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27 GENNAIO 2003
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INTERNET BLOCCATA DA UN ATTACCO DEI
VIRUS
Milano, 27 gennaio 2003 - I primi
segnali del collassamento della rete si sono avuto quando in Italia, era
ancora notte. Si è trattato di n attacco in grande stile di hacker che ha
mandato in tilt gran parte degli snodi Internet asiatici rallentando il
traffico sul web e lo scambio di email in tutto il pianeta. Tra le vittime
del virus che ha attaccato Internet c'e' la Bank of America, i cui 13 mila
bancomat sono andati in tilt. Secondo una portavoce del gruppo, la rete di
distributori automatici di tipo 'Atm' della banca sara' di nuovo disponibile
nelle prossime ore. Vittima degli hacker, anche l'agenzia di stampa
Associated Press, di cui alcuni servizi sono stati sospesi per un certo
periodo. Nessun problema invece per il colosso mondiale della rete 'America
On Line'. In ogni caso la situazione è degenerata in pochi istanti a causa
di un virus simile al "Codice Rosso" che, nell'estate del 2001,
infettò migliaia di computer negli Stati Uniti arrivando a un passo dal
paralizzare i sistemi informatici della Casa Bianca. Anche in questo caso
gli autori sono anonimi e l'epicentro dell'infezione è stata la Corea del
Sud dove, per sei ore, nessuno è stato in grado di navigare in Internet. Ma
i sistemi sono stati rallentati anche in Malesia, Thailandia, Giappone,
Filippine e India., in tutto circa 22 mila server. Wind ha provveduto ad
attivare tutti opportuni sistemi difesa sul portale Libero e grazie alla
particolare architettura delle nostre piattaforme abbiamo respinto ogni
tentativo di attacco senza che i nostri clienti registrassero alcun
disservizio. Il monitoraggio della situazione proseguire' anche prossime ore
e prossimi giorni. E' quanto si legge in una nota di Wind sugli attacchi
subiti in queste ore dalla rete internet E si è trattato di uno degli
attacchi più imponenti visti su Internet" e non a caso, l'Fbi ha
subito aperto un'indagine. C'è da dire, che il virus è fastidioso e molti
utenti hanno avuto difficoltà a navigare e a inviare email in pratica si è
trattato di un 'invio ripetuto e a valanga di "pacchetti di
informazioni" in grado di intasare i circuiti. Fino a bloccarli. In
Italia gli operatori Internet si sono subito allertati ma il
"baco" non ha provocato disagi evidenti. Ma non è vi è stato
pericolo per i singoli utenti perché non distrugge gli hard disk né altera
i programmi, il suo unico scopo è di propagarsi facendo copie di se stesso.
Ogni volta che infetta un terminale, in I questo caso un server, si
impadronisce di indirizzi web diffondendosi a valanga lungo le autostrade
informatiche. Telecom Italia in merito all'attacco alla rete globale di
Internet registrato negli Usa, in Europa e in alcune regioni asiatiche, non
ha riscontrato alcun problema di navigazione sul Web grazie all'azione di ''filtraggio''
anti-virus predisposta fin dalle prime ore del pomeriggio.
"IV
FORUM DI DIALOGO SPAGNA - ITALIA" MINISTRO STANCA, "CON L'E-GOVERNMENT
SPARIRÀ LA 'TASSA OCCULTA' DELLA BUROCRAZIA PER LE IMPRESE EUROPEE" UN
BALZELLO CHE PESA IN MEDIA PER 28 MILA € L'ANNO PER OGNI AZIENDA
Valencia, 27 gennaio '03 - L'e-Government, ossia l'innovazione tecnologica
applicata alla pubblica amministrazione, potrebbe far scomparire o almeno
ridurre drasticamente la "tassa occulta" che la burocrazia fa
pagare alle imprese europee; un balzello che secondo l'Oecd pesa per il 4%
del valore della produzione industriale europea. Lo ha sostenuto il Ministro
per la Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, chiudendo i lavori del
"IVForum di Dialogo Spagna-Italia", a Valencia (Spagna). Il
ministro ha sottolineato come questa 'tassa' rappresenta "un costo
medio annuo di 4.100 € per impiegato e di 28 mila € per ciascuna impresa
comunitaria, ma con una incidenza maggiore per quelle minori, che
rappresentano quasi il 90% del tessuto economico continentale". Imprese
che "hanno bisogno di un mercato europeo trasparente e con poche regole
certe". A tale proposito Stanca ha rilevato che "persiste una
iper-regolamentazione che riduce imprenditorialità e flessibilità".
