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19 GENNAIO 2002

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CARNEVALI IN SLOVENIA

Il Carnevale rappresenta una delle festività più sentite e vissute in Slovenia, giovane nazione aperta e moderna ma al tempo stesso ancora piuttosto legata alle sue antiche tradizioni, molte delle quali connesse al mondo contadino e ai cicli stagionali della terra. Tra le numerose manifestazioni organizzate per festeggiare il Carnevale, quattro spiccano in particolare per l'elevata partecipazione di pubblico e per l'antichità delle maschere locali: si tratta della Kurentovanje di Ptui, la graziosissima città storica sulle rive della Drava, del Pust Karneval di Cerknica, sul lago omonimo non lontano da Postumia (Postojna), della Laufarija di Cerkno, paese collinare nei pressi di Idrija, e dei Psti di Dreznica, piccolo paese nella valle dell'Isonzo (Soca) vicino a Caporetto (Kobarid).

I Kurenti sono complessi e pesantissimi costumi di pelle di pecora a cui sono appesi campanacci da mucca, che fanno suonare saltellando ritmicamente, con calze colorate e stivaloni, grandi copricapo di pelliccia decorati con piume, rami, corna e striscioline colorate. La maschera di cuoio che copre il viso ha le aperture per occhi e bocca orlate di rosso, un naso a forma di tronco, fagioli bianchi per denti e una lingua di cuoio rossa lunga fino al petto. Essi si muovono in gruppo di casa in casa, accompagnati da altre figure carnevalesche, spaventando gli spiriti maligni con il rumore dei campanacci e con bastoni che portano sulla cima aculei di porcospino. I Kurenti rappresentano un po' un emblema nazionale: figurano sui francobolli, partecipano a parecchie manifestazioni folcloristiche anche all'estero e possono essere ammirati per tutto l'anno nell'apposita sezione del museo ospitato nel castello cittadino. Ptuj, la romana Poetovio, è una delle città più antiche e più ricca di monumenti storici di tutta la Slovenia. La maschera emblema di Cerknica, di cui si trova traccia in documenti del 1551, è data da Ursula, una vecchia brutta e gobba con un solo dente e un solo seno, sempre a cavalcioni dell'inseparabile scopa, progenitrice e capostipite di tutte le streghe. Le streghe di Cerknica hanno un fondamento che travalica la credenza popolare. Il grande storico seicentesco Valvasor racconta infatti di processi e di esecuzioni avvenute durante la Riforma, indicando proprio questa località carniolana come epicentro della caccia alle streghe. Ci sono poi altre maschere caratteristiche, come il drago che nasce dal lago, e i Butalci, gli stupidi abitanti del paese immaginario di Butale ideatori delle più stravaganti idiozie. Oltre al singolare lago intermittente, nei pressi di Cerknica si possono visitare il Parco speleologico di Rakov Skocjan, la grotta Krizna Jama con ventidue laghetti sotterranei e il cinquecentesco castello di Sneznik, uno dei pochi giunto intatto fino a noi con arredi originari. Anche le maschere di Cerkno affondano le loro radici nel tempo e impegnano seriamente gli abitanti: i costumi, veri capolavori artigianali costruiti con materiali poveri locali come legno, foglie, pigne, paglia e muschio, debbono essere rifatti tutti gli anni. La famiglia dei laufarji comprende 24 personaggi: la figura centrale è il Pust, il Carnevale, che indossa una maschera cornuta e un costume pesante fino a 60-80 chilogrammi; ogni anno viene condannato a morte dopo un processo burla che dura una mezza giornata. Nei pressi di Cerkno si trovano una frequentata stazione sciistica, una grotta adorna di stupende concrezioni di aragonite e un curioso ospedale partigiano celato nel canyon di un torrente. Ultima citazione per un Carnevale minore, ma forse più autentico: è quello che si festeggia a Dreznica, punto di partenza per le escursioni sul Monte Nero. In questo periodo gli abitanti riesumano le vecchie maschere tradizionali, dette psti, fatte con pelli di pecora e striscie di stoffa colorate, per dare vita ad una incruenta battaglia con polverosi sacchetti di cenere. Le manifestazioni si svolgono a Dreznica sabato 9 febbraio, a Ptuj e Cerknica domenica 10 e a Cerkno martedi 12. Informazioni posso essere attinte presso l'Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, tel. 02 29 51 11 67, e-mail: slovenia@tin.it

