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 12 FEBBRAIO 2001

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TEKTRONIX VINCE IL PREMIO "STRUMENTI DI MISURA DA STUDIO PER LA TELEVISIONE" DELLA RIVISTA BROADCAST & PRODUCTION

Milano, 12 Febbraio, 2001-: Tektronix, Inc. (Nyse:Tek), azienda leader nella fornitura di una vasta gamma di soluzioni, specifiche dell'applicazione, per operazioni di monitoraggio, misura e test video, ha annunciato di aver vinto il primo premio nella categoria "Strumenti di misura da studio per la televisione" nell'ambito dell'iniziativa "Broadcast & Production Awards 2000". L'oscilloscopio per il monitoraggio di segnali serial component Wfm601m Tektronix è stato scelto da dieci importanti ingegneri di broadcast italiani tra altre soluzioni presentate. L'oscilloscopio analogico waveform 1751A Tektronix si è aggiudicato il secondo premio, mentre l'oscilloscopio audio digitale 764, anch'esso Tektronix, il terzo. Ai giurati è stato chiesto di scegliere in ordine di preferenza quelli che consideravano i tre migliori prodotti dell'anno della categoria. Sono stati assegnati dieci punti alle prime scelte, sei alle seconde, e due alle terze; il risultato finale è stato ottenuto sommando tali punteggi. "I prodotti che Tektronix fornisce ai propri clienti consentono loro di misurare, monitorare e generare segnali video in banda base in modo accurato ed affidabile da oltre 50 anni. Siamo molto contenti di aver ricevuto per le nostre soluzioni di test un tale riconoscimento del settore dalla rivista Broadcast & Production", dichiara Gerald Ostheimer, vicepresidente di Tektronix Europe Operations. "Questo riconoscimento sottolinea la forza e l'importanza dei nostri sistemi di misura video e audio per l'intera comunità di broadcast. L'innovativa serie di oscilloscopi per segnali serial component WFM601 Tektronix forniscono una soluzione completa per esigenze di applicazione complesse all'interno del mercato, in forte sviluppo, della misura e del monitoraggio di video digitale serial component". Tektronix ha inoltre ottenuto altre tre nomination, una per ciascuna di queste tre categorie: strumenti di misura da studio per la radio, strumenti di misura RF per la radio e strumenti RF per la televisione. L'elenco dei prodotti che si sono aggiudicati i premi sono stati pubblicati nel numero di dicembre della rivista Broadcast and Production, l'edizione italiana di Radio World & Tv Technology. Gli oscilloscopi waveform sono in grado di fornire informazioni sulla fedeltà di un segnale video e sono gli strumenti più largamente usati per il monitoraggio delle prestazioni e la manutenzione dei sistemi video e delle apparecchiature video nelle strutture di post produzione, nelle operazioni di broadcast e negli impianti produttivi. L'oscilloscopio waveform Wfm601M Tektronix viene usato per effettuare verifiche sui segnali digitali serial component dalla sorgente al luogo di destinazione in una gamma completa di ambienti di test che comprendono monitoraggio operativo e soluzioni tecniche di test, installazione e manutenzione. Il Wfm601M accetta un flusso di dati serial component, analizza il flusso di dati per valutarne la conformità a standard accettati e indica qualsiasi errore di dati verificatosi durante la trasmissione del segnale.

ANTEA INCARICATA DI SEGUIRE LA COMUNICAZIONE FINANZIARIA DI GRANAROLO S.P.A. IN VISTA DELLA PROSSIMA QUOTAZIONE IN BORSA
Milano, 12 febbraio 2001 - In una nota diffusa Antea, agenzia di relazioni stampa, informa di aver ricevuto l'incarico di seguire la comunicazione finanziaria di Granarolo S.p.A. in vista della prossima quotazione in Borsa. L'attività di comunicazione sarà realizzata in sinergia con la società bolognese Homina che da tempo segue la comunicazione istituzionale di Granarolo

LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA CONTINENTAL: UNA RELAZIONE D'AMORE (SEGRETA?) TRA L'UOMO E LA SUA AUTO
Milano, 12 febbraio 2001 - Nello spot internazionale che andrà in onda a partire dall'11 Febbraio in tutti i Paesi europei, Continental - azienda leader nella produzione di pneumatici - mette "a nudo" la relazione segreta (ma non troppo) tra la maggior parte degli uomini e la propria automobile (anche se nella scelta hanno molta importanza le donne) Lo spot pubblicitario racconta il rapporto appassionato che ogni automobilista ha con la sua macchina, liberando quelle sensazioni inebrianti di libertà, personalità, mobilità e sicurezza che si prova guidandola. Guidare l'auto è come lasciarsi trascinare nel turbine irresistibile della passione d'amore: basta godere dell'emozione. Un'emozione che però, alla guida come in amore, deve essere sicura. Questo il messaggio centrale: nella romantica storia d'amore tra l'uomo e la sua auto non può esserci spazio per quella sensazione sgradevole di non viaggiare sicuri. I pneumatici Continental danno sicurezza all'amore. La casa tedesca, intanto, presenterà a Barcellona la prossima settimana un nuovo pneumatico con particolare battistrada ("a zampa di gatto" pare sia la definizione) In Italia, appuntamento a Misano il 5 aprile. Particolare attenzione viene dato dalla Continental all'aspetto ecologico dei pneumatici nel quale la casa è da tempo impegnata ed è allo studio un nuovo tipo di pneumatico con uso di particolari "mescole" in questo senso.

ISEO SERRATURE NUOVO SPONSOR DEL PROCESSO DI BISCARDI PREMIA LA MIGLIOR PARATA DELLA DOMENICA
Milano, 12 febbraio 2001. Iseo Serrature, società bresciana leader nel settore della sicurezza passiva, approda su Tmc come sponsor de Il Precesso di Biscardi, la trasmissione calcistica condotta da Aldo Biscardi in onda ogni lunedì in prima serata. La sponsorizzazione coprirà tutto il girone di ritomo - dal l2 febbraio al 18 giugno - e avrà come tema la sicurezza della porta: quella dì casa protetta da Iseo e quella del campo di calcio difesa dal portiere. E' per questo infatti che Iseo Serrature, la sicurezza che non ammette errori, lancerà all'interno della trasmissione un concorso clic permetterà al pubblico di votare la più bella parata della domenica. Alla fine del campionato verrà premiata la parata più votata e quindi il miglior portiere dell'anno. Inoltre l'appuntamento al sondaggio "Vota la miglior parata della domenica" sarà rinnovato sulla Gazzetta dello Sport ogni lunedì nella pagina dei servizi relativi al calcio. Ancora una volta la sponsorizzazione è per Iseo Serrature, uno strumento strategico nell'ambito delle attivita di comunicazione e marketing tese a dare visibilità al marchio e ai valori del Gruppo. . "Il nostro obiettivo è quello di aumentare il livello di notorietà del marchio coerentemente al valore effettivo dei prodotti di Iseo Serrature. E' infatti fondamentale rafforzare il link tra il brand e i prodotti, Iseo "non è solo un lago" ma è Iseo Serrature, una delle maggiori aziende italiane nel settore delle serrature e delle chiusure in generale che offre sicurezza e serenità sia al trade che al consumatore finale", commenta Pascal Leclercq, responsabile marketing e comunicazione del Gruppo Iseo. In occasione della sponsorizzazione, Iseo Serrature ha ideato un nuovo spot istituzionale focalizzato sull'armonia e sul design della chiave Iseo che con estrema facilità incontra la serratura in un connubio ideale di sicurezza. Contemporaneamente alla presenza su Tmc verrà rilanciata la campagna pubblicitaria dello scorso anno confermata grazie al successo riscosso tra il pubblico di riferimento. Ma non mancano le novità, Fra le immagini della campagna, "Present'Arm", "Guardate negli occhi la sicurezza", "Nel lago di Iseo ci sono pesci che non abboccano mai", compariranno anche quelle relative alla sponsorizzazione. Per quanto riguarda invece la campagna radiofonica, Sandro Ciotti lascia il posto al nuovo testimonial, Don Lurio, che scandirà lo slogan: "Quando Iseo apre, apre - Quando Iseo chiude, chiude".

