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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

VENERDI'
17 GENNAIO 2003

pagina 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

DIRETTA INTERNET DELLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO 2003 

Milano, 17 gennaio 2003 - Sabato 18 gennaio dalle ore 9.30, dalla Corte d'Appello di Milano, diretta Internet della cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2003, con il Min. Castelli. Le immagini, riprese presso la Corte d'Appello di Milano, verranno inviate tramite collegamento satellitare al Cineca, dove si provvederà alla codifica in diversi formati di compressione dei segnali audio e video e alla distribuzione in rete mediante la tecnologia di streaming e l'infrastruttura di distribuzione del Cineca. Sia a Milano che presso la sede del Consorzio sono state predisposte due postazioni mobili attrezzate con parabole in grado di inviare e ricevere il segnale dal satellite. Le immagini saranno accessibili dal sito del Ministero della Giustizia e dal sito del Cineca http://www.giustizia.it http://www.cineca.it  Lo streaming è stato organizzato dal Cineca su incarico della Direzione generale dei Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia (Dr.ssa Floretta Rolleri) La trasmissione su satellite è affidata a Rai Way. La cerimonia di Milano, che si terrà in concomitanza con le cerimonie che si svolgeranno nei 26 distretti di Corte d'Appello di tutta Italia, vedrà la presenza tra i relatori del Ministro della Giustizia, Sen. Roberto Castelli. Agenda della cerimonia trasmessa in Internet: Intervento del Procuratore Generale di Milano, Dr. Mario Blandini;Intervento del Presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, Avv. Paolo Giuggioli; Intervento del Vice Presidente del Csm, Avv. Virginio Rognoni;Intervento del Ministro della Giustizia, Sen. Roberto Castelli; Dichiarazione di apertura dell'Anno Giudiziario 2003 del Presidente della Corte d'Appello 

LA SPAGNA E L'ITALIA SONO STATE CONDANNATE PER AVER VIETATO LA COMMERCIALIZZAZIONE CON LA DENOMINAZIONE "CIOCCOLATO" DEI PRODOTTI CONTENENTI SOSTANZE GRASSE VEGETALI DIVERSE DAL BURRO DI CACAO 
Bruxelles, 17 gennaio 2003 - L'aggiunta di tali sostanze grasse non modifica la natura del prodotto e l'indicazione sull'etichettatura è sufficiente per garantire una corretta informazione dei consumatori Il cioccolato fabbricato in Danimarca, in Irlanda, in Portogallo, in Svezia, in Finlandia e nel Regno Unito rispetta il contenuto minimo di burro di cacao stabilito da una direttiva del 1973(1), ma contiene sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao fino al 5% del peso totale. Per questo motivo la Spagna e l'Italia, contrariamente a tutti gli altri Stati membri, vietano la commercializzazione di tali prodotti con la denominazione "cioccolato", imponendo loro la denominazione di "surrogati di cioccolato". La Commissione sostiene che la direttiva del 1973 consente la fabbricazione e la commercializzazione dei prodotti di cioccolato contenenti sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao. A suo avviso, l'obbligo di commercializzare tali prodotti in Spagna e in Italia come "surrogati del cioccolato" comporta un ostacolo alla libera circolazione delle merci garantita dal Trattato CE. La Spagna e l'Italia, invece, ritengono che la direttiva del 1973 abbia disciplinato definitivamente il problema dei prodotti che possono essere venduti con la denominazione "cioccolato" e che iprodotti contenenti siffatte sostanze grasse vegetali non vi siano compresi. Le loro normative sarebbero giustificate da esigenze di tutela dei consumatori. La Corte rileva anzitutto che la direttiva del 1973 è intesa a stabilire norme comuni per garantire la libera circolazione dei prodotti di cioccolato all'interno della Comunità. Tuttavia, per quanto riguarda l'utilizzazione di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao il tali prodotti, il legislatore si è limitato ad instaurare un regime provvisorio. In particolare, la direttiva prevede espressamente la possibilità per gli Stati membri di mantenere in vigore le normative nazionali che ammettono o vietano l'aggiunta di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao nei prodotti fabbricati sul loro territorio. Ma la Corte rammenta che gli Stati membri non possono introdurre condizioni contrarie alla libera circolazione delle merci. La Corte afferma che l'obbligo di modificare la denominazione di vendita dei prodotti di cui trattasi in "surrogati di cioccolato" può costringere gli operatori a sopportare spese supplementari di confezionamento e, comunque, avere un'influenza negativa sulla percezione di tali prodotti da parte dei consumatori. Ne risulterebbero quindi ostacoli alla libera circolazione delle merci. Tuttavia, la Corte rammenta che siffatte restrizioni potrebbero essere giustificate da esigenze attinenti, in particolare, alla tutela dei consumatori, a condizione che esse siano indistintamente applicabili ai prodotti nazionali ed ai prodotti importati, nonché proporzionati all'obiettivo perseguito. La Corte ha già distinto due situazioni: il prodotto ha subito una modifica sostanziale dal punto di vista della sua composizione, che lo rende diverso dalle merci conosciute con tale denominazione; il prodotto ha subito modifiche meno rilevanti e, quindi, un'etichettatura adeguata può essere sufficiente per fornire al consumatore le informazioni necessarie. La Corte constata che, secondo la direttiva del 1973, l'elemento caratteristico di qualsiasi prodotto recante la denominazione "cioccolato" risiede nella presenza di taluni contenuti minimi di cacao e di burro di cacao. L'aggiunta di sostanze grasse vegetali non ha l'effetto di modificare sostanzialmente la natura di tali prodotti. Di conseguenza, un'etichettatura adeguata, che informa della presenza di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao sarebbe sufficiente per garantire l'informazione e, quindi, la tutela dei consumatori. Pertanto, la Corte considera che le normative spagnola e italiana sono sproporzionate e violano il principio della libera circolazione delle merci. La direttiva 2000/36, che entrerà in vigore solo nel giugno 2003, contiene disposizioni che autorizzano l'aggiunta di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao fino ad un massimo del 5%. 

LA CORTE EUROPEA CONDANNA L'ITALIA PER AVER RISERVATO TARIFFE PIÙ FAVOREVOLI PER L'INGRESSO IN ISTALLAZIONI CULTURALI MUNICIPALI O DECENTRALIZZATE AI SOLI CITTADINI ITALIANI O ALLE PERSONE RESIDENTI NEL TERRITORIO DEGLI ENTI LOCALI CHE LE GESTISCONO
Bruxelles, 17 gennaio2003 - Anche se la regolamentazione rientra nella competenza esclusiva delle regioni, lo Stato resta il solo responsabile dell'osservanza degli obblighi comunitari A seguito di denunce relative a discriminazioni basate sulla cittadinanza o sulla residenza relativamente all'ingresso nei musei italiani, la Commissione ha effettuato indagini in esito alle quali ha concluso che il regime tariffario preferenziale applicabile a persone di età superiore ai 60 o 65 anni per l'ingresso in diversi musei italiani comportava effettivamente discriminazioni. Conformemente al cosiddetto procedimento "per inadempimento" previsto dal Trattato, la Commissione ha inviato all'Italia una lettera di diffida invitandola ad adeguarsi al principio di non discriminazione. Il governo italiano ha quindi informato la Commissione riguardo ad un'imminente modifica della sua normativa diretta ad estendere a tutti i cittadini europei di età superiore a 60 o 65 anni e l'ingresso gratuito nei musei italiani. Tale trattamento era fino allora riservato unicamenti ai cittadini italiani o a taluni residenti. La detta modifica riguardava unicamente i musei nazionali, ma non i musei municipali (tra cui quelli di Firenze, Padova, Treviso e Venezia). La Commissione ha deciso pertanto di proporre il presente ricorso. Nella sua sentenza la Corte ricorda che è vietata una normativa nazionale riguardante l'ingresso nei musei di uno Stato membro che comporti una discriminazione a danno dei soli turisti stranieri. Inoltre, la parità di trattamento prevista dal Trattato vieta qualsiasi forma di discriminazione, anche dissimulata, che, applicando diversi criteri di distinzione, pervenga al medesimo risultato. Nella causa in esame il provvedimento italiano prevede un trattamento diverso basato sul criterio della residenza che opera principalmente a danno dei cittadini di altri Stati membri, in quanto i non residenti non sono, in generale, cittadini dello Stato. L'Italia non ha contestato tale discriminazione, ma ha tentato di giustificarla. Anzitutto, ha addotto considerazioni di interesse generale attinenti a criteri di ordine economico e fiscale: da un lato, ha ricordato i costi derivanti dalla gestione dei beni culturali e, d'altro lato, ha sostenuto che tali agevolazioni costituirebbero il corrispettivo del pagamento delle imposte mediante le quali i residenti partecipano alla gestione dei siti considerati. Secondo la Corte di giustizia, in primo luogo, non possono essere accettati gli argomenti di natura meramente economica. In secondo luogo, non esiste un nesso diretto tra una qualsiasi imposizione a carico dei residenti italiani e l'applicazione di tariffe preferenziali per l'ingresso nei musei e nei monumenti di cui trattasi. Il governo italiano ha inoltre presentato l'argomento secondo cui i regolamenti che istituiscono le agevolazioni tariffarie non rientrano nella sua competenza, ma in quella degli enti locali. I giudici comunitari non ammettono tale giustificazione. Infatti, uno Stato membro è il solo responsabile nei confronti della Comunità del rispetto degli obblighi comunitari. Pertanto, la Corte dichiara che l'Italia ha violato i principi comunitari della libera prestazione dei servizi e di non discriminazione, riservando agevolazioni tariffarie discriminatorie per l'ingresso a beni culturali a vantaggio di una determinata categoria di persone (i cittadini italiani o le persone di età superiore a 60 o 65 anni residenti nel territorio degli enti locali che gestiscono le attività di cui trattasi). 

