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LUNEDI'
3 DICEMBRE 2001

pagina 4

 

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DISPONIBILE IN INTERNET SUL PORTALE DEL MINISTERO IL NUOVO ELENCO DEI FARMACI GENERICI

Roma, 3 dicembre 2001 - Il Ministero della Salute informa che è disponibile nel portale del Ministero all'indirizzo www.sanita.it/farmaci/generici/liste.html l'elenco dei medicinali generici con i prezzi aggiornati al 27 novembre 2001. Dall'elenco sono stati esclusi i medicinali per i quali le aziende titolari di autorizzazione all'immissione in commercio successivamente alla data del 30 ottobre hanno presentato autocertificazioni dichiaranti lo stato di copertura brevettuale che sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione Unica del Farmaco. Si ricorda che l'introduzione dei farmaci generici nel nostro Paese, in armonia con quanto già realizzato in altri Stati dell'Unione Europea, con il rimborso del prezzo pari al costo del generico meno caro, ha già prodotto un significativo risparmio sia per le casse pubbliche sia per i singoli cittadini. L'introduzione dei generici ha infatti interessato medicinali passati dal Servizio Sanitario ma anche i cosiddetti farmaci da banco, acquistabili senza prescrizione medica. Eventuali integrazioni o rettifiche saranno recepite in un successivo aggiornamento. L'elenco sarà aggiornato semestralmente.

CONFERENZA SUL COLLEGAMENTO IN RETE DELLA BIOTECNOLOGIA
Padova, 3 dicembre 2001 - Scienziati e uomini d'affari si sono incontrati il 30 novembre a Padova in occasione della giornata per il trasferimento tecnologico, organizzata dal Centro di collegamento per l'innovazione Irene. Il tema centrale vertiva sulla biotecnologia e la bioingegneria applicate alla medicina. Scopo principale della giornata è stato la divulgazione delle offerte e delle richieste di tecnologia provenienti dalla rete dei Centri di collegamento per l'innovazione (Irc) italiani ed europei. Istituti di ricerca e società operanti in questo settore hanno esposto le proprie tecnologie innovative. Anche altri Centri di collegamento per l'innovazione hanno sostenuto la manifestazione. La giornata fa parte della biennale Bionova, idee per la vita, una conferenza che si è tenuta tra il 28 novembre ed il 1° dicembre, i cui temi principali sono stati: nuove diagnostiche; innovazione tecnologica nell'imaging medicale; prospettive di trattamento per la biotecnologia; sistemi supplementari per la gestione delle risorse ospedaliere.atmosfer. Per informazio: Ing. Ivan Boesso Irc Irene - Veneto Innovazione Spa Tel +39/041/509.3023 Fax +39/041/509.3078 E-mail:
irene@venetinnova.it Infolink: http://www.venetinnova.it

SANITÀ: FIRMATO DECRETO SU LEA
Roma, 30 novembre 2001 - Il 30 novembre scorso, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Prof. Giulio Tremonti, e del Ministro della Salute, Prof. Girolamo Sirchia, il decreto che approva i Livelli essenziali di assistenza in materia sanitaria. Si tratta di un atto che conclude la vicenda dell'accordo dell'8 agosto 2001 tra Stato e Regioni in materia di finanziamento della Sanità Pubblica e che ha trovato una prima attuazione normativa nel D.L. n 347. I livelli essenziali di assistenza, definiti in accordo tra lo Stato e le Regioni consentiranno di mettere a disposizione dei cittadini, per la prima volta dalla riforma sanitaria del 1978, l'elenco positivo di tutte le prestazioni ottenibili dal Servizio Sanitario Nazionale, con riferimento all'assistenza ospedaliera, a quella specialistica, a quella socio-sanitaria e a quella farmaceutica. Si tratta dell'individuazione delle prestazioni, valide in tutto il territorio nazionale, che sono erogate grazie ad un finanziamento complessivo che, per la prima volta, si avvicina al 6 per cento del prodotto interno lordo , portando la spesa sanitaria italiana ad un livello analogo a quello dei principali Paesi europei. Il Governo è convinto del fatto che il ragguardevole sforzo finanziario compiuto per l'erogazione di risorse finanziarie aggiuntive offerte dallo Stato e l'azione di razionalizzazione e di maggiore efficienza che sarà effettuata dalle regioni, non disgiunta dalla piena responsabilizzazione di tutti gli operatori del settore, consentirà agli italiani di ottenere finalmente trattamenti sanitari appropriati, senza ulteriori aggravi di spesa per i cittadini. Il decreto di oggi costituisce un passo decisivo per ridurre gli sprechi e consentire che maggiori risorse possano essere destinate a nuovi farmaci e nuovi trattamenti di diagnosi e cura.

L'ASL CITTA' DI MILANO INVITA ALLA "SERATA DELLA PREVENZIONE"
Milano, 3 dicembre 2001 - L'Asl Citta' di Milano invita alla "Serata della prevenzione", che si terra'martedi'4 dicembre 2001, nella sede di corso Italia 19 a Milano. Alle ore 17.30, nella sala riunioni al primo piano, si terra' la conferenza stampa per presentare " Tripper", il nuovo gioco ideato dal servizio tossico - alcool dipendenze per sensibilizzare ed informare, attraverso l'attivita' ludica condotta in classe, gli studenti cittadini, Interverranno il direttore generale della Asl, dott. Antonio G. Mobilia, il direttore sociale, dott. Salvatore Tagliata, ed i rappresentanti di: Agesci - Ania - Cgil - Cisl - Cngei - Confedertai - Csi - Fom - Uil - Uisp - Unasca - Rotary Club Milano Duomo". Dalle ore 18.30 alle ore 21.30, nell'atrio del palazzo, la serata pro seguirà con "(Asl è) fiera dei progetti", che presenta - in piu' di 200 pannelli - le iniziative, realizzate, dal servizio dipendenze, in collaborazione con i moltiplicatori dell'azione preventiva (adulti, insegnanti, volontari) nelle scuole, autoscuole, oratori, societa' sportive, gruppi scout, locali notturni di milano. le proposte pubblicizzate in questa occasione intendono essere non solo un primo bilancio di quanto attuato, in coniformita'al "patto per la prevenzione" stilato il 26/6/1999, ma anche un impegno a imantenere vigile l'attenzione sul tema prevenzione.

