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11 FEBBRAIO 2002

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LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE APERTA SULL'E-ECONOMY

Bruxelles, 11 febbraio 2002 - Il 1° febbraio, la Commissione europea ha lanciato un consultazione on line sull'agenda politica dell'Ue, in vista di aiutare le imprese europee a trarre pieno vantaggio dall'e-economy. La consultazione mira a raccogliere il contributo offerto dalle parti interessate, in merito all'inclusione di un'e-dimension in tutte le politiche riguardanti le imprese. Le priorità della Commissione in materia di economia elettronica includono le misure tese a promuovere la creazione di una struttura di e-business chiara e prevedibile, favorire la piena partecipazione delle imprese di piccole e medie dimensioni (Pmi) all'economia on line e migliorare la disponibilità del capitale di rischio e dei finanziamenti offerti dal mercato. Nell'annunciare l'avvio della consultazione, il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, ha dichiarato: "L'e-commerce e l'e-economy fungono in generale da fattore decisivo per la crescita economica e quindi, contribuiscono validamente al raggiungimento dell'obiettivo fissato al Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000, di fare dell'UE l'economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo, nel corso del prossimo decennio". Egli ha aggiunto: "La consultazione delle parti interessate rappresenta un elemento fondamentale della nostra strategia, volta ad assistere le imprese europee nell'adozione delle nuove tecnologie e stiamo tenendo fede ai nostri impegni, per aiutare le imprese a realizzare tale obiettivo". Una recente comunicazione sull'impatto dell'economia elettronica sulle imprese europee ha esaminato i progressi attualmente compiuti in quest'ambito ed ha evidenziato le prossime misure da adottare, per incoraggiare le imprese europee a cogliere le opportunità offerte dal commercio elettronico. Fra queste, vi sono le iniziative per promuovere una cultura dell'imprenditorialità e dell'innovazione, migliorare le capacità professionali in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) e perfezionare il funzionamento del mercato interno. La comunicazione è stata accolta favorevolmente dal Consiglio "Industria" dell'Ue, svoltosi il 5 dicembre dello scorso anno. Al momento, sono in corso dibattiti con gli Stati membri, in merito al seguito da dare alla comunicazione. Coloro che desiderano partecipare alla consultazione, sono invitati a presentare le loro proposte entro il 31 marzo 2002. I contributi delle parti interessate, raccolti nel corso della consultazione, concorreranno ai preparativi per la prossima riunione del Consiglio "Industria", prevista per il 6 giugno di quest'anno.

 

LA BEI EROGA UN PRESTITO DI 250 MILIONI DI EURO ALLE PMI ITALIANE
Bruxelles, 11 febbraio 2002 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) rinnova il suo sostegno ai progetti di investimento delle Pmi italiane (imprese di piccole e medie dimensioni) attraverso quattro prestiti globali per un totale di 250 milioni di euro. I prestiti verranno impiegati per finanziare i contratti di leasing in favore delle Pmi operanti nei settori dell'industria, del turismo e del terziario. In Italia, il leasing rappresenta la principale risorsa di finanziamento esterno per le Pmi Si calcola che esso fornisca circa il 40 per cento del finanziamento degli investimenti per le imprese con meno di 100 dipendenti e il 21 per cento per quelle che impiegano fino a 500 dipendenti. Tali prestiti porteranno a 2,7 milioni di euro l'importo complessivo dei finanziamenti accordati dalla Bei sin dal 1998 alle Pmi italiane attraverso l'intermediazione del settore italiano del leasing finanziario.

 

PROGRAMMA INTERREG: LA COMMISSIONE CONTRIBUISCE CON UN FINANZIAMENTO DI 103,8 MILIONI DI EURO ALLA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA TRA ITALIA, FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO E GIBILTERRA
Bruxelles, 11 febbraio 2002 - Michel Barnier, commissario responsabile per la politica regionale, ha annunciato l'approvazione da parte della Commissione europea di un programma di cooperazione transfrontaliera tra Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Gibilterra che sarà finanziato dall'iniziativa Interreg III1. Il programma interessa le zone seguenti: in Spagna, Andalucía, Aragón, Baleares, Cataluña, C. Valenciana, Murcia, Ceuta e Melilla, in Francia, Corse, Languedoc-Roussillon, Provence-Alpes-Côte d'Azur e Rhône-Alpes ; in Portogallo, Algarve et Alentejo, in Italia, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Umbria, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta e infine Gibilterra. Il finanziamento comunitario ammonta a 103,8 milioni di euro mentre la dotazione del programma, considerando l'insieme dei finanziamenti, si eleva a 194,3 milioni di euro. Nell'annunciare tale decisione il commissario Barnier ha dichiarato: "Il programma "Mediterraneo Occidentale" (Medoc) permetterà di rafforzare la cooperazione tra tutte le regioni del bacino mediterraneo grazie, soprattutto, allo sviluppo economico e sociale. La cooperazione riguarderà anche le zone dei paesi terzi con le quali le regioni europee del bacino mediterraneo intendano stabilire relazioni di lungo termine". Il programma mira in particolare a conseguire uno sviluppo sostenibile del territorio, ad aumentarne la competitività, a migliorare l'efficienza delle reti di trasporto e dei sistemi di comunicazione nonché alla valorizzazione delle sue risorse naturali e culturali. Il programma di integrazione della zona Medoc sarà inoltre potenziato mediante la costituzione di un partenariato per il bacino del Mediterraneo con la partecipazione dei numerosi paesi terzi della zona interessati dal programma Meda2. Il programma interessa una popolazione di circa 77 milioni di abitanti, di cui circa il 57% in Italia, il 26% in Spagna, il 16% in Francia e meno dell'1% in Portogallo e a Gibilterra. L'insieme dei territori in questione presenta forti contrasti a livello economico e sociale, ma annovera anche regioni molto ricche, come la pianura padana in Italia, il grande delta del Rodano in Francia o la Catalogna in Spagna, e altre in cui il livello di sviluppo risulta notevolmente inferiore. Per quanto riguarda la ripartizione settoriale, la zona è contraddistinta da vari gruppi chiaramente differenziati: poli industriali di grande importanza come la Lombardia e il Piemonte, poli del terziario come il Lazio o la regione Provence-Alpes-Côte- d'Azur, regioni a grande sviluppo agricolo quali Murcia e la Comunidad Valenciana e regioni caratterizzate da strutture economiche di tipo misto (con importanti settori industriali e dei servizi) come la Toscana e la regione Rhône-Alpes. In tutte le zone interessate dal programma il turismo conosce uno sviluppo promettente e permetterà di avviare uno sviluppo sostenibile con la partecipazione degli attori dell'economia locali. Gli obiettivi si articolano intorno ai seguenti quattro assi prioritari: Bacino mediterraneo. Questo asse risponde all'esigenza di superare gli ostacoli provocati dall'esistenza di organizzazioni e strutture molto diverse e adotta due metodologie di carattere territoriale: la pianificazione territoriale (relazioni tra il nord e il sud dell'Europa, il nord e il sud del bacino mediterraneo e i rapporti tra le isole); lo sviluppo economico al fine di creare, nel quadro del processo di Barcellona, una zona di libero scambio nel 2010. (finanziamento comunitario: 12,3 milioni di euro). Strategia di sviluppo territoriale e sistemi urbani. Il secondo asse del programma ha l'obiettivo di migliorare lo sviluppo territoriale e i sistemi urbani grazie a una forte intensificazione della cooperazione transnazionale: a livello del territorio nel suo insieme (prospettive di pianificazione), a livello dei grandi centri urbani (riequilibrio della struttura urbana) e a livello regionale e locale (valorizzazione del patrimonio locale attraverso lo scambio di esperienze finalizzato allo sviluppo sostenibile del territorio). (finanziamento comunitario: 15,6 milioni di euro). Sistemi di trasporto e società dell'informazione. Il terzo asse è finalizzato a migliorare le tecniche di comunicazione indispensabili per garantire un solido sviluppo delle attività economiche della zona, e in particolare delle aree rurali e insulari, mediante la messa a punto di tecnologie innovative nel campo della comunicazione e dell'informazione. (finanziamento comunitario: 22,5 milioni di euro). Valorizzazione del patrimonio e sviluppo sostenibile. Il quarto asse del programma è finalizzato alla creazione di un sistema omogeneo in grado di produrre opportunità per azioni di sviluppo più intense e mirate nelle zone insulari e di montagna. (finanziamento comunitario : 45,9 milioni di euro). Un finanziamento comunitario supplementare di 7,2 milioni di euro è previsto a titolo di assistenza tecnica per la gestione, l'informazione e la valutazione del programma. Autorità di gestione - Ministero italiano dei trasporti e delle infrastrutture; Direzione generale del Coordinamento Territoriale (Di.Co.Ter); Via Nomentana, 4; I-00198 Roma; Tel: +39 06 44125200; Fax: +39 06 44123300. Con una dotazione di bilancio di 4.875 milioni di euro per il periodo 2000-2006, l'iniziativa comunitaria Interreg III ha l'obiettivo di favorire la cooperazione interregionale nella Ue e nelle sue regioni frontaliere ed è finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). I programmi Interreg finanziano azioni di cooperazione transfrontaliera, a livello sia transnazionale che interregionale, oltre a progetti comuni destinati a migliorare l'economia, le infrastrutture, l'occupazione e l'ambiente. La Commissione adotta programmi bilaterali o multilaterali che devono essere proposti dalle autorità nazionali e regionali a tal fine designate. Per informazioni supplementari su Interreg III, consultare il documento memo/01/280 del 25 luglio 2001 o il seguente sito della Commissione europea: http://www.inforegio.cec.eu.int/interreg3  Referente - Pierre-Jérôme Henin: +32 2/296 20 50 - pierre-jerome.henin@cec.eu.int