 

SPAGNA: LE FESTE DELL'INVERNO

GENNAIO

* San Sebastiàn. Tamborrada. 20 gennaio. Dalla mezzanotte migliaia di persone percorrono la città suonando i tamburi. Ogni società o confraternita ha il suo corteo, essendo la più bella quella infantile, cui partecipano più di 5000 bambini di tute le scuole della città. Fra le bambine si sceglie la regina della Tamborrada, detta la Bella Easo. Le società gastronomiche, di solito maschili, permettono alle donne di partecipare alle cene organizzate.

FEBBRAIO

* Almonacid del Marquesado (Cuenca). L'Indiavolata. Nei primi giorni di febbraio i cittadini sfilano travestiti da diavolo. Ci sono anche processioni in onore alla Madonna della Candelaria ed a San Blas.

* Bocairent (Valencia ). Feste degli arabi e i cristiani. Prima settimana di febbraio

* Colemar Viejo (Madrid). La Vaquilla. Primi di febbraio. I bambini, vestiti come gli dei mayas della primavera, percorrono la città. Ci sono "encierros" per i più piccoli.

* El Burgo de Osma (Soria). Mattanza. Festa della mattanza, festival gastronomici etc. nel bellissimo paese di El Burgo de Osma.

* Zamarramala (Segovia). Festa di Santa Agueda.

* Balsarene (Barcellona). Festa dei Mulattieri.

* Colmenar Viejo (Madrid). Festa della Vaquilla o piccoli tori.

* Santoña (Cantabria). Carnevale.

* Solsona (Lleida). Carnevale.

* Ciudad Rodrigo (Salamanca). Carnevale del Toro. Festa d'Interesse Artistico Nazionale

* Villanueva della Vera (Cáceres). Feste del Pero Palo.

* Águilas (Murcia). Carnevale. Festa d'Interesse Artistico Nazionale

* Xinzo de Limia (Orense). Carnevale. Festa d'Interesse Artistico Nazionale

* Las Palmas de Gran Canaria. Carnevale. Febbraio-marzo

* Cádiz. Carnevale. 7-17 febbraio. Festa d'Interesse Artistico Internazionale

* Las Palmas de Gran Canarias: Carnevale. 27 gennaio-16 febbraio

* Carnevale di Maspalomas (Gran Canaria): 21 febbraio-3 marzo

* Santa Cruz de Tenerife. Carnevale. febbraio-marzo Festa d'Interesse Artistico Internazionale

Dal 25 gennaio al 17 febbraio si tengono le gare musicali. Mercoledì 6 febbraio si terrà il gran Galá per scegliere la Regina del Carnevale e venerdì 8 febbraio una grande sfilata aprirà i festeggiamenti. Il martedì 12 è il giorno più importante, l'apoteosi, ed il 13 si tiene il sepellio della sardina. Sabato e domenica 16 e 17 il Carnevale sarà dedicato ai più piccoli. L'argomento di quest'anno sono "quei pazzi anni ´20".

MARZO

* Sitges (Barcelona). Rally Internazionale di Macchine d'Epoca. Festa d'Interesse Turistico Nazionale

* Esparreguera (Barcelona), Cervera (Lleida), Ulldecona (Tarragona), Callosa de Segura. Festa della Passione. Feste d'Interesse Turistico Nazionale

* Valencia. Las Fallas 15-19 marzo Festa d'Interesse Artistico Internazionale

La mediterranea città di Valencia diventa un vero e proprio museo del ninot, fantocci e pupazzi di cartapesta, che vengono inseriti nelle fallas, veri monumenti che raffigurano scene satiriche i cui protagonisti sono i personaggi della vita politica e culturale della Spagna. Per una settimana la città riceve un milione circa di turisti che girano la città meravigliandosi della bellezza di questi capolavori. Las Fallas vengono bruciate nella notte di San Giovanni trasformando Valencia in uno spettacolo di fuoco.

