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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Gennaio 2005
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TEATRO DI GIORNO: “SHAKESPEARE E L’OPERA POETICA� E “TEATRO IN MATEMATICA� |
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Milano, 11 gennaio 2004 - Proseguono con successo gli appuntamenti del Teatro Di Giorno, un’ originale iniziativa che affianca all’intensa e ricca programmazione serale alcuni appuntamenti teatrali all’ora del caffè o all’ora dell’aperitivo, una formula nuova a Milano, semplice e informale, che risponde alle esigenze di varie tipologie di pubblico: anziani che avrebbero difficoltà ad uscire la sera, lavoratori della zona che vorrebbero ‘riempire’ la pausa pranzo in modo intelligente, studenti e giovani che si recherebbero volentieri a teatro dopo la scuola, casalinghe che regalerebbero volentieri uno ‘stacco’ culturale alla loro vorticosa giornata, ecc... 18, 20, 22 gennaio – ore 14.30 :“Shakespeare e l’opera poetica� a cura di Riccardo Magherinimusiche dal vivo di Nicola Lanni e Samuel Cereghini.Tra l’agosto del 1592 e il marzo del 1594 a Londra impera la peste. Si decide di tenere chiusi i teatri. Non c’è scampo, Shakespeare è destinato a rimanere disoccupato e con lui la maggior parte degli attori,drammaturghi ed impresari. Poco male. Potrebbe sopravvivere, senza troppi crucci, all’avversa fortuna…Ma qualcosa di più sottile ed impalpabile lo tormenta.. Non rimarrà inattivo. In questo concentrato e relativamente breve lasso di tempo produrrà la gran parte di quella che noi conosciamo come la sua opera poetica: due poemetti (“Venus and Adonis� e “The rape of Lucrece�), una buona parte dei sonetti (prevalentemente quelli così detti “matrimoniali�) ed il breve poemetto sentimentale “The lover’s complaint�. Improvviso furore poetico?un forte bisogno di esprimere un Io nascosto? Si è innamorato? No, niente di tutto ciò. Affari.A Shakespeare occorre, necessariamente, una patente di Poeta,occorre dar mostra di talento, rispondere ai vari Ben Jonson…Non basta essere ricchi, scrivere drammi di successo, per sentirsi al sicuro in una società dagli umori così mutevoli. E dunque? Ecco nascere “Venus and Adonis� e “Lucrece�: due poemetti di stile “alto�, scritti “alla moda dei tempi� , il cui soggetto è la natura del desiderio sessuale, raccolti in un bel “vestito� per arrivare negli ambienti giusti e dare soddisfazione a quelle angosciose aspirazioni “colte�. Tutto questo è sufficiente a rendere i sopraccitati poemetti così avvincenti da volerli, forzatamente, portare là dove il Bardo non intendeva proprio che finissero, sul palcoscenico? Si, se teniamo conto che una tale mostra di virtuosismo porta con sé tutta la potenza evocativa, la maturità , la capacità dialettica e ( William non me ne voglia) tutta la teatralità del grande drammaturgo. Perciò, in seno alla più nobile tradizione dei cantastorie di questa nostra terra, usando solo noi stessi, la nostra voce, la nostra musica, ci accingiamo a ricalcare un sentiero da Shakespeare precedentemente tracciato, come , del resto, egli già fece a sua volta, appropriandosi di ciò che Publio Ovidio Nasone ebbe, illo tempore, a narrare.19 gennaio – ore 14.30 : “Teatro in matematica�:I Numeri Primi e la Crittografia,a cura di Maria Eugenia D’Aquino,con Maria Eugenia D’Aquino e il Prof. Alberto Colorni,drammaturgia a cura di Riccardo Mini,consulenza matematica del Prof. Alberto Colorni, docente di Ricerca Operativa al Politecnico di Milano,regia di Valentina Colorni.Grazie all’esperienza decisamente positiva delle scorse stagioni, continua l’esplorazione della Matematica attraverso il Teatro di Maria Eugenia D’Aquino, confortata dall’ottima accoglienza del pubblico e di illustri esponenti del mondo ‘matematico’. In scena la Matematica perde la dimensione di scienza austera e accessibile solo a pochi iniziati; emerge con forza la bellezza e il fascino che le sono propri e diventa materia esplorabile e comprensibile a tutti. Questa è la volta dei numeri primi. Un viaggio appassionante sul ‘TransEuleroExpress’, per scoprire qual’è il segreto che avvolge di mistero i protagonisti della teoria dei numeri, e la cui impenetrabilità ha permesso utilissime applicazioni quotidiane, passando per Euclide, Goldbach, Eulero, Fermat, ecc.ecc. Il ‘disegno drammaturgico’ degli incontri è di Riccardo Mini, giovane e già affermato talento della nuova drammaturgia italiana. La consulenza ‘matematica’ è a cura del Prof.Alberto Colorni, Docente di Ricerca Operativa del Politecnico di Milano, presente agli incontri. www.teatroarsenale.org
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