 

L'ASSISTENZA INFORMATICA IBM ALLE PICCOLE DELLA CONFINDUSTRIA FIRMATO UN ACCORDO CHE CONSENTIRÀ SCONTI ALLE IMPRESE FINO AL 52%
Roma, 11 febbraio 2002 - Sconti fino al 52% a seconda del tipo di servizio e del numero di aziende aderenti all'accordo; ulteriori agevolazioni tariffarie per contratti di durata triennale: sono questi i principali vantaggi dell'intesa sottoscritta dall'Ibm e dalla Piccola industria di Confindustria, guidata da Francesco Bellotti, per la fornitura di un'ampia gamma di servizi informatici, che vanno dalla gestione dei posti di lavoro (inventario, supporto tecnico, help desk, manutenzione) alla gestione dei server e della rete informatica. L'intesa metterà a disposizione delle aziende Il Know how dell'Ibm, che interverrà su Pc, stampanti individuali e server anche di marche differenti. E consentirà a una tipologia di imprese per le quali l'informatica è un semplice "strumento" e non il core business, di svincolare risorse dalle attività di gestione operativa, di usufruire di livelli di servizio garantiti e concordati, e di poter accedere a una rete di assistenza distribuita in modo capillare sul territorio. Un team di specialisti tecnici e commerciali sarà inoltre a disposizione degli associati per un aiuto sulla scelta dei servizi più efficaci. L'accordo s'inquadra nell'ottica delle convenzioni riservate alle Pmi del sistema Confindustria che fino a oggi ha permesso di far risparmiare 600 miliardi alle aziende associate. I prezzi previsti consentiranno, infatti, con l'applicazione di condizioni di particolare favore, un risparmio rispetto a quelli praticati sul mercato dal 21% fino ad un massimo del 52%.

 

BONN OSPITA UNA CONFERENZA SULL'ALLARGAMENTO E IL FINANZIAMENTO DELLA RICERCA
Bonn, 11 febbraio 2002 - Il direttore generale della DG Ricerca Achilleas Mitsos presenzierà ad una conferenza dedicata al tema "L'allargamento dell'UE: nuove opportunità per il finanziamento della ricerca", che si svolgerà a Bonn (Germania) il 7 marzo prossimo. L'obiettivo del convegno è di avviare un dialogo e di dare un nuovo slancio alla cooperazione nel campo della ricerca europea. Fra i temi in discussione figurano la cooperazione con i paesi dell'Europa centrale e orientale nell'ambito del sesto programma quadro di ricerca (6PQ) e i modi per intensificare la cooperazione e la mobilità dei ricercatori in un'Europa allargata. Prenderanno parte alla conferenza i rappresentanti della ricerca, delle aziende, della Commissione europea e del governo tedesco. Per informazioni : Ingrid Spregelmeier-Schnock Rappresentante della Commissione europea a Bonn Tel: +49-228-5300958

 

ASSOCONSULENZA: CONSIGLI OPERATIVI SUL MERCATO AZIONARIO INTERNAZIONALE. PRIMO SEMESTRE 2002
Milano, 11 febbraio 2002 - Il 2001 è stato un brutto anno sia a livello economico che politico (terrorismo). La Federal Reserve ha fatto quello che ha potuto attuando 11 tagli dei tassi portando il livello dei tassi di interesse a quello di oltre trenta anni fa. Le buone notizie: l'inflazione Usa è scesa all'1,6% ed ormai le obbligazioni rendono meno del 2%, ovvero al netto dei costi e dell'inflazione, risultano essere in perdita in termini reali!! I soldi in attesa di essere investiti sono ormai oltre due trilioni di Dollari. Quando rientreranno in Borsa allora ci sarà la ripresa. Per diritto di cronaca le "Smart Money" l'anno scorso sono finite sul mercato russo, ove i fondi specializzati sulla Russia hanno avuto ottime performance. Anche per il 2002 le previsioni sulla Russia di Vladimir Putin rimangono positive. Le cattive notizie: le parole di Alan Greenspan, Presidente della Federal Reserve sono state, letteralmente "E' ancora prematuro concludere che le forze che hanno rallentato l'economia abbiano agito in modo da produrre un forte recupero da subito"......dovremmo aspettarci ancora qualche mese di forte volatilità. Rimanete sulla qualità, questo è l'imperativo categorico attuale. Di seguito sono riportati alcuni interessanti spunti da tenere sempre ben presente al fine di effettuare le proprie scelte di investimento future. Mercato: "Quest'anno sarà ancora un anno che premierà gli "stockpicker" a svantaggio dei fondi che seguono gli indici, visto che il mercato avrà un movimento laterale/negativo almeno per il primo semestre. " Tecnologia: "Il consenso medio sugli utili delle società rende evidente che ci si attende un forte rimbalzo degli utili all'inizio del secondo trimestre. Gli investitori vogliono vedere positivo. Ma presto saranno smentititi. Le valutazioni sono eccessive, rendendo la tecnologia vulnerabile a forti correzioni nel primo o secondo trimestre. Mentre gli ordini di nuova tecnologia si sono stabilizzati, molte società tecnologiche secondarie sono ancora valutate da 8 a 10 volte gli utili ed ad oltre 50 volte gli utili previsti nel 2002, troppo. Bio-Farmaceutici:"Le prospettive per le grandi aziende farmaceutiche sono ancora negative, ma i nostri gestori sono molto bullish su alcune aziende bio-tech. La volatilità rimarrà elevata e premierà gli stockpickers" Europa: "Non c'è un consensus univoco sulle previsioni del mercato che, come al solito, seguirà gli Usa. Di conseguenza sarà importante la qualità dei titoli, soprattutto nella seconda metà (nella prima metà, utilizzare i "rovesci" per acquistare). Asia-Giappone: "Nuovo anno-stessi problemi. Soprattutto nel primo semestre ci sarà forte volatilità, probabilmente unita ad uno scivolone dello Yen".

 

 

 

NUOVA ASTA ON LINE PER GLI ACQUISTI DELLA P.A.
Roma, 11 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che oggi, si è svolta la seconda asta telematica nazionale per gli Acquisti della Pubblica Amministrazione realizzata da Consip. Tramite la gara il Comune di Torino si è assicurato una fornitura annuale di biancheria per asili nido. Questa la procedura e i risultati della gara, avvenuta interamente su Internet: otto aziende del mercato di riferimento hanno presentato le proprie offerte direttamente sul sito www.acquisti.tesoro.it Nel corso dell'asta, della durata complessiva di circa 2 ore, i fornitori in competizione diretta fra loro hanno rilanciato la propria offerta confrontandola in tempo reale con quella dei concorrenti. Alla chiusura della negoziazione il sistema ha automaticamente stilato la graduatoria delle offerte: la gara è stata vinta da Confezioni Umbre Sud Srl, con un'offerta di 47.532,74 euro, che rappresenta uno sconto superiore al 22% rispetto alla base d'asta. L'asta online la cui attività rientra nelle deleghe del viceministro Mario Baldassarri, conferma l'efficacia sia in termini di risparmio che di semplificazione del nuovo strumento per gli acquisti della P.A.. Si tratta infatti di una procedura che favorisce comportamenti virtuosi in termini di snellimento dei processi e aumento della concorrenza a vantaggio, non solo delle amministrazioni acquirenti, ma anche dei mercati di fornitura. Il prossimo appuntamento on line è per giovedì 14 febbraio ed avrà ad oggetto cappe chimiche da laboratorio per l'università di Bologna, di Padova e il Politecnico di Bari.
Infolink: www.acquisti.tesoro.it

 

RISULTATO DEL COLLOCAMENTO DEL BTP A 15 ANNI
Milano, 11 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto l'emissione di un Btp 15 anni, con godimento 1° febbraio 2001 e scadenza 1° agosto 2017, per un importo di 4 miliardi di euro. La cedola è pari al 5,25%, con prezzo di emissione di 98,345 e con regolamento fissato per il 14 febbraio 2002. Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato, i cui lead manager sono stati Unicredit Banca Mobiliare, ING Bank e Schroder Salomon Smith Barney. Hanno partecipato al collocamento del titolo tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato, in qualità co-lead. La distribuzione geografica ha mostrato, unitamente alla tradizionale domanda italiana, che ha coperto circa la metà dell'emissione, un'ampia partecipazione di investitori europei, nordamericani ed asiatici. Sotto il profilo della tipologia degli investitori, si è registrata una quota largamente maggioritaria (oltre l'85%) di investitori istituzionali con un orizzonte di investimento di lungo periodo.