* Gandía. Las Fallas

* Castellón de la Plana. Feste della Magdalena. Feste d'Interesse Turistico Nazionale

 

LA FIAVET INCONTRA LE COMUNITÀ DI CONNAZIONALI RESIDENTI ALL'ESTERO IN OCCASIONE DI BITALY

In occasione di 'Bitaly', l'appuntamento previsto nell'ambito della Borsa Internazionale del Turismo che si terrà a Milano dal 20 al 24 febbraio, una sessantina di operatori incoming aderirà all'iniziativa ed incontrerà sabato 23, nel corso del workshop organizzato da Expo Cts e Fiavet, le comunità dei nostri connazionali residenti in Argentina, Brasile, Canada, Uruguay, Usa e Sud Africa. Scopo evidente, ha spiegato Antonio Tozzi, presidente della Fiavet, "quello di stringere contatti per la realizzazione di viaggi per i loro aderenti, una platea di oltre 60 milioni di possibili utenti (tante sono le persone di origine italiana che vivono all'estero), le cui potenzialità sono rimaste fino ad ora praticamente inespresse"

 

UN ANNO DI ROADSHOW DEL TTG

Per i roadshow professionali organizzati da TTG Italia il 2001 si è chiuso con un bilancio più che positivo. Queste operazioni di marketing - che consentono la diffusione capillare presso gli agenti di viaggi delle promozioni di enti del turismo, compagnie aeree, gruppi alberghieri, tour operator - hanno registrato una forte crescita, affermandosi come importanti occasioni di business per il mercato turistico. Oltre 2.500 agenti di viaggi qualificati, contattati attraverso le pagine del bisettimanale TTG Italia, hanno partecipato ai Roadshow del 2001: ben 7 gli eventi organizzati in 16 città italiane toccate in totale 33 volte. "I roashow del TTG - spiega Silvana Fournier, project manager - coinvolgono soprattutto le città cosiddette minori, raramente incluse nel calendario degli eventi. Puntano sull'aspetto strettamente professionale, abbinando seminari a workshop, a incontri personalizzati. I punti di forza di questo prodotto sono costituiti dalla lunga esperienza di TTG Italia nell'organizzazione di eventi professionali, dalle mailing aggiornate e costruite in due anni di roadshow, dalla fiducia che il mercato ripone nell'impegno formativo di TTG Italia". Il 2002 si prospetta come un anno di ulteriore crescita per i roadshow. Già nei primi mesi dell'anno 14 città ospiteranno i primi appuntamenti: la sesta edizione del roadshow Australia dall'11 al 15 febbraio, la terza edizione del roadshow Canada, dal 4 all'8 marzo, la prima edizione del roadshow Natura e Avventura, in programma dall'11 al 15 marzo.

 

FORUM PERMANENTI A TTGINCONTRI365

Partecipare attivamente ai forum di discussione promossi da TTG Italia, riascoltare online gli interventi dei relatori ai convegni, aggiungere le proprie considerazioni e intervenire con commenti, opinioni, domande, in qualsiasi momento della giornata e dell'anno: sono le opportunità offerte dal nuovo centro congressi di TTG Italia, che debutta in questi giorni su TTGIncontri365, fiera virtuale per il turismo b2b. All'indirizzo www.ttgincontri365.it/congressi.asp si potranno rivedere i sei forum organizzati al TTG Incontri di Riva del Garda ed, eventualmente, aggiungere la propria opinione. Sono pubblicate le fotografie dei relatori, abstract dei loro interventi e un video filmato dell'incontro. I forum attualmente in linea sono i seguenti: 1) Agenzie di viaggi, braccio di ferro con i fornitori: il dialogo possibile; 2) Business Travel: chi lo gestisce, chi lo subisce; 3) I costi della formazione, il divario tra mondo della scuola e mondo del lavoro; 4) Disintermediazione e nuovi intermediari: old e new economy a confronto; 5) Lavorare nel turismo, da imprenditori, da dipendenti; 6) Emergenza internazionale, il turismo reagisce. Il centro congressi che, a poco a poco, verrà arricchito con nuovi argomenti e forum di discussione, è inserito all'interno della fiera virtuale di TTG, realizzata in collaborazione con NeoExpo.

