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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2005
 
   
  Web e diritto per le nuove tecnologie  
  2005: TESSERA SANITARIA ELETTRONICA  
   
  Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, ed il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, hanno illustrato il progetto "Sanità Elettronica" che prevede il rilascio di una tessera sanitaria elettronica in grado di monitorare, attraverso gli 800 milioni di ricette emesse annualmente, l'andamento della spesa per farmaci e prestazioni di laboratorio per livelli, per settori e per aggregazione (scala territoriale, tipologie di farmaco, medico prescrittore, tipo di esenzione, ecc.), acquisire dati statistici aggregati, combattere sprechi, abusi e truffe (in particolari situazioni geografiche sarà possibile, ad esempio, individuare i casi in cui alle prescrizione effettuate in regime di esenzione non corrisponde un effettivo diritto, accertare se un cittadino risulta iscritto a medici posti in Asl diverse, rilevare utilizzi abnormi di particolari farmaci o l'emissione di ricette a carico di persone decedute). Nell'ambito di tale progetto sono previste diverse aree di applicazione delle tecnologie digitali. Ad esempio, si sta realizzando un sistema omogeneo di prenotazione delle visite mediche e dei ricoveri a livello regionale, in modo da ridurre i tempi di attesa ed avere sistemi in grado di dare maggiori informazioni al cittadino che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche. Ed ancora, si sta creando una rete telematica dei medici di medicina generale in grado non solo di migliorare il servizio, soprattutto nelle aree svantaggiate, ma anche di promuovere la loro formazione, perfezionando così il loro aggiornamento. Sul fronte dell'efficienza si sta portando a termine la classificazione nazionale di tutti i farmaci, che prima non esisteva in Italia: sinora lo stesso farmaco aveva, infatti, un codice identificativo diverso da Asl ad Asl, da Regione a Regione. Definire in modo unico e univoco in tutta Italia ogni farmaco consentirà non solo di avere un monitoraggio costante del suo uso, ma anche e soprattutto di poter effettuare acquisti non più a livello di singola struttura sanitaria, ma a livello regionale se non nazionale, ottenendo così significativi risparmi, che saranno destinati al miglioramento e alla qualificazione delle prestazioni. La Tessera Sanitaria Elettronica è già in distribuzione in Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna, Veneto e Lazio, e verrà progressivamente estesa alle altre Regioni. L'obiettivo è di emettere 15 milioni di tessere entro aprile. Le strutture sanitarie che hanno cominciato ad usare questi supporti, ha spiegato Stanca, "hanno già rilevato importanti riduzioni dei tempi nelle comunicazioni tra i vari reparti, con risparmi notevoli non solo connessi al trasporto dei dati, ma anche alla loro archiviazione. Gli ospedali e le strutture sanitarie debbono, infatti, conservare questi dati per anni occupando ampi spazi, con notevoli costi di gestione ma anche di archiviazione e di ricerca. Costi che con i sistemi digitali sono drasticamente abbattuti". Il ministro ha riconosciuto che l'accesso a dati personali così delicati e sensibili pone problemi di tutela della privacy, ma, ha assicurato Stanca, "ci sono non solo le leggi specifiche, ma anche tecnologie adeguate che consentono accessi controllati e autorizzati alle informazioni riservate. Esistono sistemi estremamente sicuri per consentire l'accesso solo alle persone autorizzate, proprio come avviene oggi, ad esempio, con il bancomat per il quale si impiegano tecnologie di basso livello. Ma per informazioni delicate, come quelle relative alla salute, si possono applicare tecnologie ancora più sofisticate per avere la totale sicurezza della protezione dei dati".  
     
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