Dopo aver ricordato che il Pil pro-capite europeo si è arrestato al 70% di
quello USA, "non centrando quindi la crescita del 3% del Pil europeo,
previsto dagli obiettivi del vertice di Lisbona", il ministro si è
soffermato sulla produttività, che "nasce dalla catena del valore
'conoscenza, ricerca, innovazione, mercato e sviluppo', ma che non lavora
bene in alcune Regioni d'Europa per l'incapacità di trasferire i risultati
della ricerca in innovazione sul mercato". Il ministro Stanca ha quindi
confermato che uno dei punti nodali del prossimo semestre italiano di
presidenza della UE sarà l'innovazione, che può essere volano di sviluppo
mediante la creazione di una serie di servizi Pan-europei. Sarà proprio la
conferenza sull'e-Government ad avviare, all'inizio di luglio, questo
semestre. Nel corso del VI Forum di dialogo Spagna-Italia, il ministro Lucio
Stanca ha avuto un proficuo incontro con il collega spagnolo, il ministro
Jose Piquè, con il quale sono state individuate aree di collaborazione tra
i due Paesi nell'innovazione e nell'e-Government e gettate le prime basi per
iniziative comuni, anche a livello Mediterraneo.
SECONDO
LIIKANEN, LO SLANCIO ALL'IMPRENDITORIALITÀ È LA CHIAVE PER LA CRESCITA
ECONOMICA
Bruxelles, 27 gennaio 2003 - In occasione della presentazione del Libro
verde sull'imprenditorialità e delle iniziative per le Pmi (piccole e medie
imprese) ai protagonisti del settore, avvenuta durante un seminario tenutosi
il 22 gennaio a Bruxelles, il commissario per le Imprese e la Società
dell'informazione Erkki Liikanen ha sottolineato la necessità di liberare
il potenziale di imprenditorialità in Europa. Sebbene il Libro verde si
concentri principalmente sui futuri miglioramenti da apportare alla politica
e miri ad incoraggiare e preparare un numero maggiore di persone alla
professione di imprenditore in Europa, il pacchetto di documenti relativo
alle Pmi (denominato "pacchetto per le Pmi") fornisce una
panoramica dei recenti progressi compiuti in materia di politica per le
piccole aziende in tutta Europa. Esso analizza il modo in cui gli Stati
membri, i paesi candidati e la Commissione stanno applicando i principi
sanciti nella Carta europea per le piccole imprese. Inoltre, illustra in
dettaglio la dimensione relativa alle Pmi nelle politiche comunitarie ed
indica ulteriori azioni politiche. "L'imprenditorialità svolge
un'importante funzione economica, poiché funge da motore per la
competitività, la creazione di posti di lavoro e la crescita
economica", ha affermato Liikanen. Il Commissario ha illustrato i tre
pilastri d'azione del Libro verde: la necessità di abbattere le barriere
che ostacolano lo sviluppo e la crescita delle imprese, di equilibrare i
rischi e i benefici dell'attività imprenditoriale e, soprattutto, di
cambiare l'opinione pubblica nei confronti dell'imprenditorialità.