GRUPPO UNICREDITO ITALIANO: 120 ASTE E 107 MILIONI DI EURO DI NEGOZIATO SUL MARKETPLACE 1CITY.BIZ IN UN ANNO. RILEVANTI RISPARMI DI TEMPO (CON PUNTE FINO AL 70%) E DI PROCESSO RISPETTO ALLE PROCEDURE D'ACQUISTO TRADIZIONALI E SAVING MEDIO DEL 12%.
Milano, 17 gennaio 2003 - Prosegue il trasferimento progressivo su 1city.biz di tutti gli acquisti negoziabili via marketplace da parte di Gruppo UniCredito Italiano. Lo testimoniano le cifre di un anno di negoziazioni online rilasciate, che vedono - da gennaio a dicembre 2002 - un valore negoziato di 107 milioni di Euro (erano 72 milioni a settembre) in 120 aste (27 per contratti quadro e 93 spot) condotte sul marketplace del quale il gruppo bancario è principale azionista 1city.biz si è rivelato lo strumento ideale per i processi di acquisto del Gruppo UniCredito Italiano, che, grazie al suo utilizzo, ha realizzato un saving medio del 12% ottenendo risparmi di tempo e di processi notevolissimi, con punte del 70%". Alle 120 aste ha partecipato un totale di oltre 500 fornitori. Le categorie merceologiche oggetto delle aste sono state: servizi di ristrutturazioni edili e impiantistica (idraulica, elettrica, condizionamento); PC, server e periferiche; macchine per ufficio; carta e cancelleria; arredi; beni e servizi di sicurezza; noleggio fotocopiatrici; traslochi; centrali telefoniche; viaggi aziendali; modulistica e assegni; oggettistica pubblicitaria; smistamento corrispondenza; servizi di pulizia; insegne luminose; vetrofanie; materiale pubblicitario (brochure, cataloghi, leaflet); agende e calendari; cablaggi e reti trasmissione dati; biglietti da visita. 

SERVIZI FINANZIARI RAS: NEL 2002 FLUSSI NETTI DI RACCOLTA POSITIVI PER 936 MILIONI DI EURO RACCOLTA NETTA IN CRESCITA DEL 19% RISPETTO AL 2001 
Milano, 17 gennaio 2003 - Nel 2002 Ras ha registrato flussi netti di raccolta positivi nei servizi finanziari per 936 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto ai 786 milioni di euro del 2001. Significativo l'incremento registrato nei flussi netti di raccolta da prodotti di risparmio amministrato e da conti correnti che hanno messo a segno complessivamente una crescita del 60% con 439 milioni di euro rispetto ai 275 milioni del 2001. Questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie all'emissione, nel corso del 2002, di una serie di obbligazioni strutturate e prodotti di risparmio amministrato con protezione del capitale o garanzia di rendimento particolarmente apprezzati dai clienti. Positiva per 497 milioni di euro la raccolta netta di risparmio gestito (fondi, gestioni patrimoniali) al 31 dicembre 2002, in lieve flessione (3%) rispetto ai 511 milioni di fine 2001. La buona performance di questo segmento, in controtendenza rispetto al mercato nel 2002, è stata realizzata soprattutto grazie alle iniziative mirate alla clientela di fascia più elevata, quali il lancio dei nuovi prodotti RasBank di gestione patrimoniale multimanager e l'attività di private banking di Investitori SGR. Il patrimonio complessivo gestito e amministrato al 31 dicembre 2002 si è attestato a 10.710 milioni di euro, in leggera contrazione rispetto agli 11.416 milioni di fine 2001. Nel dettaglio, il valore del solo risparmio in gestione è passato da 10.530 milioni di euro del 31 dicembre 2001 a 9.502 milioni di euro a causa delle performance negative dei mercati borsistici connesse con l'elevata esposizione in fondi comuni azionari e bilanciati dei clienti RasBank (48% contro una media di mercato del 31%). Un incremento del 36% è stato registrato nel patrimonio del risparmio amministrato che è passato dagli 886 milioni di euro di fine dicembre 2001 ai 1.208 milioni di dicembre 2002. I conti correnti RasBank a fine dicembre 2002 raggiungevano le 104 mila unità, in crescita del 32% rispetto a dicembre 2001 (quando i conti in essere erano 78.600). Il 2002 ha visto il lancio del nuovo marchio RasBank, sotto il quale si identificano ora tutti i servizi finanziari del gruppo Ras in Italia, coordinato con quello della capogruppo. In quest'ottica a ottobre si è completata la fusione di Ras Investimenti Sim in RasBank, con l'obiettivo di potenziare le iniziative di cross selling sugli oltre 4,5 milioni di clienti assicurativi delle agenzie Ras. La fusione ha dato vita alla terza rete italiana per numero di promotori con 2.200 professionisti, in crescita del 9% rispetto ai 2.022 del 31 dicembre 2001 e ha intensificato i progetti di collaborazione tra agenti e promotori finanziari: a dicembre 2002 erano circa 900 (pari al 41% del totale) i promotori operanti, secondo diverse modalità, sul portafoglio di clientela delle agenzie assicurative. 

CALENDARIO RIUNIONI ANNO 2003 BANCALOMBARDA: CALENDARIO RIUNIONI ANNO 2003
Brescia, 17 gennaio 2003 - Ai sensi delle vigenti disposizioni si riporta di seguito il calendario delle riunioni fissate per l'anno 2003 relative all'approvazione dei documenti contabili consiglio di amministrazione: Mercoledì 12 marzo 2003: progetto di bilancio d'esercizio e bilancio consolidato; Lunedì 12 maggio 2003: relazione 1° trimestre 2003; Mercoledì 10 settembre 2003: relazione semestrale al 30/6/2003; Mercoledì 12 novembre 2003: relazione 3° trimestre 2003. Assemblea: Ultima decade aprile 2003 Assemblea bilancio 

NEXTRA SGR - NASCE BETA1, LA PRIMA FAMIGLIA DI ETF DI UNA SGR ITALIANA
Milano, 17 gennaio 2003 - Da oggi è possibile acquistare i prodotti della famiglia Beta1, primi ETF (Exhange Traded Fund) promossi da una Sgr italiana. I due comparti della famiglia, quotati sul Mercato telematico dei fondi (Mtf) di Borsa Italiana, sono: ß1 - Msci Euro che replica l'indice Msci Euro costituito da azioni dell'area euro, selezionate per liquidità e capitalizzazione. ß1 - Ethical Index Euro che replica un indice "socially responsable", l'Ethical Index Euro elaborato da E.Capital Partners. Per entrambi i comparti il Market maker ufficiale è Caboto IntesaBci Sim Spa. I prodotti si avvalgono della collaborazione delle seguenti primarie società: Nextra Investment Management Sgr; Epsilon Associati Sgr; Caboto IntesaBci; IntesaTrade; Banca Intesa; E.Capital Partners; The Bank of New York; Morgan Stanley; Msci. Infolink: www.beta1.com 