"SCUOLA MASTER IN AGOUNTURA MEDICA E FITOFARMACOLOGIA CINESE": UN'INIZIATIVA DELL'ISTITUTO ITALO CINESE DI MILANO
Milano, 3 dicembre 2001 - In questi ultimi anni in Italia, come nel resto dei Paesi occidentali, si è verificato un significativo aumento dei medici interessati alla Medicina Tradizionale Cinese, in particolare all'Agopuntura. L'Istituto Italo Cinese, presieduto dal Dott. Cesare Romiti, nei 30 anni della sua attività, ha mostrato continuo interesse per la promozione di scambi sia economici che culturali tra Italia e Cina, con particolare attenzione al settore della Medicina, nella prospettiva di integrare le due culture, nel rispetto e nella valorizzazione delle singole identità. Se alcuni anni fa era necessario promuovere e diffondere la conoscenza della Medicina Tradizionale Cinese nel mondo occidentale (ricordiamo che l'Istituto Italo Cinese si è fatto promotore di articoli, conferenze, saggi, e ha organizzato corsi di agopuntura e massaggio tradizionale cinese tenuti da docenti dell'Accademia di Shanghai presso l'Ospedale San Raffaele di Milano), oggi è prioritario mettere ordine fra le numerose proposte formative offerte da enti ed associazioni di assai eterogeneo livello scientifico e culturale, al fine di offrire una formazione di altissima qualità al inedici italiani che, sempre più numerosi, intendono avvalersi anche di questa tecnica per curare i propri pazienti. Basandosi sulla propria esperienza e sul know how acquisito, l'Istitiuto Italo Cinese, ha inteso mettere a disposizione le proprie energie per coordinare una Scuola di Agopuntura, riservata ai laureati in medicina e chirurgia, che, per la notorietà dei docenti, le garanzie di rigore scientifico, di durata dei corsi, per ore di insegnamento teorico e pratico, riveste un carattere di novità rispetto a quelle esistenti. L'Istituto Italo Cinese di Milano, d'intesa con la China Academy of Traditional Chínese Medicine di Pechino e la World Federation of Acupuncture Societies di Pechino, ha identificato nella Scuola di Agopuntura della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma ed in quella della Fondazione Pan di Milano, i due pilastri su cui incentrare il progetto che ha inizio da questo anno accademico 2001-2002. La "Scuola Master in Agopuntura Medica e Fitofarmacologia Cinese" sarà la prima in Italia diretta da un docente cinese, il Prof Pan Peter Hsien-I, tramite il quale sarà inoltre possibile mantenere diretti e continui contatti nonché scambi con le suddette istituzioni cinesi, i templi dell'agopuntura mondiale. Di conseguenza, i medici italiani che desiderano apprendere l'agopuntura direttamente da un maestro cinese, grazie a questa iniziativa, non saranno più costretti a recarsi in Cina. Il percorso formativo teorico-pratico è articolato nel Corso di base della durata di 2 anni e nel Master di approfondimento di ulteriori 2 anni. Il Corso di base è propedeutico per il conseguiniento del Master. Il Master consente l'esercizio della Medicina Tradizionale Cinese in tutti gli ambiti clinici dell'insegnainento scientifico occidentale. Il Corso di base articolato in 600 ore teorico pratiche, oltre a consentire l'iscrizione nei futuri registri dell' Ordine dei medici con la qualifica di 'esperto', fornisce le nozioni e le capacità per iniziare la pratica dell'Agopuntura Medica. L'insegnamento verrà completato e perfezionato con il Master (articolato in altre 600 ore teorico-pratiche) durante il quale verranno esaurientemente trattate circa, una ventina di Cliniche. La Scuola avrà sede a Roma e a Milano. Per quanto riguarda Milano, le lezioni avranno luogo presso l'Ospedale S. Giuseppe di via S. Vittore. L'inizio del corso è fissato per l'11 gennaio 2002. Per informazioni: Istituto Italo Cinese Tel 02 86 23 25 infolink
www.china-italy.com

"IL SALONE DEI SAPORI" UNA FIERA PER I PRODOTTI DI QUALITA'
Milano, 3 dicembre 2001 - "Il Salone dei Sapori" è diventato nel giro di tre anni una delle più importanti manifestazioni fieristiche nazionali dedicate alla valorizzazione delle specialità agroalimentari tipiche delle regioni italiane. Sin dalla prima edizione (1999) è organizzato da Ge.Fi. Gestione Fiere, ente fieristico della Compagnia delle Opere. L'edizione 2000, svoltasi in concomitanza con "AF - L'Artigiano in Fiera", ha registrato un'affluenza di oltre due milioni di visitatori e una partecipazione di 400 espositori. Quest'anno "Il Salone dei Sapori" si svolge da sabato 1° a domenica 9 dicembre, nei padiglioni 9/1°, 9/2° e 10 della Fiera di Milano, riproponendo la formula vincente dell'ingresso gratuito per tutti i visitatori. Con una partecipazione di oltre 530 espositori provenienti da tutte le regioni e province italiane, "Il Salone dei Sapori" rappresenta una delle più ricche e complete rassegne sulla produzione di qualità agroalimentare ed enologica non industriale. In un momento in cui si avverte la crisi del rapporto di fiducia tra l'industria alimentare e i consumatori - a causa dei ripetuti casi di alterazione e sofisticazione degli alimenti "Il Salone dei Sapori" è un'occasione unica per riscoprire sapori e gusti originari, conoscere le più genuine produzioni tipiche e favorire un rapporto ideale tra l'uomo e il cibo. L'intera manifestazione fieristica si svilupperà seguendo un percorso espositivo che attraverserà regione per regione l'intera Penisola. Per la valorizzazione delle produzioni enogastronomiche di qualità, Ge.Fi. in collaborazione con il Club di Papillon promuove la seconda edizione del premio "Artigiani Radiosi", un riconoscimento assegnato ai prodotti alimentari esposti in fiera e giudicati eccellenti da una qualificata giuria di esperti. Nella prima edizione del premio, svoltasi durante il Salone dei Sapori 2000, una giuria autorevole formata dal Club di Papillon e composta da Edoardo Raspelli, Alfonso Jaccarino, Aimo Moroni, Antonio Santini, Paolo Massobrio e Marco Gatti, ha valutato i migliori prodotti esposti in fiera, selezionando poi una rosa di 17 prodotti di eccezionale valore, fra salumi, conserve, formaggi, dolci e specialità varie. Quest'anno, in occasione della terza edizione, la giuria si sdoppierà in quanto il riconoscimento sarà assegnato a due categorie: otto artigiani alimentari lombardi e otto artigiani del resto d'Italia. Una prima valutazione dei prodotti presenti in fiera sarà effettuata da una serie di sottocommissioni organizzate dal Centro studi e formazione assaggiatori di Brescia, mentre il giudizio definitivo spetterà alla supercommissione del Club di Papillon, che proclamerà gli "Artigiani Radiosi 2001". Alla cerimonia di assegnazione del riconoscimento, in programma sabato 8 dicembre, interverranno Giovanni Alemanno, ministro per le Politiche agricole e forestali, e Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia. Il Salone dei Sapori risponde in pieno a tre prerogative fondamentali per la vita stessa di ogni piccola e media impresa agroalimentare: vendere direttamente al grande pubblico la propria produzione in una piazza prestigiosa come Milano; testare la validità produttiva e commerciale del proprio prodotto di fronte ad un pubblico vasto e ampiamente rappresentativo; incontrare gli operatori del settore per i quali la manifestazione rappresenta un appuntamento sempre più significativo. Tra gli oltre 24.000 operatori presenti in fiera sempre più numerosi sono i negozianti, i grossisti e i buyer della piccola e grande distribuzione. Apertura: 15.00 - 23.00 nei giorni feriali; 10.00 - 23.00 sabato, domenica e festivi (7 dicembre). Merceologie: prodotti alimentari tipici e specialità gastronomiche, prodotti biologici e naturali, vini e liquori, istituzioni e servizi per il settore, stampa specializzata. Ristorazione: sono presenti 10 ristoranti tipici della cucina regionale italiana (livignese, calabrese, campano, ossolano, polentoteca comasca, valtellinese, bergamasco, lombardo, piacentino, tirolese).