 

BOOM DEL CONTO DOPPIO NUOVA FORMULA
Milano, 11 febbraio 2002 - E' stato un vero e proprio boom. Il conto corrente a pacchetto - denominato Conto Doppio Nuova Formula e destinato per eccellenza al target "famiglie" - ha incontrato il favore di decine e decine di migliaia di persone, proprio grazie alle sue particolari caratteristiche. Prima di tutto la chiarezza sui costi (canone fisso mensile) e la convenienza (numero di operazioni illimitato); poi, la possibilità di scegliere la linea di conto più indicata alle proprie esigenze; infine, l'opportunità di operare sul proprio conto, acquistare e vendere titoli via Internet o dal telefono con chiamata gratuita, anche dal cellulare, sette giorni su sette, 24 ore su 24. Dal suo lancio, avvenuto nel settembre del 2000, sono state oltre trentamila le persone che hanno sottoscritto Conto Doppio Nuova Formula. E ora, proprio per arricchire ulteriormente la gamma di opportunità collegate a questo conto corrente di successo, la Banca Popolare di Vicenza mette a disposizione uno strumento che consente ai titolare di Conto Doppio Nuova Formula di risparmiare sensibilmente sulla bolletta telefonica, fino al 30%. Si tratta di Risparmiofono un apparecchio che si installa facilmente alla presa telefonica e che indirizza automaticamente le chiamate sul gestore di telefonia di volta in volta più conveniente. Questa più che interessante opportunità viene offerta a tutti i titolari di Conto Doppio Nuova Formula, presso qualsiasi filiale del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, quindi presso tutti gli sportelli del nostro Istituto, di Banca Nuova e di Banca del Popolo di Trapani. L'iniziativa, realizzata con l'obiettivo di venire incontro alle giuste esigenze di risparmio di ogni famiglia, consente agli utenti un duplice vantaggio: mantenere un solo contratto, pur sfruttando un paniere scelto di gestori di telefonia; disporre di una evidenziazione semplice e dettagliata del risparmio ottenuto rispetto all'utenza telefonica tradizionale. Risparmiofono rappresenta oggi veramente il miglior strumento di controllo della spesa telefonica senza dover digitare alcun codice prima delle chiamate e senza dover richiedere informazioni sugli operatori telefonici più favorevoli al momento della chiamata stessa. Il servizio Risparmiofono si completa poi con la proposta di un servizio Internet caratterizzato da un accesso facilitato e da un servizio gratuito di posta elettronica. Vicenza, 5 febbraio 2002

 

BAYERISCHE VITA RENDE NOTI I PRIMI RISULTATI PER IL 2001 CRESCITA DELLA RACCOLTA DEL 5% UTILE D'ESERCIZIO STIMATO STABILE A €17 MILIONI
Milano, 11 febbraio 2002 - Bayerische Vita S.p.A. rende noto che, da una prima stima relativa ai risultati per l'esercizio 2001, la raccolta premi ha raggiunto un nuovo record storico a circa € 682 milioni, a fronte di € 649 milioni raccolti nel 2000, evidenziando un progresso di circa il 5%. Il tasso composto di crescita medio negli ultimi tre anni è stato pari al 24% circa. Il rallentamento del trend di crescita registrato nel 2001 è da attribuirsi da un lato alla circostanza che la raccolta premi 2000 era stata favorita da elementi straordinari e dall'altro all'introduzione nel 2001 dei nuovi piani pensionistici individuali (nuova produzione 2001 circa € 129 milioni) che, pur consentendo alla Società di acquisire una consistente quota di mercato di questo nuovo business (ben oltre il 30%), hanno scontato la prevedibile fase di start-up e la complessità della nuova normativa. In questo settore è attesa, peraltro, l'introduzione di ulteriori auspicate modifiche. Il risultato d'esercizio 2001, nonostante il quadro politico-economico di riferimento internazionale non favorevole, dovrebbe attestarsi a circa € 17 milioni, in linea con quello dello scorso anno e con le previsioni aziendali dichiarate in sede di approvazione dei risultati del terzo trimestre. Alla formazione di questo risultato ha concorso il positivo contributo della gestione tecnica. La gestione finanziaria si è chiusa con un saldo positivo di circa € 27 milioni, al lordo degli interessi passivi sui depositi dei riassicuratori, a fronte di un saldo di € 63,2 milioni nel 2000. In particolare, lo scostamento nei risultati della gestione finanziaria è attribuibile, oltre alla fase negativa attraversata dai mercati finanziari azionari nel corso del 2001, penalizzati dapprima dal rallentamento dell'economia americana e, successivamente, dai noti eventi dello scorso 11 settembre, anche dal trend negativo dei mercati obbligazionari che nei mesi di novembre e dicembre hanno sperimentato un consistente ridimensionamento dei corsi. Al termine dell'esercizio il risultato finanziario della Società è stato influenzato sia da plusvalenze da realizzo del portafoglio di trading per circa €36,6 milioni che da minusvalenze da valutazione e da realizzo rispettivamente pari a circa €20 milioni e circa €76,7 milioni.. In armonia con la richiesta della Consob si precisa che le minusvalenze da realizzo includono costi su futures "short" pari a €30 milioni per attività di hedging del portafoglio obbligazionario correlabili alle plusvalenze da realizzo del portafoglio di trading; inoltre le minusvalenze da realizzo comprendono costi su future "long" (pari al 35% delle minusvalenze da realizzo complessive) posti in essere nell'ultimo bimestre 2001, in attesa di effettuare investimenti obbligazionari a lungo termine ad inizio 2002; tale operatività è stata legata alla volontà di realizzare, temporaneamente in maniera sintetica, un riposizionamento della duration complessiva del portafoglio sulla parte a lunga scadenza della curva dei rendimenti. Il conto economico di fine esercizio include anche proventi, per circa €10 milioni, generati nell'ultimo trimestre dall'estensione del trattato di riassicurazione a premi commerciali già in essere, grazie all'aumento della quota di cessione dal 35% al 50% dei premi lordi a favore di una società consociata. Si evidenzia che il risultato netto d'esercizio beneficia, coerentemente con i principi contabili in uso, di minori minusvalenze da valutazione al mercato, per circa €6 milioni, su alcuni investimenti in quote di fondi comuni, in quanto tali quote, nell'ottica di ridurre il peso del portafoglio azionario sulla gestione separata Bayerische 2000, sono state vendute a valore di carico ed a titolo definitivo alla holding italiana nel 2002. Il valore intrinseco di Bayerische Vita che, come in passato, verrà determinato da Tillinghast, è stimato in crescita anche per il 2001, in virtù dell'apporto della nuova produzione a premi annui e dell'aumento di capitale (€ 112,5 milioni), e dovrebbe salire dai € 466 milioni di fine 2000 a circa € 610-620 milioni. Qualora questa crescita venisse confermata denoterebbe la capacità della Società di creare nuovo valore per gli azionisti, per la parte attribuibile alla nuova produzione a premi annui, anche in un anno di transizione qual è stato il 2001. Bayerische Vita S.p.A rende noto, infine, il calendario dei principali eventi societari per l'anno 2002. Calendario eventi societari 2002: 15 febbraio Diffusione risultati preliminari 2001; 11 marzo C.d.A. - Approvazione progetto di bilancio e convocazione Assemblea; 30 aprile Assemblea degli azionisti - Approvazione del bilancio 2001, Milano; 6 maggio Stacco dividendi; 7 maggio C.d.A. - Approvazione relazione trimestrale al 31.03.2002; 9 maggio Pagamento dividendi; 30 agosto Diffusione risultati preliminari primo semestre 2002; 12 settembre C.d.A. - Approvazione relazione semestrale al 30.06.2002; 14 novembre C.d.A. - Approvazione relazione trimestrale al 30.09.2002.