643 MILIARDI DI DOLLARI SPESI CON CARTE VISA NEGLI ULTIMI TRE MESI DEL 2002 
Londra, 17 gennaio 2003 - Visa International rende noti i risultati del quarto trimestre 2002, durante il quale si è registrato un volume di spesa di 643 miliardi di dollari, +16,1% rispetto allo stesso periodo del 2001. Una crescita confermata (+16,2%) anche dal volume di spesa dell'anno fiscale 2002, conclusosi il 30 settembre 2002, che ha raggiunto i 2.400 miliardi di dollari. "Una crescita di questa entità, raggiunta per di più in un contesto economico di incertezza, fornisce delle chiare indicazioni sulla forza del marchio Visa" - ha affermato Malcolm Williamson, Presidente e Ceo Visa International - "Continuando ad rinnovare la nostra gamma di prodotti e servizi di pagamento offerti alle nostre banche socie, Visa permette a consumatori ed esercenti di avere maggior scelta, comodità e controllo". Il volume di spesa per transazioni di commercio elettronico con carte Visa è aumentato del 104,7% con una crescita del 82,4% nel numero di transazioni nell'ultimo trimestre 2002, rispetto allo stesso periodo del 2001. "Questi numeri confermano la crescita e la funzionalità di questo nuovo canale di vendita, in cui Visa continua a rappresentare il metodo di pagamento preferito" - ha aggiunto Williamson. Lo shopping su Internet dei titolari di carte Visa nel corso dell'ultimo anno fiscale ha superato i 408 milioni di dollari, +108,7% rispetto al 2001. Anche l'ammontare medio delle transazioni è salito del 14% a 78,80 dollari. Gli analisti di mercato segnalano come l'aumento delle transazioni Visa sia stato superiore a quello registrato dal mercato a livello generale. La forte crescita dell'anno fiscale 2002 ha interessato tutte le Regioni Visa. La Regione Eu, gli Stati Uniti e il Canada sono cresciuti rispettivamente per 96, 75 e 5 miliardi di dollari. I mercati emergenti hanno fatto registrare i tassi di crescita migliori. Infatti, la Regione Visa Cemea (Europa Orientale e Centrale, Medio Oriente e Africa) ha riportato un aumento nel volume di spesa totale del 35,8% nell'anno concluso a settembre 2002. Nella Regione Asia - Pacifico Visa ha visto crescere il volume di spesa del 36,3%, mentre nella Regione America Latina e Caraibi l'aumento è stato del 20,8%, sempre rispetto al 2001. A fine settembre 2002 le carte Visa in circolazione in tutto il mondo ammontavano a 1.200 milioni, più numerose di qualunque altro sistema di pagamento. La percentuale di spesa per i consumi personali (Pce - Personal Consumption Expenditure) pagata con carte Visa ha raggiunto il 7,1%, mentre nel 2001 era del 6,3%. L'obiettivo è di raggiungere una quota di Pce pari al 12% nel 2010.Tra i fattori chiave nella crescita del volume di spesa di Visa si possono ricordare:l'espansione dei prodotti pre-pagati - più di 300 programmi e progetti pilota tra cui carte per lavoro temporaneo, carte regalo, carte per i ragazzi e carte per enti governativi - per attingere al mercato potenziale delle carte pre-pagate valutato in 2.300 miliardi di dollari;lo sviluppo di nuovi standard globali per la trasmissione dati ad infrarossi e per l'utilizzo del chip in accesso remoto, per abilitare il pagamento delle transazioni effettuate con palmari o telefoni cellulari; l'introduzione di smart card più convenienti per facilitare l'introduzione di nuovi programmi. Dal 2001, attraverso il programma Visa Smart Breakthorugh sono state emesse circa 20 milioni di smart card, permettendo alle banche socie Visa di risparmiare più di 40 milioni di dollari. A livello globale sono stati emessi 60 milioni di carte Visa Emv. l'installazione progressiva di Verified by Visa, in grado di sostenere il commercio elettronico fornendo quel livello di fiducia e sicurezza nelle transazioni virtuali che i titolari sono arrivati a pretendere dal marchio Visa l'uso delle promozioni legate ai Giochi Olimpici Invernali 2002 e delle partnership con i gruppi alberghieri Le Meridien e Marriott. 

OBERTHUR CARD SYSTEMS FORNISCE LE SOLUZIONI IDENTRUS BASATE SU SMART CARD AD ABN AMRO CHE CONSENTIRÀ DI CONDURRE TRANSAZIONI ELETTRONICHE SICURE NELL'AMBITO DEL CIRCUITO IDENTRUS 
Parigi, 17 gennaio 2003 - Oberthur Card Systems, leader mondiale nel settore delle smart card, fornirà ad Abn Amro, banca di spicco a livello internazionale, le proprie soluzioni Identrus? complete di smart card, lettori e software d'utilizzo. Le soluzioni verranno installate sui siti delle aziende clienti di Abn Amro e consentiranno di effettuare in tutta sicurezza transazioni attraverso Internet verso la banca e gli altri clienti del sistema bancario Identrus. Comunemente conosciuta sul mercato come la 'Identrus Black Box', la soluzione di Oberthur consentirà ad Abn Amro e ai suoi clienti di identificarsi l'un l'altro, garantendo la sicurezza delle comunicazioni e creando un record inconfutabile delle transazioni effettuate. La soluzione è certificata da Identrus e in linea con i suoi parametri. L'organizzazione Identrus, di cui Abn Amro è uno dei membri fondatori, ha creato un modello basato sui più avanzati sistemi di 'public key infrastructure' (Pki) per la comunità finanziaria, il cui scopo è quello di facilitare transazioni sicure di e-business attraverso Internet. La stretta collaborazione tra Oberthur e Abn Amro ha quindi consentito al modello Identrus di offrire nuovi servizi ai propri clienti. "Data la propria esperienza in materia di sicurezza, Oberthur Card Systems fornisce da molto tempo soluzioni alle istituzioni finanziarie americane, asiatiche ed europee. Questo progetto è l'esempio perfetto del valore che Oberthur Card Systems apporta ai propri clienti con una soluzione perfettamente integrata con il modello Identrus che in questo caso va incontro ai bisogni delle aziende clienti di Abn Amro", ha commentato Didier Sérodon, Head of Payment and Identification Marketing Solutions di Oberthur Card Systems. Aspetti tecnici della soluzione Identrus di Oberthur Card Systems: Una Java Card? a sicurezza certificata con i Common Criteria EAL4+; Un lettore di smart card Pc/Sc; Un software adattabile alle esigenze di ciascun cliente. Infolink: www.oberthurcs.com 

IL 2002 ANNO DELLE CARTE PREPAGATE DATI SSB: 200.000 CARTE EMESSE, 336.000 RICARICHE EFFETTUATE, ITALIA ALL'AVANGUARDIA NELLO SCENARIO EUROPEO 
Milano, 17 gennaio 2003 - Ssb, società leader nel settore dei sistemi di pagamento, ha diffuso ieri i dati 2002 delle carte prepagate processate dalla società: i numeri indicano un fenomeno sempre più diffuso, nonché un modo innovativo di effettuare sistemi di pagamento con carta. "L'elemento più confortante che emerge dai dati in nostro possesso - spiega Fabrizio Canedoli Direttore Marketing e Vendite di Ssb - riguarda la fiducia che l'utente ripone in questo strumento e i numeri lo confermano: solo il 5% delle carte emesse nel corso dell'anno è stato estinto, confermando che, una volta acquistata, la carta diventa uno strumento di pagamento a pieno titolo. Ciò conferma da un lato la praticità del prodotto e dall'altro la fiducia che gli utenti vi ripongono". 200.000 carte emesse nel 2002, 336.000 ricariche effettuate, un trend di utilizzo in costante aumento di mese in mese, con picchi notevoli nel periodo estivo e nel mese di dicembre, che ha visto un incremento del numero di card distribuite sul mercato addirittura del 100% rispetto a novembre. La carta prepagata non rappresenta più un oggetto misterioso, ma si configura come un metodo di pagamento che gli italiani tendono ad apprezzare sempre di più per comodità e praticità di utilizzo. La nuova carta, non vincolata ad un conto corrente bancario, è ricaricabile facilmente con somme variabili che vanno dai 50 ai 200 euro e rappresenterà sempre più un modello per molteplici tipologie di utilizzo: 'gift card', nuovo strumento di rimborso per le spese di trasferta in ambito aziendale e accredito stipendi per i lavoratori interinali. "Quello che ci interessa sottolineare - conclude Canedoli - è poi il fatto che, nello scenario europeo, si tratta di un fenomeno soprattutto italiano: oltre agli Stati Uniti, dove si è già diffuso a grande velocità, la nazione europea in cui il "fenomeno carte prepagate" si è principalmente sviluppato è la Gran Bretagna". 

RC AUTO: DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE PRESI D'ASSALTO I SITI INTERNET DI ADOC, ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI 
Milano, 17 gennaio 2003 - Dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha riconosciuto agli automobilisti la possibilità di chiedere il risarcimento alle compagnie di assicurazione colpevoli di cartello, i siti internet delle associazioni dell'Intesa (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), contenenti i moduli da scaricare ed inviare al Giudice di pace, sono stati letteralmente presi d'assalto. Tra ieri e l'altro ieri, l'Intesa conta di arrivare a 50.000 moduli scaricati. Non sono servite a niente, quindi, le affermazioni dell'Ania che ovviamente cerca di contenere i danni. Sarebbe opportuno, sostiene l'Intesa, che l'Ania facesse un passo indietro, aprendosi, assieme al Governo e Isvap, ai consumatori e riconoscendo la sconfitta incassata su tutti i fronti. Ciò che chiede l'Intesa è, in sostanza, l'apertura di un tavolo di confronto tra Ania, Intesa dei consumatori e Isvap per arrivare a un accordo attraverso il quale soddisfare da una parte le richieste degli assicurati, e dall'altra evitare un contenzioso gigante dinanzi il Giudice di pace. C'è inoltre una questione di primaria importanza che deve essere oggi sollevata. Se l'Ania continuerà a ricorrere contro ogni richiesta di rimborso si creerà un circolo vizioso pericolosissimo. A fronte di una richiesta ad esempio di 500 euro di risarcimento da parte di un assicurato, infatti, l'Ania ne dovrà pagare, in caso di ricorso e di sconfitta, 2.500 tra risarcimento e spese legali complessive. Tutto ciò aggraverebbe i bilanci delle compagnie di assicurazione che si rivarrebbero sugli assicurati aumentando spropositatamente le tariffe già oggi alle stelle. Senza contare che gli azionisti delle compagnie potrebbero, con l'assistenza dell'Intesa dei consumatori, proporre un'azione di responsabilità contro gli amministratori delle stesse compagnie. Sempre che, conclude l'Intesa, qualcuno non faccia leggi ad hoc per salvare le compagnie da una situazione tutt'altro che rosea, leggi che si scontreranno con la dura opposizione dell'Intesa, che ha dalla sua parte almeno 18 milioni di italiani. 