RIMINI APRE LE PORTE ALLA CREATIVITA' NEL MAGGIO 2001, PRESSO LA NUOVA FIERA DI RIMINI, SI INAUGURERA' LA 1° EDIZIONE DI RECLAMEXPO', SALONE DELLA CREATIVITA', COMUNICAZIONE E BUSINESS
Milano, 12 febbraio 2001 - Nel maggio 2001, presso la Nuova Fiera di Rimini, si inaugurera' la 1^edizione di Reclamexpo', salone della creativita', comunicazione e business A partire dal maggio 2001 il panorama fieristico italiano si arricchira' di un'innovativa manifestazione fieristica, che avra' per oggetto il marketing e la comunicazione aziendale. L'idea di Reclamexpo', cosi' si chiamera' il nuovo salone della creativita', comunicazione e business, che si terra' dal 24 al 26 maggio 2001, e' nata con l'intento di concentrare l'attenzione su argomenti di sempre maggior interesse ed ai quali fino ad ora non era mai stata dedicata una manifestazione in Italia. Attraverso le numerose presenze espositive e la ricca attivita' seminariale, Reclamexpo'' si prefigge di ricoprire tutti i campi del marketing aziendale: dal mercato delle sponsorizzazioni alle nuove tendenze nel settore pubblicitario, dalla comunicazione on-line all'e-commerce e alla logistica, dalle nuove strategie di marketing settoriale all'analisi della figura del comunicatore nell'era di internet. Punto di riferimento per gli operatori del settore, Reclamexpo'' sara' anche un'occasione per dare vita a nuove possibilita' di business, oltreche' per aprire un dibattito costruttivo per la crescita e l'immagine aziendale, attraverso una serie di seminari specialistici organizzati in collaborazione con Hemingway S.r.l., che vedranno coinvolti i maggiori esperti del settore. Il programma dei seminari e i moduli per le iscrizioni sono disponibili sul sito http://www.reclamexpo.com 

WORKSHOP SICUREZZA NEGLI OSPEDALI: SICUREZZA PER GLI OPERATORI SANITARI E SICUREZZA PER I PAZIENTI
Milano, 12 febbraio 2001 Il 27 febbraio si terrà a Roma, alle ore 10, presso "The Westing Excelsior" un workshop in cui si discuterà di sicurezza negli ospedali: sicurezza per gli operatori sanitari e sicurezza per i pazienti. Si tratterà, in sintesi, il tema della prevenzione e dell'esposizione occupazionale al rischio biologico in ambito sanitario. Durante la giornata di lavoro, che ha ottenuto il Patrocinio dell'Ispesl, di Cgil, Uil e di molti altri autorevoli Istituti ed Associazioni, verrà presentato il documento "Rischio biologico e punture accidentali negli Operatori Sanitari" realizzato dal Gruppo di Studio "phase" (People for Healthcare Administration, Safety end Efficiency) ed edito dalle Edizioni Lauri. Il volume rappresenta la sintesi dì due anni dì intenso lavoro e tratta temi di particolare rilevanza per chi opera in ambito sanitario: dalla approfondita interpretazione giuridica dei ruoli e delle responsabilità, alla progettazione dei sistema aziendale per la gestione della prevenzione; dalla metodologìa per la valutazione dei rischi alla raccolta aggiornata delle informazioni e dei dati dei registro Siroh-Epinet; dall'approccio alla formazione degli Operatori Sanitari alle procedure di valutazione, acquisizione e verifica dei dispositivo medici di sicurezza. Il Gruppo di Studio "phase" e l'Editore hanno pensato che la pubblicazione di questo lavoro potesse rappresentare l'occasione propizia per organizzare una giornata di studio e di confronto riservata ad autorevoli esponenti dì tutte le componenti (professionali, istituzionali, politiche e sociali) e media interessati a queste tematiche.

DIABETE: FOCUS SUL FATTORE DI RISCHIO SOMMERSO IMPORTANZA DELL'IPERGLICEMIA POST-PRANDIALE
Milano, 12 febbraio 2001 - Nello scorso mese di marzo, la Sid - Società Italiana di Diabetologia - ha promosso una Consensus Conference, svoltasi a Mantova (24 - 25 marzo 2000). In quella occasione sono state recepite le linee giuda dell'ADA (American Diabetes Association), che stabiliscono che il valore soglia della glicemia a digiuno (almeno 8 ore dall'ultimo pasto) per porre la diagnosi di diabete sia uguale o superiore a 126 mg/dl. È invece considerato normale un valore di glicemia a digiuno inferiore a 110 mg/dl. Sempre a Mantova è stata richiamata l'attenzione su un altro parametro (oltre alla consueta emoglobina glicata, HbA1c), che sempre di più sta assumendo il ruolo di protagonista nella diagnosi e nel controllo del diabete: la glicemia post-prandiale. Tanto è vero che di glicemia post-prandiale si è dibattuto a lungo sia in occasione del successivo Congresso Nazionale Sid (Bari, maggio 2000), sia di quello della società europea EASD (Gerusalemme, settembre 2000) e, infine, un gruppo di esperti nazionali è giunto alla formulazione del Documento di Consenso "Compenso glicemico e malattia cardiovascolare nel diabete mellito di tipo 2: oltre la glicemia a digiuno e l'emoglobina glicata" (Il Diabete 12/3: 215-219, 2000; Issn: 0394-901X), che suggerisce la massima attenzione del medico per tutti i parametri glicemici, inclusa, quindi, la glicemia post-prandiale, non sempre valutata a dovere. E ciò, in pratica, rappresenta un passo in avanti significativo, verso la riduzione di quelle gravi complicanze cardiovascolari intimamente connesse con il diabete, soprattutto di tipo 2. Ma vediamo il perché. Il controllo della glicemia post-prandiale - Innanzitutto esiste un'ampia quota d'individui (si stima da 1 a 2 soggetti su 100) nei quali la glicemia a digiuno è pressoché normale, o compresa tra 110 e 126 mg/dl, mentre sono notevolmente alterati i valori glicemici dopo i pasti. Si tratta di iperglicemia isolata post-prandiale, una condizione assimilabile al diabete classico, perché conduce negli anni alle medesime complicanze. In questi casi solo la misurazione della glicemia post-prandiale permette di individuare i soggetti a rischio e quindi di effettuare una diagnosi precoce. Oltre a ciò occorre tenere in considerazione che in quasi tutti i paesi europei le consuetudini alimentari prevedono 3 pasti al giorno. Pertanto, la popolazione trascorre in fase di digiuno solo poche ore al giorno, e principalmente la notte. Per mentre per la maggior parte della propria vita ognuno di noi è in fase post-prandiale. E' stato calcolato, infatti, che, dopo ogni pasto, la fase post-prandiale vera e propria duri dalle 3 alle 4 ore e a questa segue una fase di assorbimento di circa 5-6 ore. Esistono numerose evidenze scientifiche che dimostrano quanto l'iperglicemia post-prandiale sia strettamente correlata all'insorgenza di complicanze micro- e macro-vascolari. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che l'iperglicemia prandiale è un fattore di rischio indipendente per le malattie cardiovascolari e raddoppia il rischio di mortalità. In particolare, il recente Studio Decode (Glucose tolerance and mortality: comparison of Who and Ada diagnostic criteria, The Lancet 1999), condotto su oltre 22.000 soggetti appartenenti ad una popolazione generale, seguiti per una media di 7.3 anni, ha dimostrato come la misurazione della glicemia 2 ore dopo carico orale di glucosio sia predittiva della mortalità anche in soggetti non diabetici e come essa sia correlata al rischio cardiovascolare in modo più stretto rispetto ai valori della glicemia a digiuno. A tutti gli effetti, l'iperglicemia post-prandiale si può quindi definire un fattore di rischio "sommerso", perché ancora non sufficientemente indagato ai fini della diagnosi e del trattamento della malattia diabetica. La regolazione della glicemia post-prandiale - In condizioni fisiologiche, la glicemia post-prandiale è controllata dalla normale secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Ciò avviene con andamento bifasico: si ha, infatti, già all'inizio del pasto una prima fase rapida, che tende ad esaurirsi nel giro di 10-15 minuti, seguita da una fase successiva più accentuata e persistente. Ed è proprio la fase rapida quella maggiormente importante. Infatti, essa è in grado di influenzare tutto il meccanismo dell'omeostasi glucidica, regolando i livelli di glicemia e conseguentemente dell'insulina nel sangue (insulinemia). Nei soggetti affetti da diabete di tipo 2, la fase di secrezione rapida è compromessa. Ciò comporta, quindi, un sostanziale incremento della glicemia post-prandiale (picchi glicemici post-prandiali), che influenza a sua volta l'aumento dell'insulinemia. Entrambi questi fattori sono alla base di una serie di alterazioni metaboliche che, a lungo andare, provocano le complicanze tipiche della malattia. I picchi glicemici post-prandiali - I livelli di glicemia oscillano costantemente nel sangue: salgono quando introduciamo carboidrati, e comunque normalmente durante i pasti, e scendono come effetto della secrezione di insulina, che favorisce l'utilizzo del glucosio da parte dell'organismo. In soggetti adulti sani, l'aumento fisiologico della glicemia dopo il pasto è controbilanciata dalla fase rapida di secrezione insulinica, che ne ripristina i livelli normali. Nei soggetti affetti da diabete di tipo 2 manca questa risposta e il glucosio in eccesso (dopo un pasto) non è metabolizzato in maniera sufficientemente rapida. Si determinano, così, i picchi glicemici post-prandiali. Perché i picchi glicemici post-prandiali risultano pericolosi? Numerosi studi hanno dimostrato che i picchi glicemici post-prandiali sono un importante fattore di rischio per le complicanze diabetiche. Recenti studi indicano, inoltre, come la tossicità acuta dei picchi glicemici sia un fattore di rischio indipendente, per la morbilità e la mortalità cardiovascolari. I picchi possono anche predisporre le cellule e i tessuti a danni da iperglicemia e sono associati a nefropatie, retinopatie, neuropatie, aterosclerosi e infarto miocardico. In altre parole, quindi, poiché nei primi stadi del diabete viene a mancare la fase rapida della secrezione insulinica, il suo ripristino è un obiettivo importante del trattamento del diabete tipo 2. Questo perché proprio la fase rapida di aumento dell'insulinemia è in grado di assicurare un migliore controllo della glicemia post-prandiale ed evita la comparsa dei picchi post-prandiali, ritardando l'insorgenza delle complicanze associate alla malattia. La misurazione dell'iperglicemia post-prandiale