"L'imprenditorialità è innanzitutto un atteggiamento mentale",
ha affermato Liikanen. Tuttavia, secondo il Commissario, "per adottare
la giusta politica, occorre effettuare la giusta analisi". Partendo da
questa considerazione, la discussione è stata estesa alle parti interessate
presenti alla manifestazione. In particolare, due studiosi, il professor Roy
Thurik, docente di economia industriale e delle piccole aziende presso
l'Università "Erasmus" di Rotterdam e il professor Juan Roure,
docente di imprenditorialità presso la Iese Business School (Spagna), hanno
espresso le loro osservazioni e avanzato proposte sul Libro verde. Secondo
il professor Thurik, l'imprenditorialità è "l'arma segreta
dell'Europa", poiché "le piccole dimensioni sono sinonimo di
diversità [...]. I titolari delle piccole aziende possono permettersi di
sperimentare per valutare ciò che è tecnicamente fattibile. Inoltre,
possono essere innovativi e competitivi [...]. La percezione generale è che
le dimensioni ridotte favoriscano la crescita economica. Pur riconoscendo al
Libro verde il merito di aver stimolato un dibattito, il professor Thurik ha
osservato che esso manca di "obiettivi quantitativi" che, a suo
avviso, contribuirebbero a rassicurare l'opinione pubblica. Il professor
Roure si è concentrato sulle modalità di crescita per le piccole e medie
imprese esistenti. Come sottolinea il Libro verde, solo il 30 per cento
delle Pmi europee ha ambizioni di crescita. Secondo il professor Roure
questo dato è insufficiente. Pertanto, ha avanzato diverse proposte volte a
promuovere la crescita: istituire un consiglio per l'imprenditorialità
formato dalle autorità europee e dalle principali parti interessate, al
fine di guidare il processo di cambiamento; organizzare un'importante
manifestazione di comunicazione (una "giornata dell'imprenditorialità")
ed elaborare un piano di continua promozione dell'imprenditorialità a tutti
i livelli (formativo, locale, regionale ed europeo); creare un modello
europeo per la gestione della crescita mediante l'elaborazione di strumenti
"autoassemblanti", un sistema di assegnazione di premi ed un
quadro di valutazione per riconoscere i progressi compiuti; sviluppare e
promuovere programmi di formazione per insegnanti, minoranze e potenziali
business angel; elaborare programmi volti a sostenere l'istituzione di un
consiglio di amministrazione e l'applicazione delle buone prassi; accelerare
la riforma dei quadri fiscale e normativo, verso un ambiente più favorevole
all'assunzione del rischio e alla crescita. Al seminario ha partecipato
anche Hans-Werner Müller, segretario generale dell'Unione europea
artigianato e piccole e medie imprese (Ueapme), il quale ha ricordato la
necessità di accelerare i futuri miglioramenti delle politiche. "Se
vogliamo mantenere il modello sociale europeo abbiamo bisogno di
risultati". Secondo Müller, per realizzare la strategia di Lisbona e
trasformare l'Europa nell'economia basata sulla conoscenza più dinamica al
mondo entro il 2010, occorre ridurre la burocrazia e i tabù che gravano
sull'imprenditorialità. Al seminario è intervenuto, inoltre, il presidente
della Rete europea dei business angel (Eban) Peter Jungen, che ha apprezzato
l'iniziativa coordinata della DG Imprese e ha definito il Libro verde e il
pacchetto per le Pmi "un'importante pietra miliare per una migliore
comprensione dell'imprenditorialità in Europa". Secondo Jungen,
inoltre, è importante che i business angel investano nell'imprenditorialità
al fine di contribuire ad eliminare il "deficit imprenditoriale"
dell'Europa. Si auspica che i risultati del seminario forniscano un
contributo prezioso, grazie all'apporto di tutti i soggetti interessati, al
Libro verde e al pacchetto per le Pmi. Per facilitare una risposta coerente
ed esaustiva, è stata stilata una lista di dieci quesiti
sull'imprenditorialità. Entro la fine di giugno 2003, sono attesi i
commenti sul Libro verde e il pacchetto per le Pmi. La DG Imprese della
Commissione e la Presidenza greca stanno organizzando congiuntamente una
conferenza sul futuro imprenditoriale dell'Europa, che si terrà a Salonicco
il 13 febbraio e fornirà alle parti interessate un'ulteriore opportunità
di esaminare il Libro verde.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AVVIA PROCEDIMENTI D'INFRAZIONE CONTRO OTTO STATI MEMBRI
PER INOSSERVANZA DELLA DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
(VIA)
Bruxelles, 27 gennaio 2003 Per proteggere l'ambiente europeo la Commissione
europea ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di Lussemburgo,
Regno Unito, Austria, Italia, Spagna, Finlandia, Germania e Grecia. La
Commissione è preoccupata per l'inosservanza da parte degli Stati membri di
una normativa che prescrive la valutazione dell'impatto ambientale (Via) su
progetti pubblici e privati. Il Lussemburgo - reo di inosservanza di una
precedente sentenza della Corte europea di giustizia - riceverà una lettera
di messa in mora (prima diffida scritta) ex articolo 228 del trattato CE per
non avere recepito correttamente un emendamento del 1997 alla direttiva Via.
