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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Gennaio 2005
 
   
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  COMUNICAZIONE ITALIANA: LIBRO DI DENUNCIA CONTRO IL MONDO PUBBLICITARIO PER ALCUNI È LA SOLITA TROVATA DELLE MULTINAZIONALI AMERICANE  
   
  Roma, 17 gennaio 2005 - Straordinario, basta un libro e si infrange anche l’ ultimo dei tabù. Violato, per la prima volta, l’Olimpo dei pubblicitari, crolla drasticamente il prestigio della categoria e qualche titolo in borsa. A metà strada tra una biografia non autorizzata e un invitante buco della serratura da cui sbirciare, è uscito "Pubblicita’ (Distruzioni Per L’uso)" edito da Comunicazione Italiana, il libro rivelazione sul mondo delle agenzie pubblicitarie. Il testo, assolutamente unico nel suo genere, mostra senza troppi sofismi gelosie, paranoie, frustrazioni e malanni di un mondo che, per definizione, non ama mostrarsi per quello che è. L'autrice, come nei migliori reportage giornalistici e a disprezzo della propria incolumità, dopo essersi infiltrata in una setta pubblicitaria ed esserne diventata consorella, rompe il giuramento di fedeltà e svela il mistero di riti creativi e messe propiziatorie per il cliente, smascherando i sacerdoti del superfluo e le vestali dell’apparenza. Al momento la magistratura sta indagando, mentre la potente lobby delle “Casalinghe di Voghera” ha già emesso il suo verdetto. Ritirati, nell’ordine, lo ius primae noctis ai direttori creativi, l’ immunità intellettuale ai copy, il parcheggio riservato agli art director. Sospesi, invece, fino a data da destinarsi, il diritto di parolaccia contro i clienti e la libertà di soppressione degli stagisti. Subito pronta un’ interpellanza comunicazionale per escludere, con provvedimento d’urgenza, tutti i pubblicitari da finanziamenti pubblici e “contributi” privati. Intanto la protesta cresce e assume dimensioni sempre più europee: in Inghilterra milioni di cittadini sono scesi in piazza al grido “God save the good”, mentre Francia, Spagna e Germania sono ancora in attesa di qualcosa di “good” da salvare nella loro creatività. I legali dei pubblicitari hanno già presentato ricorso: “è un vile attentato alle basi della cultura moderna” dichiarano indignati “ci bastano trenta secondi per dimostrare l’infondatezza delle accuse”. L’autrice, al momento sotto protezione in una località segreta, si trincera dietro un “no comment” molto espressivo. Intanto dalle associazioni dei consumatori un invito alla calma e ad un acquisto non fobico dei generi alimentari. L´autrice - Manuela D´alessio è laureata in Lettere, ha lavorato in Mccann-erickson come copywriter, nel 2001 ha vinto la gara per la campagna `Istat Censimento.´ Ha vinto il premio internazionale di giornalismo con il video sull´emigrazione "Storie piccole".  
     
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