AF-L'ARTIGIANO IN FIERA L'EVENTO INTERNAZIONALE PIÙ IMPORTANTE DEDICATO ALLA PRODUZIONE ARTIGIANALE DI QUALITÀ E ALLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ARTIGIANA,
Milano, 3 dicembre 2001 - "Af-l'Artigiano in Fiera" è diventato nel giro di sei anni l'evento internazionale più importante dedicato alla produzione artigianale di qualità e alla piccola e media impresa artigiana, con un'affluenza di oltre due milioni di visitatori. Sin dalla prima edizione (1996) è organizzato da Ge.Fi. Gestione Fiere, ente fieristico della Compagnia delle Opere, in collaborazione con le confederazioni del settore artigianale: Confartigianato, Cna, Casa e Claai. Quest'anno "Af-l'Artigiano in Fiera" si svolge da sabato 1° a domenica 9 dicembre, su un'area espositiva di oltre 100.000 metri quadrati presso la Fiera di Milano. Con una partecipazione di 2.600 espositori provenienti da circa 80 Paesi di tutto il mondo, "Af-l'Artigiano in Fiera" rappresenta oggi la più ricca e completa "vetrina" sulle più originali produzioni tipiche artigianali, frutto del talento e della creatività di maestri artigiani italiani e stranieri, con un'offerta di livello eccezionale nei settori dell'oggettistica e degli articoli da regalo, dei mobili e dei complementi d'arredo, dell'abbigliamento e dei tessuti, dei gioielli e dell'oreficeria. Nei nove giorni di esposizione "Af-l'Artigiano in Fiera" favorisce la riscoperta di tradizioni e mestieri antichi, la presentazione di prodotti e tecnologie innovative, ma soprattutto l'incontro tra uomini, comunità, storie e culture locali. La Fiera di Milano rivive così i fasti della Campionaria, aprendosi alla cittadinanza e a un rilevante flusso di visitatori dalla Lombardia, da tutta Italia e dall'estero, che generano un importante indotto sul settore dei pubblici esercizi e delle strutture alberghiere milanesi. Una kermesse unica che vuole tornare nel 2001 ancora più ricca e qualificata. Mantenendo la medesima superficie espositiva, "Af-L'artigiano In Fiera" per il prossimo dicembre punta infatti a una maggiore qualità dei prodotti presentati, riproponendo la formula vincente dell'ingresso gratuito per tutti i visitatori. Davvero molto vasta la merceologia presente: gli espositori bresciani offrono articoli da regalo in vetro fuso, lavorazioni in ferro battuto, borse, cinture, portafogli, bigiotteria esclusiva, articoli in peltro, vasi, brocche, boccali, lampade, pigiami, cornici, quadri, lavorazioni artistiche su metalli preziosi ed affini. Da Varese arrivano articoli di piccola pelletteria, abbigliamento in pelle, vetrate artistiche, ceramiche, prodotti di forbiceria, fioriere, mobili in legno massiccio e decorati, biancheria per la casa e molto altro ancora. Qui la cucina sa di montagna, nel ristorante tipico "L'angolo dei golosi". Padiglione 11 "Af-l'Artigiano in Fiera, Lombardia" Al centro del padiglione c'è Piazza Lombardia, cuore della fiera, sede di tutti i momenti riflessivi e di dialogo promossi insieme agli artigiani stessi. Moltissime le merceologie presenti, provenienti dalla più tradizionale produzione artigianale lombarda: prodotti in ferro battuto, mobili e complementi d'arredo, vetro soffiato, abbigliamento, decorazioni, bigiotteria, porcellana, pelletteria, lampade, maglieria, realizzazioni in argento, vetrate in cristallo, orologi, confezioni in pelle. È intorno all'area dedicata a Milano - con la sua storica produzione di vetrate artistiche, mobili classici e imbottiti, passamanerie e abbigliamento - che inizia il percorso attraverso le altre province della regione lombarda. Da tutto il territorio bergamasco sono presenti in fiera circa una quarantina di artigiani per mostrare un'ampia gamma di prodotti: candele in cera, bomboniere, prodotti per la persona, gioielli, camicie, complementi per la casa, mobili in legno vecchio, lavorazioni di granito, marmi e pietre. Molto vario, ma sempre caratterizzato da un profondo legame con la tradizione storica, è l'artigianato comasco: complementi d'arredo, mobili, finestre, persiane, cucine, camere, soggiorni, e poi fiori pressati, foulard, cravatte, scialli, sciarpe e molto altro ancora. Significativa la presenza della Valsassina con i mobili e i complementi d'arredo, i coltelli, le forbici. Ugualmente qualitativa la presenza dell'artigianato lecchese e pavese, del mantovano, del cremonese e del lodigiano: dalle essenze e prodotti naturali lecchesi ai profumi personalizzati pavesi, dagli articoli per camino e lavori in ferro battuto alle case prefabbricate e alle idee regalo decorate a mano. E per rifocillarsi dopo una lunga passeggiata in fiera, niente di meglio di una tradizionale osteria milanese. Padiglione12 "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa" Circa tre quarti dei Paesi europei presenti in fiera espongono i propri prodotti all'interno di questo padiglione. Le grosse collettive della Francia, della Germania, della Spagna, del Portogallo, della Grecia e della Lituania. Una presenza massiccia e altamente significativa che contribuisce a confermare e a qualificare il carattere internazionale dell'intera manifestazione. Una possibilità unica per scoprire e incontrare la produzione tipica artigianale ed enogastronomica, le tradizioni, la cultura di popoli vicini all'Italia e, come il nostro Paese, ricchi di storia e cultura popolare. Imponente la presenza portoghese con le sue dimostrazioni dal vivo di lavorazione della ceramica, del legno, della porcellana e del ferro, con i suoi prodotti agro alimentari quali prosciutti, formaggi, miele, vino e dolci. Dalla Spagna la produzione enogastronomica tipica insieme alla vasta gamma di oggettistica artigianale: l'Andalusia offre l'abbigliamento in moda flamenca, i dolci, la carne di maiale, i marmi artistici, le ceramiche, la bigiotteria e l'argenteria; mentre è dalla regione di Castilla-La Mancha che vengono i formaggi, le marmellate, i salumi, i vini, i liquori, la bigiotteria e l'oggettistica da regalo. Dalla Lituania una vasta scelta di gioielli in ambra, di ceramiche, di pietre dure, di legno decorato. Dalla Polonia icone e presepi in arte povera, l'oggettistica in cristallo, in vetro colorato e addirittura scacchi, cofanetti, piatti, murali e giocattoli in legno. E ancora scatole in lacca, soldatini, uova dipinte a mano, souvenir provenienti dalla terra russa. E poi le palle di Natale in vetro soffiato dalla Repubblica Ceca, gli articoli in seta e ricamo dalla Svizzera, i soprammobili in vetro