 

"TRENTINO TOUR" E RADIO 101 ARRIVANO IN VAL DI FASSA

Il 19 e 20 gennaio al Passo S. Pellegrino sbarca il villaggio di "Trentino Tour" che avvalendosi della collaborazione di Radio 101 One O One regalerà animazione e spettacolo ai presenti. E la festa continuerà sabato sera presso la discoteca "El Gazer" di Moena.

 

NEVE E NON SOLO NEVE UNA VACANZA INDIMENTICABILE IN TRENTINO

Un ambiente naturale d'incomparabile bellezza, incorniciato dalle Dolomiti, le montagne forse più famose del mondo; caroselli sci ai piedi da una valle all'altra lungo 600 chilometri di piste da discesa (e ben 480 per il fondo) serviti da 272 impianti di risalita modernissimi con una portata oraria di 320 mila persone, veloci e confortevoli; tracciati d'ogni difficoltà, sempre innevati e sempre sciabili in completa sicurezza per l'intera stagione, grazie anche ai 3mila cannoni per la produzione della neve programmata. E poi un'ospitalità che è tradizione - ancor prima che professione - nei 1700 alberghi d'ogni categoria con quasi 95mila posti letto, infinite occasioni avvincenti per far conoscere all'ospite un patrimonio d'arte, storia, cultura e tradizioni particolarmente ricco. Come può esserlo quello d'una terra di montagna, calata nel cuore delle Alpi, da secoli cerniera e luogo d'incontro fra nord e sud Europa.

La stagione bianca, in Trentino, è un mix di tecnologia applicata alla neve, panorami irripetibili, cordialità e calore nei rapporti umani fra maestro di sci ed allievo lungo le piste oppure la sera, al tepore d'un caminetto, in compagnia di amici vecchi e nuovi.

Ormai da oltre un decennio, l'impegno degli operatori è orientato ad una "qualità globale" dell'offerta vacanza, nella quale la vivibilità delle stazioni e gli alti standard dei servizi assicurati nel comparto ricettivo ed a livello di infrastrutture, si coniugano e completano con un'attenta ed equilibrata politica dei prezzi.

Secondo precise scelte del Governo locale - il Trentino è una Provincia Autonoma con notevoli competenze legislative tradotte in una logica politica di tutela e difesa del patrimonio ambiente (prima risorsa ed ingrediente del "fare turismo") - ormai da anni si lavora sull'esistente piuttosto che dar vita a nuove strutture ed infrastrutture. Così, si migliorano o ristrutturano gli hotel esistenti, con investimenti medi annui di 80 miliardi di lire, vengono potenziate o rimodernate seggiovie e funivie già in funzione senza costruire altri impianti (investimento medio annuo, 30 miliardi di lire), si sistemano d'estate i tracciati delle piste (investimento medio 21 miliardi di lire), ormai ovunque assistite dai sistemi d'innevamento programmato.

Un lavoro teso al miglior comfort ed all'assoluta sicurezza di quanti scelgono le nostre montagne per sciare, invogliati anche da un clima generalmente soleggiato per la maggior parte della stagione (le giornate serene o poco nuvolose sono oltre il 65 per cento nel periodo da dicembre ad aprile): sport e tintarella, quindi, nella quasi assoluta certezza di non perdere nemmeno una giornata della propria (e tanto aspettata) settimana bianca.

Ma il bel tempo ed il sole, viene da chiedersi, non sono in contrapposizione con la neve, elemento base dell'offerta sci? Anche in questo caso le statistiche confortano: in media negli ultimi dieci inverni in Trentino sono caduti ogni stagione 3 metri di neve. E quando le precipitazioni sono insufficienti, ecco la garanzia fornita dai sistemi d'innevamento programmato ormai presenti nelle ski area del Trentino.

