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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Gennaio 2005
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UN EVENTO SPECIALE CON ALBANESE E SERRA INAUGURA "DOLONEITEATRI" DA EPIFANIO A ALEX DRASTICO, TUTTA LA COMICITÀ DEI PERSONAGGI DEL COMICO TELEVISIVO |
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Dolo (Ve) 24 gennaio 2004 - Un evento speciale con Antonio Albanese e Michele Serra inaugura martedì 25 gennaio 2005 (ore 21.15) il programma di Doloneiteatri, la stagione curata da Echidna e promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Dolo con la Fondazione di Venezia, in collaborazione con Provincia di Venezia e Arteven, con il contributo di Acm e Banca del Veneziano. Al Cineteatro Excelsior andrà in scena un evento straordinario pensato per Dolo: Letture (E Altro) di e con Antonio Albanese e Michele Serra. Sarà una serata per ridere del contemporaneo, con tutta l'imprevedibilità che i due comici sanno offrire. Una serie di letture che pescano dai monologhi dei poetici, geniali e mostruosi personaggi inventati da Albanese per televisione, cinema e teatro: Alex Drastico, Epifanio, Pierpiero, Frengo e tutte le sagome indimenticabili ideate in anni di spettacoli, film e fortunati programmi in tv. I personaggi di Antonio Albanese si muovono attorno all' "ottimismo contemporaneo", manichini scattosi, iperattivi e pieni di tic, tra mobbing e noia, valori azzerati e futuro incerto. L'industriale del profondo nord, il signor Perego che fabbrica eternit da tre generazioni con il figlio drogato, Alex Drastico nullafacente da tre generazioni con il figlio tossicodipendente, l'indimenticabile Epifanio... Tra le tante risate, dove l'amaro impasta la bocca ed allappa, quasi chiude lo stomaco e le nebbie tristi e tragiche della Padania, dove il produrre è l'unica religione, si fondono con l'ignoranza dei ragazzi meridionali che accettano il sistema mafioso per mancanza di opportunità. "Quello che mi spaventa - questo il pensiero di Albanese - è il bisogno, quasi la necessità di avere. Io lo capisco benissimo: ci sono determinate zone - anche quella dove sono nato io, Lecco, il Triveneto -, assolutamente dimenticate fino a 30-40 anni fa. Poi all'improvviso - per dei motivi loro, perché sono abitate da popoli fantastici, grandi lavoratori, si sono ritrovate limitrofe a delle nazioni interessanti, hanno iniziato dei grandi scambi - si sono ritrovate ad avere questa ricchezza. Che adesso hanno paura di perdere. Cosa mi spaventa? Mi spaventa l'alienazione, il bisogno assoluto di avere per poi generare il niente. (...) Quello che ci manca è di stare più insieme, avere degli epicentri." E che c'entra in tutto questo Michele Serra? "Le persone con un certo senso dell'ironia mi piacciono - scrive Albanese per Fucine -. Mi rapiscono. Mi commuovono. I giornalisti come Michele Serra possono dare un grande contributo allo spettacolo, al teatro, al cinema e alla letteratura come autori, perché sono abituati meglio di chiunque altro a fotografare, a descrivere i cambiamenti, a tratteggiare il nostro tempo". Www.echidnacultura.it
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