Il Regno Unito è stato deferito dinanzi alla Corte di giustizia per non
aver effettuato una Via sul proposto progetto di sviluppo per il Crystal
Palace di Londra. L'Austria è stata deferita alla Corte per non aver
adeguato alla direttiva la sua legislazione per la valutazione dei progetti
che mirano alla ristrutturazione di aree rurali in alcuni Länder. L'Italia
sarà deferita alla Corte per un procedimento relativo al porto di
Fossacesia e riceverà pareri motivati (ultima diffida) in altri due casi.
La Spagna riceverà un parere motivato in tre casi fra di loro connessi, per
aver escluso dal requisito di una Via i progetti di sviluppo urbano. Regno
Unito, Germania e Grecia riceveranno pareri motivati per aver recepito in
modo inadeguato la direttiva. I pareri motivati costituiscono la seconda
fase dei procedimenti formali di infrazione ai sensi dell'articolo 226 del
trattato CE. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi dl
ricevimento delle richieste, la Commissione può deferire i casi alla Corte
di giustizia europea. Commentando queste decisioni, la signora Margot
Wallström, commissaria per l'ambiente, ha dichiarato: "Deploro il
fatto che la Commissione abbia dovuto agire ancora una volta nei confronti
di alcuni Stati membri per richiamarli all'obbligo di effettuare valutazioni
su importanti progetti ambientali, come prescrive la direttiva. La
valutazione d'impatto aiuta a conseguire lo sviluppo sostenibile in tutta
l'Unione europea ed è vitale per mantenere gli elevati standard di
protezione stabiliti dalla normativa europea." Procedimenti contro
singoli Stati membri: Lussemburgo - Il 19 febbraio 2002, la Corte europea di
giustizia ha dichiarato che il Lussemburgo non aveva comunicato alla
Commissione le misure nazionali prescritte per attuare completamente un
emendamento del 1997 alla direttiva Via (Causa C-366/00). Tale emendamento
in sostanza aggiorna e rafforza le disposizioni originali della direttiva.
Dal momento della pronuncia della Corte, le autorità lussemburghesi hanno
informato la Commissione che stanno procedendo in vIA prioritaria al
recepimento. TuttavIA, sulla controversia si pronuncerà il Conseil d'Etat
di Lussemburgo e non si può prevedere una data dell'entrata in vigore delle
misure. Pertanto, la Commissione ha invIAto una lettera di costituzione in
mora al Lussemburgo, avvIAndo un procedimento ai sensi dell'articolo 228 del
trattato CE per non aver ottemperato alle pronunce della Corte. Tale
procedimento può dar luogo all'irrogazione di pesanti ammende nei confronti
degli Stati membri qualora persistano ad attuare in modo inadeguato le
pronunce. Regno Unito - La Commissione ha deciso di deferire il Regno Unito
alla Corte di giustizia, ai sensi dell'articolo 226 del trattato CE, per non
aver effettuato una valutazione di impatto ambientale su un progetto
relativo a un grande cinema multisala e a un centro divertimenti al Crystal
Palace di Londra. Le autorità del Regno Unito non hanno eseguito la
valutazione sebbene il progetto eccedesse la soglia della valutazione
stabilita negli orientamenti ufficiali in materia di analisi preliminare. Il
procedimento dinanzi alla Corte si riferisce anche alla questione generale
della maniera in cui il Regno Unito applica la direttiva nel caso di
autorizzazioni relative a progetti di sviluppo. La legislazione del Regno
Unito prevede che alcune questioni possano essere "riservate" al
momento del rilascio dell'autorizzazione di un progetto di sviluppo, per
essere considerate più tardi. Pertanto, tali "questioni
riservate" sembrano escludere l'esperimento della Via prescritto dalla
direttiva. In un'altra vertenza, il Regno Unito riceverà un parere motivato
relativo al sistema di concessione di "certificati di
regolarizzazione" a progetti come depositi di rottami, che potrebbero
invece essere disciplinati dalla direttiva. Tali certificati proteggono
l'operatore dall'azione penale prevista dalla normativa sui piani
urbanistici. Il loro effetto è di esentare tali progetti dal requisito di
un permesso e perciò dal dover considerare se si possa prescrivere una Via.
