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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Gennaio 2005
 
   
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  RADIO 1 RAI, DON MAZZI AL COMUNICATTIVO: IL MAESTRO DI VITA PIU' FALSO PER I GIOVANI E' LA TELEVISIONE. UN BUSSOLOTTO MALEDETTO DOVE TUTTO SEMBRA LUCCICARE" PER PRODI, BERLUSCONI E BERTINOTTI I GIOVANI NON SONO UNA PRIORITA'"  
   
  Roma, 10 gennaio 2005 - Il prete più noto della televisione si è raccontato al Confessionale del Comunicattivo di Igor Righetti venerdì 24 dicembre alle 15.40 su Radio 1 Rai. Ecco un estratto dellâ€intervista. Prodi, Berlusconi, Bertinotti. A chi leggeresti una tua poesia?Forse a nessuno dei tre. Ho sempre tentato di coniugare sociale e politico perchè uno che fa il sociale seriamente non può dimenticare che laddove c'è una politica che funziona, funziona bene anche il sociale. Ma se il sociale dovesse sostituire il politico le cose sarebbero completamente disorientate. Come non deve il politico pensare di sostituire il sociale o di affogarlo. In questo momento, riguardo alle prospettive di domani, ho l'impressione che Prodi, Berlusconi e Bertinotti non abbiano le idee. Per esempio io preferisco dare la priorità ai giovani perchè l'unico futuro possibile è in mano loro. Se li educheremo, se si tornerà a fare i bambini, se i padri torneranno a casa a pensare prima ai figli e poi all'azienda è un conto, se non si faranno queste cose non si avrà speranza. E mi pare che per nessuno dei tre politici, per un verso o per l'altro, queste non siano priorità . Chi sono per i giovani i falsi maestri di vita? Oggi il maestro più falso è la televisione. Più che falso è ipocrita perchè crea un mondo fasullo. E' il mondo del paese dei balocchi, dove tutto sembra luccicare, dove non esiste la fatica, dove esiste solo il successo. Mentre Pinocchio è dovuto scappare dalla scuola per andare in giro con Lucignolo, noi il Paese dei Balocchi ce l'abbiamo in casa ed è questo bussolotto maledetto della televisione. Sono preoccupato perchè proiettandomi fra trent'anni vedrò un'Italia con pochissimi bambini e, quei pochi che ci sono, saranno tutti viziati. Voglio capire che Italia sarà domani. Siccome la televisione c'è¨ ed è in casa, bisogna fare di questa uno strumento educativo e formativo. E' più pericolosa la droga o la guerra? Credo che forse siano due pericoli diversi. La droga è un pericolo che ti distrugge dentro, la guerra è un pericolo che distrugge il mondo. Ma sono tutt'e due guerre. Poi ci sono anche molte tipologie di droga. Per esempio oggi non so se sia più pericolosa la droga o l'alcol. Mai come oggi gli adolescenti abusano dell'alcol. Negli anni Ottanta le ragazze che facevano uso di droga o bevevano erano rispetto ai ragazzi una su dieci. Oggi con le nuove droghe sintetiche penso che siano sullo stesso livello. Anche la cocaina si sta affermando molto tra i giovani. La cocaina si sta affermando perchè ha sostituito la vecchia eroina. E' più nobile, sporca di meno, è meno preoccupante e ci sono meno giri strani di criminalità. E poi ti dà un ruolo più alto rispetto ai compagni. Io credo che di coca, soprattutto al Nord ce ne sia molta ma quello che mi preoccupa di più è la miscela tra spinello, pasticche e alcol. Genitori, insegnanti, classe politica. Chi ha più influenza sull'educazione dei giovani? Credo che oggi ad avere influenza sul mondo dei giovani siano i miti. Siccome ci sono genitori poco attenti, insegnanti poco validi, adesso i miti hanno sostituito il genitore, il prete e l'insegnante per cui fanno del mito il loro padre, il loro sogno. Investono su questo dimenticando che non si vive di miti anche se i miti sono importanti. Per noi i miti saranno i santi per mio nipote il mito sarà Vieri o Del Piero. Con le tue apparizioni in tv in programmi di intrattenimento non hai paura che qualcuno possa pensare che banalizzi la tua missione? Certo corro il rischio di essere un po' preso in giro. Cerco di giocare sui due binari: sono in quelli ufficiali per esempio ogni giorno appaio su Sat 2000, faccio parecchi programmi sulle televisioni private cattoliche, scrivo su tutte le riviste cattoliche e ho pubblicato una ventina di libri sull'educazione, per un verso. Dall'altra parte però, siccome sono particolarmente attento a tutti gli altri giovani che non hanno la famiglia o le idee a posto, voglio fare delle incursioni nel mondo giovanile e nel mondo dei mass media che, in qualche maniera, è più il mondo della televisione disimpegnata che di quella impegnata. Però cerco di lanciare dei messaggi. Dico incursioni proprio perchè vado a disturbare, vado a Quelli che il calcio e, con la scusa che sono interista, lancio dei messaggi, sono andato a Domenica in quando era ora e sono andato a Furore facendo arrabbiare molte persone. Ho fatto un po' l'opinionista all'Isola dei Famosi e ho detto quello che dovevo dire nella speranza di far capire la diversità che c'è tra la cotta e l'amore, tra l'istinto e la ragione, tra l'essere personaggi e l'essere persone. Sono stato ascoltato da molti giovani perchè ho avuto montagne di e-mail e un po' vituperato con delle lettere molto pesanti da parte di genitori e di alcuni preti catechisti. Che cosa pensi dei programmi attuali? La cosa che mi preoccupa di più è che i programmi televisivi attuali, quelli più disimpegnati, sono nella fase della prima serata. Che è cosa assurda perchè nel pomeriggio o in seconda serata oserei dire che ci sono programmi più o meno impegnati. Mentre è diventato di moda per tutte le reti della televisione pubblica e privata far diventare la fascia dalle 20.30 alle 23 una serata di programmi di intrattenimento più o meno stupidi. Cosa che tempo fa non accadeva. E questo mi dispiace perchè potrebbe esserci un intrattenimento tranquillo che non degeneri nella parolaccia facile, nel doppio senso o nello spogliarello stupido. Adesso, tra l'altro, ci sono degli spot televisivi talmente provocatori che in pochi secondi ti fanno vedere cose nauseanti sulle quali poi non diciamo mai niente. Hai mai avuto dubbi? Ho sempre dubbi. Chi non ha dubbi non è neanche un uomo. Anzi credo che il dubbio faccia parte dell'intelligenza della persona. Noi siamo della povera gente che si muove non perchè ha la verità davanti o perchè ha soltanto il dubbio. Siamo persone che hanno ogni giorno momenti in cui dubitano e momenti in cui sperano di aver superato il dubbio. Il mio metodo per aiutare i tossicodipendenti è sempre stato un dubbio non è mai stata una certezza perchè è meglio chiudere un ragazzo quando è in crisi di astinenza o è meglio dargli fiducia, rischiare che, rimanendo libero, in piena crisi scappi e magari muoia? Credo che il dubbio faccia parte della saggezza e della compagnia che ci portiamo dietro durante la nostra giornata.  
     
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