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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Gennaio 2005
 
   
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  CARNEVALE DI VENEZIA: UN "ARLECCHINO BOHEMIEN" FIRMATO PANTAKIN  
   
   Venezia, 24 gennaio 2005 - Sarà un "Arlecchino Bohemien" della compagnia Pantakin da Venezia, per la regia di Ted Keijser, lo spettacolo di apertura del programma "Il Carnevale dei Teatri", inserito nel contesto del Carnevale di Venezia. Il nuovo lavoro di Commedia dell'Arte debutta in prima nazionale al Teatro Piccolo Arsenale venerdì 28 gennaio 2005 (ore 20.30) e sarà in scena per una settimana, fino a venerdì 4 febbraio. Lo spettacolo è coprodotto dall'Assessorato al Turismo del Comune di Venezia e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, con il contributo della Regione del Veneto. Il canovaccio è di grande vivacità. Al Cabaret Grancassa si esibisce tutte le sere la splendida Mimì (Marta Dalla Via). Gli affari, però, non soddisfano più il vecchio Capitan Grancassa (Emanuele Pasqualini), proprietario del locale, che cerca di inventare nuovi numeri insieme al suo "socio-servo" Prozac (Benoit Roland). Niente è all'altezza della concorrenza, finché un giorno non giunge una misteriosa lettera portata da Arlecchino (Filippo Tognazzo), servitore di un lontano parente di Mimì. Buone notizie: la lettera contiene una grande eredità destinata a Mimì, ma... Il perfido Capitano con l'aiuto di Prozac riesce ad ingannare Arlecchino e ad impossessarsi del contratto di eredità. Mimì, scoperto l'inganno, cerca di vendicarsi aiutata da Arlecchino, pronto per lei ad ogni follia. Tra rocamboleschi travestimenti, numeri di magia, sparatorie e un sorprendente "Spettacolo spettacolare", gli ideali bohémiens, su tutti l'Amore, riusciranno a trionfare? Ma soprattutto il sospirato successo incoronerà i nostri protagonisti? Al nostro pubblico l'ardua sentenza! Le musiche sono eseguite dal vivo da Andrea Mazzacavallo e i personaggi indossano le maschere disegnate e realizzate dal maestro Stefano Perocco di Meduna. "Il lavoro svolto dalla compagnia nel corso degli anni sulla Commedia dell'Arte, luogo d'eccellenza per la sperimentazione interdisciplinare delle arti dell'attore e del teatro che nasce sulla piazza, è un modo efficace per riavvicinare la gente al teatro grazie alla sua intrinseca vocazione ad essere popolare - dichiara la compagnia -. Il lavoro sulla maschera, legato a pulsioni forti e decise, permette di esprimere con un linguaggio privo di retorica ma generoso d'energia e di contagiosa vitalità tematiche vive e contemporanee, capaci di incarnare la realtà d'oggi. Abbiamo progettato un percorso che si apre a vie non ancora esplorate e contribuisce a dare una rinnovata vitalità a questa tradizione, impegnando gli attori e i registi anche nel difficile compito di autori e attori del proprio lavoro".  
     
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