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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2005
 
   
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  UE: PROGRAMMA DELLA PRESIDENZA LUSSEMBURGHESE  
   
  Bruxelles, 11 gennaio 2005 - Dal 1° gennaio 2005, e per la undicesima volta, il Lussemburgo assume la Presidenza di turno dell'Unione. Il Primo Ministro Jean-Claude Junker dovrebbe presentare all'Aula il programma per il prossimo semestre. Tra le priorità della Presidenza figurano: la ratifica del trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, la Strategia di Lisbona, il completamento del mercato interno, l'esame del Patto di Stabilità, le prospettive finanziarie 2007-2013, l'ampliamento dell'Unione, le relazioni esterne e l'attuazione dello Spazio di libertà e sicurezza. Ratifica della Costituzione - Il 2005 rappresenta un anno cruciale per la Costituzione che potrà entrare in vigore solamente dopo che tutti i venticinque Stati membri avranno proceduto alla ratifica che, nella maggioranza dei casi, è appunto prevista nel corso di quest'anno. La Presidenza seguirà tale processo con attenzione e ne analizzerà i risultati in modo approfondito. Strategia di Lisbona - Per rafforzare l'Unione, l'obiettivo del processo di Lisbona è di giungere a una società della conoscenza con un'economia competitiva che possa rispondere alle ambizioni sociali e ambientali dei cittadini. Il Vertice di marzo procederà all'esame di metà percorso del processo avviato nella capitale portoghese, sulla base di una relazione della Commissione. Si tratterà di rilanciare la Strategia, articolata attorno ai tre pilastri che la compongono (economico, sociale e ambientale) identificando un numero limitato di priorità. La semplificazione della gestione del processo dovrà rendere più visibili le sue implicazioni. Il completamento del mercato interno - Si tratterà di accelerare la trasposizione delle direttive europee che, in quanto elemento dell'integrazione europea, apportano benefici ai cittadini, ai consumatori, agli operatori economici e alle parti sociali. Per la Presidenza, l'emergere di nuove potenze economiche rende ancora più necessaria l'attuazione di un mercato interno integrato ed efficace, capace di affrontare la concorrenza mondiale. La revisione del Patto di stabilità - Il «chiarimento dell'applicazione» del Patto di stabilità costituisce un'altra priorità della Presidenza che intende trovare un accordo nel mese di marzo «sul contenuto preciso» di ogni capitolo definito dal Consiglio ECOFIN: attuazione simmetrica del Patto sull'insieme del ciclo economico, evitando politiche procicliche; migliore definizione degli obiettivi di bilancio nazionali a medio termine; applicazione effettiva del criterio del debito; migliore attuazione delle procedure per deficit eccessivo; presa in considerazione delle riforme strutturali; migliore gestione del Patto. Secondo la Presidenza, la conclusione dell'esame del Patto dovrebbe essere concretizzata sotto forma di una risoluzione del Consiglio europeo e degli adattamenti che ne conseguiranno a livello dei regolamenti e delle norme di condotta che ne regolano l'applicazione. Prospettive finanziarie 2007-2013 - Il Programma strategico triennale del Consiglio per il periodo 2004-2006 prevede che gli Stati membri giungano ad un accordo politico sulle prospettive finanziarie entro giugno 2005 e la Presidenza intende rispettare tale impegno. Così facendo sarà possibile adottare entro la fine dell'anno i diversi strumenti legislativi del prossimo quadro finanziario e, d'altra parte, realizzare nel 2006 i lavori preparatori indispensabili all'attuazione della nuova generazione di programmi comunitari. Al riguardo, si ricorda che il Parlamento europeo ha istituito al suo interno una commissione temporanea sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013 guidata dal Presidente BORRELL. Inoltre, il nel corso della sessione Plenaria di inizio dicembre, l'Aula aveva adottato a larghissima maggioranza una risoluzione con la quale ammoniva il Consiglio che il Parlamento non era disposto a adottare nuove prospettive finanziarie se queste non fossero state giudicate in grado di garantire il finanziamento delle politiche che consentono una maggiore integrazione e coesione dell'UE e il raggiungimento delle priorità del Parlamento. Ampliamento dell'Unione - Il Trattato d'adesione con la Bulgaria e la Romania sarà finalizzato in vista della sua firma nel corso del mese di aprile. Comincerà anche un nuovo ciclo di adesioni con i paesi dei Balcani. In particolare nel mese di marzo partiranno i negoziati con la Croazia, mentre l'ex Repubblica Iugoslava di Macedonia consegnerà le sue risposte al questionario della Commissione in vista della preparazione del parere di quest'ultima sulla domanda di adesione. I preparativi dei negoziati con la Turchia, infine, dovrebbero cominciare verso l'estate 2005. Le relazioni esterne - L'attualità ha tragicamente posto tra le priorità della Presidenza l'aiuto umanitario alle zone colpite dal maremoto nell'Oceano Indiano. Più in generale, la Presidenza nota come l'importanza della dimensione esterna si sia accresciuta notevolmente di pari passo con il ruolo dell'Unione nel mondo. In materia di sicurezza, la Presidenza è orientata a dare priorità al multilateralismo. Per quanto riguarda i negoziati commerciali in seno all'OMC, la Presidenza intende favorire la conclusione del Doha Round. Giustizia e affari interni - L'azione della Presidenza si svolgerà nel quadro del «Programma dell'Aia» che ha l'obiettivo di sviluppare lo spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia. Si tratterà di ottimizzare la cooperazione degli Stati membri all'interno di un quadro legale che si consoliderà e continuerà ad evolvere. L'organizzazione dei lavori sarà strutturata sulla base del programma d'azione che sarà elaborato dalla Commissione e che dovrebbe essere approvato dal Consiglio nei prossimi sei mesi. La Presidenza ritiene che tutti i lavori in seno al Consiglio dovranno iscriversi nella prospettiva dell'eliminazione della «eccezione GAI» prevista dalla Costituzione e mirare alla sua piena integrazione nella costruzione europea con l'applicazione del metodo comunitario (e non più intergovernativo).  
     
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