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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Gennaio 2005
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Web e diritto per le nuove tecnologie |
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FINANZIARIA 2005: NON PIU’ GRATIS DAVANTI AL GIUDICE DI PACE |
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Il comma 307 dell’art 1 della Legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Legge finanziaria 2005) ha modificato i commi 1 e 2 dell’art. 13 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, che disciplina le voci e le procedure di spesa dei processi: il pagamento da parte dell'erario, il pagamento da parte dei privati, l'annotazione e la riscossione, il patrocinio a spese dello Stato, la riscossione delle spese di mantenimento, delle pene pecuniarie, delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle sanzioni pecuniarie processuali. Conseguentemente il contributo unificato è dovuto nei seguenti importi: euro 30 per i processi di valore fino a 1.100 euro, euro 70 per i processi di valore superiore a euro 1.100 e fino a euro 5.200 e per i processi di volontaria giurisdizione, nonché per i processi speciali di cui al libro Iv, titolo Ii, capo Vi, del codice di procedura civile, euro 170 per i processi di valore superiore a euro 5.200 e fino a euro 26.000 e per i processi contenziosi di valore indeterminabile di competenza esclusiva del giudice di pace, euro 340 per i processi di valore superiore a euro 26.000 e fino a euro 52.000 e per i processi civili e amministrativi di valore indeterminabile, euro 500 per i processi di valore superiore a euro 52.000 e fino a euro 260.000, euro 800 per i processi di valore superiore a euro 260.000 e fino a euro 520.000 ed euro 1.110 per i processi di valore superiore a euro 520.000. Ciò comporta che anche la cause davanti al giudice di pace, istituito per consentire ai cittadini di ottenere giustizia e rimborsi per cause di piccoli importi, senza spese e soprattutto in maniera veloce, non sono più gratuite. L’introduzione del contributo unificato di 30 euro rappresenta – secondo l’Intesaconsumatori – "un duro colpo ai diritti dei consumatori, perché per ottenere ad esempio un rimborso per un importo di 25 euro, occorrerà spenderne 30 di questa nuova imposta. Una manna dal cielo per commercianti e fornitori di servizi che fino a 30 euro saranno liberi di prevaricare i cittadini, con la complicità del Governo".
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