dalla Turchia, il cuoio e la pelle di daino lavorata dal Belgio, le bambole artistiche, le marionette, le sculture in legno, in ferro e in rame dalla Germania, i gioielli dalla Lettonia. È possibile rivivere l'atmosfera francese grazie alla riproduzione di una piazza tipica con fontana a cui i tessuti provenzali, i saponi di Marsiglia, le erbe aromatiche, i fiori secchi, i profumi e i "pot pourris" fanno da preziosa cornice. Degustazioni doc nelle due birrerie, una da Francoforte e una dalla Baviera, e nei ristoranti che propongono le specialità della Provenza e della Turingia. Padiglione 13/1° "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa ed Extraeuropa" Un'area espositiva divisa in due: da una parte produttori artigiani europei, dall'altra rappresentanti dell'artigianato extraeuropeo. Dal Vecchio Continente espongono gli artigiani sloveni con i mobili e gli attrezzi in legno e quelli ungheresi con gli abiti tradizionali ricamati e le armi storiche. Preponderante nella zona extraeuropea la presenza sudafricana, con una collettiva che raggruppa una quarantina di artigiani. Dalle tradizioni dell'arte Boscimana, Zulu e Ndebele un'ampia rassegna di prodotti tipici: bigiotteria in pietra dura, sculture in legno, dipinti su cuoio, uova di struzzo intagliate e decorate a mano, abiti e ornamenti tribali. A fianco dell'artigianato un originale ristorante sudafricano. Dall'Africa all'Oriente, con la collettiva degli artigiani cinesi e la loro incredibile offerta di seterie, ventagli, oggetti laccati per la casa e l'arredamento. Infine un salto in Oceania, per ammirare la cultura tribale degli aborigeni, i boomerang e gli strumenti musicali che rimandano all'immagine del grandioso monolite di Ayers Rock. Padiglione 13/2° "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa ed Extraeuropa" Un altro padiglione in cui scorrono tra uno stand e l'altro immagini, colori e sapori di Paesi lontani. Come l'India, presente con una grande collettiva, dove l'artigianato si caratterizza per una vasta produzione di scialli, stole, tappeti, borse, abiti, pietre preziose e gioielli. Dalla Bolivia maglieria in alpaca e artigianato in terracotta e legno. Spicca la presenza degli artigiani provenienti dalla Palestina, con la produzione originaria di un territorio in cui l'attività di tante piccole imprese artigianali rappresenta un contributo significativo allo sviluppo sociale ed economico e alla pace. Padiglione 18 "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa ed Extraeuropa" Qui la "musica" dominante ha le note di un intero pianeta: dall'Uruguay bigiotteria in argento, strumenti ritmici, marionette, bambole e oggettistica in ceramica; dall'Argentina filati e tessuti in lana, prodotti cuoio, maglieria e lampade a olio. E ancora l'abbigliamento e la gioielleria peruviana, i prodotti in pietra e in terracotta del Kenya, il rhum e i sigari cubani, il vetro soffiato e le statue egiziane. Atmosfere "calde" e piatti esotici al ristorante sudamericano "Sabor Latino". Un'area in cui incontrare e conoscere popoli lontani, in cui conoscere e avvicinare culture e tradizioni diverse, storie e persone di Paesi radicati su tutto il globo terrestre. Padiglione 19 "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa ed Extraeuropa" Un'area interamente dedicata ad alcune delle regioni d'Italia e alle sue province. Dall'Emilia Romagna alla Sardegna, dalla Sicilia alla Toscana, dal Veneto alle Marche. Un padiglione dove la tradizione è di casa, dove l'incontro con gli artigiani diviene una festa popolare: nel corso dei nove giorni espositivi infatti, un gruppo canoro in abiti caratteristici propone spettacoli cari alla tradizione della Sicilia. Il percorso all'interno delle produzioni esposte è una passeggiata nella storia delle comunità locali italiane: in vetrina le ceramiche siciliane, le pipe in radica marchigiane, i mobili antichi di Bassano del Grappa, l'abbigliamento in pelle da Vicenza, le maschere e il vetro veneziano, i mosaici veronesi, la lavorazione del cuoio e del legno delle province toscane, l'oreficeria e gli abiti tradizionali sardi. Qui la cucina è veramente un viaggio dal nord al sud attraverso i sapori regionali, con ben quattro ristoranti: piemontese, senese, siciliano e sardo. Padiglione 20/1° "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa ed Extraeuropa" Anche in questo padiglione si ha l'occasione formidabile di incontrare la storia del mondo, perpetuata da oggetti e lavorazioni secolari. Importante la presenza del Maghreb, con le nutrite partecipazioni di artigiani tunisini, algerini e marocchini: tappeti, ceramiche, sculture in legno, bigiotteria e tanta altra oggettistica che unisce i colori del mare e del deserto. Dall'Africa all'Estremo Oriente, per un rendez-vous con i colori e i profumi della tradizione artigianale vietnamita e indonesiana: dagl sgargianti abiti tradizionali alla gioielleria, dal vasellame laccato alle scatole in mille forme e dimensioni. Ma c'è ancora tanta America, con l'artigianato tipico della Colombia e del Canada. E, insieme alla produzione artigianale, i sapori di un ristorante tipico libanese, dove una ballerina si esibisce in una seducente danza del ventre. Padiglioni 22 e 23 "Af-l'Artigiano in Fiera, Europa ed Extraeuropa" È qui che finisce il percorso volto alla scoperta, all'incontro, alla conoscenza della produttività tipica del nostro territorio. Uomini operosi, mani esperte, plasmano la propria arte. Ancora artigiani del Lazio, della Basilicata, della Calabria, della Puglia, della Campania, del Trentino, dell'Abruzzo e del Friuli. In due padiglioni è mezza Italia che si palesa agli occhi del grande pubblico. Anche in questa area espositiva non manca la produzione dell'artigianato come le sculture in legno bolzanine, le stufe e i tessuti artistici trentini, la ceramica aquilana, le lavorazioni in paglia e vimini cosentine, quelle in peltro vibonesi, le cravatte in seta napoletane, le tovaglie, le camicie e gli asciugamani salentini. E ancora: grafiche d'arte, incisioni ad acquaforte, tessuti pregiati, orologi a pendolo, specchi, intarsi in legno, ricami, collane e bracciali in pietre dure, composizioni con fiori secchi, cere intagliate a mano, vasi in terracotta, bomboniere, mobili per appoggio, disegni su stoffa, icone, e molto altro ancora i loro cavalli da battaglia. Ultimo appuntamento con i piatti tipici: il ristorante trentino e quello altoatesino. Fiera Milano 1- 9 dicembre 2001.