SONDAGGIO PIÙ TAXI A MILANO, IL SINDACO: "I MILANESI MI DICANO COME LA PENSANO" IL PARERE IMMEDIATO DEL CITTADINO ANCHE VIA INTERNET 
Milano, 17 gennaio 2003 - Sono stati diffusi i dati relativi al sondaggio "Più taxi a Milano". Alle 17.48 di oggi, 16 gennaio 2003, il comune di Milano ha ricevuto 4.858 voti. I SI' sono 3.169, pari al 65%, i NO 1.689 pari al 35%. Dettaglio dei voti: per telefono: sì 1.951, no 1.362; percentuale dei sì 59, percentuale dei no 41; su www.comune.milano.it sì 833, no 271; percentuale dei sì 75, percentuale dei no 25; via fax: sì 50, no 5; percentuale dei sì 91, percentuale dei no 9; per email: sì 335, no 52; percentuale dei sì 87, percentuale dei no 13. 

CANONE RAI E BOLLO AUTO SI PAGANO ANCHE ONLINE SUL SITO POSTE.IT 
Roma, 17 gennaio 2003 - Poste Italiane invita i clienti a non aspettare gli ultimi giorni per il pagamento del canone Rai e del bollo auto in scadenza il prossimo 31 gennaio. Si può pagare anche attraverso il sito Internet di Poste Italiane www.poste.it Il pagamento può essere effettuato con addebito diretto sul conto per i correntisti BancoPosta attraverso il servizio di Internet banking BancoPostaonline (al costo di 0,80 Euro) o utilizzando le principali carte di credito (pagando 2 Euro per importi fino a 100 Euro o una commissione del 2% per importi superiori). Il pagamento online del bollo auto attraverso il sito www.poste.it è particolarmente semplice: digitando la potenza fiscale espressa in kilowatt e la targa dell'autovettura sarà automaticamente calcolato l'importo da pagare. Con BancoPostaonline è possibile pagare anche i bollettini di conto corrente postale per oltre 350 utenze delle più importanti società di pubblica utilità (elettricità, gas, telefono, pay-tv), le multe elevate dalla Polizia stradale, l'Ici di tutti i comuni italiani, i modelli F23 e F24 e R.AV. (Ruolo mediante Avviso). L'attivazione del servizio BancoPostaonline va richiesta all'Ufficio Postale, contestualmente all'apertura del conto o in un momento successivo; occorre inoltre registrarsi sul sito www.poste.it  aprendo una "cassetta" di posta elettronica: tutte le comunicazioni relative all'utilizzo dei servizi BancoPostaonline, infatti, vengono inviate a questa "cassetta" che Poste Italiane offre gratuitamente. Il sito Internet di Poste italiane è uno dei più visitati in Italia nella categoria dei siti web istituzionali e con i servizi BancoPostaonline è al vertice della classifica dei siti di Internet Banking redatta dalla società ACNielesn/NetRating. 

GRUPPO BEGHELLI: RESI NOTI I DATI PRE-CONSUNTIVI DI FATTURATO AL 31 DICEMBRE 2002. A 123,7 MILIONI DI EURO I RICAVI LORDI CONSOLIDATI (+3,3%). I RICAVI DELLA CAPOGRUPPO A QUOTA 98,1 MILIONI DI EURO (+7,3%). 
Milano, 17 gennaio 2003 - Sono stati resi noti ieri i dati pre-consuntivi di fatturato al 31 dicembre 2002 del Gruppo Beghelli, che progetta, produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica ed è leader italiano nel settore dell'illuminazione di emergenza e del risparmio energetico. I dati dovranno essere approvati in via definitiva dagli organi societari competenti. II 2002 si chiude con ricavi lordi consolidati pari a circa 123,7 milioni di Euro, in crescita del 3,3% rispetto ai 119,8 milioni del corrispondente periodo 2001. Anche i ricavi della capogruppo risultano in netta crescita e raggiungono i 98,1 milioni di Euro, registrando un aumento de 7,3% rispetto ai 91,4 milioni di Euro dell'esercizio scorso. I ricavi netti si attestano a circa 120 milioni di Euro a livello consolidato (+4% circa rispetto ai 115,2 milioni dei 2001), mentre i ricavi netti della capogruppo - pari a circa 94 milioni - registrano un incremento di circa l'8% rispetto agli 86,8 milioni dello scorso esercizio. Pur non avendo raggiunto la crescita a due cifre su base annua auspicata all'inizio del 2002, il trend delle vendite è in forte recupero rispetto al primo semestre, tanto che nel quarto trimestre dell'anno la dinamica ha evidenziato crescite del +23,7% a livello consolidato e +33,2% per la capogruppo. Tali dati potrebbero essere ancora influenzati marginalmente dall'impatto dei premi di fine anno. Viene così confermata la fase di ripresa del Gruppo Beghelli - già evidenziata nel corso del 2002 - che ha visto l'azienda impegnata nel consolidamento dei progetti avviati nell'ultimo biennio, con l'offerta di una gamma di prodotti e servizi di assoluto livello qualitativo, in grado di richiamare una domanda di mercato ad alto potenziale. In particolare, l'azienda é entrata nei nuovi settori di business - illuminazione a risparmio energetico ed home automation - che rappresentano aree nelle quali la Beghelli valorizza pienamente il proprio know-how sviluppato sia nei settore dell'illuminazione d'emergenza che in quello dei sistemi di sicurezza. Le buone prospettive di crescita di questi settori sono confermate anche dai recenti provvedimenti legislativi comunitari e nazionali: la Comunità Europea, attraverso la recente Direttiva Ballast - che prevede la progressiva sostituzione delle lampade fluorescenti tradizionali con quelle a risparmio energetico - ha riconosciuto l'importanza dei settore illuminazione nell'ambito della riduzione dei consumi energetici. 

GRUPPO MEDIOLANUM 2002 - RISULTATI PRELIMINARI HA CHIUSO FACENDO REGISTRARE RISULTATI MOLTO SODDISFACENTI SOPRATTUTTO IN CONSIDERAZIONE DEL FORTE RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA MONDIALE. 
Milano, 17 gennaio 2003 - Le Masse amministrate consolidate si sono attestate ad Euro 20.783 milioni, - 1% (Euro 20.920 milioni al 31 dicembre 2001) nonostante l'andamento negativo dei mercati azionari che si sono deprezzati del 33%. Con riferimento all'Italia, sono stati registrati i seguenti volumi: La Raccolta Netta totale, che include assicurazione vita, fondi comuni e gestioni e la raccolta diretta e indiretta della banca, si è attestata su Euro 3.000 milioni che rappresenta il secondo miglior risultato annuale nella storia del Gruppo Mediolanum. A tale risultato ha contribuito in modo rilevante la raccolta netta positiva del risparmio gestito di Euro 1.694 milioni, a cui si sono aggiunti Euro 1.299 milioni relativi al risparmio amministrato. Anche quest'anno, la raccolta netta dei fondi comuni, inclusi quelli delle gestioni patrimoniali e unit-linked, è stata positiva in tutti i mesi dell'anno ed è ammontata complessivamente a Euro 1.183 milioni. Da notare che, considerando il biennio 2001 e 2002, cioè il periodo di maggior crisi del mercato, Banca Mediolanum è risultata di gran lunga la prima istituzione finanziaria in Italia per la raccolta netta di fondi (Euro 2.889 milioni). I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente ad Euro 2.133 milioni, a fronte di Euro 1.602 milioni del 2001 (+33%). Di particolare rilievo la nuova produzione, che ha registrato un incremento del 38% (Euro 1.413 milioni contro Euro 1.023 milioni dello scorso anno). I Fondi Comuni di Investimento e le Gestioni hanno registrato una raccolta lorda di Euro 2.246 milioni a fronte di Euro 3.117 milioni nel 2001. Al 31 dicembre 2002 la Rete di vendita di Banca Mediolanum faceva registrare un organico complessivo di 5.015 consulenti globali. Da segnalare il forte progresso qualitativo della rete, con 4.114 promotori finanziari rispetto ai 3.842 del 2001. Banca Mediolanum si conferma così al primo posto come numero di promotori fra le reti in Italia. Aggiungendo i 1.402 operatori assicurativi di Partner Time, le Reti di vendita del Gruppo Mediolanum raggiungevano un organico complessivo di 6.417 unità. il totale dei C/C al 31 dicembre 2002 era 340.000 a fronte dei n. 297.000 al 31 dicembre dello scorso anno, con un incremento del 14%. Il totale dei Clienti al 31 dicembre 2002 era di circa 761.000 primi intestatari a fronte dei 714.700 alla stessa data dello scorso anno, con un incremento del 7%. 

