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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Febbraio 2004
 
   
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  ALTROCONSUMO: "CONTO DI BASE" IN BANCA? MEGLIO LA POSTA  
   
   Milano, 17 febbraio 2004 - Il “conto di base” bancario che ha debuttato ieri agli sportelli degli istituti di credito Abi offre di base solo i servizi, ma i costi sono più alti di quelli di conti on-line o persino del conto presso le Poste! Altroconsumo ha realizzato un’inchiesta su tutte le 37 offerte presenti nel motore di ricerca del progetto Pattichiari www.Pattichiari.it dell’Abi, che definisce il “Servizio bancario di base” partito oggi uno strumento-calmiere alla crescita dei costi dei servizi bancari. I risultati, per il correntista: meno servizi e maggiori costi. “In verita” - commenta Vincenzo Somma, responsabile studi economico-giuridici per Altroconsumo, “è l’ennesima operazione di facciata in un ambito, quello della trasparenza dei costi e delle offerte bancarie al risparmiatore, ormai minato nella credibilità”. Secondo i dati dell’inchiesta, i "conti di base" non sono conti senza spese, non danno diritto ad alcun interesse sulle giacenze, il bancomat può essere usato solo per prelevare e non per pagare, offrono a pagamento servizi che altri forniscono gratuitamente. Questi i conti in dettaglio, con l’analisi voce per voce: Non sono conti senza spese: tra le principali banche, infatti, solo i servizi bancari di base del banco di Sicilia, di Carige, Cassa rispamio di Savona e Banca del Monte di Lucca, non prevedono un canone periodico. Al Banco di Sicilia però le prime 60 scritture costano 52 centesimi l'una, dalla 101esima in poi ben 1,75 euro a scrittura. Negli altri casi si va da un minimo di 8 euro all'anno (Banca Sella, Banca Popolare di Milano) ai 36 euro di Mps. Inoltre l'invio dell'estratto conto non sempre è gratuito: per esempio Mps fa pagare 2,45 euro, Banca Sella 1,55 e Banca Popolare di Milano 2 euro. Il bancomat emesso Non comprende mai la funzione "pagobancomat", si può quindi usare solo per prelevare. In alcuni casi non da diritto nemmeno al bancomat, ma solo ad una carta prepagata, come per esempio per Banca Sella e Mps. In questi casi la carta prepagata Non è gratuita: infatti banca Sella fa pagare 8 euro per la versione usa e getta, mentre 12 per quella ricaricabile, mentre la Mps fa pagare da 1,5 a 3 euro per la ricarica (banca Sella da 2 a 5 euro per la ricarica); Gli altri servizi (bonifici, domiciliazioni, prelievi, pagamenti ricorrenti) Non sono gratuiti nella maggior parte dei casi, mentre molti conti internet, che comunque danno diritto a tutti i tipici servizi bancari (compresa carta di credito) sono gratuiti e spesso danno diritto ad un interesse. Se confrontiamo invece il migliore dei conti di base, cioè il conto di base di Carige con un conto tradizionale, per esempio Bancoposta - un buon conto -, vediamo che anche qui Bancoposta è più conveniente del conto di base. Secondo un profilo di utilizzo basico (1000 euro di giacienza, 12 accrediti di stipendio, 6 bonifici e 10 prelievi in un anno) Bancoposta ci costerebbe 35,15 euro in un anno, il conto di base di Banca Carige 37,50 euro. Questo conto non ha canone, ma costa 10 euro solo la carta prepagata più 1,5 o 2,5 per ricarica.  
     
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