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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Maggio 2004
 
   
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  STANCA: LA P.A. ITALIANA CONTINUA A CRESCERE IN RETE GLI ITALIANI USANO I SERVIZI DI E-GOVERNMENT PIÙ DEGLI ALTRI EUROPEI GIÀ REALIZZATO IL 40% DI QUANTO PROGETTATO NEI 134 CANTIERI DIGITALI AVVIATI UN ANNO FA  
   
  Roma, 12 maggio 2004 - La burocrazia italiana si modernizza a ritmi veloci, è sempre più in Rete e continua a aumentare quotidianamente il numero di servizi on-line che mette a disposizione di cittadini ed imprese per migliorare e snellire i rapporti con loro. A fare il punto sui notevoli progressi compiuti, recuperando il ritardo del passato, è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, all'inaugurazione del 15° Forum P.a., dove ha riconosciuto che "la nostra Pa continua a crescere in rete e, tra i grandi Paesi europei, gli italiani utilizzano i servizi di e-Government più dei loro concittadini europei". Secondo i dati di Nielsen//netratings, nel 1° trimestre 2004 oltre 10 milioni di italiani (il 55% dei navigatori) hanno visitato i siti della Pubblica amministrazione, contro il 50% dei navigatori inglesi e spagnoli ed il 40% di quelli tedeschi. Non solo ma, secondo la stessa fonte, i siti di e-Government si confermano in Italia al 6° posto fra quelli più visitati dagli italiani, mentre in Europa sono all'8° posto in Spagna e al 14° in Germania. Il ministro Stanca ha poi citato un altro significativo aspetto dei progressi fatti in Italia: in relazione alla disponibilità piena e totale in rete di 20 specifici servizi individuati dalla Commissione Europea, nell'arco di due anni l'Italia sale dal 10° al 7° posto nella classifica europea. "Al di là del posizionamento, l'aspetto più interessante che va registrato è il recupero che stiamo facendo", ha detto Stanca rilevando che "dall'inizio della legislatura molto lavoro è stato fatto per modernizzare l'apparato pubblico non solo centrale ma anche locale". Il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha ricordato che "un anno fa, proprio qui al Forum P.a., annunciavo l'avvio di ben 134 'cantieri digitali', in cooperazione con Regioni e Autonomie locali, per rendere disponibili in rete i servizi più utili. Il valore complessivo di quei programmi è di circa 500 milioni di euro e ad oggi è già stato realizzato ben il 40% di quanto predisposto ed entro la fine dell'anno arriveremo all'80%". Ma quali sono i servizi disponibili in rete? Lo stesso ministro Stanca ha citato una serie di esempi. La Provincia di Catanzaro, coinvolgendo 85 enti, permette a 400 mila cittadini di prenotare visite mediche e analisi cliniche, richiedere ricoveri e assistenza residenziale; la Regione Toscana ha realizzato una rete a banda larga che collega 30 mila dipendenti pubblici nelle 500 sedi di 131 enti pubblici; il Comune di Pordenone, aggregando 52 enti, ha realizzato uno sportello unico in rete per le imprese per accedere a tutti i servizi prioritari; il Comune di Parma ha rilasciato 11 mila carte d'identità elettroniche per accedere in rete ai servizi demografici o all'iscrizione a scuola e al pagamento delle tasse scolastiche. "Esempi che potrebbero continuare a lungo per dare il più ampio riconoscimento alle 4 mila amministrazioni impegnate nel percorso di modernizzazione", ha detto Stanca, ha ricordando che "in tre anni il valore complessivo dell'intervento realizzato supera il miliardo di euro". Messa in esecuzione la 1.A fase, è stato appena pubblicato il bando per la 2.A fase di e-Government per rafforzare la cooperazione con Regioni ed Enti locali, soprattutto quelli minori, avviando tra l'altro il primo modello europeo di e-Democracy, ossia la partecipazione dei cittadini alla formazione del processo decisionale negli enti locali. Il ministro Stanca ha rilevato che "la Pubblica amministrazione è nodale nella costruzione di una moderna società basata sull'innovazione tecnologica, che va coniugata con l'avanzamento del federalismo" e a tale proposito ha ammonito che "senza una valida modernizzazione dell'apparato amministrativo e senza una buona diffusione dell'e-Government, l'Italia non riuscirà a funzionare come Stato federale se non a prezzo di duplicazioni, aumento dei costi, diseconomie ed inefficienze insopportabili per cittadini e imprese. Non comprendere pienamente questo punto sarebbe un grave errore per il Sistema Paese. Le tecnologie digitali sono determinanti per un efficace sistema di Governo federale: senza di esse, anziché avere un federalismo efficiente si rischia di innescarne uno caotico". Il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie non ha omesso di toccare le zone d'ombra, come quella appena indicata dalla Corte dei Conti, relativa alla inadeguatezza delle risorse finanziarie disponibili per sviluppare il processo di ammodernamento della Pubblica amministrazione. Ma ha anche affrontato un passaggio primario di questa rivoluzione digitale, ossia la componente umana. "Il punto centrale è che la riforma della Pa attraverso l'innovazione è una sfida prevalentemente culturale, di preparazione dei funzionari pubblici, di qualità della dirigenza", ha detto Stanca sollecitando "il settore pubblico a fare sistema, cioè sviluppare un modello cooperativo in cui si lavora fianco a fianco per obiettivi comuni e condivisi, alternativo al modello corporativo, in cui il processo di innovazione rallenta o, peggio, si arresta di fronte alla resistenza esercita da interessi particolari di conservazione". Il ministro ha pure toccato la dimensione internazionale di questo processo di ammodernamento della Pubblica amministrazione, ossia l'Iniziativa e-Government per lo Sviluppo, voluta dal Presidente del Consiglio aderendo alle indicazioni del G8, che vede l'Italia ormai in prima linea nei Paesi emergenti con le Nazioni Unite, la Banca Mondiale e la Banca Interamericana di Sviluppo. "Introducendo elementi di efficienza, trasparenza, informazione, partecipazione e, quindi, di democrazia l'e-Government è propulsore del 'buon governo'", ha concluso il ministro Stanca annunciando che, proprio in occasione del Forum P.a. Ed in collaborazione con l'Undp delle Nazioni Unite, giovedì prossimo si terrà la Conferenza internazionale sull'e-Government, presenti delegazioni ministeriali di una dozzina di Paesi.  
     
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