YAHOO!: RESI NOTI RISULTATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2002 UTILI IN CRESCITA I RICAVI NETTI AL 31 DICEMBRE 2002 HANNO RAGGIUNTO 953,1 MILIONI DI DOLLARI CON UN AUMENTO DEL 33% RISPETTO AI 717,4 MILIONI DI DOLLARI DEL 2001
Milano, 17 gennaio 2003 - Si e' chiuso con un utile pari a 106,9 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 92,8 milioni di dollari, l'esercizio 2002. Yahoo! Inc. ha ieri reso noti i risultati relativi al quarto trimestre conclusosi il 31 dicembre 2002. Per detto periodo, i ricavi netti hanno raggiunto 285,8 milioni di dollari, registrando cosi' un aumento del 51 percento rispetto ai 188,9 milioni di dollari dello stesso periodo del 2001. L'utile al lordo di interessi, imposte e ammortamenti del trimestre ha raggiunto 85,3 milioni di dollari, ossia il 30 percento dei ricavi netti, a confronto con gli 11,7 milioni di dollari (il 6 percento dei ricavi netti) conseguito nello stesso periodo del 2001, comprendente anche 16,8 milioni di dollari di costi di riorganizzazione. La liquidità disponibile per il quarto trimestre 2002 e' stata di 61,4 milioni di dollari, rispetto a una perdita di liquidità di 6,4 milioni di dollari nello stesso periodo dell'anno precedente. La liquidità disponibile e' rappresentata dall'utile della societa' al lordo di interessi, imposte e ammortamenti più i proventi di cassa non gestionali, meno le imposte pagate, gli investimenti nel capitale d'esercizio e le spese di immobilizzo. La società considera l'utile al lordo di interessi, imposte e ammortamenti e la liquidità disponibile misure importanti della propria redditività, in quanto gli stessi riflettono le risorse investibili su acquisizioni strategiche atte a rafforzare il bilancio annuale e a riacquistare capitale azionario. Sulla base dei principi contabili generalmente accettati, l'utile netto per questo quarto trimestre 2002 e' stato di 46,2 milioni di dollari, ossia 0,08 dollari per azione diluita, confronto a una perdita netta di 8,7 milioni di dollari (0,02 dollari per azione diluita) nello stesso periodo del 2001. Nel caso in cui l'implementazione del Financial Accounting Standard 142 ("Fas 142") "Avviamento e altre attività immateriali" avesse avuto luogo all'inizio del 2001, Yahoo! avrebbe registrato una perdita netta per il quarto trimestre 2001 pari a 6,8 milioni di dollari o 0,01 dollari per azione diluita. 

NUOVA INIZIATIVA DEL GRUPPO GALGANO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IL CONTROLLO STRATEGICO PER ENTI LOCALI E SANITA' 
Milano, 17 gennaio 2003 - L'appuntamento è per giovedì 6 febbraio a Milano (dalle ore 14,15 alle 18). Il tema dell'incontro è: "Il controllo strategico negli enti locali e nella sanità" (metodi e strumenti al servizio dei manager pubblici). La mezza giornata si propone di far conoscere, a chi ha la responsabilità di garantire risultati in tempi brevi alla comunità, la strumentazione disponibile per avviare subito un puntuale controllo strategico delle attività attraverso l'impostazione di "Cruscotti direzionali" e l'impiego delle cosiddette "Balanced scorecard" per gestire la complessità del sistema organizzativo interno. Nel corso dell'incontro verranno illustrati, oltre agli approcci al controllo strategico messi a punto dal Gruppo Galgano in numerosi enti ed aziende, anche un efficace strumento di supporto informatico sviluppato dalla Procos denominato "Strat&Go", ora disponibile anche attraverso il servizio in Asp fornito dalla Asi Mantova (società del Comune di Mantova). L'apertura dei lavori sarà di Alberto Galgano, Presidente della Galgano & Associati. "Il controllo strategico negli enti locali: opportunità, modelli e soluzioni" sarà invece trattato da Bruno Susio, Partner Galgano & Associati e direttore della divisione Pubblica Amministrazione, mentre Donato Offredi, Partner Galgano & Associati e direttore della divisione Sanità, parlerà del "Controllo strategico nella Sanità: approcci innovativi e risultati". Lo strumento informatico della suite "Strat&Go" per la gestione del controllo strategico negli enti pubblici sarà invece illustrato da Marco Renini, product manager della Procos Italia, mentre Gianluca Momoli, presidente dell'azienda servizi informativi Asi di Mantova Spa, parlerà su come gestire efficacemente il controllo strategico con un servizio in Asp. Tra gli esempi di applicazione e casi di successo troviamo le testimonianze del Comune di Correggio: "Il sistema degli indicatori per il controllo strategico" sarà illustrato dal direttore generale, Luciano Pellegrini, mentre Rocco Quattrocchi, direttore del controllo di gestione e dei servizi informativi dell'Azienda Ospedaliera di Chiari, tratterà il tema del "Cruscotto direzionale". Infolink: www.galganogroup.it 

PRIMI RICONOSCIMENTI AD AIR DOLOMITI DEL 2003: 2 EMERALD AWARDS PER SETTIMOCIELO DREAM
Milano, 17 gennaio 2003 - Il 2003 comincia per Air Dolomiti, la Compagnia regionale partner di Lufthansa e quotata al Mta, sotto i migliori auspici: il 14 gennaio ad Orlando, Florida, la prestigiosa rivista americana Onboard Service Magazine ha assegnato a Settimocielo Dream, la nuova Business Class del vettore, 2 Emerald Awards.La più autorevole rivista del settore ancora una volta ha riconosciuto l'alta qualità del servizio di bordo e l'originalità del concetto di accoglienza di Air Dolomiti attribuendo un Emerald Award per la categoria Tableware (a pari merito con United Airlines) ed un Emerald Award per la categoria Foodservice (a pari merito con Lufthansa). Air Dolomiti considera da sempre il servizio di bordo come il momento fondamentale del rapporto tra la Compagnia ed i passeggeri. Nel 1996 la Compagnia inaugura "Settimocielo by Air Dolomiti", il marchio dell'ospitalità e dell'accoglienza a bordo con il quale si propone come ambasciatrice dello stile e del gusto italiano in Europa. Negli anni "Settimocielo by Air Dolomiti" è stato insignito per nove volte dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali del settore. Nel 2002 nasce Settimocielo Dream, l'evoluzione dell'ospitalità di Air Dolomiti, nata dal desiderio di offrire un'esperienza ancor più sofisticata e unica ai passeggeri di Business Class innalzando lo stile e la raffinatezza di Settimocielo. Air Dolomiti ha ideato una business class innovativa, frutto di dieci anni di esperienza nell'ambito dei servizi di altissima qualità: una speciale attenzione nel segno di Settimocielo, con il servizio Dream. Settimocielo Dream ha ricevuto riscontri molto positivi dai passeggeri, definitivamente confermati da questi premi autorevoli che ne battezzano l'esordio. In particolare, nella categoria Foodservice è stato premiato lo studio dei menù mirato a valorizzare i prodotti di ciascun territorio esaltandone il sapore attraverso la ricerca e la presentazione con il cromatismo, proponendo una cucina ancorata alle tradizioni, ma aperta al futuro e ricca di creatività. Settimocielo Dream rappresenta la nuova proposta gourmand a bordo dei voli Air Dolomiti, arricchita dalla degustazione di raffinate selezioni dei migliori vini italiani. Per la categoria Tableware i giurati hanno ammirato lo sforzo creativo nel creare un coordinato personalizzato: colori pastello per le tovagliette ed i tovaglioli realizzati in purissimo cotone e piatti in raffinata porcellana riconoscibili dall'esclusivo logo Settimocielo Dream. 

PIANO DI RINNOVAMENTO AEM DELLA RETE GAS MILANO UN PROGETTO STRAORDINARIO PER LA SOSTITUZIONE DI 250KM DI RETE GTV 
Milano, 17 gennaio 2003 - ll Piano di Rinnovamento Aem delle Rete Gas di Milano è stato presentato oggi a Palazzo Marino da Riccardo De Corato Vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici e da Giuliano Zuccoli Presidente di Aem. La rete di distribuzione del Gas Naturale a Milano è composta da circa 2.500 chilometri di tubazioni di cui la parte interrata viene sottoposta annualmente ad ispezioni con appositi strumenti per rilevare eventuali perdite di gas. Aem Gas ha di fatto avviato il piano di sostituzione delle tubazioni con la metanizzazione, iniziata circa 20 anni fa. "Restano ancora da sostituire" - ha spiegato Riccardo De Corato - "ai fini del rinnovamento dell'intera rete cittadina circa 250 chilometri di rete in vecchia ghisa per cui Aem ha già predisposto un piano straordinario di ammodernamento da realizzarsi nell'arco di un quinquennio". Quanto agli aspetti della sicurezza in rapporto ai lavori stradali di scavo è previsto che nelle diverse fasi per il rilascio dell'autorizzazione ai lavori, gli operatori debbano accertare preventivamente la situazione in sottosuolo, con attenzione soprattutto alle possibili incidenze dei lavori sulla rete del gas. Le fasi operative preliminari all'autorizzazione dei lavori di scavo sono state previste in maniera che gli operatori debbano predisporre i loro progetti dopo aver acquisito le mappe sui servizi in sottosuolo dagli Enti interessati (Aem, Atm, Enel, Acquedotto, ecc.), eseguito "assaggi" preliminari del terreno oggetto di intervento e predisposto il progetto di competenza, integrandolo con quelli eventualmente già predisposti dagli Enti titolari dei sottoservizi; inoltre è prescritta la presenza di un tecnico degli stessi Enti durante la perforazione del suolo. Per quanto riguarda i rischi connessi alle interferenze tra reti gas posate in sedi di marciapiede con cavi elettrici, quali ad esempio quelli della rete di trasporto pubblico, è stato predisposto agli inizi del 2001, da un apposito gruppo di lavoro Atm/Aem Gas, un studio particolareggiato finalizzato al risanamento delle situazioni dove si era rilevato una possibile causa di rischio. Ai fini di porre in essere un sistema di prevenzione più "forte" è operativo dal 2001 un servizio che consente di certificare la situazione dei sottoservizi prima della chiusura degli scavi. Tale servizio è in grado di poter effettuare la certificazione entro 2 ore dalla chiamata. Il servizio di controllo dei cantieri - ha proseguito De Corato - è affidato ad Aem Gas e rilascia, prima di reinterrare i cavi e dove lo scavo è avvenuto in presenza di una condotta del gas, una certificazione di corretta posa dei cavi stessi". Il servizio funziona su prenotazione: nel senso che l'Operatore che ha bisogno del rilascio della certificazione deve avvisare nelle 48 ore prima della chiusura del cantiere, pena il pagamento di un diritto di chiamata. I costi ammontano a circa 600 milioni annui delle vecchie lire, a carico degli operatori interessati. Per il periodo 23/02/2001 - 31/12/2002 i risultati del servizio sono stati i seguenti: controlli complessivi effettuati circa 19.000, dei quali 12.300 con immediato placet, mentre dei restanti 6.700 controlli circa 1.900 hanno determinato "parere negativo", accertando anomalie da sanare obbligatoriamente da parte dell'operatore interessato (dei residui 4.800 controlli, circa la metà sono costituiti in sopralluoghi a vuoto e l'altra metà in appuntamenti annullati). Il servizio prosegue ininterrottamente a garanzia delle condizioni di sicurezza della chiusura degli scavi in sottosuolo. Per quanto riguarda il piano quinquennale di sostituzione della rete di distribuzione del gas in ghisa grigia (Ghisa Tipo Vecchio, o Gtv) Aem Gas ha programmato di sostituire i residui 250 chilometri di rete in Gtv in ragione di circa 50 chilometri all'anno (attualmente la Gtv rappresenta circa il 10 % della rete di tubazione in bassa pressione e determina l'84 % degli eventi di fuga di gas). "Le motivazioni del piano di sostituzione Gtv - ha concluso il Vicesindaco - sono l'incremento del livello di sicurezza, l'adeguamento agli standard previsti dalla nuova normativa di settore (Delibera Aeeg 236/00, NdT) e la riduzione del numero dei cantieri aperti per riparazioni e guasti al fine di contenere il disagio alla cittadinanza. La pianificazione degli interventi avverrà per aree omogenee sul territorio e per lunghezza dei tratti di rete interessati." Il valore totale dell'iniziativa ammonta a 44.5 milioni di euro. 

