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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Maggio 2004
 
   
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  TEST GENETICI SUGLI ESSERI UMANI: IMPLICAZIONI E RACCOMANDAZIONI  
   
  Bruxelles, 11 maggio 2004 - I test genetici individuano le malattie che possono essere connesse al nostro corredo genetico; possono inoltre aiutare a riconoscere le malattie ereditarie, ad adeguare le terapie al patrimonio genetico di ciascun individuo e a mettere a punto nuovi farmaci. Ma il ricorso ad essi ha anche importanti implicazioni a livello etico. In occasione di una conferenza intitolata "Test genetici sugli esseri umani: quali implicazioni?", che si svolgerà oggi e domani a Bruxelles su iniziativa di Philippe Busquin, commissario europeo responsabile della Ricerca, un gruppo di esperti ad alto livello presenterà una relazione e venticinque raccomandazioni sull'uso responsabile ed eticamente accettabile dei test genetici. Del gruppo di esperti, presieduto dall'europarlamentare Eryl Mcnally, fanno parte scienziati ed esponenti di varie discipline accademiche (diritto, filosofia, etica e medicina), organizzazioni non governative (ad esempio organizzazioni di pazienti) e aziende del settore farmaceutico (Bayer, Genzyme, Gsk, Novartis, Roche). Le raccomandazioni riguardano la qualità dei test genetici, la necessità di uno screening genetico delle malattie rare e gravi, questioni relative all'origine etnica, la tutela e la riservatezza delle informazioni genetiche e le conseguenze economiche e sociali dei test genetici, in particolare e il loro impatto sui sistemi sanitari. "La ricerca ha migliorato in maniera spettacolare la diagnosi precoce delle malattie. Ma, com'è giusto, i cittadini europei esigono che i risultati dei test genetici siano affidabili e che le informazioni relative al loro patrimonio genetico siano utilizzate in modo corretto", ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. "Questa nuova e potente tecnologia deve essere usata in maniera responsabile e sviluppata in un clima di fiducia con il pubblico nel suo insieme. È perciò importante che le raccomandazioni del gruppo di esperti siano discusse in modo approfondito e applicate dagli Stati membri e dalle comunità medica e di ricerca mediante provvedimenti adeguati". Per alimentare a livello più ampio possibile il dibattito sui test genetici, il gruppo ha consultato altri esperti in Europa e negli Stati Uniti. Nelle attività del gruppo sono state coinvolte anche organizzazioni internazionali quali l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il Consiglio d'Europa e l'Agenzia europea di valutazione dei medicinali (Emea). Perché i test genetici? I test genetici sono utilizzati per contribuire a individuare le caratteristiche dei genomi che potrebbero essere connesse con una malattia o che rischiano di trasformarsi in una malattia. Dal momento che il Dna di un individuo non muta nel corso della vita, le previsioni mediche basate sulle analisi genetiche prendono in considerazione l'evoluzione a lungo termine dello stato di salute. I test genetici possono contribuire a prevedere le ricadute future e l'insorgere delle malattie e possono essere perciò di aiuto nella prevenzione e nella cura delle stesse; possono quindi contribuire a spostare l'attenzione dei sistemi sanitari verso la prevenzione delle malattie e incentivare abitudini di vita più sane, riducendo i costi per i servizi sanitari e migliorando la qualità della vita dei cittadini europei in una società che sta invecchiando. Ma i test genetici possono anche gettare un'ombra sulla vita di una persona e affliggere i suoi amici e familiari; possono incidere su decisioni determinanti per il futuro delle persone e devono perciò essere quanto più possibile precisi. I medici, gli operatori sanitari e i pazienti dovranno decidere sulla necessità di un test dopo averne compreso appieno le conseguenze. Attualmente solo un numero limitato di persone conosce il tipo di decisioni e le conseguenze che i test genetici comportano. Più test in Europa Il successo degli scienziati nel sequenziare il genoma umano, vale a dire i tre miliardi di lettere del codice del Dna che definiscono il corredo genetico caratteristico di ciascun individuo, ha prodotto un forte aumento della domanda di test genetici come strumento di diagnostica medica. In Europa vengono svolti annualmente oltre 700 000 test (questa cifra si riferisce al numero complessivo di test svolti ogni anno nell'Unione europea, non ai diversi tipi di test genetici effettuati) per un valore economico stimato in 500 milioni di euro. Raccomandazioni Al fine di promuovere un dibattito più ampio sugli aspetti etici, giuridici e sociali dei test genetici, la Commissione europea ha consultato un gruppo di esperti presieduto dall'europarlamentare Eryl Mcnally