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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Gennaio 2005
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ROMA: COLLE OPPIO-SCAVO TERME DI TRAIANO: NUOVI RINVENIMENTI |
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Roma, 17 gennaio 2005 - Dall’aprile del 2003, la Sovraintendenza Bb.cc. Del Comune di Roma ha ripreso le indagini archeologiche nell’area del perimetro delle Terme di Traiano sul Colle Oppio, dove nel 1998 era avvenuta, sul fondo di una galleria sotterranea, la scoperta di un affresco raffigurante una veduta di città, ormai nota come "Città Dipinta". L’affresco, unico nel suo genere, si trovava sulla facciata di un grande edificio precedente alla costruzione dell’impianto termale traianeo, e databile quindi nella seconda metà del I secolo d.C. All’epoca del rinvenimento, indagini endoscopiche avevano rivelato l’esistenza di un ambiente retrostante all’affresco, solo parzialmente interrato, che conservava su una parete un frammento di mosaico, realizzato con tessere colorate su fondo bianco e raffigurante una scena di vendemmia. Nel corso degli scavi, tuttora in corso, effettuati in corrispondenza dell’edificio dell’affresco, uno squarcio apertosi nella volta di copertura ha consentito nei giorni scorsi ad un’equipe di speleologi di calarsi nell’ambiente decorato con il mosaico, profondo oltre 13 metri, ed effettuare delle riprese più dettagliate di quanto fosse stato in precedenza possibile. Si è così fatta una scoperta sensazionale, dal momento che del mosaico si conserva in realtà un ampio tratto di circa m. 3 x 2, che raffigura cinque figure maschili intente a svolgere le varie operazioni della vendemmia: in un angolo una figura raccoglie i grappoli d’uva dai tralci di vite, ponendoli in un cesto di vimini. Una seconda figura maschile, ritratta di spalle, suona un doppio flauto, mentre altri tre uomini, nudi e con il capo ornato da corone di foglie, danzano spremendo l’uva all’interno di una vasca rettangolare. Così come l’affresco della città, anche questo mosaico (del quale si rilevano a terra ampi tratti crollati) costituisce, sia per il soggetto, che per la qualità di esecuzione, un esempio unico di decorazione a mosaico parietale, rarissima, di età verosimilmente neroniana. Al disotto del mosaico una larga apertura, poi tamponata, portava all’ambiente adiacente, del quale, a seguito della costruzione delle Terme di Traiano, si conserva solo una parte, con la volta decorata da un affresco in Iv stile a fondo giallo oro, con riquadri a tralci vegetali e la raffigurazione di un poeta seduto. Anche di questo affresco sono numerosi e di grandi dimensioni i frammenti crollati a terra nel corso degli anni, che, il giorno in cui sarà possibile intervenire, potranno consentire la ricostruzione di una superficie più ampia ed arricchire quindi le conoscenze sulla pittura romana del periodo neroniano. L’edificio decorato dall’affresco della "Città Dipinta"e dal mosaico della Vendemmia fa parte di quel quartiere precedente la costruzione delle Terme di Traiano, del quale numerose altre testimonianze stanno venendo alla luce, arricchendo la conoscenza della città antica e delle sue trasformazioni.
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