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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Maggio 2004
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MACFRUT IN CRESCITA OLTRE 80 DELEGAZIONI ESTERE, CHE PORTANO LA QUOTA DEI VISITATORI STRANIERI AL 15% |
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Cesena, 11 maggio 2004 - Organizzare l’offerta, valorizzare la qualità delle produzioni e cogliere le opportunità dei Paesi del Mediterraneo, sono la “ricetta” delineata a Macfrut 2004 per rilanciare l’ortofrutticoltura italiana che nell’ultimo anno sembra un po’ appannata. Lo scenario ortofrutticolo mondiale presenta due elementi di novità. Da una parte l’Unione Europea che dal 1 maggio è a 25 Stati, dall’altra il bacino del Mediterraneo che sta assumendo sempre maggior importanza come crocevia dell’interscambio di frutta e verdura (oltre che di macchinari) fra nord e sud e fra est e ovest. In questo contesto la situazione italiana (che per posizione, forma geografica e livello produttivo-tecnologico è piattaforma ideale per ogni traffico commerciale) non brilla. Il saldo attivo del 2003 fa segnare un –29,7% rispetto al 2002, attestandosi sui 651 milioni di Euro (dati Aneioa –Assoc. Naz.le Esportatori Importatori Ortofrutticoli ed Agrumai). E’ il secondo anno consecutivo di calo: dai 1.162 milioni di Euro del 2001, si scese a 925 milioni nel 2002. Nel 2003, l’Italia ha esportato 3.347.295 tonnellate (oltre 300.000 tons in meno sul 2002) ed ha importato 2.812.719 tons (ovvero poco più di 300.000 tons sul 2002). Grazie alle esportazioni sono entrati 2,8 miliardi di Euro (+0,6% sul 2002) contro un esborso all’estero di 2,2 miliardi di Euro (+15,3% sul 2002). Però l’ortofrutticoltura italiana “ha ancora ampie opportunità per conquistare spazi sul mercato nazionale e internazionale perché ha produzioni di qualità”, come ha sostenuto il Ministro Giovanni Alemanno giovedì 6 maggio a Macfrut in un convegno sul rapporto con i Paesi del Mediterraneo. “Bisogna cogliere queste opportunità con una maggiore organizzazione –ha sottolineato Alemanno -in particolare rafforzando gli accordi di filiera e realizzando gli organismi interprofessionali che devono diventare il baricentro della politica agroalimentare italiana”. Macfrut, la maggior manifestazione internazionale specializzata in ortofrutticoltura, che si è tenuta a Cesena dal 6 al 9 maggio, non è solo un momento di dibattito, ma soprattutto di incontro e di business. Un aspetto che è emerso nell’edizione 2004. Fra i 650 espositori (+5% sul 2003) ve ne erano 80 provenienti da 19 Paesi mentre 18 Stati erano presenti con propri stand ufficiali. Questa edizione di Macfrut ha avuto oltre 33.000 visitatori (circa +10% sul 2003) –di cui quasi il 90% operatori- e il 15% del totale era straniero. Almeno 80 i Paesi di provenienza dei visitatori esteri (fra delegazioni ufficiali, gruppi organizzati e singoli) e parecchi contavano rappresentanze di oltre cento persone (Giappone, Argentina, Australia, Olanda, Grecia, Israele, Egitto, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna. Da sottolineare lo stand della Cina e la delegazione cinese di almeno quaranta persone. Inoltre va detto che erano presenti delegazioni di Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria e Taiwan (nell’ambito del Programma Promozionale 2004 di Ice/agricesena); Egitto, Turchia, Marocco, Giordania e Bulgaria (in attuazione della convenzione Regione Emilia-romagna/camera di Commercio di Forlì-cesena, cofinanziata nell’ambito della convenzione Ice/regione Emilia-romagna); infine l’Argentina, nell’ambito della convenzione Ice/regione Emilia-romagna. Erano in programma circa 300 business meeting fra imprese italiane del settore ortofrutticolo (dalla produzione alle attrezzature) con delegazioni d’affari straniere, ma sono stati molto di più. “E’ con grande soddisfazione che chiudiamo questa edizione di Macfrut 2004 –commenta Domenico Scarpellini, Presidente di Agri Cesena, la spa che organizza la rassegna- soddisfazione per il livello degli stand, che denotano come gli espositori abbiano in grande considerazione anche l’aspetto visivo della propria partecipazione. La parte convegnistica, con oltre 20 incontri e parecchie iniziative di aziende, è stata di alto livello e molto partecipata con interesse. Infine, non posso tralasciare il buon andamento degli affari trattati, conclusi e avviati durante questi giorni, uno dei principali scopi che ci prefiggiamo organizzando Macfrut. Gli obiettivi dell’internazionalizzazione, della qualità per la sicurezza alimentare e l’aggregazione per fare sistema Italia sono stati particolarmente dibattuti fornendo indicazioni valide agli operatori”. La 21a edizione di Macfrut è stata affiancata dal 15° Agro Bio Frut (Salone delle nuove tecnologie e delle sementi), dal 9° Salone delle Produzioni Biologiche Mediterranee e dal 14° Trans World (Salone del Trasporto Agroalimentare). Secondo l’Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane, un “servizio” che Macfrut offre a produttori ed operatori del settore e curato da Iha Italia, nel 2003 gli acquisti delle famiglie italiane si sono contratti del –4,69% in quantità a fronte di una spesa del +2,25% sul 2002. Frutta e verdura fresca, assieme ad ortaggi surgelati, raggiungono un volume di 8.829.412 tonnellate (2002: 9.264.3159) per un valore di oltre 13,3 miliardi di Euro. Tra le fonti di acquisto preferite per la frutta, crescono i discount, dove si vendono il 4,4 % dei volumi (dal 3,2 % del 2001). Crescono gli acquisti di ortaggi surgelati attestati nel 2003 a 195mila tonnellate (192.000 nel 2002), per un valore di 610 milioni di euro. Per contrastare il calo del consumo fresco, Alemanno a Macfrut ha assicurato che stanno arrivando dal Governo fondi per attivare una campagna “Five at Day”, per incentivare il consumo di cinque porzioni al giorno di frutta e verdura”. “Nessuno lo dice – ha sottolineato il Sottosegretario Gian Paolo Dozzo intervenendo venerdì 7 a Macfrut – ma nel primo trimestre 2004, rispetto al 2003, i prezzi sono diminuiti del 3,2% per la frutta e del 9,1% per gli ortaggi. Ciò dimostra che il mondo agricolo ha poco peso nel campo della comunicazione”. Per ridurre i costi i produttori iniziano ad agire sulla logistica. Così Orogel, l’azienda cesenate di surgelati, ha presentato a Macfrut il progetto per realizzare un nuovo Magazzino, che sarà uno dei maggiori d’Europa per la conservazione dei surgelati, completamente automatizzato, per un investimento pari a 8,5 milioni di euro. Alto 30 metri, avrà una temperatura di stoccaggio a –27 gradi centigradi e una cubatura di stoccaggio pari a 120mila tonnellate. Infolink: www.Macfrut.com
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