AL VIA LA PRIMA MOBILITY CONFERENCE EXHIBITION PROMOSSA DA ASSOLOMBARDA LUNEDÌ 20 GENNAIO APRE, NELLA SEDE DEGLI IMPRENDITORI MILANESI, UNA "TRE GIORNI" DI DIBATTITI E PRESENTAZIONI DI SERVIZI E PRODOTTI CONNESSI ALLE INFRASTRUTTURE, AL TRAFFICO E ALLA QUALITÀ URBANA. 
Milano, 17 gennaio 2003 - Tre conferenze plenarie con numerosi esponenti istituzionali e del mondo imprenditoriale; otto Workshops tematici, con oltre 100 relatori suddivisi tra Pubblica Amministrazione e mondo delle imprese; 11 stand allestiti all'interno del Centro congressi di Assolombarda di via Pantano; 50 operatori che per tre giorni esporranno prodotti e servizi connessi alle infrastrutture, al traffico e alla qualità urbana. Queste le cifre più importanti della Mobility Conference Exhibition, promossa da Assolombarda per il 20 - 21 - 22 gennaio 2003, in collaborazione con la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano, con lo scopo di dare un contributo attivo sulle questioni connesse alla mobilità di merci e persone e al miglioramento della qualità urbana. "Con questa innovativa iniziativa", ha spiegato Michele Perini, Presidente di Assolombarda presentando alla stampa la manifestazione insieme al Segretario Generale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano, Pier Andrea Chevallard, "vogliamo favorire la messa in rete di informazioni tra chi produce e chi domanda prodotti e soluzioni inerenti le infrastrutture, i trasporti e la mobilità, mettendo a disposizione della Pubblica Amministrazione tutte le soluzioni già create dalle imprese". Richiamare l'attenzione sui temi della mobilità è sembrato ad Assolombarda assolutamente necessario, perché la crescente mobilità di persone e merci ha ormai evidenziato una crisi sempre più grave che caratterizza il sistema trasportistico italiano, e quello lombardo in particolare. "A dimostrarlo", ha sottolineato Perini, "bastano pochi numeri: fino all'anno 2010, in Italia si prevede un incremento del 30% del trasporto passeggeri e del 38% del trasporto merci. A fronte di queste previsioni, rispetto alla media europea già oggi: la nostra dotazione ferroviaria è inferiore del 33%; la nostra dotazione autostradale, rapportata ai veicoli circolanti, è inferiore del 12%. È quindi evidente come il gap da recuperare sia notevole". A questo riguardo è bene ricordare che la Lombardia si pone solo al 71° posto per la dotazione ferroviaria ed è al 91° posto per quella stradale nel confronto con le 132 regioni dei 5 principali Paesi europei e la provincia di Milano, in particolare, è agli ultimi posti tra le provincie italiane per dotazione infrastrutturale rispetto al PIL e alla densità di popolazione. "Se guardiamo al rapporto traffico-capacità lungo alcune autostrade del territorio lombardo si registra che esso è di oltre il 150% sulla A4 Milano-Bergamo e sulla tangenziale ovest di Milano e tra il 100% e il 150% lungo la tangenziale est di Milano e sulla A8 dei Laghi", ha affermato Perini. "Il risultato di questa situazione è disarmante. Uno studio di qualche tempo fa sui tempi di percorrenza sulle nostre strade ha calcolato, ad esempio, che la velocità media di percorrenza dell'insieme della rete stradale della provincia di Milano (autostrade comprese) è in generale pari a 28 km/h. Con evidenti disagi in termini di perdita di tempo, di congestione e di inquinamento atmosferico. Disagi che si ripercuotono sui pendolari, sugli abitanti dei territori attraversati, sulle aziende e, quindi, sul sistema economico e sociale nel suo complesso". Molti sono gli aspetti particolarmente critici. Il collasso della rete infrastrutturale e dei trasporti è causato spesso dalla scarsa integrazione tra scelte localizzative di funzioni urbane e pianificazione delle infrastrutture di trasporto, con conseguenze negative che comportano la ridotta accessibilità alle funzioni urbane stesse e la rapida saturazione delle reti esistenti. L'inadeguatezza di un sistema di trasporto efficiente e integrato tra le varie modalità, oltre a rappresentare un costo aggiuntivo per le imprese, in particolare per quanto riguarda l'aumento dei costi di trasporto e l'aumento dei tempi di consegna delle merci, costituisce anche un elemento di criticità per strategie efficaci nel riequilibrio modale. Reti e servizi di trasporto pubblico e parcheggi inadeguati e insufficienti rappresentano infatti un problema per l'accessibilità alle imprese da parte dei dipendenti e dei clienti. La carenza di infrastrutture e la congestione hanno effetti negativi anche per quanto riguarda la qualità ambientale e la salute, portando spesso le Pubbliche Amministrazioni ad adottare soluzioni di emergenza e parziali come blocchi del traffico, targhe alterne, limitazioni nella circolazione dei mezzi che trasportano merci. Rispetto a tutte queste criticità, il contributo attivo che il "sistema delle imprese" può dare per migliorare la mobilità delle merci e delle persone è notevole, e molti sono i settori coinvolti nel fornire risposte ai bisogni e alle necessità che ne derivano. A titolo d'esempio si possono citare: nuovi materiali e sistemi di alimentazione, trasporti innovativi, veicoli speciali, nuove tecnologie di abbattimento inquinanti; arredi urbani e infrastrutture; telecomunicazioni e informatica applicata all'infomobilità; logistica, ingegneria e progettazione infrastrutturale e così via. Con questa consapevolezza, Assolombarda ha deciso di promuovere la Mobility Conference Exhibition come un primo momento di confronto e di conoscenza fra tutti i soggetti coinvolti. Da questo evento emergerà un quadro delle opportunità e delle criticità ancora da superare per dotare il nostro Paese di politiche e di strumenti innovativi per affrontare le tematiche connesse alle infrastrutture, ai trasporti e alla mobilità. 