CONCLUSO CART 2001 A FIERA MILANO: POSITIVA L'ACCOGLIENZA PER IL SALONE RINNOVATO
Milano, 3 dicembre 2001 - Si è concluso Cart 2001, il Salone Internazionale della Cartoleria, Carta, Prodotti Cartotecnici, Articoli per la Scuola, per la prima a novembre per incontrare le esigenze degli operatori dei settori coinvolti. Nuova data, nuova filosofia espositiva, nuovi contenuti e nuovi accordi di collaborazione: questa la sfida raccolta che ha dato buone soddisfazioni, visti i risultati raggiunti. Cart si è posto nei confronti dei visitatori con lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo tipico di chi si presenta per la prima volta, ma forte di 37 edizioni di successo alle spalle. Fiera Milano International, l'ente organizzatore della manifestazione, ha infatti voluto dare risposta immediata all'esigenza che le aziende espositrici avevano manifestato, di potersi aggiornare e raggiungere l'utenza con una tempistica misurata sulle nuove scadenze che il mercato impone, in una piazza fieristica come Milano. Obiettivo raggiunto, confortato anche dai numeri di questa edizione: in una superficie espositiva netta di 3700 mq., i 146 espositori, di cui 49 esteri, sono stati visitati da 4.756 operatori selezionati (di cui 310 esteri). Rappresentate tutte le regioni italiane; altissima anche la presenza di tutti i fornituristi ufficio globali (da Viking a Spicers, a Lyreco) e della g.d.o., che ha fatto da protagonista nel corso delle giornate espositive. Sul fronte internazionale, grazie anche alla collaborazione con Ice - Istituto Commercio Estero, il Salone ha ospitato delegazioni provenienti da Repubblica Ceca, Israele, Marocco, Polonia, Ungheria e Usa. Il Salone è stato inoltre la tribuna della presentazione della ricerca "I prodotti di cancelleria nella grande distribuzione", condotta per Cart da ACNielsen Customized Research, prima e unica nel suo genere, sui prodotti di cancelleria nella grande distribuzione (con visualizzazione degli indicatori macroeconomici, analisi dell'evoluzione diacronica della distribuzione ed esposizione ragionata delle previsioni) e del rapporto Agra che ha analizzato articoli, assortimenti, esposizione e organizzazione del reparto cancelleria-cartoleria in cinque importanti realtà europee della Grande Distribuzione. Cart 2001 perciò amplia la propria funzione e si posiziona ora come un evento di informazione e di formazione oltre che commerciale. Con questo obiettivo Cart dà appuntamento dal 21 al 24 novembre dell'anno prossimo.