 

HEDGE INVEST SGR P.A: RAGGIUNGE 41,1 MILIONI DI EURO LA RACCOLTA AL SECONDO MESE DI ATTIVITÀ AL VIA IL SITO HEDGEINVEST.IT A CONTENUTO INFORMATIVO PER UTENTI E SOTTOSCRITTORI
Milano, 11 febbraio 2002 - Sale a 41,1 milioni di Euro al 31 gennaio 2002 la raccolta di Hedge Invest Sgr, la nuova società di diritto italiano specializzata nella gestione di fondi di fondi hedge, operativa dal 1° dicembre 2001. La raccolta globale della Sgr, investita nei due fondi di fondi Hedge Invest Multi-strategy e Hedge Invest Global Equity, ha visto un incremento di 4,6 milioni di Euro a dicembre 2001 e di 4 milioni di Euro al gennaio 2002. Hedge Invest Global Equity ha registrato nel mese di dicembre una performance positiva dell'1,14%, classificandosi al secondo posto per rendimento assoluto tra i fondi di fondi attualmente operanti in Italia.. Hedge Invest Multi-strategy presenta una performance dello 0,60% nello stesso periodo di riferimento. Non sono ancora disponibili i dati consuntivi delle performance di gennaio. E' operativo il sito www.hedgeinvest.it, costituito da una parte informativa accessibile a tutti gli utenti e da un'area ad accesso limitato riservata ai sottoscrittori. La sezione aperta a tutti contiene notizie sulla società e sui prodotti ed una sezione informativa di approfondimento sugli hedge fund. L'area riservata ai Clienti presenta una reportistica dettagliata per singolo fondo in termini di caratteristiche, performance ottenute e confronto con i benchmark, composizione del portafoglio ed un'analisi approfondita del gestore aggiornata mensilmente sulla situazione di mercato alla base delle scelte di gestione e sulla valutazione della performance. Con sede a Milano, Hedge Invest SGR, nata per iniziativa della Antonello Manuli Finanziaria (Amfin S.p.A.), è specializzata nella definizione, gestione e distribuzione di fondi di fondi hedge diversificati per strategia, area geografica e settore di attività. Con un patrimonio iniziale di 32,5 milioni di Euro, Hedge Invest SGR si pone un obiettivo di raccolta di 300 milioni di Euro entro il 2003. Caratteristiche distintive di Hedge Invest SGR sono rappresentate dall'indipendenza - non appartenendo ad istituzioni finanziarie- dall'impegno dello sponsor AMFIN e degli altri azionisti - primi sottoscrittori dei Fondi Hedge Invest -, e dalla specializzazione nel settore degli hedge fund.

 

TOP MANAGER DICHIARANO: PASSAGGIO ALL'EURO MENO DIFFICILE GRAZIE ALL'11 SETTEMBRE
Milano, 11 febbraio 2002 - Da una ricerca Directa emerge la capacità di Marketing Forum di fornire strumenti e occasioni per le nuove scelte dei direttori marketing e comunicazione. Il 66% dei direttori marketing italiani ritiene che il passaggio alla nuova moneta sia stato fortemente sdrammatizzato e quindi facilitato dagli attentati dell'11 settembre e dalla situazione internazionale da essi derivata, percentuale che sale fino al 77% per i direttori marketing delle piccole aziende. Sono i primi dati emersi da un'indagine effettuata dall'Istituto di ricerca Directa che in occasione del Marketing Forum dello scorso novembre ha intervistato 158 manager. La ricerca completa, commissionata da Richmond Italia, verrà presentata a marzo e conterrà sia le rilevazioni fatte a novembre, sia rilevazioni fatte a febbraio che aggiorneranno e compareranno i dati relativi al cambiamento dei mercati con l'arrivo dell'Euro. Per i Direttori Marketing sono i giovani consumatori ad abituarsi più facilmente alla nuova moneta: secondo il 65% degli intervistati, gli uomini e le donne dai quindici ai vent'anni affrontano l'avvento dell'euro senza disagi. Oltre alle problematiche della nuova valuta, la ricerca ha anche mostrato l'elevato apprezzamento per Marketing Forum, l'ormai consolidato appuntamento annuale per i top manager organizzato da Richmond Italia. Il 66% del campione ha dichiarato di partecipare per la prima volta alla manifestazione, mettendo così in evidenza il continuo rinnovamento di presenze operato dai selettori di Richmond. Tra i motivi che hanno spinto i manager a partecipare a Marketing Forum vi sono Il programma delle conferenze per il 49% degli intervistati, la presenza di altri Direttori Marketing qualificati per il 43% e la qualità delle agenzie di servizi presenti sulla nave per il 38%. Alla domanda quali vantaggi/opportunità siano stati originati dagli incontri avuti con i colleghi, il 70% dei Direttori Marketing ha risposto di aver avuto nuove idee, il 58% di aver raccolto informazioni utili per il futuro, il 53% ha affermato di aver ampliato la panoramica delle strategie aziendali mentre il 39% ha avviato accordi di cooperazione. Anche il futuro pare essere influenzato dagli incontri a Marketing Forum, infatti il 67% dei manager ha dichiarato che prenderà in considerazione nuovi canali di comunicazione a seguito di questa esperienza e il 57% fisserà altri appuntamenti con le società fornitrici presenti a Marketing forum. Richmond Italia sta preparando una Newsletter ricca di informazioni su Marketing Forum, uno strumento che salderà ancora di più la comunità che si sta creando introno a questa manifestazione divenuta uno dei punti centrali di aggiornamento, scambio e new business nei settori del marketing e dei servizi.

 

