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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2005
 
   
  Web e diritto per le nuove tecnologie  
  MICRO, PICCOLA E MEDIA IMPRESA: NUOVA DEFINIZIONE  
   
 

A seguito della richiesta pervenuta da un lettore possiamo confermare con decorrenza dal 1° gennaio 2005 è entrata in vigore la nuova definizione dimensionale di impresa prevista dalla Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003, con la quale la Commissione europea ha sostituito i criteri ed i parametri previsti dalla Raccomandazione 96/280/CE. Il Ministero delle Attività Produttive ha predisposto uno schema di decreto ministeriale in sostituzione del Decreto ministeriale dell'8 settembre 1997, predisposto a suo tempo per dare attuazione alla Raccomandazione 96/280/CE. Il decreto si compone di quattro articoli, di un'appendice, con le note esplicative di base sulle modalità di calcolo dei parametri dimensionali, e diversi allegati, che forniscono i dettagli utili per agevolare la determinazione della dimensione aziendale da parte delle imprese. E’ micro l’impresa che ha meno di 10 occupati ed un fatturato annuo (voce A1 del conto economico redatto secondo la vigente norma del codice civile) oppure un totale di bilancio annuo (totale dell'attivo patrimoniale) non superiore a 2 milioni di euro. E’ piccola l’impresa che ha meno di 50 occupati ed un fatturato annuo oppure, un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. E’ media l’impresa che ha meno di 250 occupati ed un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. I due requisiti, occupazionale e di fatturato, sono cumulativi e devono sussistere entrambi. Per occupati si intendono i dipendenti delle imprese a tempo determinato e indeterminato iscritti nel libro matricola e legati da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza. Non vengono considerati i dipendenti posti in cassa integrazione straordinaria. Il loro numero corrisponde al numero di unità-lavorative-anno (ULA), vale a dire al numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno, mentre quelli a tempo parziale e quelli stagionali costituiscono frazioni di ULA. Il periodo da considerare ai fini del calcolo delle ULA è quello relativo all'ultimo esercizio contabile chiuso e approvato precedentemente alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

 
     
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