FUMO DI SIGARETTA, PATOLOGIE VASCOLARI E DISFUNZIONE ERETTILE
Milano, 12 febbraio 2001 Il fumo di sigaretta è stato descritto come un fattore di rischio indipendente nello sviluppo di lesioni aterosclerotiche delle arterie pudende interne e cavernose di giovani impotenti. Nel gruppo dei pazienti del Mmas il fumo di sigaretta esacerbava il rischio di impotenza associato alle malattie cardiovascolari ed ai farmaci. La D.E. è associata anche all'età. Nei soggetti tra i 40 e i 70 anni la probabilità di impotenza completa si triplicava dal 5 al 15%col progredire dell'età mentre la probabilità di una disfunzione erettile minima si raddoppiava (dal 17 al 34%). L'associazione tra la disfunzione erettile causata dall'invecchiamento e certi fattori di rischio è enormemente amplificata nei fumatori. Nei soggetti con cardiopatia sotto trattamento la probabilità di impotenza completa può arrivare al 56% tra i fumatori contro il 21% tra i non fumatori. Tra gli ipertesi in terapia farmacologi, quelli che fumavano avevano un'alta probabilità (20%) di impotenza completa mentre i non fumatori (8.5%) erano comparabili, da questo punto di vista, con la popolazione generale (9.6%). Anche l'effetto negativo dei farmaci sull'erezione era ingigantito dal fumo perché , nella stessa fascia di età, i soggetti sotto terapia cardiologia avevano un'incidenza del 14% (i non fumatori) contro il 41% (fumatori). I pazienti sotto terapia anti-ipertensiva passavano dal 7.5 al 21% e quelli trattati con vasodilatatori dal 21 al 52% a seconda che fossero fumatori o non fumatori. La probabilità di impotenza tra i fumatori non è mai associata al numero di sigarette fumate. Nessuna variazione fu notata tra i soggetti esposti al fumo passivo. In un piccolo gruppo di pazienti l'Npt mostrava notevoli miglioramenti nei pazienti che avevano smesso di fumare da almeno 24 ore. Jeremy e Mikhailidis nel 1986 dimostrarono che estratti del fumo di sigaretta possono inibire la sintesi peniena delle prostaglandine e che questa inibizione esercitata sui tessuti penieni dal fumo di sigaretta andava a sommarsi all'inibizione dei prostanoidi esercitata dal diabete mellito. Hirshchowitz nel 1992 dimostrò che il fumo di sigaretta antagonizzava il flusso ematico penieno causando una vasocostrizione acuta. Quest'effetto era giustificato da una ridotta tensione arteriosa di ossigeno che danneggiava la sintesi di NO e la risposta peniena. Fumo di sigaretta ed Aterosclerosi - Le prime manifestazioni cliniche del fumo di sigaretta sono il pallore e la ridotta temperatura alle estremità, determinate dalla stimolazione simpatica prodotta dalla nicotina. Aumentano anche, mentre si fuma, il vasospasmo e l'aggregazione piastrinica. La nicotina infatti fa aumentare l'adesività piastrinica e il fumo di sigarette le fa anche aderire alle cellule endoteliali arteriose. Un effetto ulteriore è causato dal monossido di carbonio che induce policitemia. Nella maggior parte dei casi sono comunque effetti reversibili perché il vasospasmo, la viscosità ematica e le modificazioni dell'ematocrito rientrano nei parametri normali già dopo 10-12 giorni mentre i livelli di fibrinogeno, l'adesività piastrinica ed il tempo di sopravvivenza piastrinica richiedono almeno tre anni per ritornare agli stessi livelli dei non fumatori. Purvis nel 1996 ha presentato un elegante studio sulla risposta peniena al test della farmacoiniezione con PGE1 e/o con fentolamina-papaverina correlando la risposta erettile all'età, alla durata della D.E., alla qualità delle erezioni spontanee, al consumo di sigarette e all'uso di medicinali. Sprouse nel 1992 scrisse che la prevenzione della D.E. sarebbe diventata un capitolo molto importante nella medicina del nuovo secolo e che le modificazioni dello stile di vita, dell'alimentazione, l'eliminazione del fumo di sigaretta e la ridotta assunzione di alcolici avrebbero migliorato non solo la funzione peniena ma tutte le funzioni dell'organismo. Il nostro gruppo (Ledda e Belcaro 1996) valutò il microcircolo penieno nei fumatori impotenti studiando il flusso ematico penieno ed il microcircolo in 26 forti fumatori (più di 15 sigarette al giorno) con età media di 46.6 anni e con un indice brachio-penieno di 0.79 (range 0.72-0.87) mentre fumavano. I valori flussimetrici microcircolatori furono valutati mediante flussometri laser-doppler dopo un giorno e dopo quattro settimane di astensione dal fumo e dieci minuti dopo aver fumato una sigaretta. Il flusso medio dopo quattro settimane senza fumare era significativamente più alto (0.54 ml/min). Il flusso microcircolatorio medio 10 minuti dopo aver fumato una sigaretta era significativamente più basso (0.32 ml/min) rispetto ai valori ottenuti dopo un giorno di astinenssione dal fumo (0.46 ml/min): Allo stesso tempo i valori flussimetrici ottenuti mediante un eco-color-doppler ed una pletismografia erano notevolmente migliori dopo 4 settimane di astensione dal fumo. I valori del PBI nello stesso lasso din tempo passavano da 0.75 a 0.92. Tutto questo ci fa concludere che la rimozione del fumo di sigaretta (presente nel 75% dei soggetti giunti alla nostra osservazione per D.E.) debba essere la "first-line therapy" della D.E. ed è, nel contempo, una delle più importanti possibilità di prevenire l'aterosclerosi. Tutti gli studi epidemiologici condotti sulla prevalenza e sull'incidenza della D.E. hanno confermato una stretta correlazione tra la disfunzione erettile e la malattia cardiovascolare. Entrambe queste condizioni hanno gli stessi fattori di rischio: fumo di sigaretta, dislipidemia, ipertensione e diabete mellito. Anche l'età incide sia sulla D.E. che sulla malattia vascolare. Negli ultimi anni il concetto di "andropausa" sta rapidamente facendosi largo e viene sempre più accettato. La sindrome "andropausa" comprende depressione, aumentata irritabilità, insonnia, diminuita libido, disfunzione erettile e disturbi cognitivo-comportamentali in associazione ad un declino del livello di testosterone libero. I livelli ematici di testosterone sono condizionati da variabili che includono una ridotta per fusione testicolare, fattori genetici, il body-mass-index, lo stress, il fumo di sigaretta e l'arteriosclerosi. A sua volta la diminuzione dei livelli di testosterone è associata ad uno sfavorevole profilo lipidico e alla progressione dell'arterosclerosi. Bassi livelli plasmatici di testosterone sono una caratteristica comune nei pazienti con coronaropatia e con vasculopatia periferica. E' stata anche documentata una correlazione inversa tra la mancanza di testosterone ed il grado di aterosclerosi coronaria. Il testosterone è anche un ormone vasoattivo che induce vasorilassamento arterioso attraverso vari meccanismi , alcuni dei quali possono essere NO-dipendenti (come dimostrato anche nei corpi cavernosi). E' comunque evidente che i fattori cardiovascolari di rischio sono predittivi sia di malattia cardiovascolare che di D.E.. E' anche evidente che una alterata funzione endoteliale riduca notevolmente l'efficacia delle varie opzioni terapeutiche oggi disponibili. Anche l'Oms ha enfatizzato la necessità di modificare lo stile di vita perché ciò rappresenta la prima terapia sia della malattia cardiovascolare che della disfunzione erettile