Oltre a costituire un ottimo "fondo" approntato lungo i tracciati all'inizio della stagione in modo da trattenere al meglio quella caduta dal cielo, la neve prodotta dai cannoni permette di integrare precipitazioni eventualmente deboli e soprattutto di ripristinare tratti delle piste sottoposti a particolare usura (dove ci siano passaggi obbligati o pendenze particolari) con vantaggi per gli sciatori in termini di comfort e sicurezza.

40 stazioni grandi e piccole esprimono, naturalmente, un'offerta estremamente articolata così com'è diversificata la stessa realtà - sociale e storica, ancor prima che turistica - del Trentino. Dalle ski area dei grandi caroselli bianchi, costellate di stazioni conosciute in tutta Europa, ai paesini nei quali è possibile vivere la propria vacanza riscoprendo in tutta semplicità i dimenticati riti del Natale, o le allegre chiassate delle maschere, emblema caratteristico d'ogni borgata, quando impazzano i riti profani del carnevale.

In Trentino, d'inverno, si possono vivere da semplici spettatori le centinaia d'appuntamenti celebri o meno con gli sport della neve, sci alpino, fondo, pattinaggio, slittino, sleddog; o accontentarsi, in piena dimensione contemplativa, d'una passeggiata all'aria frizzante. Si può godere dell'incredibile spettacolo offerto dall'enrosadira, che fa diventare rosso fuoco ogni sera al tramonto le pareti delle Dolomiti, oppure seguire le tracce della volpe bianca o del capriolo lasciate dagli animali in cerca di cibo appena pochi passi fuori d'ogni paese, verso il bosco. E per i più "esigenti", quelli che cercano emozioni e occasioni di "Non Solo Neve", ecco i musei, i castelli, i riti folcloristici di una terra che, anche nei mesi invernali, sa essere ospitale e incredibilmente ricca. E passiamo, infine, dalle sottili sensazioni dello spirito a quelle più materiali, ma per questo certo non disprezzabili, del palato: sono i mille gusti e sapori della generosa cucina trentina di montagna che fra canederli, strangolapreti, cacciagione con la polenta, speck e lucaniche, formaggi, frutta meriterebbe da sola un viaggio di scoperta.

Un'annotazione a parte va fatta per gli accattivanti aromi e profumi dei vini, dai raffinati spumanti ai delicati bianchi per finire ai generosi rossi ed alle grappe, degno suggello d'ogni incontro a tavola. Basta assaggiarli, e subito ci si rende conto del perché proprio i prodotti tipici - ingredienti base d'una cucina altrettanto caratteristica, imperniata su ricette generose e genuine - finiscano con l'essere fra i migliori messaggeri dell'immagine di questa terra tutta da scoprire.

 

PANORAMI 5 STELLE DA AMMIRARE SCI AI PIEDI SFRUTTANDO PISTE E IMPIANTI, I LUOGHI NEI QUALI È DI RIGORE FERMARSI PER UNO SGUARDO MONTI E VALLATE

ALTOPIANO DI BRENTONICO

Dalle Dolomiti agli Appennini spazia il panorama per chi sale con gli skilift Momo e Vignolet sulla dorsale che sovrasta la ski area della Polsa: Lago di Garda, il Gruppo del Telegrafo, l'Adamello Presanella, il Brenta oltre al Carega e le Piccole Dolomiti. Analogo panorama, più aperto, dalla cima Postemon raggiungibile con la seggiovia quadriposto da San Valentino.

 

ALTOPIANI DI FOLGARIA LAVARONE E LUSERNA

Anche le abetaie e foreste sterminate ammantate di neve, sembrano invitare ad una studiata lentezza nel fare con lo sguardo il giro dell'orizzonte dominato dai massicci delle Dolomiti di Brenta, le cime attorno alle città di Trento e Rovereto. Punti dove vale sicuramente la pena di soffermarsi, sci ai piedi, sono la Cima del Sommo Alto che si raggiunge con la seggiovia Salizzona a Folgaria; a Lavarone la zona di Malga Rivetta; a Luserna la conca di Malga Millegrobbe dove si trova il Centro del fondo con i tracciati che si snodano sulle Vezzene.