La Commissione ritiene che il "certificato di regolarizzazione"
possa essere concesso solo quando la normativa della valutazione d'impatto
ambientale sia stata rispettata. Austria La Commissione ha deciso di
deferire l'Austria alla Corte di giustizia in seguito alla mancata adozione
da parte dei Länder Burgenland, Carinzia e Salisburgo di norme che
garantiscano che i progetti riguardanti la ristrutturazione di determinate
aree rurali siano soggetti alla Via. Tali norme comunitarie sono in vigore
dal 1997. Italia La Commissione ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di
giustizia in seguito alla decisione delle autorità italiane di non ritenere
necessaria una valutazione d'impatto ambientale per un progetto di un porto
da diporto a Fossacesia (Chieti). La Commissione non è convinta che
raggiungendo tale conclusione le autorità abbiano tenuto in sufficiente
considerazione la presenza nelle vicinanze di un sito classificato come
soggetto a protezione speciale ai sensi della direttiva
"Habitat"(1). La direttiva "Via" prevede che, nel
determinare l'eventuale necessità di svolgere una valutazione d'impatto
ambientale di un progetto, le autorità prendano in piena considerazione
queste zone sensibili. Inoltre l'Italia riceverà un parere motivato in
relazione a lavori strutturali nel porto di Olbia. Sulle finalità del
progetto non è stato espresso nessun 'parere preliminare' - quale previsto
dalla direttiva Via - in merito alla necessità di una Via. Inoltre,
l'Italia riceverà un parere motivato per aver concesso un'esenzione ai
sensi della legislazione nazionale del 1996 relativa alla Via in
"situazioni d'emergenza". Tale esenzione non è prevista dalla
direttiva Via. La normativa italiana non è conforme alla direttiva in
quanto permette che, in situazioni d'emergenza, singoli progetti non vengano
assoggettati alle disposizioni della direttiva e non si conformino alle
deroghe ivi previste o alle restrizioni previste dai suoi articoli 2 e 3.
Spagna La Spagna riceverà un parere motivato per non aver applicato la
direttiva nel caso di tre progetti di sviluppo urbano connessi fra di loro.
La direttiva Via prevede che le autorità effettuino un esame caso per caso
o fissino soglie per i progetti di sviluppo urbano in modo da stabilire se
per tali progetti sia necessaria una Via. Secondo la legislazione spagnola,
i progetti di sviluppo urbano sono esclusi dall'obbligo della Via qualora si
tratti di zone urbane. In altri termini, in relazione a tali progetti la
legislazione spagnola non è conforme alla direttiva. Una vertenza è sorta
in seguito a una denuncia contro un progetto di sviluppo urbano di grandi
dimensioni a Madrid. Gli altri casi riguardano un progetto per un parco di
divertimenti a Paterna (Valencia), contro il quale è stata presentata una
petizione presso il Parlamento europeo ed un progetto edilizio a Zamora,
sulle rive del fiume Duero. Quest'ultimo caso ha origine in una denuncia.