MONTEDISON: RAGGIUNTA INTESA CON SAI, INTERBANCA, J.P. MORGAN E FRANCESCO MICHELI PER LA CESSIONE DELLA QUOTA FONDIARIA . POSITIVI I DATI PRELIMINARI MONTEDISON 2001
Milano, 11 febbraio 2002-Il consiglio di amministrazione della Montedison Spa, riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza del Dott. Umberto Quadrino ha approvato la proposta di Sai, Interbanca, J.P. Morgan e Francesco Micheli per la cessione del 22,2% di La Fondiaria Assicurazioni, al prezzo di 9,5 euro per azione, ed ha esaminato i dati preliminari del Gruppo per l'esercizio 2001. Intesa per Fondiaria - Il consiglio di amministrazione ha appreso dal presidente l'esito delle trattative intercorse con i tre Investitori presentati da Sai, J.P. Morgan Securities Limited, Interbanca Spa e Francesco Micheli. Da tali trattative è emersa la possibilità, per Montedison, di ottenere ragionevoli cautele a fronte delle criticità della originaria formulazione delle Offerte di acquisto esaminate dal consiglio il 5 febbraio 2002. Il consiglio ha conseguentemente autorizzato il presidente Dott. Quadrino a comunicare alla Sai e ai tre Investitori, con lettera spedita al termine dei lavori, l'accettazione della proposta del 2 febbraio 2002, alla tassativa condizione che gli Investitori accettino a loro volta le modificazioni proposte da Montedison. Secondo la formulazione di Montedison, l'operazione si prevede avvenga come segue: -Vendita contestuale di complessive n. 85.500.000 azioni La Fondiaria Assicurazioni al prezzo di euro 9,5 caduna, suddivise in tre lotti di cui il primo di 35.000.000 di azioni a J.P. Morgan Securities, il secondo di 26.500.000 azioni a Interbanca e il terzo di 24.000.000 di azioni a Francesco Micheli, con un ricavo per Montedison di euro 812 milioni -Restituzione contestuale della caparra a Sai dell'equivalente in euro delle originarie lire 500 miliardi e quindi pari a euro 258 milioni, mediante mandato irrevocabile di pagamento che la Banca incaricata (che sarà Interbanca) eseguirà prelevando l'importo dal prezzo pagato dagli Investitori: in tal modo il ricavato netto per Montedison, dopo la restituzione della caparra, sarà pari a euro 554 milioni -Il termine dato a Sai e agli Investitori per comunicare la loro definitiva accettazione è il 13 febbraio 2002 ed il giorno previsto per il trasferimento delle azioni Fondiaria, il pagamento dei prezzi e la restituzione della caparra è il 18 febbraio 2002 in Milano presso Interbanca. Con l'esecuzione dell'operazione Sai, Montedison e Toro Assicurazioni abbandoneranno tutte le cause in corso a Torino e a Milano senza alcuna residua pendenza tra loro. Nel testo concordato tra i rispettivi legali si prevede inoltre la rinuncia dei tre Investitori a qualsiasi azione di riduzione del prezzo o di regresso nei confronti di Montedison nel caso, anche se non probabile, di qualsiasi azione, o provvedimento, o diffida che in ogni sede qualsiasi terzo ovvero l'Isvap, la Consob, o l'Autorità garante della concorrenza e del mercato possano eventualmente attivare nei confronti degli investitori, in relazione alle stipulate compravendite. L'accettazione della proposta da parte di Montedison, nei termini sopra descritti, è stata possibile in quanto Toro Assicurazioni ha rinunziato al diritto di preferenza che le accordava il contratto stipulato con Montedison il 3 gennaio 2002 e ha accettato il recesso di Montedison dal contratto stesso. Toro Assicurazioni ha firmato anch'essa, solo per il profilo che la riguarda, la lettera inviata al termine del consiglio odierno a Sai e ai tre Investitori. Il consiglio di amministrazione ha espresso vivo apprezzamento nei confronti di Toro Assicurazioni per la lealtà e la disponibilità manifestate. Montedison, sulla base dell'andamento della trattativa, ha motivo di ritenere che le sue proposte modificative saranno accettate dai tre Investitori e per quanto di ragione anche da Sai, e si riserva di comunicare al mercato sia la ricezione delle formali accettazioni nel termine previsto, sia la successiva esecuzione dei contratti. Quando questa operazione si sarà definitivamente conclusa, Montedison registrerà una plusvalenza nel bilancio consolidato 2002 di euro 444 milioni. Tenendo conto anche della cessione delle azioni Fondiaria a Sai effettuata nel 2001, Montedison incassa globalmente euro 1.059 milioni con una plusvalenza consolidata totale di euro 580 milioni. Risultati preliminari 2001 - L'esercizio appena chiuso è stato caratterizzato da alcuni fatti che hanno inciso significativamente sulla struttura e sulle prospettive della società e del Gruppo: sono avvenute modifiche nell'azionariato della società, è stato ridefinito l'orientamento strategico concentrando il core business nel settore energia ed è stato varato un piano di dismissioni di tutte le attività estranee al core business. Nel corso del 2001 è stata anche approvata una complessa operazione di ristrutturazione societaria con la fusione di Edison, Sondel e Fiat Energia in Montedison (che assumerà la denominazione Edison) e la scissione non proporzionale di Falck. Il processo di dismissione delle attività non strategiche è stato avviato nel 2001 con la cessione delle partecipazioni in La Fondiaria Assicurazioni e in Dieci (controllante di Cartiere Burgo) e con la firma degli accordi per la vendita di Ausimont (chimica del fluoro e dei perossidi) e della partecipazione in Cerestar (amido e derivati). Sono stati inoltre avviati i processi per l'individuazione dei possibili acquirenti per Antibioticos, Béghin-Say, Cereol, Provimi, Intermarine e per l'attività distribuzione e trattamento acque di Edison, mentre sono in corso trattative con Falck per la vendita di Tecnimont. Cessioni sono state effettuate anche dalle società partecipate, tra le quali la principale è la dismissione da parte di Cereol della partecipazione in Koipe (leader spagnolo nell'olio di oliva). I ricavi netti del Gruppo, pari a 15.792 milioni di euro, sono in aumento (+10,4%) rispetto al 2000. Il margine operativo lordo è pari a 1.896 milioni di euro, anch'esso in aumento (+14,6%) rispetto al 2000, ed è pari al 12% dei ricavi netti contro l'11,6% dell'anno precedente. In forte crescita (+44,6%) l'utile operativo netto che passa dai 698 milioni di euro del 2000 (4,9% dei ricavi netti) a 1.009 milioni di euro nel 2001 (6,4% dei ricavi netti). Malgrado il 2001 sia stato caratterizzato da un generale rallentamento della crescita economica, particolarmente accentuato per Stati Uniti, Germania e Giappone, il Gruppo migliora i propri risultati rispetto al 2000 con il contributo principalmente dell'energia, grazie alla crescita interna e all'acquisizione di Sondel. Anche amido, semi oleosi e oli alimentari, nutrizione animale, chimica per la salute e costruzioni navali migliorano i risultati. In calo zucchero, chimica del fluoro e dei perossidi e ingegneria. Sull'utile operativo netto gravano oneri, per complessivi circa 35 milioni di euro, sostenuti per operazioni straordinarie, in particolare l'opa di Italenergia, la fusione in Montedison di Edison, Sondel e Fiat Energia e la scissione di Falck, nonché i costi di avviamento delle telecomunicazioni, ammontanti complessivamente a circa 80 milioni di euro e interamente spesati nell'esercizio. Per contro nel 2000 l'utile operativo netto era gravato dalla svalutazione della "differenza da consolidamento" relativa all'amido Usa, pari a 102 milioni di euro. Andamento dei settori - Zucchero e derivati: ha risentito di una riduzione delle vendite di zucchero di quota, peraltro parzialmente compensata da maggiori vendite fuori quota e dall'evoluzione favorevole dei prezzi in alcuni mercati. Amido e derivati: i risultati sono in significativo recupero, grazie alla ripresa dell'attività in Europa; negli Stati Uniti, nonostante un contesto di mercato ancora difficile, i risultati sono comunque in miglioramento. Semi oleosi e oli alimentari: l'attività ha beneficiato principalmente della ripresa dei margini di triturazione e del buon andamento delle vendite degli oli di marca. Nutrizione Animale: prosegue il trend positivo grazie alla crescita sia esterna che interna, in particolare nell'Europa Centro-Orientale e negli Stati Uniti. Chimica del fluoro e dei perossidi: nonostante la difficile congiuntura dell'industria dei semiconduttori e dell'industria automobilistica americana e il suo propagarsi in Europa, i risultati sono soltanto leggermente inferiori a quelli del 2000 in virtù della capacità di innovare nello sviluppo prodotti. Chimica per la salute: ha migliorato fortemente i risultati grazie alla ripresa della domanda mondiale, alla crescita delle vendite di cefalosporine in Cina e al contributo delle lavorazioni per conto di società farmaceutiche. Energia: in termini di fatturato, ha beneficiato dei maggiori volumi venduti, del contributo dell'attività delle telecomunicazioni e dell'effetto pieno sui 12 mesi dell'acquisizione di Sondel. La redditività sconta da un lato gli oneri di sviluppo delle telecomunicazioni e dall'altro lato la maggiore incidenza dell'attività di commercializzazione. Ingegneria: i risultati sono in flessione a causa della congiuntura sfavorevole nei principali mercati di riferimento negli anni passati e allo slittamento nell'entrata in vigore di alcune commesse. Tuttavia, il portafoglio ordini, tenuto conto delle trattative concluse o in fase finale, si approssima ai 1.500 milioni di euro. Attività minori: in ripresa le Costruzioni navali, in flessione Ambiente e Acciaio. Indebitamento finanziario netto - L'indebitamento finanziario netto del Gruppo passa da 7.858 milioni di euro al 31 dicembre 2000 a 7.934 milioni di euro al 31 dicembre 2001, con un aumento quindi di 76 milioni di euro che è riconducibile alle seguenti principali variazioni: · Vendita del 6,75% di La Fondiaria Assicurazioni 247 milioni di euro; · Caparra corrisposta da Sai per l'acquisto del 22,2% di La Fondiaria 258 milioni di euro; · Cessione Dieci srl 81 milioni di euro; · Cessione Koipe (incluso disponibilità finanziarie deconsolidate) 81 milioni di euro; · Investimenti tecnici, immateriali e finanziari (1.835) milioni di euro; · Pagamento dividendi (359) milioni di euro; · Flusso di cassa delle operazioni, oneri finanziari, imposte pagate, altro 1.451 milioni di euro Totale variazione (76) milioni di euro. Investimenti - Complessivamente, considerando sia gli investimenti tecnici che immateriali, sia gli acquisti di partecipazioni, il Gruppo Montedison ha investito nel 2001 1.835 milioni di euro contro 6.356 milioni di euro nel 2000, di cui: 1.281 milioni in investimenti tecnici (+35%), 151 milioni in immobilizzazioni immateriali (74 milioni di euro nel 2000), 403 milioni in partecipazioni (5.336 milioni nel 2000, di cui 3.165 per l'opa e gli acquisti di azioni Montedison e 984 milioni per le offerte pubbliche e gli acquisti di azioni Falck e Sondel). Gli investimenti in partecipazioni includono l'indebitamento finanziario acquisito, pari a 78 milioni di euro (765 milioni di euro nel 2000 di cui 775 milioni relativi all'indebitamento del Gruppo Falck). I principali investimenti tecnici effettuati nell'anno hanno riguardato l'energia con il proseguimento del programma di costruzione di nuove centrali termoelettriche. Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali si riferiscono in prevalenza ai costi di ricerca di idrocarburi nel settore energia. Gli investimenti finanziari comprendono l'acquisizione da parte di Béghin-Say della società brasiliana produttrice di zucchero Guarani (96 milioni di euro), il consolidamento della joint venture di Cerestar in Cina (72 milioni di euro), l'acquisizione di società da parte di Provimi nella nutrizione animale (40 milioni di euro), investimenti diversi nel settore energia (70 milioni di euro), l'opa residuale Falck/Sondel (14 milioni di euro), acquisti di azioni di società controllate (principalmente Edison e Cerestar) da parte di Montedison Spa (37 milioni di euro) e altri minori per la differenza.