INTERVISTA COL GINOCCHIO: IL PROGRESSO NE AUMENTA L'USURA E I RISCHI, MA IL PROGRESSO SCIENTIFICO NE INSEGNA L'USO MIGLIORE E IL PROGRESSO TECNOLOGICO CI FORNISCE I "RICAMBI AUTORIZZATI': ANCHE A 80 ANNI E PURE IN MUTUA
Milano, 12 febbraio 2001 - Parliamo di ginocchio, articolazione tanto importante nella "macchina uomo", quanto sottoposta ad usure tanto sistematiche (quanto insospettate) per le continue sollecitazioni che subisce quotidianamente: fornendo l'ennesimo esempio di quanto siamo abituati a non accorgerci di tutto ciò che funziona bene nel nostro organismo, sino a quando non vi si verifichi qualche problema. E' cosi che spesso tendiamo ad esasperare l'utilizzo delle nostre strutture portanti - come anche, ginocchia o caviglie - senza tener conto dello "stress" fisiologico al quale sono già sottoposte nella normale routine di ogni giorno. Infatti è giusto un dolore improvviso, inaspettato, che ci fa magari zoppicare "senza cause apparenti"' o traumatiche, ma é poi la persistenza del disturbo che ci fa preoccupare: solo allora ci appare importante il consiglio di uno specialista per scoprire e rimuoverne le cause. Ma noi possiamo fare molto anche da soli per evitare danni alle nostre ginocchia. Certo è che il Progresso ha migliorato e continuerà a migliorare la qualità della nostra vita, ma se un nostro ginocchio ci potesse parlare, probabilmente si lamenterebbe di essere obbligato a rimanere troppo a lungo piegato, ad esempio mentre restiamo seduti alla scrivania per gran parte della giornata, o per le ripetute sollecitazioni di azione/reazione sulla pedaliera dell,'auto nel traffico cittadino, od ancora per lo sforzo di salire e scendere da gradini disagevoli come quelli di treni, tram e autobus italiani. Eppure pensate a quante volte siamo portati a ripetere sempre gli stessi movimenti con inevitabile anomala usura delle articolazioni: persino quando cerchiamo di scaricare la tensione quotidiana attraverso attività sportive, spesso -il nostro ginocchio si lamenterebbe di come Viene sollecitato senza una adeguata preparazione o gradualità nello sforzo. Basti pensare a tutti í traumi e distorsioni occasionali durante partite di tennis, o di calcio, così diffusamente praticati a Livello amatoriale, ma troppo spesso dimenticando che alla base del buon uso e buona resistenza di una articolazione importante e complessa come il ginocchio vi è anzitutto una buona preparazione fisica generale e muscolare in particolare. Inoltre, le possibili lesioni funzionari delle nostre articolazioni, sono legate anche all'età: prima dei 45 anni nel ginocchio prevalgono le rotture dei legamenti e dei menischi, mentre invece le sofferenze delle cartilagini risultano limitate e comunque collegabili a traumatismi. Dopo i 45 anni al contrario è più probabile l'instaurarsi di dolori cronicamente progressivi e limitazioni funzionari legati a fenomeni degenerativi ed artrosici che, nei casi più gravi, portano ad interventi chirurgici di sostituzione delle articolazioni malate mediante protesi, fortunatamente sempre più affidabili. Ricordiamo quindi di fare tutto il possibile per prolungare al massimo la durata delle cartilagini delle nostre ginocchia, cominciando fin da giovani a rendercene conto e occuparcene: prima che i problemi si facciano sentire. Cercando cosi di mantenere un tono muscolare adeguato, ma senza. esasperare l'esercizio fisico/sportivo con attività eccessivamente traumatiche. Inoltre non trascuriamo l'importanza dell'alimentazione, che dovrebbe sempre consentire di mantenere l'organismo ben idratato ed in equilibrio ponderale, evitando di far sopportare alle articolazioni un peso eccessivo, che altrimenti non potrà che contribuire ad usurarle e progressivamente a deformarle. E' pur vero che non possiamo comunque ridurre tutto ad un costante atteggiamento di prevenzione: alla maggior parte di noi è difficile negare il piacere di una partita a pallone fra amici, di godersi una giornata di sci, o del "relax" che possiamo ottenere da qualunque attività fisica praticata con soddisfazione. Può quindi capitare un incidente, anche se crediamo di aver fatto tutto il possibile per evitarlo, oppure la nostra struttura fisica risulta particolarmente suscettibile (per caratteristiche di 'fabbrica' o di usura) a patologie articolari del ginocchio: in questi casi è giocoforza ricorrere al medico specialista, quanto meno sapendo che la moderna chirurgia ortopedica è in grado di risolvere la maggior parte dei problemi. A questo punto è però importante affidarsi possibilmente a strutture e professionisti competenti: ad esempio è statisticamente sempre più giovane l'età dei pazientí che devono sottoporsi ad intervento chirurgico di sostituzione protesica del ginocchio, non solo per esiti traumatici da incidente o per artrosi invalidante, ma addirittura a causa cu trattamenti chirurgici di per sè semplici, ma eseguiti mediante maldestra artroscocopia. Infattí in caso di artroscopie inadeguate ed inutilmente ripetute, la mano di un chirurgo poco esperto può purtroppo causare danni cartilaginei rapidamente irreversibili al ginocchio. In tutti i casi la sostituzione della parte malata dell'articolazione è sempre possibile o con una protesi parziale, chiamata "monocompartimentale" perché sostituisce solo una parte del ginocchio malato, o con una protesi "totale" dotata spesso anche di menischi artificiali mobili: il progresso fa correre al ginocchio qualche rischio in più, ma ci fornisce anche protesi tanto raffinate, da essere veri e propri "ricambi autorizzati. Anche a 80 anni, anche in Mutua.

MERCATI PER GOURMET
Milano, 12 febbraio 2001 - L'immagine dei mercati alimentari all'aperto viene solitamente associata a scenari caldi da Mediterraneo e dintorni. Eppure anche la continentale Germania possiede una grande quantità di mercati assai vivaci e piacevoli da visitare in ogni stagione. Ne è testimone, per esempio, il Viktualienmarkt di Monaco di Baviera, autentico crocevia di gourmet che qui trovano, oltre alle classiche specialità bavaresi come i würstel in mille variazioni, spezie rare, primizie, formaggi francesi di prima qualità e vini pregiati. Un altro mercato tra lo chic e il popolare-etnico è quello berlinese che si tiene nella Winterfeldtplatz, al quale ogni martedì e venerdì fa da contrappunto il caratteristico Türkenmarkt (mercato dei turchi) sulle rive del Landwehrkanal, tripudio di profumi, costumi e sapori orientali. Amburgo, all'estremo nord, può vantare il Fischmarkt, il mercatino del pesce che si tiene la domenica mattina in riva all'Elba; un luogo molto caratteristico, famoso per i venditori di anguille che decantano a gran voce la loro mercanzia. Ad Augsburg lo Stadtmarkt sull'omonima piazza è animato da contadini che vendono personalmente i loro prodotti, un posto ideale per assaggiare salumi e formaggi della tradizione bavarese. Molto belli per lo scenario architettonico che li circonda anche i mercati alimentari di Erfurt in Turingia, dell'anseatica Lubecca, di Friburgo nella Foresta Nera e di Lüneburg, roccaforte sull'antica Via del sale. A Weimar il mercato alimentare ha tra le sue specialità graziose trecce di cipolline da appendere in cucina. Info: Germania Turismo, tel. 02-84744444, fax 02-2820807, C. P.10009, 20110 Milano-Isola, e-mail: gntomil@d-z-t.com

BERLINO: OTTO SECOLI DI GIOVINEZZA
Milano, 12 febbraio 2001 - La più importante destinazione della Germania turistica, si estende su una superficie di circa 900 kmq, vuoi dire 9 volte quella di Parigi. Oltre 3,4 milioni di persone vivono nella metropoli tedesca, che è formata da 12 Bezirke (quartieri) ad amministrazione autonoma, con propri municipi, mercati ecc. La spiegazione di questo fenomeno è nello sviluppo storico di Berlino, nata, nel 1920, come "Grossberlin", dall'unificazione di 8 città, 59 comuni di campagna e 27 quartieri rurali. "Una città costretta ad un continuo divenire" : è forse questa la più comune ed azzeccata definizione che viene assegnata alla città di Berlino. Infatti, un tempo capitale della Prussia e successivamente capitale culturale degli Anni Venti, oggi porta d'accesso verso l'Europa dell'Est, la metropoli tedesca sta affrontando la sua ennesima rinascita. Berlino fu nominata e documentata, per la prima volta, nel 1237. Con i suoi otto secoli non ancora compiuti, la capitale tedesca è piuttosto giovane rispetto a tante altre metropoli europee, ma non ha eguali per ricchezza di vissuto e per i colpi inferti dal destino. Divisa in due già dalla nascita, in Berlino e Coelln, i due nuclei originari, ancora divisa in due dopo la seconda guerra mondiale; splendore e miseria, tolleranza e terrore, ingegno e tirannia, bellezza e banalità hanno segnato Berlino nel corso dei secoli. Qui hanno regnato principi, rè ed imperatori; menti eccelse hanno arricchito il mondo della cultura e della scienza, senza però riuscire a impedire guerre e dittature. Con la caduta del "Muro", il 9 novembre 1989, per Berlino è cominciata una nuova era, le cui più importanti tappe sono rappresentate dalla riunificazione della Germania, nel 1990, dalla scelta di Benino come vecchia e nuova capitale tedesca, nel 1991, e dal trasferimento di governo e parlamento nello storico centro della città, conclusosi nel 1999. Divisa e isolata per decenni, Berlino sta risorgendo: giovane e dinamica, appassionata e seducente più che mai. A chi volesse intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta della capitale tedesca, raccomandiamo la straordinaria esposizione, che riscuote successo ormai dal 24 giugno scorso, presso il Kudamm-Karree, in Kurfurstendamm 207-208. Sotto il titolo "A Story of Berlin", viene proposta, su 4 livelli e circa 6.000 mq, un eccezionale evento multimediale che, in oltre 20 tappe, illustra quasi 800 anni di storia cittadina. L'ospite parte per un'escursione, sotto e sopra terra, iniziando il percorso da un bunker atomico per concluderlo a 70 metri d'altezza con una splendida panoramica sulla capitale. 26 stanze tematiche presentano in ordine cronologico i momenti più significativi della storia berlinese, dalla sua fondazione come centro commerciale, attraverso gli sviluppi come residenza prussiana fino alla Berlino odierna, una metropoli degli estremi, luogo d'incontro delle culture e città più veloce del mondo. Non mancano certo i riferimenti agli anni bui del nazionalsocialismo, alla Guerra Fredda, alla caduta del Muro ed alle visioni della "Repubblica Berlinese". L'esposizione è aperta, ogni giorno, dalle ore 10 alle ore 20; di sabato fino alle ore 22.