DAIMLERCHRYSLER E TECNOLOGIA FUEL-CELL: PRIMI TEST DELLA CLASSE A DOTATA DI PROPULSORE CON "CELLE A COMBUSTIBILE" 60 VETTURE SARANNO SOTTOPOSTE A PROVE FUNZIONALI NEGLI USA, IN EUROPA, IN GIAPPONE ED A SINGAPORE 
Detroit. 17 gennaio 2003 All'inizio del 2003, grazie ad un impegno di collaborazione internazionale, i clienti Mercedes negli Usa, in Europa, in Giappone ed a Singapore, avranno l'occasione di testare personalmente questi veicoli in condizioni operative reali. La DaimlerChrysler pone quindi una nuova pietra miliare sulla strada che apre le porte della commercializzazione concreta di questa tecnologia di propulsione all'avanguardia. Fin dall'introduzione della pioneristica Necar 1 (New Electric Car) nel 1994, DaimlerChrysler ha compiuto passi da gigante nello sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile, presentando in totale 20 prototipi - veicoli per il trasporto di passeggeri, Suv, furgoni e autobus - dimostrando le possibilità tecniche di applicazione di questo principio di propulsione assolutamente innovativo. A bordo del veicolo, le celle a combustibile funzionano come convertitori di energia elettrochimica, studiate per produrre potenza dall'idrogeno, ed alimentare un motore elettrico. Grazie ai progressi compiuti in questo settore, se da un lato è stato possibile ridurre considerevolmente la dimensione ed il peso del dispositivo della cella combustibile, dall'altro si è riusciti a migliorarne le prestazioni in modo significativo. La Mercedes-Benz Classe A "Fuel-Cell" è la prima vettura ad uscire dalla fase puramente di ricerca, e ad essere prodotte in condizioni molto simili a quelle a propulsione tradizionale già sul mercato. Queste autovetture sono caratterizzate da allestimenti interni di design innovativo, e offrono lo stesso spazio di quelle di serie attualmente in produzione. Grazie alla propulsione ad idrogeno puro, i modelli "Fuel-Cell" sono realmente dei veicoli ad emissioni zero. Naturalmente le attività di sviluppo devono ancora proseguire prima che l'alimentazione fuel-cell sia disponibile sulle automobili di tutti; e questa preoccupazione non deve interessare solo i costruttori di autoveicoli. Il Professore Jürgen Hubbert, Vice Presidente Esecutivo del Mercedes Car Group ha dichiarato: "La tecnologia della cella a combustibile ci offre l'opportunità di creare un'armonia ideale tra mobilità e compatibilità ambientale, e di fornire inoltre un enorme contributo alla mobilità del futuro. Per fare in modo che questa tecnologia entri sul mercato nell'immediato futuro, è indispensabile chiarire le questioni riguardanti i carburanti e le infrastrutture, avviando un'iniziativa a livello mondiale, ed in collaborazione con la comunità politica, l'industria petrolifera ed il settore dell'energia. Tuttavia, gli ingegneri impegnati nello sviluppo delle celle a combustibile hanno di fronte a sé ancora numerose sfide da affrontare, soprattutto per quanto riguarda la riduzione ulteriore dei pesi, dei costi, e per migliorarne l'affidabilità e la durata. In queste aree fondamentali, le case costruttrici di autoveicoli devono impegnarsi a collaborare maggiormente tra di loro, al fine di raggiungere un punto di svolta in questa tecnologia chiave". Dati tecnici della Mercedes-Benz Classe A "Fuel-Cell" All'interno della Mercedes-Benz Classe A "Fuel-Cell", realizzata sulla versione lunga, l'intero dispositivo di propulsione con celle a combustibile è alloggiato all'interno della struttura a "sandwich" del pianale. I serbatoi forniscono idrogeno compresso (350 bar) direttamente all'impianto fuel-cell, fornendo al veicolo un'autonomia di circa 150 chilometri, con un consumo di idrogeno equivalente a 4,2 litri di gasolio per 100 chilometri. Il motore elettrico eroga una potenza di 65 kW; grazie a questa eccezionale potenza erogata, la vettura è caratterizzato da una straordinaria capacità di trazione, soprattutto per quanto riguarda la circolazione all'interno del circuito urbano. Il suo tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h è di circa 16 secondi, ed è in grado di raggiungere una velocità massima di circa 140 km/h. Queste prestazioni rendono la "Fuel-Cell" adatta agli usi quotidiani di trasporto. Questa vettura, inoltre, non emette assolutamente alcun tipo di sostanze inquinanti ed è eccezionalmente silenziosa. La Classe A "Fuel-Cell" è quindi una vettura che offre numerosi vantaggi - soprattutto nelle aree urbane - sia per il guidatore, che per l'ambiente ed i residenti delle città. Il sistema di trazione fuel-cell del futuro. Le fuel-cell, o celle a combustibile, sono delle centrali elettrochimiche in miniatura che producono energia dalla reazione chimica tra idrogeno e ossigeno. Esse hanno un elevato fattore di efficienza e, a seconda del tipo di carburante utilizzato, producono bassissimi livelli di emissioni, talvolta addirittura nulli. Le emissioni prodotte da fuel-cell alimentate a idrogeno sono composte esclusivamente da vapore acqueo puro. Esistono vari metodi per immagazzinare l'idrogeno destinato ad alimentare le fuel-cell; solitamente esso viene conservato in forma liquida o come gas compresso, ad una temperatura di almeno -254°C, in alternativa altri carburanti utilizzabili sono: il metanolo, la benzina, il boroidrato di sodio e gli idrati di metallo. Ogni tipo di soluzione carburante offre sia vantaggi che svantaggi, e la DaimlerChrysler sta quindi valutando una serie di opzioni, allo scopo di sviluppare il sistema migliore possibile dal punto di vista del cliente. Il principio di funzionamento della cella a combustibile è stato scoperto nel lontano 1839 dal fisico inglese Sir William Grove, il quale inventò il prototipo di una piccola centrale elettrochimica, capace di produrre energia elettrica dall'idrogeno. All'interno della cella a combustibile ha luogo una reazione chimica tra l'idrogeno e l'ossigeno, durante la quale si producono energia elettrica, calore e acqua chimicamente pura. La cella ha una struttura a sandwich: tra due elettrodi di grafite permeabili ai gas, si trova l'elettrolita, una membrana a scambio protonico (Pem). Poiché una cellula singola è in grado di produrre solo elettricità a basso voltaggio, si è pensato di raggruppare più cellule in una serie di gruppi. L'energia elettrica prodotta da un gruppo di celle a combustione è in grado di far funzionare il motore elettrico di un veicolo e di alimentare i dispositivi periferici del sistema fuel-cell stesso. 

DA UNA RICERCA MCS, SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLA RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE LO STAGE PORTA VERSO UN LAVORO IN OTTO CASI SU DIECILA RICERCA È STATA EFFETTUATA SU UN CAMPIONE DI OLTRE 100 DIRETTORI RISORSE UMANE DI AZIENDE MEDIO-GRANDI 
Milano, 17 gennaio 2003. Lo stage è un periodo di "rodaggio" verso un impiego in 8 casi su 10 e consente ai giovani di avere una prima esperienza nel mondo del lavoro e alle aziende di scoprire talenti da inserire nel proprio staff. E' quanto emerge da una ricerca su un campione di oltre 100 direttori risorse umane di aziende medio-grandi, realizzata da Mcs (Management Consulting on Selection), società specializzata nella ricerca e selezione del personale che opera da 25 anni sul mercato italiano. Mcs opera in Italia dal 1977 e ha 4 uffici: Milano, Bologna, Padova e Roma e fa parte del gruppo Accord per le esigenze globali dei clienti. Secondo l'indagine Mcs, circa il 38% degli stage si trasforma in un contratto, a tempo indeterminato o di formazione e lavoro. Nel 41% dei casi, invece, le aziende prolungano lo stage. Solo il 21% degli stagisti non viene confermato. "Lo stage, secondo i direttori risorse umane, è una occasione straordinaria sia per i giovani che per le aziende - sottolinea Antonio Rispo, amministratore delegato di Mcs - I giovani, diplomati, laureandi o laureati, possono avere una prima esperienza diretta di lavoro. Le imprese possono conoscere e valutare il potenziale delle nuove risorse". "Le aziende osserva Rispo - cercano sempre di più personale qualificato in grado di inserirsi e integrarsi rapidamente nel proprio staff. La tradizionale preparazione scolastica o universitaria spesso non è sufficiente se non è accompagnata da esperienze pratiche. Lo stage, quindi, rappresenta una carta in più di grande valore per i giovani, che spesso fa la differenza al momento di una assunzione". "Lo stage continua Rispo - viene visto in modo positivo anche dalle società di selezione. Le doti richieste ai giovani dal mercato del lavoro non sono solo di carattere tecnico. Nello studio i risultati dipendono soprattutto dallo sforzo personale. Nel lavoro conta molto la capacità di integrarsi in una squadra, di affrontare più compiti complessi allo stesso tempo, di convivere con il cambiamento permanente. Lo stage è un ottimo periodo di rodaggio per integrarsi nella realtà aziendale e viene quindi valutato positivamente dalle società di selezione". "E' perciò molto positivo, secondo i direttori risorse umane, che i giovani svolgano degli stage durante il periodo universitario, per arricchire il proprio curriculum vitae con una preziosa esperienza. Non a caso sono spesso le stesse università a favorire gli stage con appositi Placement Office, come del resto accade anche all'estero". "L'eventuale mancata conferma non va vissuta dai giovani come una sconfitta, ma al contrario come un primo gradino nella loro carriera. Spesso - conclude Rispo - le aziende non hanno la possibilità di assumere tutte le persone a cui offrono uno stage. La selezione si indirizza verso i giovani con maggiore potenziale o che si integrano meglio con la cultura aziendale. Non sono rari i casi di stagisti che non vengono assunti perché hanno una qualificazione troppo elevata: l'impresa non sarebbe poi in grado di soddisfare le loro aspettative". Dove porta lo stage: SboccoPercentuale; Assunzione a tempo intederminato9%; Assunzione con contratto di formazione e lavoro29%; Prolungamento dello stage41%; Non conferma21%; Fonte: ricerca Mcs 2002 fra 100 direttori risorse umane. Infolink: www.mcs-accord.com 

AUMENTANO DEL 4,5 PER CENTO GLI IMMATRICOLATI. SUL SITO MIUR.IT I DATI DI TUTTE LE UNIVERSITÀ 
Roma, 17 gennaio 2003 - Sono disponibili on line da domani, 17 dicembre, i dati relativi alle immatricolazioni nelle università italiane, rilevati ed elaborati dall'Ufficio di statistica del Miur. I dati sono aggiornati al 25 novembre 2002. Complessivamente gli immatricolati aumentano del 4,5 per cento, passando da 331.368 dell'anno accademico 2001-2002 a 346.428 del 2002-2003, con forti differenziazioni tra i singoli atenei. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.miur.it attraverso le pagine dell'Ufficio di Statistica. Sono consultabili le situazioni suddivise per ateneo e per classe di laurea. L'intera banca dati è inoltre consultabile attraverso interrogazioni personalizzate. E' il secondo anno che il Ministero pubblica tempestivamente la situazione delle immatricolazioni: l'aver utilizzato applicazioni con tecnologia avanzata ha dato la possibilità all'Ufficio di statistica di rendere le informazioni immediatamente fruibili. 