Grecia La Grecia riceverà un parere motivato riguardo ad un impianto di
trattamento di acque reflue a Gerani (Crete). La vertenza è sorta in
seguito ad una denuncia: in essa si affermava che non erano state effettuate
né una preventiva Via né una pubblica consultazione come previsto dalla
direttiva per quanto riguarda il progetto dell'impianto a Gerani. Infatti,
le autorità greche hanno autorizzato la costruzione dell'impianto prima di
effettuare una Via. Finlandia La Finlandia riceverà un parere motivato
poiché la legislazione notificata per recepire l'emendamento del 1997 alla
direttiva Via nella provincia di Åland non garantisce che tutti i progetti
atti ad avere un impatto ambientale importante siano sottoposti alla
procedura di autorizzazione. Germania La Germania riceverà un parere
motivato poiché la maggior parte dei Länder non hanno attuato o non hanno
attuato in modo corretto la direttiva Via in relazione ai progetti di
costruzione stradale. Contesto normativo La direttiva sulla valutazione
dell'impatto ambientale Questa direttiva(2), che costituisce un elemento
importante della legislazione comunitaria sull'ambiente, impone agli Stati
membri di eseguire una valutazione di impatto ambientale (Via) per
determinati progetti pubblici e privati prima della loro autorizzazione,
qualora essi possano avere effetti significativi sull'ambiente. Per alcuni
progetti (ad esempio la costruzione di autostrade) elencati nell'allegato I
alla direttiva, tale valutazione è obbligatoria. Per altri (come i progetti
di sviluppo urbano) elencati nell'allegato II, gli Stati membri devono
effettuare un'analisi preliminare per determinare quali progetti necessitano
una valutazione. Essi possono applicare soglie o criteri, effettuare esami
caso per caso o optare per una combinazione di questi approcci, con
l'obiettivo di garantire la valutazione di tutti i progetti significativi
sotto il profilo dell'impatto ambientale. L'obiettivo di una Via è di
individuare e descrivere l'impatto ambientale dei progetti, nonché
valutarli per poterne prevenire o mitigare gli effetti. Durante la procedura
Via il pubblico può intervenire ed esprimere le sue preoccupazioni
ambientali in merito al progetto. La procedura di autorizzazione deve tener
conto dei risultati della consultazione. La legislazione nazionale
necessaria avrebbe dovuto entrare in applicazione nel luglio 1988. Nel 1997
è stata adottata una modifica alla direttiva. Pur mantenendo il quadro
fondamentale della direttiva originaria, la modifica rafforza numerosi
dettagli: è aumentato il numero dei progetti per i quali è obbligatoria la
sottoposizione alla Via, ha introdotto maggiori e più dettagliati criteri
per decidere se una Via sia necessaria in altri casi, ha disposto che gli
autori dei progetti forniscano informazioni su possibili alternative
esaminate, e ha previsto che il responsabile delle decisioni le motivi anche
nel caso in cui l'autorizzazione sia stata concessa. Gli Stati membri
dovevano adottare entro il marzo 1999 le normative nazionali necessarie per
questa modifica. Procedimento di infrazione L'articolo 226 del trattato
prevede che la Commissione intervenga nei confronti degli Stati membri che
non rispettano i propri obblighi. Se il mancato rispetto del diritto
comunitario giustifica, a giudizio della Commissione, l'avvio di una
procedura di infrazione essa indirizza allo Stato inadempiente una lettera
di messa in mora o "intimazione" (primo richiamo scritto),
chiedendogli di presentare le proprie osservazioni entro un preciso termine,
fissato generalmente in due mesi. In base alla risposta, o alla mancata
risposta, la Commissione può decidere di indirizzare allo Stato membro
interessato un parere motivato, nel quale chiarisce in modo inequivocabile
perché ritiene che il diritto comunitario non sia stato rispettato ed
invita lo Stato membro a conformarvisi entro un preciso termine, in genere
di due mesi. Qualora lo Stato membro non si conformi a tale parere nel
termine fissato dalla Commissione, questa può adire la Corte di giustizia.
Gli Stati inadempienti che dovessero continuare a non conformarsi alla
sentenza della Corte di giustizia, potrebbero a questo punto essere
nuovamente deferiti dalla Commissione alla Corte, come previsto
dall'articolo 228 del trattato. A norma dello stesso articolo la Commissione
potrebbe infine chiedere alla Corte di condannare tali Stati al pagamento di
una somma forfettaria.
TREMONTI
SI CONGRATULA PER L'ACCORDO FMI - ARGENTINA/ TREMONTI WELCOMES IMF AGREEMENT
WITH ARGENTINA
Roma, 24 gennaio 2003 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio
Tremonti, si congratula per l'approvazione, da parte del Consiglio di
Amministrazione del Fondo Monetario Internazionale, del programma di
transizione a favore dell'Argentina. Il programma, che estende fino ad
Agosto i finanziamenti delle istituzioni finanziarie internazionali e
dovrebbe essere sostituito successivamente con un programma di più lungo
termine, consente al Governo argentino di intensificare il processo di
risanamento e di riforma necessario per rilanciare l'economia argentina.
Consente altresì al Governo argentino di avvIAre i negoziati con i
creditori privati in vista di una ristrutturazione dei propri debiti a
condizioni eque.