L'UNGHERIA ALLA BIT DI MILANO
Milano, 12 febbraio 2001 - Il 2001 in Ungheria sarà l'anno del turismo attivo, a cui saranno dedicati anche i nuovi opuscoli dell'Ente del Turismo Ungherese, l'edizione italiana sarà presentata proprio in occasione della Bit. Ecco alcuni dei temi principali: acque rigeneranti e curative, pesca sportiva, itinerari in bicicletta e in canoa, golf e trekking. Si ringiovanisce anche lo stand dell'Ungheria, mostrando un aspetto più moderno e tecnologico rispetto agli anni precedenti. Quest'anno si è cercato di migliorare soprattutto la funzionalità dello spazio espositivo, la riuscita di tale impresa è dimostrata dal prestigioso premio "Thè Best Stand For Doing Business" vinto alla Wtm 2000 di Londra. Anche per quanto riguarda l'attrazione, quest'anno l'Ungheria si stacca per un po' dalle sue tradizioni millennarie. Presenterà il Sig. Handtuch Mihàly, barman di fama mondiale nella preparazione di cocktails, il quale offrirà naturalmente le sue specialità ai visitatori.

SAN VALENTINO: CLARENCE PRESENTA LA FESTA DELL"AMORE PIU" BELLA DEL WEB! GADGET CLARENCIANI E LETTERE D'AMORE PER FAR FELICI GLI INNAMORATI
Milano, 12 febbraio 2001- Clarence www.clarence.com   presenta il più bel S.Valentino della storia dei web! Regali originali firmati Clarence e biglietti d'auguri personalizzati recapitati direttamente dall'angelo di Internet. Milioni di innamorati cominciamo a entrare in crisi per l'ansia da regalo? Ci pensa Clarence, con stelline, cioccolatini e rose rosse, e un'idea nuova e originale che sta già conquistando i cuori agitati dei web. Una straordinaria serie di Sms con le più belle frasi d"amore e tante suonerie per regalare una colonna sonora alla passione, le esclusive fiashcards e le nuove cartoline di San Valentino sono disponibili e gratuiti per tutti gli utenti; di Clarence. E per chi ha voglia di un regalo particolare, basta entrare in Clarence shop: magliette, felpe, cappellini, zaini e tutto quanto fa Clarence, potrà essere acquistato via Internet e recapitato direttamente alla propria metà, accompagnato da un'irresistibile lettera d'amore, da una fotografia e da tutto quello che si desidera. Clarence shop è l'unico aperto 24 ore su 24, perché nessuno clarenciano innamorato resti senza regalo per la sua Valentina! Ma nel giorno di festa e dell'esplosione amorosa, Clarence pensa anche ai cuori solitari: per questo c"è Spraydate, la piazza virtuale di Clarence fatta apposta per far incontrare le anime gemelle, fare amicizia e flirtare sul web.

GIOCO TELEFONICO PER SAN VALENTINO ''CHE UNISCE LA COPPIA''
Milano, 12 febbraio 2001 - Per partecipare al gioco, riservato ai clienti Blu2, sara' sufficiente registrasi sul sito internet www.blu.it  oppure chiamare il numero gratuito 4466: si riceveranno cosi' sul cellulare messaggi di testo che guideranno alla conquista dei premi. Infatti,in occasione di San Valentino, Blu lancia il primo concorso telefonico ''che unisce la coppia'', con premi come viaggi e ricariche di 50.000 lire (Iva inclusa) di traffico telefonico. Contemporaneamente, viene lanciata l'opzione Blu2 Express, che consente di chiamare il numero scelto a 180 lire piu' Iva al minuto senza scatto alla risposta, ed inviare Sms a 100 lire piu' Iva. Sia Blu2 che Blu2 Express, dal 10 a 28 febbraio si potranno attivare gratuitamente.

SAN VALENTINO NEL MONDO: TANTI MODI PER DIRE 'TI AMO' PICCOLO VADEMECUM PER IL 'VIAGGIATORE INNAMORATO'
Milano, 12 febbraio 2001 - Cupido, come Babbo Natale, parla tante lingue diverse. In ogni Paese, in ogni regione del mondo ci sono segni e tradizioni locali che esprimono il sentimento universale dell'amore. Ecco alcuni suggerimenti per trovare sempre le parole... e il regalo giusto, per un San Valentino 'internazionale'. Germania ? 'Ich liebe dich' Nel giorno di San Valentino, in Germania, gli innamorati si scambiano biglietti, piccoli regali e fiori. Non ci sono particolari tradizioni per esprimere il reciproco amore, ma una cena romantica o un locale con musica soft hanno sempre il loro effetto. Gran Bretagna ? 'I love you' Gli ammiratori segreti sembrano essere una tradizione tipica della Gran Bretagna, dove i messaggi romantici, i biglietti e i fiori vengono inviati in modo del tutto anonimo. A partire dallo scorso anno, l'invio di biglietti elettronici e di messaggi online sta ottenendo molto successo. Olanda ? 'Ik hou van je' Come in molti altri Paesi, il giorno di San Valentino in Olanda e' vissuto con una particolare atmosfera romantica che comporta cene a lume di candela e una grande quantita' di fiori. Gli innamorati si scambiano regali davvero personali, a testimonianza del loro forte sentimento d'amore. Anche in Olanda, le persone innamorate spediscono biglietti anonimi al proprio amato. Qualche vota decidono di rivelarsi e qualche volta invece rimangono nell'anonimato per sempre. Uno dei doni tradizionali piu' diffusi e' una liquirizia a forma di cuore. Spagna ? 'Te quiero' In Spagna la tradizione piu' diffusa per il giorno di San Valentino e' far recapitare un mazzo di rose rosse, passionali come solo gli spagnoli sanno essere, alla persona amata. Anche nella sempre piu' tecnologica Spagna, la nuova tendenza tra i giovani innamorati e' l'invio di un biglietto via posta elettronica. Stati Uniti ? 'I love you' Negli Stati Uniti il giorno di San Valentino viene festeggiato indistintamente da tutte le generazioni. Anche i bambini, infatti, il 14 febbraio si scambiano piccoli biglietti che riportano soggetti graziosi e simpatici raffiguranti personaggi dei cartoni animati come i Pokemon, o Hello Kitty. I cioccolatini, i fiori e i gioielli sono i regali piu' tradizionali, ma anche gli americani hanno iniziato a scambiarsi doni piu' utili e personali, come CD, libri, oggetti e suppellettili per la casa. E' tradizione che la notte di San Valentino gli innamorati organizzino una cena romantica, a lume di candela, con la tavola apparecchiata nel modo piu' accurato e una profusione di fragole e champagne. Svezia ? 'Jag älskar dig' Sebbene in Svezia il 14 febbraio non sia una festa tradizionale, molte persone spediscono biglietti di San Valentino e regalano fiori o cioccolatini ai propri innamorati. Sempre piu' commune, nel freddo Nord, l'usanza di regalarsi una vacanza al sole dei Tropici.

SAN VALENTINO AL TRUSSARDI MARINO ALLA SCALA
Milano, 12 febbraio 2001 - In occasione della festa di San Valentino, il giorno 14 febbraio, il Ristorante Cafeteria Marino alla Scala, esclusivo ristorante nel cuore di Milano con vista su Piazza della Scala, propone una cena a lume di candela ed offrirà ai suoi ospiti un omaggio Trussardi Marino alla Scala. San Valentino 2??1: Menu del 14 febbraio: Aperitivo con flute di Champagne con ostrica; Sushi di riso e tonno; Crostino di granchio e sedano rapa. Sfogliatina di foie gras in salsa di ribes e aceto balsamico; Riso mantecato con canestrelli e asparagi; Scaloppa di branzino selvaggio con carciofi e tartufo nero; Sorbetto al mandarino e frutto della passione; Mousse di cioccolato con cialda di zucchero, salsa al lampone. Caffè e piccola pasticceria Per informazioni Tel 02/80688201 o al numero di fax 02/80688287. cafeteria@trussardi.it