 

PHILIPS REGISTRA UNA PERDITA DI 1,141 MILIONI DI EURO NEL QUARTO TRIMESTRE 2001 - LE PERDITE ANNUALI COMPLESSIVE AMMONTANO A 2,604 MILIONI DI EURO INCLUSI ONERI STRAORDINARI NEGATIVI PARI A 1,696 MILIONI DI EURO
Milano, 11 febbraio 2002 - Royal Philips Electronics nel quarto trimestre del 2001 ha registrato una perdita di Euro 1,141 milioni (pari ad una perdita di Euro 0,90 per azione); nello stesso periodo dello scorso anno l'azienda aveva registrato un ricavo di Euro 2,792 (pari a Euro 2,16 per azione). Tale risultato è stato influenzato negativamente dagli oneri straordinari dopo le tasse di Euro 959 milioni, che comprendono oneri di impairment non-cash per un valore di Euro 526 milioni relativi alle azioni Vivendi Universal e Great Nordic. Esclusi gli oneri straordinari il risultato del quarto trimestre 2001 ammonta ad una perdita di Euro 182 milioni (pari ad una perdita di Euro 0,14 per azione); nello stesso periodo dello scorso anno l'azienda aveva registrato un ricavo di Euro 664 milioni (pari a Euro 0,51 per azione). Il risultato del quarto trimestre del 2000 aveva incluso oneri straordinari che si erano tradotti in un guadagno di Euro 2,128 milioni, di cui Euro 1,115 milioni provenienti in gran parte dallo scambio di azioni Seagram con azioni Vivendi Universal, e ad un guadagno una tantum di Euro 1,072 milioni derivanti dalla fusione tra Origin e Atos. Nel quarto trimestre del 2001 gli utili derivanti dalle attività continuative, esclusi gli oneri straordinari, ammontano a Euro 55 milioni. Philips ha inoltre ottenuto un cash flow positivo di Euro 1,687 milioni. Dopo un anno 2000 record, i risultati dell'azienda per l'anno 2001 sono stati fortemente influenzati dalla situazione economica mondiale che ha visto un forte rallentamento dei segmenti dell'IT e delle telecomunicazioni; tale situazione ha generato perdite nette di Euro 2,604 milioni (pari a Euro 2,04 per azione), da confrontare con un profitto di Euro 9,602 milioni (pari a Euro 7,31 per azione) registrato nel 2000. Escludendo gli oneri straordinari, gli utili netti per il 2001 risultano in una perdita di Euro 908 milioni, paragonata ad un profitto di Euro 2,831 milioni registrato nel 2000. 'A causa della congiuntura economica negativa a livello mondiale, che ha influenzato soprattutto i mercati dell'Ict, il 2001 è stato per Philips un anno difficile', ha dichiarato Gerard Kleisterlee, Presidente e Ceo di Philips. 'Allo stesso tempo, ha favorito decisioni e cambiamenti che avranno un impatto sul futuro dell'azienda. Le attività di PCC (la nostra divisione di telefonia), della divisione Ce negli Stati Uniti e della nostra unità Digital Networks sono state rifocalizzate. La capacità di Components e Semiconductors è stata ridimensionata, così come l'intera azienda in generale, e sebbene questo abbia comportato decisioni difficili, tuttavia è di incoraggiamento vedere che già nel quarto trimestre del 2001 si è registrato un impatto positivo derivante dagli sforzi di ristrutturazione e contenimento dei costi: abbiamo ottenuto un IFO positivo, esclusi gli oneri straordinari, e una forte cash performance. Nel corso del 2001 abbiamo dimostrato una buona capacità di gestione del capitale circolante, e abbiamo quindi mantenuto un bilancio solido. In questo modo, abbiamo posto le fondamenta per ridare energia alla crescita di Philips, grazie alla focalizzazione delle risorse sull'innovazione per quello che, nella nostra visione, sarà un mondo 'digital connected'.' Previsioni per il futuro - La situazione economica mondiale continua a mostrare segni di debolezza che lasciano prevedere una crescita contenuta. Il miglioramento dei risultati nel corso dell'anno 2002 deriverà principalmente dalla riduzione dei costi, dal miglioramento dell'efficienza e dai programmi di ristrutturazione, la maggior parte dei quali hanno già avuto inizio nel 2001, così come da un gestione più efficiente del business portfolio. In conseguenza della debolezza dei mercati azionari, prevediamo una significativa riduzione dei crediti pensionistici nei nostri risultati per tutto il 2002. Il severo declino dei mercati dell'IT e delle telecomunicazioni, che hanno tanto negativamente influito nel 2001 sui nostri risultati, è ora terminato e gli inventari in eccesso, tanto per i nostri clienti quanto per il settore in generale, sono per lo più scomparsi. In generale, non prevediamo però un rafforzamento dei mercati e manteniamo una certa cautela sul futuro concentrando la nostra attenzione su una maggiore efficienza. 'L'azienda è stata razionalizzata e focalizzata nel periodo di crisi economica e si trova oggi in una buona posizione per godere quanto prima dei benefici che deriveranno dalla futura ripresa dei mercati', ha concluso Gerard Kleisterlee. I risultati di Philips Italia - 'Il 2001 è stato un anno difficile', commenta Robert Martijnse, neo Presidente e Amministratore Delegato di Philips Italia, 'segnato in particolare dai drammatici eventi dell' 11 Settembre'. 'Tuttavia, il mercato italiano nel nostro settore ha retto bene alla recessione generale e ci ha consentito di raggiungere un fatturato superiore a 1 miliardo di Euro'. 'In particolare la divisione Philips Consumer Electronics ha realizzato una crescita del 10% rispetto all'anno precedente, rafforzando la propria leadership in alcuni segmenti tecnologicamente avanzati come quelli dei monitor LCD e dei Flat TV. La nostra divisione Philips Medical Systems, anche attraverso la politica di continue acquisizioni di società leader nei rispettivi comparti di attività, ha raggiunto la leadership di mercato con una market share del 25% circa'. 'Un andamento decisamente soddisfacente ha avuto anche la nostra divisione Philips Lighting che ha tra l'altro realizzato importanti progetti illuminotecnici tra cui spicca quello per il Castello Sforzesco di Milano'. 'Dobbiamo quindi essere soddisfatti dei risultati raggiunti in Italia e siamo convinti di aver gettato le basi per un 2002 più sereno su cui siamo impegnati da subito per perseguire i nostri nuovi obiettivi di crescita.'

 

EDISON: RISULTATI PRELIMINARI DEL 2001 FATTURATO 3.425 MILIONI DI EURO (+34%), MARGINE OPERATIVO LORDO 755 MLN. (+5,1%) UTILE OPERATIVO NETTO 495 MLN. (+1,6%)
Milano, 11 febbraio 2002 - Il consiglio di amministrazione della Edison Spa, presieduto dal dottor Umberto Quadrino, si è riunito oggi a Milano ed ha esaminato tra l'altro i risultati preliminari dell'esercizio 2001. I ricavi netti consolidati, pari a 3.425 milioni di euro, sono risultati in crescita del 34% rispetto al 2000 (2.552 milioni di euro), grazie principalmente alle maggiori vendite, sia nell'energia elettrica che nel gas naturale e nelle telecomunicazioni. Più in dettaglio, alla crescita dei ricavi del settore elettrico hanno contribuito per l'intero esercizio le centrali avviate durante il 2000, Piombino, Terni ed Haubourdin e quelle avviate nel 2001, Jesi e repowering di Marghera Levante, oltre a nuove centrali eoliche per 120Mw. Nel settore idrocarburi sono ulteriormente cresciute le importazioni di gas naturale vendute sul mercato italiano ed è iniziata, in Egitto, la produzione commerciale del campo a gas "Rosetta". Il margine operativo lordo è migliorato del 5,1% a 755 milioni di euro (718 milioni di euro nel 2000); anche l'utile operativo netto è risultato in leggero incremento (+1,6%) raggiungendo i 495 milioni di euro contro i 487 milioni dell'esercizio precedente. Sui margini, in crescita per quanto riguarda le attività core dell'energia (elettricità e gas) hanno pesato i costi di sviluppo del settore telecomunicazioni. L'indebitamento finanziario netto consolidato è passato dai 936 milioni di euro di fine 2000 a 1.535 milioni di euro al 31.12.2001, soprattutto per il consistente piano di investimenti da tempo avviato, oltrechè per la distribuzione agli azionisti di un dividendo straordinario pari a circa 368 milioni di euro, pagato nel mese di dicembre. A fine 2001 il rapporto debt/equity era di circa 0,7 (0,4 a fine 2000). Gli investimenti tecnici sono stati complessivamente di circa 744 milioni di euro, in crescita del 56% rispetto ai 476 milioni di euro del 2000. Gli investimenti nel settore elettrico sono stati destinati principalmente a rafforzare la capacità produttiva. Nel corso del 2001, oltre alle centrali già citate, sono state completate la centrale a gas da 680Mw di Sidi Krir in Egitto (Edison 39%), entrata in marcia commerciale nei giorni scorsi, e sono proseguiti i lavori per la costruzione della centrale di Verzuolo da 120Mw. In ambito commerciale, i volumi di vendita sul mercato libero sono cresciuti di oltre il 25% , superando gli 11 miliardi di chilowattora. Il numero dei clienti forniti è di circa 2.200, per una quota di mercato libero stimata intorno al 17%. Nel settore idrocarburi, gli investimenti sono stati dedicati principalmente allo sviluppo delle attività in Egitto, dove prosegue con successo l'attività di esplorazione nel blocco West Delta Deep Marine e dove sono stati firmati gli accordi per la realizzazione di un impianto di liquefazione Gnl che consentirà l'esportazione via nave di una parte delle grandi riserve di tale giacimento. In Italia proseguono le attività preliminari per la realizzazione in alto Adriatico, al largo di Porto Levante, di un terminale di rigassificazione di Gnl per il mercato italiano. Tra l'altro, il carico di base dell'impianto (4,6 miliardi di metri cubi all'anno) è stato assicurato da un contratto venticinquennale firmato con RasGas (Qatar). Edison Gas ha infine proseguito la propria strategia di penetrazione sul mercato in selezionate aree geografiche attraverso alleanze con aziende locali di distribuzione. Di tale strategia fanno parte la costituzione delle partecipate Eta3 in Toscana e Prometeo nelle Marche. Nel 2001 è anche stata concretamente avviata l'attività nelle telecomunicazioni, attraverso EdisonTel. La società è impegnata nella realizzazione di un' infrastruttura di rete in fibra ottica di oltre 6.000 chilometri di cui, a fine 2001, sono stati posati i primi 3.600 chilometri (2.800 già in esercizio). Alla stessa data, Edisontel ha realizzato 39 POP (point of presence). Sul piano commerciale, nel suo primo anno di vita Edisontel ha raggiunto la soglia dei 60 milioni di euro di fatturato, in linea con i programmi, con un portafoglio di oltre 11mila clienti.