CONTATTI
MINISTERO - STM
Roma, 24 gennaio 2003 - Con riferimento a notizie di stampa riguardanti la
società Stm, il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nella
giornata di oggi sono intervenuti contatti tra i vertici
dell'amministrazione finanziaria e della Stm per affrontare e risolvere i
problemi interpretativi della normativa sul credito d'imposta, di modo da
favorite l'insediamento produttivo della società in Sicilia
SEAT
PAGINE GIALLE: ASSEMBLEA SPECIALE DEGLI AZIONISTI POSSESSORI DI AZIONI DI
RISPARMIO
Roma, 27 gennaio 2003 Telecom informa gli Azionisti possessori di azioni di
risparmio Seat Pagine Gialle S.p.A. che, non essendo assicurato il numero
delle azioni occorrenti per la validità dell´assemblea indetta per i
giorni 27 e 28 gennaio 2003 alle ore 10.00, rispettivamente in prima e
seconda convocazione, l´assemblea speciale si terrà in terza convocazione
mercoledì 29 gennaio 2003 alle ore 10.00, in Torino presso la sede
secondaria della Società in Via Aurelio Saffi 18, come previsto dall´avviso
di convocazione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana il 18 dicembre 2002, e sui quotidiani nazionali Il Sole 24Ore il 13
gennaio 2003 e Milano Finanza il 14 gennaio 2003.
MONDADORI:
CALENDARIO 2003 DEGLI EVENTI SOCIETARI
Segrate, 27 gennaio 2003 - Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. rende noto il
calendario 2003 relativo ai Consigli di Amministrazione per l'approvazione
del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2002,
della relazione semestrale al 30 giugno 2003 e delle relazioni trimestrali
al 31 marzo 2003 e al 30 settembre 2003: Lunedì 24 marzo Progetto di
bilancio e bilancio consolidato 2002; Lunedì 12 maggio Trimestrale al 31
marzo 2003; Mercoledì 10 settembre Semestrale al 30 giugno 2003; Giovedì
13 novembre Trimestrale al 30 settembre 2003. L'assemblea degli azionisti
per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2002 è programmata, in prima
convocazione, lunedì 28 aprile e in seconda convocazione lunedì 5 maggio
2003. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate. In relazione
al disposto dell'art. 82 comma 2 della deliberazione Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 si comunica che il progetto di bilancio e il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2002 approvati dal Consiglio di Amministrazione
saranno resi disponibili, presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A.,
entro il termine del 31 marzo 2003 e che la relazione semestrale al 30
giugno 2003 sarà resa pubblica entro il termine del 13 settembre 2003.
Conseguentemente la società è esonerata dalla pubblicazione delle
relazioni trimestrali riferite al quarto trimestre dell'esercizio 2002 ed al
secondo trimestre dell'esercizio 2003.
MARCONI
PLC: AGGIORNAMENTO SULL'ANDAMENTO DEL GRUPPO TRIMESTRE CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2002 VENDITE NEL CORE PARI A 456 MILIONI DI STERLINE; FLESSIONE DEL 5%
RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE, SIMILE ALLA PERCENTUALE REGISTRATA NELLO
SCORSO TRIMESTRE
Londra, 27 gennaio 2003 -Marconi ha fornito un aggiornamento sull'andamento
del Gruppo nel trimestre chiuso al 31 dicembre 2002. Le informazioni
contenute in tale aggiornamento sono basate su dati preliminari e non
certificati. Il Gruppo pubblichera' una sintesi delle informazioni
finanziarie non certificate relative al trimestre chiuso al 31 dicembre 2002
di Marconi plc intorno alla fine di febbraio 2003. Mike Parton, Chief
Executive, ha dichiarato: "Sebbene il fatturato abbia registrato un
leggero calo, tutti gli indicatori chiave di performance hanno registrato
ulteriori miglioramenti. I costi sono ulteriormente calati. Nel trimestre
abbiamo generato cassa, i margini sono piu' alti rispetto al trimestre
precedente e siamo sulla buona strada per il ritorno ad un risultato
operativo positivo. "Questi risultati, uniti ai passi in avanti
registrati nel processo di ristrutturazione finanziaria -sebbene piu' lenti
rispetto a quanto avremmo desiderato- ci rendono fiduciosi nel futuro."