FIAT AUTO AL 26° MOTORSHOW DI BOLOGNA
Bologna, 3 dicembre 2001 - Tanti i motivi di interesse offerti quest'anno dalla Fiat Auto al pubblico del Motor Show di Bologna. Primo fra tutti, il Programma Autonomy, che in un padiglione a parte presenta le numerose realizzazioni speciali nate dall'impegno dell'intero Gruppo a favore delle persone con ridotte capacità motorie (all'esposizione è dedicata una nota stampa specifica). Poi c'è l'area riservata ai test-drive, dove il pubblico ha la possibilità di provare le vetture e scoprire, così, i punti di forza di modelli come Fiat Stilo, Alfa 147 e Lancia Y. In sintesi: grinta, agilità, sicurezza e molte sofisticate soluzioni tecnologiche, tra le quali si segnalano l'innovativo cambio robotizzato "Selespeed" e i sistemi che controllano elettronicamente la stabilità dinamica della vettura in curva (Vdc e Esp). Sempre sulle piste esterne, tante ore di spettacolo, all'insegna del divertimento e della competizione, così come deve essere in una festa di motori qual è, per tradizione, il Motor Show. E anche lì Fiat Auto è al centro dell'attenzione con Alfa 156 Superturismo, Alfa 147 Superproduzione e Fiat Punto Rally, protagoniste di alcune delle gare più appassionanti. Dai padiglioni esterni a quelli interni. Gli stand dei Marchi di Fiat Auto sono raccolti in un unico grande spazio espositivo, ma contraddistinti da tre diversi ambienti. L'obiettivo, infatti, è ricordare la spiccata distinzione di caratteri che nasce da una storia diversa e dagli specifici valori che ogni Marca ha rappresentato nel corso della sua lunga esistenza: più di cent'anni per Fiat e oltre 90 per Lancia e Alfa Romeo. Differenze che si traducono in ricchezza se viste nella prospettiva dell'unico Gruppo di cui oggi fanno parte. In un'area comune, invece, i visitatori possono trovare tutte le informazioni sui servizi che Fiat Auto mette a disposizione degli automobilisti e delle aziende: dai prodotti di Targasys a quelli finanziari della Sava e della Fidis, alla possibilità di costituire flotte aziendali di proprietà oppure a noleggio (fleet management). Una serie di teche in vetro, infine, offrono un palcoscenico ai tre Centri Stile di Fiat Auto, che lì espongono alcuni particolari dei nuovi modelli, come i gruppi ottici di Fiat Stilo e la calandra di Lancia Thesis. Accanto a questi oggetti di design, trovano posto suggestivi concept in scala 1:4, che rappresentano le varie fasi di sviluppo delle vetture. Vera regina di uno stand fresco e d'impatto, movimentato da gradini ad altezze differenti e realizzato in tanti colori e materiali diversi, è Fiat Stilo, il nuovo modello lanciato a settembre. A Bologna sono esposte nove vetture, due delle quali collocate su pedane girevoli: la 2.4 20 valvole da 125 kW-170 CV in versione a 3 porte Abarth e la 1.8 16v da 98 kW-133 CV nell'allestimento Dynamic a 5 porte. Sistemate in modo da essere accessibili al pubblico, le altre versioni della gamma: la 1.6 16v Active a 3 porte da 76 kW-103 CV (allestita con cerchi in lega e barre portatutto della Lineaccessori) e la 1.6 16v Dynamic a 5 porte da 76 kW-103 CV; due 1.9 Jtd Dynamic a 3 e a 5 porte da 85 kW-115 CV; un'altra 1.8 16v Dynamic a 3 porte da 98 kW-133 CV; e ancora due 2.4 20v Abarth, a 3 e a 5 porte, da 125 kW-170 CV. Accanto a Fiat Stilo è esposta la Ferrari F1-2000. Due modelli certo molto lontani tra loro, ma, in realtà, accomunati da tratti fortemente distintivi come il design nuovo e pieno di grinta, la tecnologia sofisticata e il carattere unico e coinvolgente. Oltre che esposte, le Stilo sono raccontate in uno spazio tematico a loro dedicato dove gruppi di particolari, grandi pannelli e filmati che scorrono sui monitor mettono in evidenza i molti punti di forza del modello. Ci sono anche sezionati per illustrare fin nei dettagli le dotazioni e i pregi nei diversi campi: dalla sicurezza all'abitabilità, dalla modularità dello spazio interno alla telematica. Bologna segna anche l'esordio di una nuova versione di Fiat Stilo, destinata alle competizioni sportive. Si tratta della Abarth Rally preparata da N. Technology. Sistemata su una pedana non accessibile al pubblico, è affiancata dalla Punto Abarth Rally, che ha partecipato con grande successo al Campionato Mondiale Rally nella classe 1600. Una terza area, infine, è dedicata al celebre Marchio Abarth, con le grintosissime versioni Stilo, Punto e Seicento contrassegnate dal segno dello scorpione. Altre tre Punto sono circondate dai "Dummies", i simpatici manichini utilizzati durante le prove di crash-test e protagonisti della recente campagna pubblicitaria del modello. Si tratta della 1.2 a 5 porte e della 1.2 16v a 3 porte, entrambe nell'allestimento Elx, e della 1.9 Jtd Sporting. La scenografia presenta in modo spettacolare e ironico i manichini in alcune situazioni quotidiane: mentre caricano il bagagliaio per il week-end o vanno in bicicletta o a giocare a tennis. Il tutto, come veri e propri esseri umani. L'esposizione dei modelli del Marchio continua con Fiat Collection: vetture giovani, informali, anticonformiste. Insomma, versioni speciali da collezione, e, tra queste, Punto Go!, Punto Verve, Seicento Brush, barchetta Naxos e Multipla Jtd 110. Un posto di rilievo è riservato anche alla nuova versione di Fiat Doblò, in vendita sul mercato italiano a partire da gennaio del prossimo anno. È la Malibù, equipaggiata con il motore 1.6 16v a benzina. A ricordare il glorioso passato del Marchio, c'è la Fiat 8V del 1952, una berlinetta a due posti e ad alte prestazioni, con una straordinaria linea aerodinamica. Come suggerisce il nome, il motore è un otto cilindri a V di 1996 cm3 che può sviluppare 105 CV e spingere la vettura ad una velocità massima di 190 km/h. La vettura si distinse, tra l'altro, in alcune manifestazioni sportive come la VI Stella Alpina, la 12 Ore di Pescara e la Coppa Monza. Mentre, all'insegna della multimedialità, alcune postazioni Internet sono dedicate ai siti buy@fiat e fiat.com, dove è possibile navigare alla scoperta dei diversi modelli, sperimentando un diverso approccio al mondo dell'auto. Chiudono la rassegna le vetrine degli articoli della Lineaccessori Fiat, che sono dedicati a Stilo e a Doblò. Quest'ultimo, collocato su una pedana, è nella versione equipaggiata con il turbodiesel 1.9 Jtd. Doblò, inoltre, è la navetta ufficiale del Motor Show di quest'anno. Accanto alle vetture, infine, tanto spettacolo. Lo stand Fiat, infatti, è animato dalle esibizioni dei ballerini della compagnia di danza "Mas - Music, Arts & Show" che danno vita ad uno spettacolo piacevole e originale. I movimenti dei loro corpi e le immagini che scorrono sul maxischermo richiamano l'energia e la solarità tipica del Marchio.