IL NUOVO OMEGA DE VILLE CON SCAPPAMENTO CO-AXIAL " UNA RIVOLUZIONE DELL'ARTE OROLOGIERA
Milano, 12 febbraio 2001 - Dopo anni di studi intensivi e di stretta collaborazione con il maestro orologiaio britannico George Danieis, Omega è orgogliosa di presentare un'autentica rivoluzione Dell'arte orologiera: il nuovo Omega De Ville con scappamento Co-Axial. Rispetto ai modelli con scappamento tradizionale, l'innovativo principio alla base di questa entusiasmante innovazione offre concreti vantaggi. Durante i suoi centocinquant'anni di storia, il marchio Omega si è sempre contraddistinto per dinamismo ed apertura a nuove, rivoluzionarie idee. Uno dei primi esempi di questa filosofia consiste nel procedimento introdotto al fine di produrre lo straordinario calibro a 19 linee, progettato nel 1894. L'idea si rivelò doppiamente rivoluzionaria: per la prima volta, i componenti prodotti risultavano completamente intercambiabili e gli stessi modelli finiti venivano prodotti utilizzando un procedimento cosidetto di "assemblaggio per fasi", simile ad una moderna catena di montaggio. Il calibro risultante, battezzato Omega, servi da prototipo per la produzione di orologi particolarmente precisi dal prezzo estremamente concorrenziale, che avrebbero contribuito a fare di Omega il principale produttore svizzero del settore orologiero. Durante la prima metà del ventesimo secolo, la produzione venne dominata dai cronometri da taschino di produzione Omega, affiancati da quelli da polso con l'arrivo, nel 1938, del famoso calibro da 30 mm. Ne! 1964, i cronometri Omega si aggiudicarono i due terzi dei certificati di cronometro emessi in Svizzera. Il considerevole successo conseguito dai modelli Omega dipende senza dubbio dalla reputazione del marchio, considerato impareggiabile quanto a precisione. Omega può infatti vantare ben settantadue record mondiali di precisione, compreso quello, tuttora imbattuto, conseguito nel 1936 in tutte le categorie presso l'osservatorio Kew-Teddington di Londra con un punteggio di 97,8 su 100. A questa reputazione Omega deve inoltre la propria invidiabile tradizione nei settore del cronometraggio sportivo. Nel 1932, la casa svizzera è stata infatti la prima società a venire nominata cronometrista ufficiale di tutte le discipline otimpiche, un privilegio concessole in tutto ventun volte durante il secolo scorso. Omega sì vide aggiudicare un ulteriore riconoscimento del proprio ruolo d'avanguardia nel 1952, quando le venne assegnata l'Olympic Cross of Merit per gli "straordinari servizi prestati al mondo dello sport" dopo aver conseguito un altro risultato d'eccezione: la creazione di Omega Time Recorder, il primo coronografo elettronico al quarzo in grado di registrare tempi con una precisione di un millesimo di secondo. Del resto, Omega non fa che riconfermarsi all'avanguardia del settore del cronometraggio sportivo: il record mondiale più recente risale al 2000 quando, per la prima volta, il nuovo sistema "Live Timing" di produzione Omegatiming ha consentito agli appassionati di accedere via Internet, in tempo reale, ai risultati delle gare di nuoto. Il nuovo modello De Ville con scappamento Co-Axia! non poteva che essere if frutto della tradizione Omega, da oltre centocinquant'anni all'avanguardia dell'arte orologiera e cronometrica, li fulcro del nuovo scappamento consiste in una doppia ruota di scappamento Co-Axiai ed in un'ancora di nuova concezione, caratterizzata da tré leve in rubino. Questa nuova tecnologia riduce l'attrito sperimentato dailo scappamento ed incr-ementa la precisione a (ungo termine dell'orologio, con conseguente allungarsi degli intervalli di manutenzione: una qualità sottiìneata dalla garanzia triennale che accompagna il nuovo, esclusivo modello. L'orologio, disponibile nelle versioni in oro giallo 18 carati o acciaio, è caratterizzato da linee classiche ispirate a rinomati modelli Omega degli anni '50 ed allo straordinario orologio Centrai Tourbillon del 1994. La purezza di linee della cassa interamente lucidata è accentuata dalla forma delle anse, ispirata al prestigioso stile anni '50. Un elemento d'epoca parti col armente affascinante è costituito dall'esclusivo bracciale in metallo, simile a quello di cui erano equipaggiati i famosi modelli Omega Constellation di allora: costituito da minuti tasselli di intricata manifattura e caratterizzato da maglie centrali satinate che contrastano con la finitura lucida dei bordi, offre a chi lo indossa un comfort senza pari. L'orologio è disponibile anche nella versione dotata di cinturino in alligatore sagomato e dai bordi laminati, con fìbbia déployante a finitura lucida in oro 18 carati o acciaio. L'eleganza dei modelli in oro giallo è valorizzata da quadranti blu od argento, mentre le versioni in acciaio dispongono di quadranti neri od in rutenio. II quadrante è bombato, caratterizzato da una sezione centrale rialzata di 0,35 mm e da un lego Omega in rilievo, indici in rilievo sfaccettati nonché lancette delle ore Alpha-style e dei minuti a foglia, dotate di inserti luminescenti al fine di garantire la massima visibilità notturna. I modelli dotati di quadrante in tinte più chiare sono ulteriormente valorizzati da una lancetta dei secondi realizzata in acciaio brunito. A proteggerli, un vetro zaffiro antigraffio con trattamento multistrato antiriflesso all'interno. Il nuovo De Ville con scappamento Co-Axial è disponibile in tré versioni diverse. Al modello standard Automatic Chronometer con movimento Omega calibro 2500 si affiancano modelli dotati di indicatore dell'autonomia di carica al 6 e contatore dei piccoli secondi al 9 (calibro Omega 2627) e di lancetta centrale 24 ore e ghiera 24 ore per la consultazione dì un secondo fuso orario (calibro Omega 2628). Ciascun movimento è un cronometro a carica automatica dotato di certificato COSC (Contròie Officiel Suisse des Chronomètres), fìnitura guilloché, decorazione a cótes de Genève, ponti lucidati e smussati, superfici rodiate ed incisioni dorate. Ciascun orologio dispone di un'autonomia di carica di 44 ore ed è impermeabile fino a 100 metri di profondità. Per informazioni al pubblico: tel 02/575971 - www.omegawatches.com

NITESCRIBE TRANSLUCENTE, LA PENNA CHE ILLUMINA LE IDEE
Milano, 12 febbraio 2001 - "NiteScribe", la geniale penna luminosa unica nel suo genere, si veste di nuovi colori translucenti per aggiungere all'accurato design quel glamour che la rende ancora più desiderabile. Luma Inc. ha infatti pensato a quanti, pur amando computer e tecnologia, non sanno fare a meno dei "vecchi e cari", insostituibili oggetti, come ad esempio la penna. Vi è mai capitato di svegliarvi di notte con un'idea che volete subito mettere nero su bianco volendo evitare il flash di una lampadina, o comunque di dover scrivere senza avere fonti di luce? "NiteScribe Translucente" con un semplice 'clic' aziona un potente led luminoso che rischiara l'area di scrittura. E' utilissima anche per studenti, personale sanitario, lavoratori notturni e per quanti altri usi vengano in mente. Realizzata con comoda impugnatura ergonomica è disponibile in rosso, giallo e blu e funziona con due batterie a pastiglia a corredo. "NiteScribe Translucente" è in vendita presso cartolerie, articoli da regalo e negozi di illuminazione a £.14.900.

DA MISIS STRAORDINARI GIOIELLI IN ARGENTO
Milano, 12 febbraio 2001 - "Misis", azienda vicentina nata nel 1986, produce e commercializza gioielli in argento. L'azienda si è sviluppata rapidamente non solo nel mercato italiano, ma anche in quello internazionale, avvalendosi di una crescente rete di agenti e partecipando alle principali fiere del settore. E' stato inoltre da poco allestito uno show room nel centro di Madrid, una conquista ulteriore che dimostra l'ascesa costante di "Misis". Per lo scorso Macef "Misis" ha creato una collezione di gioielli che fanno dell'essenzialità la loro forza, una collezione in cui la creatività trae spunto dall'arte e dall'architettura. Lo spessore decorativo è racchiuso nelle forme create con cura artigianale, ma assolutamente prive di elementi ridondanti. Tutti i gioielli, realizzati interamente in argento 925, hanno forme sia classiche che moderne che riescono a soddisfare le differenti esigenze di un pubblico femminile sempre più pretenzioso. "Misis", per questo, è da sempre un'azienda attenta ai mutamenti della moda. Questo le ha permesso di fornire sempre degli accessori che completino l'abbigliamento, impreziosendolo e personalizzandolo. La collezione è molto ampia e presenta, accanto ai modelli basici e sempre attuali, dei gioielli sfiziosi e di tendenza. Orecchini-lance, anelli-scudo, collane-catene che abbelliscono la schiena nuda e bracciali-manette sono i protagonisti di questa collezione molto allegra e vivace. In linea con le tendenze della moda vengono proposti gioielli impreziositi da pietre colorate di differenti tipologie: pietre naturali come l'acquamarina, il quarzo rutilato, l'ametista vengono utilizzate per decorare anelli, ciondoli e bracciali. Non mancano inoltre le pietre sintetiche quali strass e zirconi da cui nascono anelli, bracciali e spille di grande effetto. A completare la collezione anche gioielli decorati con perle non solo bianche ma anche colorate. "Misis" ha creato una collezione di gioielli straordinari che vestono con eleganza la nuova donna, moderna e attuale. Gli argenti di "Misis" rappresentano quel qualcosa in più che personalizza il look di ogni donna. Per ulteriori informazioni: Misis srl, Via dell'Edilizia 58, 36100 Vicenza - tel. 0444-961334, fax 0444-964261, e-mail misis@prof.it