e composto da rappresentanti del mondo accademico, dell'industria, dei sistemi sanitari e di organizzazioni di pazienti. Dopo un anno di attività il gruppo ha pubblicato venticinque raccomandazioni che verranno discusse nel corso della conferenza. Qualità dei test Sebbene i servizi che forniscono test genetici si basino in Europa su un know-how scientifico di elevata qualità, essi possono risentire di errori tecnici e di una scarsa qualità della comunicazione dei risultati. Le cause di questa situazione sono da ricercare nell'assenza di un'impostazione strutturata, di processi complementari e di obiettivi comuni per fornire servizi di qualità a tutti i cittadini. Nelle cure sanitarie si dovrebbe proporre un test solo una volta che ne sia stata dimostrata l'affidabilità e quando esistano validi motivi di carattere medico per farvi ricorso: occorrerebbe quindi istituire un sistema di convalida dei test. Malattie rare Sono pochi i paesi che hanno avviato programmi di screening di malattie rare gravi. Il gruppo suggerisce che sia creata e finanziata rapidamente una rete europea di test diagnostici sulle malattie genetiche rare; per le malattie rare e gravi per le quali esiste una cura, gli Stati membri dell'Ue dovrebbero istituire in via prioritaria uno screening dei neonati nel primo mese di vita. Genetica e origine etnica Per quanto riguarda i test genetici, possono esserci differenze tra i pazienti sulla base dell'origine etnica. Alcune varianti genetiche sono più comuni in determinati gruppi o popolazioni. Occorrerebbe prestare particolare attenzione a tali gruppi in fase di definizione dei nuovi test, onde garantire un accesso equo ed evitare le stigmatizzazioni e gli stereotipi basati sulla razza. In particolare, i test genetici non devono mai essere utilizzati per stabilire l'origine etnica. Tutela dei dati: riservatezza, privacy e autonomia Le preoccupazioni del pubblico riguardo ai test genetici sono legate al timore che si faccia un uso inadeguato dei dati genetici e che terze persone possano accedere indebitamente a questi dati. La riservatezza e la privacy dell'insieme dei dati medici di carattere personale, ivi compresi quelli derivanti dai test genetici, sono diritti fondamentali che devono essere rispettati. Il diretto interessato ha il diritto di essere informato dei risultati del test, ma anche il diritto di decidere di non esserne informato. La tutela giuridica in questo ambito è estremamente importante e la vigente direttiva comunitaria sulla tutela dei dati fornisce un quadro di riferimento adeguato in materia di protezione dei dati personali. Conseguenze sociali, culturali ed economiche Le informazioni attualmente disponibili a livello Ue sull'impatto dei test genetici sui sistemi sanitari e sull'economia sanitaria sono relativamente poche. Il gruppo di esperti raccomanda il finanziamento della ricerca europea sull'impatto dei test genetici sugli aspetti sociali, culturali ed economici delle cure sanitarie. La Commissione esamina gli standard qualitativi dei test genetici Per contribuire al dibattito sui test genetici, il Centro comune di ricerca della Commissione ha recentemente pubblicato una relazione intitolata "Towards quality assurance and harmonisation of genetic testing services in the Eu" (verso la garanzia e l'armonizzazione della qualità dei servizi che forniscono test genetici nell'Ue), che esamina gli standard qualitativi dei test genetici in Europa. Tale relazione individua una serie di carenze e propone misure per garantire il massimo livello qualitativo di questi servizi, tra cui controlli della qualità armonizzati, l'elaborazione di una serie comune di materiali di riferimento certificati, una migliore collaborazione transfrontaliera e l'istituzione di una banca dati europea dei centri che svolgono test genetici.
Le venticinque raccomandazioni sono disponibili in diciannove lingue dell'Unione europea allargata all'indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2004/genetic/recommendations_en.htm Ulteriori informazioni sulla conferenza "Test genetici sugli esseri umani: quali implicazioni?" sono disponibili all'indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2004/genetic/index_en.htm  
La bozza della relazione del gruppo di esperti è disponibile all'indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2004/genetic/report_en.htm  
La relazione "Towards quality assurance and harmonisation of genetic testing services in the Eu" del Centro comune di ricerca può essere scaricata da: http://www.Jrc.es  http://www.Jrc.es/home/publications/publication.cfm?pub=1124  
Il parere del gruppo europeo per l'etica sugli aspetti etici dei test genetici sul posto di lavoro è disponibile all'indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/european_group_ethics/index_en.htm
 
     
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