CITROËN INAUGURA IL CONSERVATORIO DEL PATRIMONIO DELLA MARCA
Milano, 3 dicembre 2001 Il 28 novembre 2001, il signor Pierre Peugeot, Presidente del Collegio Sindacale di Psa Peugeot Citroën, e il signor Claude Satinet, Direttore generale di Automobiles Citroën, hanno inaugurato a Aulnay-sous-Bois il Conservatorio del patrimonio di Citroën. Esso raccoglie più di 300 veicoli della Marca, oltre che una notevole quantità di documenti e svariati oggetti direttamente collegabili alla sua storia. La vocazione del Conservatorio, fondamentalmente diversa da quella di un museo, - non sarà infatti aperto al pubblico - è quella di conservare e raccogliere gli esemplari delle vetture Citroën prodotte dalle origini ai giorni nostri oltre che quella di gestire il complesso degli archivi della Marca. L'inaugurazione di questo Conservatorio s'inserisce in un contesto particolarmente favorevole per la Marca Citroën, consentendole di unificare la sua storia assai ricca con il suo presente improntato ad un grande dinamismo. Vi è, in effetti, un grande slancio che anima la Marca da qualche anno e che si traduce in una gamma ricca, diversificata e recente, che riflette la capacità della Citroën ad innovare. Questa strategia d'innovazioni ha consentito di rispondere e al tempo stesso di anticipare le attese della clientela : così le motorizzazioni HDi hanno fatto registrare un notevole incremento del Diesel. Il multiplexage ha consentito inoltre di offrire un'abbondanza di funzioni nuove sulla maggior parte dei nostri modelli. Berlingo, Xsara Picasso, C5 e C3, grazie al loro stile originale, propongono delle utilizzazioni innovative dello spazio interno di un'automobile. Tutte queste innovazioni hanno consentito a Citroën di conoscere una crescita rapida delle sue vendite nel mondo da parecchi anni. Per il quarto anno consecutivo, Citroën ha, in effetti, superato nel 2000 il suo record storico di vendite. Con 1.140.000 macchine vendute, la Marca è progredita di più del 13,2% rispetto al 1999, ossia una progressione di più di 133 000 unità. In cinque anni, Citroën è progredita di più del 52%. Questa crescita eccezionale si conferma nel 2001, anno in cui la Marca progredisce nei primi dieci mesi dell'11,5%, e questo in un contesto poco propizio (stagnazione del mercato europeo). Questa progressione è equilibrata in quanto si è svolta in modo relativamente uguale su tutti i mercati e in quanto l'insieme dei modelli della gamma ha partecipato a questa crescita. Una crescita che si confermerà ulteriormente con le novità Citroën che verranno, come la C3 che sarà lanciata nell' aprile 2002. I risultati di oggi trovano anche la loro origine nella storia della Marca. Più di ogni altra casa automobilistica, in effetti, la Citroën è orgogliosa della sua storia, che si confonde con quella del ventesimo secolo. Citroën ha segnato ciascuna delle epoche che ha attraversato con le sue innovazioni, che, al di là dell'universo del prodotto automobilistico, si sono imposte nel campo del design, dell'architettura, dell'industria, del commercio e della pubblicità. Consapevole della ricchezza della sua storia e nello scopo di promuovere l'immagine della Marca attraverso la valorizzazione del suo patrimonio, Citroën ha deciso di promuovere un'associazione la cui sede sarà situata in rue Fructidor 12, Parigi 17° arrondissement. Quest'associazione sarà incaricata in particolare dell'animazione dell'insieme del patrimonio del Conservatorio Citroën. La storia della marca passa anche attraverso quella dei suoi stabilimenti, dei quali alcuni costituiscono oggi delle testimonianze stupefacenti dell'architettura delle città. Questi siti storici traducono particolarmente bene la ricca storia della Marca e collegano il passato col presente. È in quest' ottica che Citroën ha installato nel 2000 la sua nuova sede sociale su uno dei siti storici della Marca, al posto delle vecchie fabbriche delle Épinettes, sito dedicato sin dal 1924 all'imbutitura a freddo delle lamiere. La decisione di costruire il nuovo Conservatorio, in prossimità alla fabbrica d'Aulnay-sous-Bois, deriva dalla stessa logica. Nel prolungamento di questa volontà di collegare il passato col presente, Citroën intraprenderà anche la ristrutturazione di un sito storico della marca, particolarmente prestigioso. Situato sul più grande e famoso viale del mondo, al 42, Avenue des Champs -Élysées, il sito in cui ritroviamo oggi l'Hippo Citroën sarà interamente ristrutturato e rinnovato. Per questo motivo, un concorso internazionale di architetti sarà bandito fra poco, segnando così l'importanza che Citroën dedica a questa ristrutturazione. Reso funzionale da Citroën sin dal 1928, questo impianto, la cui superficie supera i 1200 m², è una vetrina storica della Marca. Sin dalla sua inaugurazione Citroën ne fece il suo luogo prescelto per esporre i suoi veicoli più recenti e più prestigiosi (B14, C4, C6 e gli innumerevoli modelli che succedettero...), ma anche per evocarvi le sue grandi operazioni (mostre, crociere...) e le sue innovazioni notevoli nel campo del servizio. Questo luogo di memoria costituirà in futuro un sito di esposizione dei prodotti di oggi, di domani o di ieri, e un luogo d'incontro prestigioso, che consentirà a Citroën di evidenziare la sua creatività, la sua capacità di rinnovamento e il suo entusiasmo. Questo progetto d'architettura sviluppato da Citroën per lo stabile dei Champs- Élysées evidenzia il desiderio della Marca di ricostituire e di mettere in valore il suo patrimonio, sia con l'acquisizione di luoghi emblematici che sono appartenuti in passato alla Marca che con la ristrutturazione di siti storici. Fra i siti più interessanti e più ricchi, troviamo in particolare la succursale Citroën di Lione, via Marsiglia, che fu costruita nel 1930 e servì ad assemblare le C4 e le C6. Classificata oggi nei beni storici, essa testimonia la ricchezza dell'architettura di alcuni edifici della Marca. Le sedi delle filiali Citroën belghe ed olandesi, edificate sin dall'inizio degli anni trenta a Bruxelles (piazza dell'Yser) e a Amsterdam, costituiscono altri esempi di edifici che sono parte integrante del patrimonio culturale delle grandi città europee. Altri edifici ora non più in possesso di Citroën, come quello della via Marbeuf a Parigi o il magasin de l'Europe a Saint Lazare, il più grande negozio europeo a suo tempo, o ancora quello della piazza dell'Operà, testimoniano pure la ricchezza della storia della Marca. Attualmente, il Conservatorio Citroën raggruppa più di 300 veicoli, 800 metri lineari di archivio, e un gran numero di documenti e di elementi collegati alla storia Citroën. L'arricchimento del Conservatorio Citroën è permanente : il suo patrimonio si avvale regolarmente di donazioni. Essendosi amplificata da poco, quest'attività è stata l'oggetto di un controllo specifico e attento. L'attività del Conservatorio è fondamentalmente diversa da quella di un museo, dato che lo stabilimento non sarà aperto al pubblico. Invece, la possibilità di prestare dei veicoli dovrebbe consentire di rispondere in modo efficace alle richieste dei partner della Citroën. Così, i veicoli del Conservatorio potranno essere esposti durante le manifestazioni che nasceranno in Francia, in Europa e nel resto del mondo. I modelli più significativi : I veicoli presenti all'attivo del Conservatorio Citroën sono in particolare le versioni definitive della gamma, prodotte dal 1919 fino ai giorni nostri. Tipo A, Due Cavalli, Traction, Ds e SM e numerosi modelli sono presenti, in varie versioni. Le primissime Citroën 5hp figurano così all'attivo del Conservatorio, declinate nelle versioni C2 o C3 dell'epoca. Una seconda parte è dedicata a studi di stile, maquettes, concept cars e prototipi. Destinate alle ricerche in gallerie aerodinamiche, le maquettes ricoprono il periodo fra le due guerre. Tutti gli assi della ricerca della Citroën sono rappresentati. Pezzi unici, i concept cars e i prototipi della Citroën costituiscono una stupefacente sintesi della creatività della Marca. Troviamo infine veicoli destinati alle gare o alle grandi "crociere", ai grandi raid e a tutte le imprese che hanno costruito, a poco a poco, la leggenda della Citroën. Questo polo del Conservatorio integra sia gli autocingolati Citroën della prima traversata del Sahara e della croisière jaune, che le ZX Rally Raid campioni del mondo che, ben cinque volte, vinsero la Parigi- Dakar. L'insieme di questi fondi non smette di arricchirsi e di evolversi, sia grazie alle donazioni degli intenditori e degli appassionati del marchio, che alla raccolta di documenti eccezionali, quali i progetti del centro stile Citroën. Attualmente in corso di archiviazione, una parte rilevante del patrimonio della Citroën è costituita da disegni e illustrazioni, registri, dati economici e documentazione. La durata di quest' operazione di classificazione è stimata intorno a due anni. Gli archivi del Conservatorio Citroën sono raggruppati su più di 800 metri lineari. Essi contengono in primo luogo gli abbozzi e i progetti dello studio di progettazione. Fra questi, disegni originali di stile firmati Bertoni testimoniano, tra l'altro, la straordinaria fecondità della Marca in termini di design e di aerodinamica. Il Conservatorio Citroën detiene anche l'insieme dei registri (brogliacci) sui quali vengono elencati i numeri di telaio dei veicoli, numeri che consentono di determinare nel medesimo tempo la data e il tipo esatto dei veicoli fabbricati. Questi registri, che indicano con esattezza i volumi delle Citroën prodotte, sono stati redatti sin dal 1919. A questi registri si unisce una quantità notevole di dati industriali, storici, economici e sociali. Più particolarmente ricollegabile alla rete Citroën, un'importante documentazione commerciale figura ugualmente all'attivo del Conservatorio. Redatta in francese e in numerose lingue, questa documentazione si riferisce sia ai prezzi della Citroën che ai dati tecnici. Essa contiene documenti diversi come processi verbali della motorizzazione civile, libretti di istruzioni e di riparazione dei veicoli della gamma. Infine, troviamo al Conservatorio manifesti contemporanei o dell'epoca, litografie, quadri, film antichi o un gran numero di opere rarissime, dedicate a André Citroën e alla Marca che egli ha fondato. Troviamo anche dei pezzi meccanici e industriali, ma anche mobili aziendali, Plv, pannelli, lastre smaltate, oggetti pubblicitari o ancora miniature. Grazie all'insieme di queste azioni, il Conservatorio costituisce un vero strumento di lavoro, la cui missione essenziale è di consentire agli uomini e alle donne che lavorano in seno alla Marca di preparare il futuro di Citroën pur appoggiandosi agli elementi concreti del suo passato. Il conservatorio in breve: La totalità del Conservatorio Citroën è situata a Aulnay-sous-Bois, in periferia al sito industriale di PSA Peugeot Citroën. La costruzione dei locali è stata iniziata nel marzo del 2000 e terminata alla fine del novembre del 2000. Il raggruppamento degli elementi del Conservatorio ha costituito un'operazione logistica di grande ampiezza. Praticamente finita tutt'oggi, essa si è prolungata durante più di un anno. Prima immagazzinati in vari siti, i veicoli sono stati trasferiti a Aulnay fra il giugno del 2000 e il settembre del 2001. I principali luoghi di raggruppamento si trovavano a Parigi, Via Vasco de Gama, al centro di prove della Ferté Vidame e al centro di stile di Vélizy. La distribuzione di questa superficie è la seguente : Superficie d'immagazzinamento : Veicoli 5 000 m²; Archivi carta 500 m²; Superficie di lavoro : Manutenzione veicoli 1 000 m²; Grandi dipartimenti della collezione: Ricca di più di 300 veicoli, la collezione comprende nel suo insieme quattro dipartimenti principali : Gamma Citroën dal 1919 ai giorni nostri; Studi di stile, Citroën di eccezione e concept cars; Dipartimento rallies-raid e gare; Sala di archivio e oggetti di collezione.