BREIL STONES:"CHI HA PECCATO INDOSSI LA PRIMA PIETRA LA TRASGRESSIONE IN UN GIOIELLO
Milano, 12 febbraio 2001 Breil, leader nel settore dell'orologeria, lancia un'importante sfida del mercato e presenta Breil Stones, la sua prima linea di gioielli. La grande vitalità e la potente energia che il marchio ha da sempre comunicato sono sapientemente espresse dai materiali e dalle forme dell'intera linea. Protagonista assoluto è l'acciaio, con la sua espressione di modernità graffiante, con il senso di forza che la materia stessa comunica, con il suo colore affascinante che esprime un'energia estremamente diretta. Quasi a voler rafforzare la scelta dei materiale primario, anche le pietre utilizzate hanno la lucentezza dei metallo: il grigio deciso dell'ematite, la dolce trasparenza della labradorite, o la luminosità dei diamanti. la collezione, si sviluppa in quattro linee che esprimono le due anime di Breil: da una parte la freddezza e la determinazione, simboleggiate dalle linee Steel Blast e Steel Clouds, dall'altra il calore e la sensualità che ritroviamo in Steel Lights e Steel Magnolia. La forte personalità delle creazioni è data, quindi, dai contrasti che la caratterizzano: nei tratti e nel design, dove si intrecciano linee sinuose e linee squadrate. La lavorazione, che per le sabbiature e le spazzolature dei metallo evidenze il contrasto tra il lucido e l'opaco di un gioiello moderno rifinito ancora manualmente. Inoltre l'accostamento dei materiali, dove, in alcuni pezzi, il forte carattere dell'acciaio si attenua e lascia il posto alla purezza delle pietre. Con Breil Stones, l'azienda ha voluto coniugare materia, forma ed essenza in modo che insieme potessero esprimere la modernità, la ricercatezza e la qualità di un marchio leader. Una scelta audace che rispecchia l'immagine trasgressiva di Breil, sempre in anticipo sui tempi. Il lancio della collezione sarà sopportato da un'importante campagna stampa pianificata sulle principali testate con una maggiore concentrazione nel periodo natalizio. La testimonial, Carré Otis, rispecchia pienamente l'immagine della donna Breil Stones come simbolo di una femminilità che si muove al passo coi tempi, e che si caratterizza per la sua forte personalità ma anche per la sua bellezza e seduzione, trasgressione, ironia e peccato. Una scelta, anche questa, in linea con l'immagine dinamica e glamour dell'azienda. La collezione Breil Stones verrà presentata alla stampa internazionale in occasione della fiera di Basilea a Marzo e sarà disponibile a partire da aprile nelle migliori gioiellerie.

"EVVIVA" AL MACEF DI MILANO DOVE FORMA E COLORE DIVENTANO I PROTAGONISTI ASSOLUTI
Milano, 12 febbraio 2001. Evviva, realtà specializzata nella vendita al dettaglio di articoli da regalo e per lista nozze, è stata presente al Macef con un catalogo che comprendeva oltre 600 prodotti disponibili in diverse varianti di colore. La società si è presentata all'edizione di primavera della principale mostra internazionale dedicata al settore degli articoli per la casa e da regalo con un assortimento davvero ricco di novità. Tra queste merita una particolare attenzione la linea denominata Retrò. Nata dal restyling di prodotti ispirati agli anni '50 '60, Retrò è una serie nuovissima che comprende due biciclette in acciaio e midollino (una da uomo, l'altra da donna), una bilancia da cucina disponibile in sei colori e una macchina da caffè. Oltre a Retrò, naturalmente Evviva ha presentato al Macef l'intera gamma di articoli che fanno parte del suo catalogo ricchissimo di novità. Tutti caratterizzati da un design esclusivo, i prodotti sono catalogati nelle seguenti linee: Amici: comprende oggetti che aiutano la vita quotidiana nella casa (lo spremiagrumi, il batticarne, il tostapane, la bilancia, i cavatappi, il frullatore, il posacenere). Amicissimi: si tratta degli stessi prodotti della serie Amici riproposti all'interno di una linea completa nei colori Evviva (nero, crema e bianco). Arianna: include oggetti per la casa (il porta CD, il porta tovaglioli, il porta spezie, il porta riviste, etc.) realizzati in filo d'acciaio. Break: identifica la sedia regista in lega di alluminio, il tavolo e le sedie in acciaio e plastica coloratissima, oltre agli sgabelli bar interamente realizzati in acciaio. Evvetro: in questa linea la trasparenza del vetro è unita a forme che evocano esotismo per una casa e una tavola trendy. Funny World: consiste in una rivisitazione giocosa di quelli che sono i prodotti base del catalogo Evviva. Fantasia: è la linea legata a oggetti (come il cavatappi, il tritaghiaccio, lo spremiagrumi, etc.) proposti con forme e colori molto originali. Futura: comprende diversi articoli in acciaio dalle forme innovative (il cavatappi, il portabiancheria, il set da cucina, lo spremiagrumi, il tostapane, etc.). Happy Colour: in questa linea rientrano porta oggetti in plastica colorata semitrasparente per un tocco di brio e allegria in ogni stanza della casa. Happy Forest: include oggetti per la tavola dal design particolare: i segna posto, i porta frutta, le tovagliette americane, i porta tovaglioli, etc. In piedi: vi appartengono i porta bottiglia, i porta tovaglioli e altri porta oggetti che hanno come base d'appoggio una coppia di piedoni. Olimpo: comprende il tritaghiaccio elettronico professionale, i ventilatori, la bilancia pesapersone, le bilance da cucina in acciaio, etc: prodotti lineari che pur nella loro semplicità evocano nel design le forme della classicità. Penguin: ne fanno parte oggetti per la tavola che presentano una silhouette simile a un pinguino, come il cavatappi, il set olio e aceto, il set sale e pepe, i tappi per bottiglie, etc.. Travelling: sono le borse e le valigie concepite per uomini e donne al passo coi tempi. Trolley: contraddistingue i carrelli da cucina e da bagno in plastica e acciaio, sinonimo di funzionalità.

SALON DU MEUBLE DE PARIS UNA EDIZIONE MOLTO POSITIVA
Milano, 12 febbraio 2001 - Oltre 43.0000 acquirenti ed arredatori, professionisti venuti da più di 100 Paesi. La partenza del periodo dei saldi non sembra aver impedito ai francesi di andare al Salone del Mobile di Parigi, perchè si è registrata una progressione del 2,2% di questi ultimi. In quanto agli acquirenti stranieri erano il 5,7% in più che nel gennaio 2000. Eccetto la zona Asia di cui la partecipazione è stata stabile nel 2001 - il Salone ha registrato una diminuzione dei visitatori venuti da Taiwan, una stabilità di quelli dal Giappone, un aumento del 45% dei Cinesi - l'insieme delle zone geografiche è in crescita. Il Salon du Meuble de Paris ha registrato un sviluppo spettacolare su certi Paesi e più particolarmente la Russia (+33%) e gli Stati Uniti (+32%) ma anche l'Europa dell'Est +18%; l'Africa +10%, il Medio Oriente +17% particolarmente Turchia ed Emirati Per qunato riguarda l'Europa in complesso aumento del 5% - stabile il numero di visitatori dall'Italia, in aumento gli Inglesi (+21%), gli Spagnoli (+15%) e gli Olandesi (+31%). Buone già da ora le prospettive per il prossimo Salon du Meuble de Paris nel gennaio 2002.