SAN MARTINO DI CASTROZZA

Siamo nel cuore delle Dolomiti, e certo non manca la possibilità di scegliere balconi naturali ai quali affacciarsi. Cominciando dalla Baita Segantini, alla quale s'arriva da Passo Rolle in seggiovia, dominata dalla mole del Cimon della Pala (il Cervino delle Dolomiti) mentre dando le spella al rifugio si domina l'intera catena del Lagorai con le Dolomiti di Fassa. Ancora su questo versante della vallata, con telecabina e funivia del Rosetta nelle giornate di primavera vale la pena raggiungere l'Altopiano delle Pale per godere d'un tramonto mozzafiato (Marmolada, Alpi Austriache, Ortles Cevedale).

Infine, per godere d'un colpo d'occhio eccezionale su San Martino e la conca del Primiero, basta salire in seggiovia a Punta Ces e recarsi sulla terrazza dell'omonimo piccolo rifugio, una specie di "nido d'aquila" dinanzi alle Dolomiti di San Martino. Si consiglia di attendere il calar del sole, a primavera inoltrata, per ammirare uno spettacolo unico prima dell'ultima discesa a valle con gli sci.

VALLE DI FASSA

La cima del Sass Pordoi 2950 metri, sopra l'omonimo passo, offre il più completo panorama a 360 gradi sulle Dolomiti, tutte le principali vette del Trentino, le montagne di Svizzera ed Austria. Si raggiunge con la funivia dalla ski area Belvedere/Col Rodella (a loro volta punti panoramici sopra Canazei e Campitello), e il modernissimo Rifugio Maria (telefono 0462.601178) con solarium offre possibilità di ristoro. Gli sciatori più esperti partono dal Sass Pordoi per le discese fuoripista più conosciute delle Dolomiti, la Val Lasties e la Val Mezdì nel Gruppo del Sella, da affrontare in condizioni di assoluta sicurezza.

Nella ski area del Ciampac (Alba di Canazei), a Sella Brunech all'arrivo d'una seggiovia quadriposto colpo d'occhio sulle Valli di Fiemme e Fassa, i gruppo del Latemar e del Catinaccio, mentre al Ciampedìe, sopra Vigo di Fassa che si raggiunge in funivia, a dominare la scena è l'imponente massiccio del Catinaccio con le Torri del Vajolet.

Ancora una funivia, da Passo San Pellegrino proprio nel cuore della Ski area Tre Valli, per guadagnare un'altra cima con incredibile panorama, il Col Margherita (2550 metri di quota): lo scenario naturale è dominato dal massiccio delle Pale di San Martino con la catena dei Bureloni e del Lagorai, le Dolomiti di Fassa con la Marmolada e la catena di Costabella, il Civetta ed il Pelmo. La pista di rientro a Passo San Pellegrino, è una nera fra le più appaganti delle Dolomiti.

Ancora nella ski area Tre Valli, merita attenzione la vista che s'offre agli sciatori che arrivano in cima al Lastè sull'Alpe di Lusia: Dolomiti di San Martino, Gruppo del Lagorai, Passo Rolle con le sterminate foreste di Paneveggio.

PANAROTTA 2002

Nella ski area della Valsugana, un panorama notevole è offerto dalla immensa catena del Lagorai, paradiso degli sci alpinisti e sci escursionisti; dalla cima della Panarotta, raggiungibile con una seggiovia, la vista spazia verso la Valle dell'Adige, le Dolomiti di Brenta e le cime maggiori del citato Lagorai.

E per ammirare le Dolomiti di Brenta, sempre all'orizzonte, ottimo punto d'osservazione è la cima del Rigolor che si raggiunge con l'omonima seggiovia.

