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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Gennaio 2005
 
   
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  LA FRANCIA CREERA' UN'AGENZIA PER L'INNOVAZIONE INDUSTRIALE  
   
  Bruxelles, 10 gennaio 2005 - La Francia intende creare un'agenzia 'per l'innovazione industriale' che sostenga i progetti nei settori del futuro, ha annunciato il presidente Jacques Chirac. Intervenendo il 4 gennaio a una riunione d'industriali, associazioni e sindacati, il presidente Chirac ha affermato che il governo destinerà ogni anno due miliardi di euro a un fondo per sostenere ricerca e investimento. La somma dovrebbe essere coperta dal ricavato delle previste vendite di aziende di Stato (ad esempio Electricitã de France e Areva). 'Bisogna partire all'attacco se vogliamo conquistare i mercati di domani', ha spiegato Chirac, ribadendo che: 'Questo significa dotarsi dei mezzi per soddisfare una grande ambizione industriale. Ai miei occhi, si tratta di una priorità nazionale. Abbiamo l'obbligo di lanciare oggi i programmi Ariane o Airbus di domani'. 'Ogniqualvolta un'azienda, in collaborazione con industriali di media importanza, investirà in un programma d'innovazione industriale, lo Stato contribuirà con la stessa somma', ha aggiunto il presidente. Chirac ha spiegato che i settori di ricerca che vorrebbe incoraggiare includono l'energia solare, la larga banda protetta, le auto non inquinanti e le nuove terapie per le malattie infettive e neurodegenerative. 'Lo Stato darà un impulso per convincere le nostre maggiori aziende a impegnarsi nei settori del futuro, ma sono le aziende stesse che dovranno pilotare le loro strategie di sviluppo nei nuovi mercati', ha sottolineato il presidente. Secondo Chirac, l'iniziativa non si limiterà alla sola Francia. Sviluppata nell'ambito della strategia di Lisbona, dovrebbe essere accettata con largo favore da tutti gli altri paesi europei. La decisione del governo francese fa seguito a un rapporto sui modi in cui la Francia e gli altri paesi dell'Unione possono usare l'innovazione tecnologica per stimolare la crescita economica. Il rapporto, richiesto per il timore che l'Europa stia perdendo terreno nel campo delle nuove tecnologie e non stia facendo abbastanza per creare posti di lavoro nelle industrie del futuro, è stato preparato da un team guidato da Jean-louis Beffa, presidente e direttore esecutivo del gruppo vetriero francese Saint-gobain. Nel rapporto, il gruppo di Beffa avverte che la Francia soffre per la mancanza di coordinamento tra ricerca pubblica e privata, l'insufficiente livello d'innovazione, gli scarsi investimenti e la carente specializzazione industriale per il futuro. Suggerisce quindi di creare un'agenzia per lo sviluppo industriale che si occupi di identificare i grandi programmi in questo campo. Il gruppo di lavoro ha anche individuato sei aree prioritarie: energia, trasporti, ambiente, sanità , sicurezza, società della conoscenza e della comunicazione. All'interno di ciascuna area, il gruppo ha poi identificato 50 progetti che potrebbero diventare programmi (ad esempio, Beffa e il suo team hanno suggerito di sviluppare trasporti marittimi veloci o una nuova generazione di treni ad alta velocità ). Ogni programma dovrebbe soddisfare precisi requisiti: permettere un salto tecnologico, avere un potenziale mercato, disporre di una capacità industriale preesistente, poter usare le strutture di ricerca pubbliche e private già esistenti. In un'intervista al Financial Times, Beffa ha spiegato che l'investimento pubblico nella ricerca deve concentrarsi su progetti capaci di modificare la specializzazione industriale e settoriale del paese. 'Il finanziamento del governo dovrebbe concentrarsi in aree tecnologiche in cui esistano non solo buone idee ma anche buone aziende europee capaci di trasformare [i progetti] in opportunità commerciali', ha dichiarato al Financial Times. Secondo Beffa, i finanziamenti a favore dei programmi tecnologici europei, ad esempio Eureka, sono stati troppo frazionati e non sono riusciti a 'infondere il necessario vigore'; i governi europei dovrebbero concentrare gli sforzi per fare emergere i propri primati tecnologici, finanziando i grandi 'campioni nazionali' piuttosto che le piccole aziende le cui possibilità di espansione sono limitate. Beffa suggerisce inoltre che l'Europa segua l'esempio del Giappone e interrompa la tendenza verso i principi del libero mercato. 'In linea di massima, l'industria giapponese è molto orientata verso la tecnologia ed ha ottenuto grandi successi. L'azione del governo ha svolto un ruolo importante per arrivare a questa situazione', ha dichiarato al Financial Times.  
     
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