PIXX APRE IL SECONDO PUNTO VENDITA A MILANO PIXX,UNA SOLUZIONE SEMPLICE,VELOCE E NATURALMENTE BUONA PER MANGIARE PIXX 
Milano, 17 gennaio 2003 - fa il bis!!No,non è un gioco di parole,ma il modo più veloce per annunciare l 'apertura del secon- do punto vendita Pixx a Milano. Sulla scia del successo del primo negozio aperto lo scorso anno in zona Buenos Aires,Cibis -società di ristorazione che fa capo al Gruppo Pam e che gestisce,tra gli altri,anche i marchi Brek e Degustibus - ha voluto sviluppare ulteriormente il proprio progetto aprendo un punto vendita in via Santa Maria Segreta (zona Cordusio). Ma cos 'è Pixx? Pixx è un format commerciale completamente nuovo per l 'Italia,che ha avuto origine in Inghilterra.Chi ha soggiornato a Londra avrà sicuramente avuto occasione di sperimentare uno dei tanti negozi delle catene Prêt à Manger,Eat Taste o di altre simili.Cibis ha reinterpretato e attualizzato questo format, adattandolo alle esigenze del consumatore italiano sia dal punto di vista alimentare che commerciale, sia nel concetto di marketing che in quello architettonico e integrandolo con il concetto di "trasparenza ",trascurato dal modello anglosassone. I negozi Pixx rivoluzionano il concetto del "mangiare veloce "proponendo cibi di qualità confezionati e pronti per il consumo,prodotti all 'interno dei negozi con ingredienti freschi di giornata,oppure acqui- stati da piccoli produttori artigianali di fiducia. Pixx è "il "modo nuovo di mangiare, pensato per chi va di fretta, per chi è di passaggio, per chi vuole fare uno spuntino spezzafame, per chi ha poco tempo durante la pausa pranzo,per chi si concede un fine settimana di shopping intenso ...senza rinunciare alla qualità. Da Pixx si può fare la prima colazione (muffin torte yogurt,c 'è solo l 'imbarazzo della scelta),si possono gustare appetitosi sandwich di carne,di pesce o vegetariani,sfiziosi involtini di tortilla (wrap con diverse farciture)o ancora ricche insalatone, torte salate e dessert. E per chi non resiste allo spuntino di metà pomeriggio,Pixx offre snack salati e dolci;assolutamente da provare le chips vegetali (tuberi,rape e zucca fritti ma leggerissimi)in alternativa alle classiche patatine. In accompagnamento,il menù offre tisane,succhi di frutta e spremute naturali,caffè,tè,cioccolata e bibite tradizionali. Con Pixx ,inoltre,è possibile organizzare in un attimo colazioni di lavoro,divertenti parties o la merenda per un compleanno.Il servizio di consegna a domicilio,infatti,è pratico e veloce e permette di con- sumare i prodotti comodamente a casa oppure in ufficio ...basta una telefonata! Parole d 'ordine di Pixx sono genuinità,naturalità,freschezza. Tutto è preparato nella più completa trasparenza e l 'attenzione al cliente è in primo piano. È per questo motivo che nei punti vendita Pixx si trovano un quaderno che riporta l 'elenco degli ingredienti utilizzati nella preparazione di tutte le proposte del menù e un notes a disposizione di tutti per annotare consigli,commenti ma anche critiche.In que- sto modo il dialogo con il cliente è costante,vivo e spiritoso;attraverso i suoi suggerimenti si studiano le diverse esigenze e si lavora per migliorare il servizio. Trasparenza nella comunicazione al cliente anche attraverso l 'architettura dei negozi,caratterizzati da vetrine a tutta luce e dal laboratorio a vista che permettono di seguire,anche dall 'esterno,la lavorazione,la preparazione dei prodotti e il loro confezionamento. L 'ambiente moderno,il design e i colori freschi sono stati studiati per dare di Pixx un 'immagine dina- mica,giovane e attuale. E questa è proprio l 'atmosfera che si respira entrando nei negozi Pixx . E infine ...nell 'era del microchip Pixx è al passo coi tempi!È infatti attiva la Fresh Card (nelle sue tre decli- nazioni:Ricaricabile,Business,e Fidelity),una carta multifunzione gratuita prepagata o postpagata che offre vantaggi a tutti i possessori,siano essi privati o aziende. La Fresh Card consente ai propri clienti di usufruire del credito residuo anche nei punti vendita Brek Ristoranti e Degustibus Bistro &Cucina Mediterranea. La società Cibis mira a sviluppare il marchio Pixx anche attraverso il franchising,partendo da Milano per poi diffondersi nelle principali città italiane. Il nuovo Pixx è in Via Santa Maria Segreta 2 (MM Cordusio),a Milano. Per consegne a domicilio tel.02 89 01 54 57.Aperto dalle 8.30 alle 19.00,dal lunedì al venerdì. Pixx a Milano è anche in Viale Regina Giovanna,angolo Via Spallanzani (MM Porta Venezia). Per consegne a domicilio tel.02 20 40 49 51.Aperto dalle 8.30 alle 19.00,dal lunedì al venerdì. Il sabato dalle 11.30 alle 19.00. Infolink: www.pixx.it 

IL PRESIDENTE DEL C.A.I. GABRIELE BIANCHI IN MERITO ALLE TRAGEDIE DEL FALLERA E DI CORTINA "TUTTI UNITI PER UNA CAPILLARE OPERA DI INFORMAZIONE SUL RISPETTO AMBIENTALE E I PERICOLI DELLA MONTAGNA" 
Milano, 17 gennaio 2003 - La recente tragedia del Monte Fallera e di Cortina fa riflettere su uno dei piu' delicati temi di prevenzione e sicurezza della montagna che non puo' non coinvolgere ed essere sentito in maniera particolare dal C.A.I., Club Alpino Italiano. Alle numerose reazioni mediatiche, che si riferiscono alle vittime del mondo alpinistico e di quello più legato allo sport, allo snowboard in particolare, si unisce la voce ufficiale del C.A.I. che da tempo ha valutato come priorità quella di agire, sia in maniera programmatica che promozionale, e comunque efficace, in materia di miglioramento dell'informazione, suggerendo talvolta maggiori e piu' dettagliati monitoraggi sulle diverse stratificazioni della neve a seconda dei versanti, promuovendo una piu'attenta e seria consapevolezza nell'affrontare escursioni alpinistiche. "Un piano d'azione va assolutamente preso in considerazione - ha detto il presidente del C.A.I. Gabriele Bianchi - e la nostra Associazione è da tempo unita e compatta oltre che competente in materia, per iniziare un percorso serio che porti a dei risultati. Da un punto di vista emotivo mi sento di dire che, anche sul fronte dello sport praticato in montagna, sia pure registrando con favore una crescita esponenziale e un abbassamento del target (piu' giovani praticanti sulle piste da sci) la tragedia di Cortina ci porta ad una reazione immediata che si puo' tradurre nella proposta concreta di rendere obbligatorio l'uso del casco almeno fra i bambini, come mi risulta accada in USA, tenendo presente che in altri ambiti sportivi (vedi motociclismo) i dati parlano chiaro e dicono che la protezione ha significato il 30% in meno di morti violente". Il C.A.I. fa di più, anzi sta facendo qualcosa già da tempo in questo senso: "Ci tengo a sottolineare come esiste un progetto C.A.I., - continua Bianchi - attuato sperimentalmente a livello regionale in Lombardia, che ci ha permesso di cominciare una capillare azione di corretta promozione, puntando sulla conoscenza dell'ambiente e dei pericoli della montagna, attraverso una campagna che da due anni coinvolge istruttori di alpinismo, guide, corpo nazionale di soccorso alpino, associazione interregionale neve e valanghe, e altri soggetti competenti, tutti uniti per un unico scopo. Sono stati già distribuiti migliaia di folder sui temi "sicurezza su neve, in ferrata, cercar funghi e camminando", potendo contare anche sulla presenza di questi esperti operatori di settore, che hanno presidiato il territorio dando importanti delucidazioni e raccogliendo schede statistiche che rappresentano oggi un importante monitoraggio sperimentale, utile per tutti e per il Club, un lavoro che mi auguro possa essere d'esempio per estendere il progetto a livello nazionale". Il C.A.I., oltre 300mila soci in tutto il 2003, Associazione radicata sul territorio nazionale e con tradizioni importanti, nonché credibilità, ritiene insomma perseguibile la strada di una campagna di sensibilizzazione per l'uso del casco per i freerider e gli sciatori, con una revisione urgente delle norme di sicurezza delle piste e una capillare informazione mirata a chi pratica l'alpinismo. 

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