FLORMART/MIFLOR
Milano, 12 febbraio 2001 - dal 16 al 18 febbraio alla Fiera di Padova c'è Flormart/Miflor, il Salone Internazionale del florovivaismo organizzato da Fiera Milano e Padova Fiere (orario 9-18). A A Padova 450 espositori su 50.0000 metri quadrati (+20% rispetto al 2000) presenteranno le novità florovivaistiche primaverili. Tra le iniziative più importanti segnaliamo: - venerdì 16 febbraio: Il Premio "La città per il verde" ai Comuni Italiani che si sono distinti nella gestione del verde pubblico e del territorio. - sabato 17 febbraio: Convegno "La costruzione del Paesaggio in Olanda" - Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

UN TANDEM FIERISTICO FORTE: A+A ED ENVITEC IN CONTEMPORANEA NEL MAGGIO 2001 A DUESSELDORF
Milano, 12 febbraio 2001 - L'offerta più completa per la tutela ambientale in combinazione con la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Dal 14 al 17 maggio con le due manifestazioni (Sicurezza sul lavoro + medicina del lavoro), la Messe Duesseldorf presenterà una duplice Fiera Internazionale sui temi tutela dell'ambiente, sicurezza e salute sul lavoro. Si possono reperire immagini ed informazioni sul sito www.a-und-a.org   e www.envitec.de   . In Italia Honegger Promotion tel 02 4779141 fax 02 48953748 info@andarperfiere.it   www.andarperfiere.it 

CHAGALL :UNA GRANDE ANTOLOGICA A LUGANO LUGANO, MUSEO D'ARTE MODERNA 8 MARZO - 1 LUGLIO 2001
Milano, 12 febbraio 2001 - Per la primavera 2001 il Museo d'Arte Moderna di Lugano sta organizzando una nuova grande mostra, che fa seguito a quelle di Edvard Munch (1998), Amedeo Modigliani (1999), Ernst Ludwig Kirchner (2000), particolarmente apprezzate dal pubblico e dagli intenditori. L'attenzione è questa volta puntata su Marc Chagall (Vitebsk 1887 - Saint-Paul-de-Vence 1985) con una rassegna che si configura come una antologia completa dell'arte del maestro russo, fatto questo assolutamente unico, se si pensa che tutte le più recenti mostre imperniate su Chagall ne hanno privilegiato solo periodi e capitoli limitati. L'esposizione al Museo d'Arte Moderna di Lugano presenterà infatti al primo e al secondo piano oltre 80 dipinti su tela, dai primi anni russi (1908-1910) fino all'ultima produzione francese (1960-1980). L'esposizione prevede come consuetudine un percorso cronologico con momenti tematici singoli, che permettono di cogliere tutte le influenze e le trasformazioni, e distinguere così i principali capitoli iconografici chagalliani. Il terzo piano è invece interamente dedicato alla produzione su carta: non incisioni o litografie, ma opere originali (circa una quarantina di esemplari) che, tra acquerelli, guazzi e disegni, integrano, evidenziando gli aspetti più immediati della sua ricerca, la produzione pittorica proposta nei piani precedenti. Eccezionalmente sarà possibile ammirare anche alcuni esempi della produzione scultorea di Chagall. Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Skira in due versioni (italiano e tedesco) con riproduzioni a colori di tutte le opere e saggi dei più importanti studiosi dell'opera del grande maestro, tra i quali figurano, con il curatore Rudy Chiappini, Nicoletta Misler, Ziva Amishai-Maisels, Gianfranco Bruno, Sylvie Forestier, Arturo Carlo Quintavalle, Jean-Michel Foray, Viviane Tarenne e Flaminio Gualdoni. Particolare cura è inoltre posta alle schede di commento alle opere, affidate a Sylvie Forestier, Françoise Rossini-Paquet e Elisabeth Pacoud-Rème, e alla biografia e agli apparati, curati da Barbara Paltenghi. Il percorso espositivo - "L'arte di mettere insieme colori contrastanti equilibrandone i rapporti reciproci, e di creare le forme più semplici possibili": questo è l'unico insegnamento che Léon Bakst, insegnante alla scuola Zvantseva, trasmette ai suoi allievi, e che Marc Chagall cerca, in ogni modo, di far proprio. Le prime sale dell'esposizione ci fanno assaporare il clima di quegli anni (1908-1910) - che potremmo definire "dell'apprendistato chagalliano"- attraverso alcune delle prime "arditezze pittoriche" dell'artista, caratterizzate da movimenti fluenti e flessuosi, ritmi incalzanti, ma soprattutto colori brillanti, puri, energici, fauve, audacemente accostati. Le sale successive, proseguendo il percorso cronologico raccolgono opere realizzate nell'arco di quattro anni (1910-1914), forse da considerarsi i più decisivi e risolutivi per l'artista e la sua arte. Nell'agosto 1910, infatti, Chagall lascia la "sua" Russia, per approdare a Parigi, dove scopre una "prodigiosa luce-libertà" aleggiare attorno alle persone. Ne è affascinato e incuriosito. Nonostante dominino nella Parigi di quegli anni Futurismo, Fauvismo, Cubismo e differenti effervescenze pittoriche, l'artista, pur attingendovi per arricchire il proprio linguaggio figurativo, sfugge a qualsiasi tentativo di teorizzazione e categorizzazione. Chagall prende l'avvio da vissuti quotidiani e ricordi personali, e il risultato finale è più un luogo poetico, una realtà altra, onirica, che una trasposizione oggettiva vera e propria. Il 1914 è per Chagall un anno particolarmente importante: la sua fama inizia a precederlo nella cerchia degli artisti e nel milieu intellettuale di Parigi; comincia a vendere alcune opere; partecipa a importanti collettive a Parigi e ad Amsterdam, ed è protagonista della prima sua mostra a Berlino. È approfittando di questo ultimo viaggio berlinese, che torna, nel 1914, a Vitebsk, dove la dichiarazione di guerra lo costringerà a fermarsi per otto anni, fino al 1922. Nuovamente in patria realizza un numero impressionante di quelli che definisce "suoi documenti": ritratti familiari e paesaggi legati alla terra tanto amata, riuscendo a manifestare l'abilità e la padronanza del colore acquisita negli anni parigini. L'arte della memoria non abbandona Chagall nemmeno quando nel 1922 lascia la Russia per fare ritorno a Parigi. Anzi, non appena scopre che gran parte delle opere lasciatevi in precedenza sono andate perse, si dedica freneticamente a riprodurle, replicarle e a fare di uno stesso soggetto più versioni, modificandone ovviamente lo stile. È sempre di questi anni la scoperta di un particolarissimo gusto per una natura esuberante e luminosa (forse legata ai paesaggi della Francia mediterranea), che si manifesta nella serie dei bouquets, "fatti" di una materia spessa, quasi tattile. "I fiori?...non li posso veder morire, per questo li metto sulla tela, e così, vivono un po' più a lungo" Nel 1930 Chagall accetta l'incarico, da parte di Ambroise Vollard, editore parigino, di illustrare la Bibbia; lavoro per il quale ritiene opportuno un viaggio alla scoperta della Palestina. Contrariamente alle sue abitudini, nel momento in cui si trova in quel paesaggio, dalla morfologia così insolita, arso e brullo, e al tempo stesso ricco di una luce spirituale e magica, sente il desiderio di lavorare all'aperto. Negli anni a seguire, avvenimenti altamente drammatici (il volgersi del nazismo, le leggi antisemite e la conseguente distruzione di alcune sue opere), aggiungono nuovi temi, gravi e tristi, al già vasto repertorio chagalliano. La Révolution, grande composizione iniziata nel 1937 e alla quale lavorerà a lungo, è opera premonitrice dei tragici avvenimenti degli anni a seguire. Successivamente sarà smembrata, dando vita al celebre trittico Résistance-Résurrection-Libération a cui l'artista lavorerà separatamente. Comune a tutte e tre è la presenza di Cristo martire, cui fanno da contorno rabbini, ribelli armati della rivoluzione sovietica, uomini, donne, vecchi e bambini, musicanti, ballerini, acrobati e saltimbanchi simbolo di quell'intero popolo perseguitato a cui appartiene Chagall stesso. Il 1939 segna la fine di un'epoca. Con l'avvento della seconda guerra mondiale la famiglia Chagall deve abbandonare Parigi; è il maggio 1941 quando Marc, Bella, Ida e ben 1500 chili di opere "impacchettate", si imbarcano alla volta degli Stati Uniti, dove Chagall incontra non solo il brulichio newyorchese, ma soprattutto gli squillanti e intensissimi rossi messicani. "Tutto è divenuto tenebra": queste poche parole rivelano il profondo dolore di Chagall di fronte alla morte dell'adorata Bella, avvenuta il 2 settembre del 1944. Dopo un lungo periodo di inattività (si racconta che volse le tele al muro per molti mesi), tuttavia, la sua energia non va esaurendosi; al contrario. Tornato in Francia si cimenta in una serie particolarmente ricca di opere a carattere biblico. Fin dalla tenera età, Chagall ha imparato, attraverso insegnamenti religiosi, ad andare oltre l'apparenza e cogliere il legame d'amore che unisce ogni cosa. È questa capacità di trascendere che sembra aver spinto l'artista a farsi, in un certo qual modo, messaggero di contenuti religiosi. Il tutto attraverso quel linguaggio muto, fatto di gialli brillanti, rossi vibranti e verdi intensi. "Forse esiste un altro occhio, un'altra vita, un occhio di un altro genere, e posto altrove, non dove siamo abituati a trovarlo...": questa è la chiave di lettura per le tele raccolte nelle ultime sale, che abbracciano un ampio lasso di tempo: dal 1956 fino agli ultimi anni della produzione chagalliana; da quelle "nuovamente" a carattere biblico ad altre nuovamente legate ai ritratti di vita familiare. Il terzo e ultimo piano dell'esposizione offre una mirabile raccolta di acquerelli, gouaches e disegni su carta, all'incirca una quarantina di esemplari. Questo gruppo risulta particolarmente rappresentativo, e in considerazione del fatto che ci troviamo davanti a degli "unicum", la raccolta assume carattere di straordinarietà. È un po' come ripercorrere i primi due piani della mostra, entrando nello studio dell'artista e guardando con quegli stessi occhi "primordiali" con i quali Chagall coglieva un segno, un oggetto, un volto. Museo d'Arte Moderna di Lugano Tel.+41.91.8007206, fax.+41.91.8007497 

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