L'ARTE AL SERVIZIO DELLA MODA. ANZI, DELLO SPACCIO AZIENDALE
Milano, 3 dicembre 2001 - Il 03 dicembre Paolo Pecora inaugurerà lo spaccio aziendale in Via dei Valtorta 9 a Milano. Un'ex garage è lo spazio in cui l'azienda ha ricavato sia la sua sede sia il nuovo negozio/spaccio uomo/donna, in cui la moda e l'arte si fondono in un unico connubio, realizzato dall'Architetto Johanna Grawunder. Nello spaccio saranno disponibili capi di maglieria e jersey realizzati con filati pregiati; capi di coordinamento quali giacche, pantaloni disponibili sia in tessuti uniti sia in fantasia, appartenenti ai campionari delle stagioni precedenti. Inoltre, si potranno trovare capi unici realizzati dai fine pezza e fine serie. Il risparmio oscilla tra il 40 e il 60 per cento. A rendere unico e particolare questo luogo oltre ai capi di abbigliamento ci pensano le opere della pittrice Francesca Gagliardi, dedicate a vestiti, scarpe, borse, tessuti, abiti..., le quali si integrano perfettamente con lo stile delle collezioni di Paolo Pecora.

AGENZIA DEL DEMANIO: 20 MILIARDI PER COMPLETARE IL RESTAURO DEL TEATRO MARGHERITA DI BARI
Roma, 3 dicembre 2001 - 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che l'Agenzia del Demanio contribuirà in misura sostanziale al completamento del restauro del Teatro Margherita di Bari. Un protocollo d'intesa in tal senso è stato firmato ieri alla presenza dei rappresentanti delle Autorità locali e del Demanio e prevede che l'Agenzia finanzi l'operazione, del costo totale di circa 35 miliardi, con 20 miliardi di lire (15 sono già stati stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Ulteriori informazioni su tale accordo sono disponibili sul sito
www.agenziademanio.com

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