali, per esempio: i limiti della sovranità Ue in materia di siucurezza alimentare; quali sono i compiti e le responsabilità degli organismi internazionali, quali sono gli obiettivi del Governo nazionale e qual è il ruolo delle Regioni, quali sono le aspettative dei consumatori.
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