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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Maggio 2004
 
   
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  RICERCATORI BRITANNICI SCOPRONO CHE GLI OCEANI SONO INQUINATI DALLA PLASTICA  
   
  Londra, 12 maggio 2004 - Un'équipe di ricercatori britannici ha condotto la prima indagine nella storia sulla presenza di frammenti di plastica negli oceani, trovando diffuse prove di questa nuova forma di inquinamento marino. Un'équipe guidata dall'Università di Plymouth ha prelevato campioni da 17 spiagge ed estuari in tutto il Regno Unito, da Land's End nel sud, al nord della Scozia, e ha esaminato le particelle che non sembravano di origine naturale. È stato riscontrato che la maggior parte dei campioni conteneva fibre di materiali quali nylon, poliestere e acrilico. L'équipe ritiene che questa ricerca abbia solo graffiato la superficie, per quanto riguarda la scoperta delle reali dimensioni della presenza di plastica nei nostri mari, dal momento che i ricercatori hanno esaminato unicamente le particelle che presentavano un colore insolito e un diametro superiore a 20 micrometri. Gli scienziati hanno trovato evidenze di tali particelle anche in creature quali arenicole e cirripedi, che si alimentano di sedimenti. Ciò implica che i frammenti potrebbero riuscire ad arrivare fino alla catena alimentare umana. Lo stadio successivo della ricerca è l'identificazione delle possibili conseguenze ambientali di questa contaminazione. "Direi che è motivo di preoccupazione ma non di allarme", ha dichiarato alla rivista Nature Richard Thomson, dell'Università di Plymouth. Le materie plastiche in sé non sono particolarmente nocive, ma esiste la possibilità che causino danni a lungo termine negli animali che le ingeriscono. Il Dott. Thomson ha espresso preoccupazione anche per il fatto che i frammenti trasportati dal mare potrebbero essere ricoperti di inquinanti industriali più pericolosi. E non importa dove si trovi l'acqua rispetto alle zone densamente popolate. La stessa quantità di frammenti di plastica è stata rinvenuta in zone remote così come nelle acque in prossimità delle grandi città. È previsto un peggioramento del fenomeno. L'équipe ha analizzato campioni di plancton, prelevati dalle navi da ricerca che fanno la spola tra la Scozia e l'Islanda dagli anni '60, e ha rilevato che il contenuto di plastica è aumentato in misura significativa nel corso dei decenni.  
     
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