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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Gennaio 2005
 
   
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  DAL PRIMO GENNAIO E' OBBLIGATORIO L'USO DEL CASCO PER I RAGAZZI SUGLI SCI E SULLO SNOWBOARD I CASCHI SICURI SONO QUELLI CONFORMI ALLA NORMA TECNICA UNI EN 1077  
   
  Milano, 10 gennaio 2005 - Da sabato primo gennaio, scatta l'obbligo dell'uso del casco protettivo per i ragazzi al di sotto dei 14 anni che praticano lo sci alpino e lo snowboard. L'obbligo di legge sarà ricordato anche dagli appositi cartelli della nuova segnaletica per le piste da sci: disco blu con il disegno stilizzato di un casco e la scritta minori e under 14 .Fino al 31 Marzo 2005, comunque, non verranno applicate le sanzioni previste per chi produce, importa, commercializza e indossa caschi "non sicuri". Ma quali sono i caschi "sicuri"? Sono quelli conformi alla norma tecnica europea Uni En 1077 e si riconoscono perchè sono marcati con l'indicazione En 1077, oltre che con la sigla Ce (e in tale senso il Ministero della Salute sta mettendo a punto un decreto).E' lo stesso Uni, Ente Nazionale di Unificazione, a precisare che la norma Uni En 1077 viene già utilizzata da tutti i produttori di caschi che commercializzano sul territorio dell'Unione Europea; essa stabilisce i requisiti di costruzione ed i corrispondenti metodi di prova e a ricordare che il casco deve sempre essere regolato in modo da adattarsi a chi lo indossa; deve essere indossato propriamente (per esempio: non spinto indietro sulla nuca) e deve essere sostituito dopo ogni urto violento.Per quanto riguarda la costruzione dei caschi, la norma En 1077 definisce l'ampiezza del campo visivo (che deve essere pari ad almeno 210° in orizzontale e 70° in verticale); l'estensione minima della zona cranica coperta dal casco; la larghezza del sottogola (che non deve avere la mentoniera ed essere sufficientemente largo per evitare un effetto "strangolamento").Per quanto riguarda invece le prove tecniche che devono superare i caschi sicuri esse si riferiscono alla capacità di assorbimento degli urti (la prova prevede un impatto alla velocità di 20 km/orari); alla resistenza alla penetrazione da parte di corpi appuntiti (la prova consiste nel verificare che un punzone con punta di mezzo millimetro percosso con un peso di 3 kg che cade dallâ€altezza di 75 centimetri non perfori il casco fino ad arrivare a toccare la testa; la prova viene effettuata in 3 punti diversi del casco); alla capacità del casco di non sfilarsi con l'urto (la prova consiste nel verificare che un casco allacciato saldamente non si sfili se sottoposto alla trazione di un peso di 10 kg che cada per 17,5 cm tramite un cavo agganciato alla parte posteriore del casco stesso) e alla facilità di sgancio dopo l'urto.  
     
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