VALLE DI FIEMME

Nella ski area Pampeago Obereggen, la Cima della Pala di Santa (skilift) costituisce un balcone naturale con vista a 360 grandi sulle Dolomiti, il Latemar, la immensa catena del Lagorai. Analogo spettacolo, al quale si aggiungono sterminate foreste, dall'arrivo della seggiovia Absam dalla quale si scorge anche Passo Lavazè con il Centro del fondo. Punto panoramico unico sulla Valle di Fassa da Passo Feudo, all'arrivo delle seggiovie che salgono da Predazzo all'Alpe di Pampeago. Nella Ski area del Cermis, dalla cima del Pajom (telecabina e seggiovie) lo sguardo spazia verso le cento vette del Lagorai, i monti e le foreste di Fiemme, il Latemar e più a nord Catinaccio e Dolomiti di Fassa.

MADONNA DI CAMPIGLIO

Siamo nel cuore delle Dolomiti di Brenta e dinnanzi all'imponente massiccio dell'Adamello Presanella: i posti irrinunciabili, per gustare l'ineguagliabile panorama che regala Madonna di Campiglio sono la stazione d'arrivo della funivia 5 Laghi e quelle delle telecabine del Grostè (colpo d'occhio davvero grandioso!) e dello Spinale.

PINZOLO

La Cima del Doss Sabion, che si raggiunge in seggiovia dopo essere saliti dal paese in telecabina, è un cocuzzolo a metà della Valle Rendena a ridosso delle Dolomiti di Brenta e dall'altro lato, dinnanzi ai ghiacciai dell'Adamello Presanella. Lo sguardo spazia dalle immacolate distese dei ghiacciai perenni alle guglie del Brenta che si possono "contare" una per una nel tormentato profilo roccioso che disegnano contro il cielo.

MONTE BONDONE

Due i punti a 5 stelle della Montagna del Trentino. La cima del Palon raggiungibile in seggiovia dalla quale si dominano praticamente tutte le principali vette del Trentino (la montagna è in posizione centrale rispetto ai confini della provincia), la Valle dell'Adige e quella dei Laghi verso il Garda. Dall'incantevole Piana delle Viote, poi, la vista sulle Dolomiti di Brenta e l'Adamello/Presanella è davvero notevole.

FOLGARIDA MARILLEVA

Il panorama in questa ski area s'apre fra le Dolomiti di Brenta, il massiccio dell'Adamello Presanella e le Cime dell'Ortles Cevedale ed è fra i più completi nella parte occidentale del Trentino: posto migliore per goderlo, il Monte Vigo punto d'incontro di piste ed impianti nel cuore del carosello sci ai piedi verso Madonna di Campiglio.

ANDALO-MOLVENO

Pochi panorami reggono il confronto con quello che si gode dalla cima della Paganella, raggiungibile sci ai piedi da Andalo e Fai: la montagna è praticamente al centro della Valle dell'Adige e dello stesso Trentino e la vista spazia a 360 gradi. Nelle giornate di cielo terso, si scorge all'orizzonte il mare Adriatico. Balcone sul lago di Molveno e sulla Paganella è il Pradel località che si raggiunge con una telecabina dal centro paese: poi, volendo, con il gatto delle nevi o la seggiovia si può salire al Rifugio Montanara dal quale si ha una vista stupenda delle Dolomiti di Brenta.

PASSO TONALE

Da un versante di Passo Tonale lo sguardo si apre sul ghiacciaio della Presena, il Pian di Neve e la Vedretta del Pisgana che si possono ammirare salendo in quota con le seggiovie Alpe Alta, Bleis e Passo Contrabbandieri. Dalla stazione a monte della funivia Paradiso, invece, si possono ammirare le cime dell'Ortles Cevedale e quelle che fanno da corona al ghiacciaio della Presena.

PEJO

Si respira un'atmosfera tutta natura in questa piccola ma preziosa stazione famosa anche per le sue acque termali e compresa nel Parco Naturale dello Stelvio. I panorami sono all'altezza delle aspettative dal Doss dei Cembri che si raggiunge in seggiovia da Tarlenta (dove si arriva dal paese in telecabina), e dall'arrivo dello skilift Saroden; e non è raro, in quest'angolo di paradiso, vedere nel cielo anche il volo maestoso dell'aquila sullo sfondo della Presanella e delle Dolomiti di Brenta.

 

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