 

PIRELLI SPA: RISULTATI 2001 PRELIMINARI E NON AUDITATI MILANO
Milano, 11 febbraio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato l8 febbraio scorso i dati consolidati di Pirelli SpA, preliminari e non auditati, per l'esercizio concluso il 31 dicembre 2001. Le vendite consolidate mostrano un leggero incremento da € 7.477 milioni del 2000 a oltre € 7.500 milioni nel 2001. Il margine operativo lordo passa da € 820 milioni del 2000 (11% delle vendite) a € 665 milioni circa (8,8% delle vendite). Questo andamento è condizionato dal sensibile peggioramento della situazione economica generale nella seconda metà dell'anno, in particolare per quanto riguarda la domanda di cavi e sistemi per telecomunicazioni. Inoltre, ha pesato anche l'effetto di un contributo più ridotto del supply agreement con Cisco, pari a € 59 milioni rispetto a € 83 milioni del 2000. Questi fattori hanno condizionato anche il risultato operativo al lordo di oneri finanziari e fiscali, che passa da € 437 milioni del 2000 (5,9% delle vendite) a € 295 milioni circa (3,9% delle vendite). L'indebitamento netto del Gruppo Pirelli SpA a fine dicembre 2001 è di circa € 1.070 milioni, in linea con quanto precedentemente annunciato, contro una posizione attiva di € 2.225 milioni al 30 giugno 2001 e di € 3.495 milioni a fine 2000. La variazione rispetto al 30 giugno 2001 è connessa principalmente all'investimento in Olimpia S.p.A. (€ 3.120 milioni). Olimpia SpA che possiede il 28,7% di Olivetti Spa, ha un'equity di € 5,2 miliardi e un indebitamento non-recourse di € 3,5 miliardi. Per quanto riguarda in particolare l'andamento nel 2001 dei singoli settori di attività, si rileva: una sostanziale tenuta delle vendite e del risultato operativo nel settore Pneumatici, grazie anche alla crescente focalizzazione sul segmento alto di gamma; una crescita dell'11,7% del fatturato per il Settore Cavi e Sistemi Energia, con un progressivo miglioramento del risultato operativo in corso d'anno; una flessione del 10,6% delle vendite per il Settore Cavi e Sistemi Telecom, riduzione tutto sommato contenuta rispetto all'andamento generale del settore. Le previsioni per il primo trimestre dell'anno in corso rimangono improntate alla cautela, seppure in miglioramento rispetto all'ultimo trimestre del 2001, a causa della debolezza generale di mercato e con particolare riferimento all'andamento della domanda nel Settore Cavi e Sistemi Telecom. Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato l'eventuale emissione di un prestito obbligazionario da parte di Pirelli Finance (Luxembourg) S.A., società di tesoreria internazionale del Gruppo, garantito con fidejussione di Pirelli SpA, per un importo da definire compreso tra € 500 milioni ed € 1 miliardo, con una durata compresa tra 5 e 7 anni, rimborsabile in un'unica soluzione alla scadenza e ad un tasso che verrà determinato al momento dell'emissione. Tale prestito ha l'obiettivo di ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo, sia dal punto di vista dei tassi che delle scadenze. Si prevede che il prestito obbligazionario possa essere emesso entro il 2002, previo assenso della Banca d'Italia e compatibilmente con l'andamento generale del mercato dei capitali europeo. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato l'Ing. Valerio Battista Direttore generale del Settore Cavi e Sistemi Energia e l'Ing. Fernando Gonzalez Vicedirettore generale del medesimo Settore. I dati definitivi del bilancio 2001 di Pirelli SpA e del Gruppo consolidato Pirelli SpA saranno sottoposti all'approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società il 27 marzo prossimo. Infine, si elencano qui di seguito le date previste dei principali eventi societari e di diffusione dei dati economici e finanziari per il 2002: 27 marzo 2002 Consiglio di Amministrazione per esame del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2001. I suddetti documenti saranno resi disponibili al pubblico entro 90 giorni dalla chiusura dell'esercizio e pertanto, ai sensi dell'art. 82 della deliberazione Consob 11971/99, la relazione trimestrale relativa al quarto trimestre 2001 non verrà predisposta. 8/9 maggio 2002 Assemblea degli Azionisti per approvazione del bilancio. Prima della riunione assembleare il Consiglio di Amministrazione esaminerà i risultati consolidati del primo trimestre 2002. 9 settembre 2002 Consiglio di Amministrazione per esame della relazione semestrale al 30 giugno 2002. Il suddetto documento sarà reso disponibile al pubblico entro il 13 settembre 2002 e pertanto, ai sensi dell'art. 82 della deliberazione Consob 11971/99, la relazione trimestrale relativa al secondo trimestre 2002 non verrà predisposta. 11 novembre 2002 Consiglio di Amministrazione per esame dei risultati consolidati del terzo trimestre 2002.

 

IL 2001 ANNO DI CRESCITA PER INAZ PAGHE
Milano, 11 febbraio 02 Il 2001 è stato un anno particolarmente positivo per Inaqz Paghe, il fatturato ha infatti registrato una crescita del 8,8%, passando da 58,8 miliardi di lire (pari a 30,368 milioni di euro) a 64 miliardi di lire (pari a 33,053 milioni di euro ) nel 2001. Inoltre, nell¹anno appena concluso è aumentato in modo consistente il backlog di ordini rispetto al 2000. La crescita ha riguardato tutti i settori di offerta, sia quelli più tradizionali, sia quelli più nuovi. In particolare: il settore più maturo della modulistica tradizionale è cresciuto del 12%; la vendita del software (inteso come licenze d¹uso) è passata da 14,528 miliardi (pari a 7,500 milioni di euro) a 16,937 miliardi ( pari a 8,747 milioni di euro) con un incremento del 17%; i servizi di assistenza crescono da 10,2 miliardi (pari a 5,268 milioni di euro) a 11,1 miliardi (pari a 5,733 milioni di euro) dell¹anno appena concluso (+9%); i servizi di formazione da 0,78 miliardi (pari a 403.000 euro) a 0,95 ( pari a 491.000 euro). per quanto riguarda i settori più nuovi per Inaz: il settore hw degli orologi per la Rilevazione delle Presenze cresce del 35% passando da 1,317 miliardi (pari a 680.000 euro) a 1,774 miliardi (pari a 916.000 euro); il Service passa da 1.9 miliardi (pari a 981.000 euro) a 2,440 miliardi (pari a 1,260 milioni di euro) (+28%). Rimangono costanti i valori di fatturato legati al rinnovo dei canoni. Quello che si è concluso è stato un anno importante perché ha visto raggiungere tre importanti traguardi: 1. la certificazione ISO9001:2000 2. il lancio e la prima affermazione della nostra soluzione per la gestione delle Risorse Umane 3. il lancio dei servizi on-line del portale L¹attenzione delle aziende nell¹anno appena trascorso è stata polarizzata dal change over euro e nella seconda parte dell¹anno dai tragici eventi dell¹11 settembre. La prospettiva nel 2002 per queste nuove soluzioni ci appare molto positiva, visto che l¹attenzione delle aziende potrà essere focalizzata alla ricerca dell¹efficienza e alla competitività.

