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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2005
 
   
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  2005: PROSPETTIVE PER I MERCATI AZIONARI DA UNION INVESTMENT  
   
  Milano, 11 gennaio 2005 - Per il 2005 in generale siamo piuttosto difensivi. Usa: per il 2005 prevediamo ancora rischi di tipo congiunturale; soprattutto per quanto riguarda il mercato del lavoro. Temiamo inoltre che continui la debolezza della domanda da parte dei consumatori (che rappresenta circa il 70% del Pil statunitense). E finora i consumi erano stati sostenuti anche da agevolazioni fiscali di cui i consumatori non potranno piú godere a partire dal 2005. Le attivitá d´investimento da parte delle imprese non riusciranno a mantenere lo stesso livello del 2004. Ulteriori aumenti degli interessi da parte della banca centrale non possono che contribuire in modo ulteriormente negativo. Effetti immediati: per il settore bancario: volumi inferiori nel business creditizio; meno spese da parte dei consumatori. Contiamo comunque su una “normalizzazioneâ€? dei prezzi del petrolio (tra 35 e 40 dollari pro barrel Wti). Un fattore di rischio é rappresentato dal deficit di bilancio che puó far scivolare il dollaro a 1,40 contro l´Euro.Per quanto riguarda l´Europa prevediamo un miglioramento marginale rispetto al 2004 e comunque dal punto di vista macroeconomico piú positivo rispetto agli Usa. Soprattutto perché non temiamo un crollo dei consumi (come in Usa) in quanto i consumatori finora si sono mantenuti estremamente cauti. Ribadiamo che gli sviluppi sui mercati azionari europei saranno comunque correlati all´andamento in Usa. Un fattore di rischio per l´andamento dei mercati azionari europei rimane il rapporto di cambio Euro/Dollaro, in quanto puó influenzare in maniera estremamente negativa i titoli legati all´export. Confidiamo su un sentiment piú positivo rispetto agli Stati Uniti anche grazie alle ristrutturazioni in corso per diverse compagnie europee, che oltre a rischi/costi offrono opportunitá notevoli nel lungo termine. Inoltre contiamo sul fatto che una crescita costante della domanda interna possa continuare offrendo un impulso positivo, in grado di mitigare gli effetti negativi derivanti dalla mancanza di impulsi dall´estero. Outlook 2005: crescita Eurolandia: 2%; crescita Usa: 3%; Cina: crescita del rischio di “hard landingâ€?.La nostra opinione: sopravvalutare l´Europa; sottovalutare gli USA; i titoli tedeschi sono a nostro avviso estremamente sottovalutati.Siamo positivi (a livello globale) sui settori farmaceutico, telecomunicazioni e prodotti di lusso; negativi sui settori finanze e consumi, neutrali sui settori petrolifero e utilities.Farmaceutico: valutazione interessante, nonostante la situazione rimane precaria. Al momento hanno una relazione prezzo/utile piuttosto bassa (historical low Per) e contiamo su un rebound del settore. La magg.parte delle societá farmaceutiche offre inoltre dividend yieald elevati.Telecom: high dividend yieald, entrate stabili, high Free cash Flow. Con gli elevati mezzi finanziari a disposizione sono in grado di effettuare buy backs, il che va a sostenere ulteriormente le quotazioni.Oil & Utilities: certamente stabili ma poiché sono andati estremamente bene nel corso del 2004 dubitiamo che possano outperformare anche nel 2005. Le quotazioni sono giá elevate.Siamo in generale positivi a livello globale sul settore Mid & Small Caps. Proprio perché spesso le societá a medio-bassa capitalizzazione rappresentano dei mercati di nicchia, offrono delle opportunitá d´investimento interessanti e tassi di crescita estremamente elevati. Il vantaggio principale di tali societá consiste nella flessibilitá rispetto alle industrie giá consolidate. E proprio nella fase attuale, caratterizzata da una concorrenza estremamente elevata, con i loro prodotti possono imporsi su mercati giá consolidati meglio rispetto a compagnie grandi.  
     
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