 

LA RETE DEL 5PQ ASSISTE LA COMMISSIONE NELLA STESURA DELLA DIRETTIVA SUL RUMORE AMBIENTALE
Bruxelles, 11 febbraio 2002 - Una rete costituita nell'ambito del programma "Crescita" rientrante nel quinto programma quadro di ricerca (5PQ) sta elaborando un piano strategico per le future ricerche in materia di rumore, che contribuirà ad assistere la Commissione nella preparazione della direttiva sulla valutazione e la gestione dell'inquinamento acustico ambientale. La rete Calm definirà le tappe necessarie per ridurre l'emissione di rumori nell'UE, provenienti dal traffico aereo, dal trasporto stradale e ferroviario, dalle tecnologie marine e dalle apparecchiature utilizzate all'esterno delle abitazioni. Essa individuerà inoltre i collegamenti e le lacune esistenti tra le attuali tecnologie di abbattimento dei rumori e i futuri obiettivi dell'UE in favore della riduzione del rumore e di una regolamentazione che la disciplini. Il piano strategico sarà basato su relazioni redatte dai gruppi di lavoro sull'inquinamento acustico nominati dalla Commissione, in collaborazione con gli istituti di ricerca, il settore industriale e le organizzazioni delle parti interessate. La rete riunirà numerosi interlocutori provenienti da sei Stati membri diversi, comprendenti un istituto di ricerca, un'agenzia per l'ambiente, un'amministrazione municipale, un ministero dell'Ambiente, un'università ed un'azienda privata. Il progetto, di durata triennale, ha avuto inizio il 1° ottobre del 2001 ed ha ricevuto un aiuto finanziario di 655.800 euro dalla Commissione europea.
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METROPOLITANA AUTOMATICA DI TORINO NUOVI INTERVENTI IN PIAZZA RIVOLI E PIAZZA MASSAUA
Torino, 11 febbraio 2002 - Continuano i lavori per la realizzazione delle stazioni Rivoli e Massaua, con modifiche alla viabilità. In particolare, entro la metà di febbraio, tra piazza Massaua e corso Brunelleschi, il marciapiede del controviale sud viene ristretto da 2.5 m a 1.5, per permettere la creazione di due corsie di marcia secondo le norme del codice della strada, come già avvenuto a tratti tra piazza Rivoli e piazza Bernini. Inoltre, come preannunciato, sono iniziati i lavori per l'installazione del cantiere della stazione Rivoli, situato tra largo Francia e Piazza Rivoli (lato est). Si tratta della sesta stazione che inizia ad essere realizzata, dopo quelle di Fermi e Paradiso in Comune di Collegno, Marche, Bernini e Principi d'Acaja nel territorio di Torino. La viabilità è spostata sui controviali. La sosta sul lato destro dei controviali è vietata, ma vengono creati 68 nuovi posti auto sulla carreggiata centrale e nuovi attraversamenti pedonali. Il percorso dei mezzi pubblici non subisce modifiche e le fermate sono spostate sui controviali. I cassonetti Amiat sono trasferiti sulle vie laterali. Altri cantieri Metro Torino Proseguono i lavori per la realizzazione delle stazioni Fermi, Paradiso, Marche, Bernini e Principi d'Acaja. Il trasferimento della viabilità sui controviali di corso Francia tra piazza Massaua e piazza Rivoli avverrà per fasi entro il primo semestre 2002. Nel mese di febbraio è previsto l'avvio dei cantieri in corso Vittorio Emanuele II con restringimenti e brevi interruzioni dei controviali in corrispondenza delle future stazioni Vinzaglio, Re Umberto e Porta Nuova. La cantierizzazione è in via di definizione e sarà resa nota la prossima settimana.

 

E I CINESI, IN FESTA PER IL CAPODANNO, SONO I VERI BRAMBILLA: 1 SU 8 È IMPRENDITORE CONTRO 1 MILANESE SU 12
Milano, 11 febbraio 2002 - Inizia l'"anno del cavallo", non tanto per paura di "mucca pazza", quanto per la China Town ambrosiana che, nel cuore della città, conta quasi 11.000 persone e 1.500 imprese. Una comunità attiva e imprenditiva, più degli stessi milanesi: ogni 8 cinesi residenti c'è un imprenditore, mentre ci vogliono 12 milanesi per trovare un imprenditore. Per Capodanno, il prossimo 12 febbraio, gli oltre 200 ristoranti cinesi preparano il "cenone" a base di gnocchi di riso, ravioli di zucca, pesci interi e dessert croccanti, come la vita "dura ma dolce". Il tutto dopo una radicale pulizia del locale, per lasciare il passato alle spalle. La comunità cinese a Milano. I residenti cinesi regolari nella provincia di Milano sono 10.852, pari al 6,1% del totale degli extracomunitari. A Milano città sono 8.656, pari all'8,4% degli immigrati, con un aumento del 17,9% rispetto allo scorso anno. Nella sola provincia si passa da 1.809 a 2.196 presenze regolari (+21,4% in un anno), pari al 4,5 % sul totale. Popolo di imprenditori a Milano. Sono 1.471 le imprese cinesi sul territorio della provincia di Milano (erano 1.212 l'anno scorso), pari al 16,8% del totale delle imprese cinesi in Italia. La comunità cinese è al primo posto nella classifica degli imprenditori extracomunitari a Milano, che in totale sono titolari di 7.400 imprese attive nel 2000. Estremamente elevato è anche il tasso di imprenditorialità, che misura la propensione imprenditoriale della comunità cinese e che si calcola mettendo in rapporto il numero di imprese con la popolazione residente: questo raggiunge per i cinesi il 13,5%, il dato più alto per tutta Milano. Significa che quasi un cinese su 8 è imprenditore. Contro una media dell'8% per Milano e provincia, cioè 1 impresa ogni 12 abitanti. Le imprese cinesi per settore. Le imprese cinesi sono per la gran parte concentrate in tre settori: confezione di vestiario ed accessori (642 imprese pari al 43,6% del totale delle imprese cinesi); fabbricazione articoli da viaggio e borse (238 imprese, pari al 16,2% del totale); ristoranti (208, pari al 14,1%). Seguono commercio al dettaglio (196) e all'ingrosso (103). "Cenone" e riti nei ristoranti cinesi. La comunità cinese si prepara a festeggiare il Capodanno, la "Festa di Primavera". La tradizione vuole che si mangino i classici gnocchi di riso e ravioli in zuppa. E per augurare un anno 'ricco' gli anziani fanno regalini confezionati in pacchetti rigorosamente rossi. Inoltre si offrono noccioline e caramelle a simboleggiare la vita: "dura ma dolce". Anche ripulire il ristorante a fondo, è una tradizione legata a questa festa: vuol dire spazzare via il vecchio per lasciare posto a nuova fortuna. Si preparano decorazioni: il rosso e il giallo sono i colori prediletti. Strisce di carta colorata con frasi propiziatorie, vengono appese "Possano tutti i tuoi desideri essere esauditi"... La tradizione prevede anche un banchetto. In molti ristoranti, come nelle famiglie, sulla tavola viene posto un grosso pesce intero, per simboleggiare l'unità della famiglia. Per questa occasione si cerca di mettere in tavola il meglio di quanto si possiede. A Capodanno non possono mancare le sfilate in maschera e i fuochi d'artificio.

 

ALLA CONVENTION DEI PANIFICATORI LA PROPOSTA PER IL "PANE DOC" E IL RAPPORTO SUL PREZZO DEL PANE DOPO L'ARRIVO DELL'EURO
Milano, 11 febbraio 2002 - Panificatori a rapporto alla Convention che si svolgerà Domenica, 10 febbraio 2002, presso l'hotel Quark, via Lampedusa 11/a, Milano. All'ordine del giorno dell'importante assemblea, che avrà inizio alle ore 10 con la Santa Messa e alle 11, grande assemblea con la partecipazione di tutte le aziende dell'arte bianca di Milano e Provincia, sono stati trattati due argomenti in particolare. Innanzitutto una proposta di legge che istituisca il "Pane doc", per garantire la genuinità e la qualità del pane, messe in pericolo da un regolamento del 1998 che stabilisce che, oltre agli ingredienti tradizionali, ovvero farina, acqua, lievito e sale, possano utilizzarsi ingredienti estranei alla panificazione, come gli sfarinati alimentari, erbe, farine di cereali maltati, amidi alimentari, enzimi. Un provvedimento inaccettabile, che secondo il commento del Presidente Marinoni, mette a rischio il futuro dei panificatori artigiani, la salute dei consumatori e la straordinaria tradizione gastronomica del nostro paese. In secondo luogo, il prezzo del pane dopo l'entrata in circolazione dell'Euro. Nonostante le allarmanti dichiarazioni di qualcuno, il prezzo del pane ha subito generalmente arrotondamenti verso il basso e i panificatori, come Marinoni illustrerà alla Convention, hanno dimostrato di essere responsabili, a differenza di vari enti anche pubblici che, invece, hanno speculato a danno dei milanesi. Interverranno le principali autorità istituzionali, politiche, e del mondo del commercio, tra cui: il Sottosegretario alle Politiche agricole e forestali Gianpaolo Dozzo; l'Assessore al Commercio e artigianato del Comune di Milano, Roberto Predolin; l'Assessore al Lavoro e attività economiche della Provincia di Milano, Cosma Gravina; l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Milano, Umberto Maerna; l'Assessore all'Industria, piccola e media impresa, della Regione Lombardia, Massimo Zanello; il Presidente Fondazione Fiera Milano Luigi Roth; l' On. Cristiana Moscardini, deputato al Parlamento Europeo; il Presidente della C.R.I., Maria Pia Garavaglia. Ospite d'eccezione S.E. Mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, Vicario patriarcale per Israele, che interverrà per ringraziare i panificatori milanesi per il laboratorio di panificazione donato a Betlemme, Palestina. Durante la Convention saranno premiati i panificatori e le fornarine che si sono distinti nell'attività dell'arte bianca. Premiazione anche per il vincitore del Concorso "La vetrina più bella di Natale", e del vincitore del Concorso "Novelle di Pane", cui andranno 100 chili di pane da consumarsi giorno per giorno o da donarsi ad un ente benefico.

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