Anche nel corso del terzo trimestre le condizioni del mercato delle
telecomunicazioni sono rimaste difficili. Anche se sono stati registrati
segnali di stabilizzazione in alcune aree dell'Europa, Medio Oriente e
Africa (Emea), ad esempio nel Sud Europa, il mercato nordamericano e' stato
caratterizzato da un'ulteriore contrazione degli investimenti da parte di
alcuni importanti operatori di telecomunicazioni verso la fine del loro anno
finanziario (Dicembre). Nel Centro America ed in America Latina (Cala) il
mercato e' rimasto nel trimestre relativamente stabile, anche se il livello
di investimenti effettuati dai principali operatori della regione e' rimasto
basso. In Asia-Pacifico (Apac) il mercato australiano e' rimasto sostenuto
mentre quello cinese e' stato piu' critico a causa di ritardi negli
investimenti dovuti a riorganizzazioni attuate da clienti chiave, ritardi
nell'implementazione di alcuni progetti di costruzione di reti e una piu'
forte pressione sui prezzi su nuovi business. Nel terzo trimestre gli ordini
nel Core sono aumentati di circa l'8 per cento, raggiungendo 411 milioni di
sterline (secondo trimestre: 379 milioni di sterline). Cio' e' dovuto ad un
aumento degli ordini ricevuti dal settore dei Network Services ed in
particolare all'aggiudicazione nel periodo dell'estensione di due
significativi contratti in Gran Bretagna: il primo ricevuto dalla
Metropolitana di Londra per la fornitura di nuovi servizi di comunicazione
per la Jubilee Line ed il secondo da BT per la fornitura di servizi per la
loro rete a banda stretta. Il rapporto fra ordini ricevuti e fatturato (Book
to Bill) nel core e' stato pari a 0.9, rispetto allo 0.8 registrato nel
trimestre precedente. Il Book to Bill nel settore Network Equipment e'
aumentato da 0.9 a 1.0 ma l'incremento globale e' dovuto ad un miglioramento
registrato nei Network Services, aumentato da 0.6 a 0.8 principalmente
grazie ai nuovi ordini registrati nel periodo e descritti nel paragrafo
precedente. Al 31 Dicembre 2002 il portafoglio ordini nel Core e'stato pari
a 761 milioni di sterline (916 milioni di sterline al 30 settembre 2002). La
diminuzione e' principalmente dovuta all'uscita del Gruppo dall'attivita' di
servizi IT in outsourcing nel Nord America (circa 100 milioni di sterline) e
per la restante parte ad alcuni contratti a lungo termine relativi a servizi
ed assistenza, in particolare in Gran Bretagna e Medio Oriente
Fatturato nel
Core per area geografica
Milioni di sterline
|
FY03
|
|
Q1
|
Q2
|
Q3
|
EMEA
|
285
|
285
|
287
|
US
|
153
|
142
|
127
|
|
47
|
45
|
29
|
CALA
|
25
|
10
|
13
|
Core
|
510
|
482
|
456
|
|
|
|
|
Nel terzo
trimestre le vendite nel Core sono diminuite di 26 milioni di sterline, di
circa il 5 per cento rispetto al trimestre precedente, attestandosi sui 456
milioni di sterline. Nel terzo trimestre dello scorso anno le vendite nel
Core ammontavano a 632 milioni di sterline: e' stata pertanto registrata una
flessione del 28 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I
modesti miglioramenti registrati in Emea e Cala sono stati ampiamente
controbilanciati dalle flessioni registrate negli Usa e Apac. In Emea, le
vendite sono aumentate di 2 milioni attestandosi a 287 milioni, circa l'1
per cento in piu' rispetto al secondo trimestre. Le vendite in Gran Bretagna
sono rimaste stabili rispetto al trimestre precedente con un minor volume di
vendite relativo ad apparati per reti ottiche, controbilanciato da un
aumento delle vendite dei sistemi voce e dei servizi di supporto al cliente.
In Italia le vendite nel Core sono aumentate come conseguenza delle
attivita' in corso a fronte di contratti quadro esistenti, in uno scenario
nel quale gli operatori continuano ad implementare le proprie dorsali
ottiche e reti di accesso. Le vendite in Germania nel periodo sono calate, a
causa di ulteriori tagli negli investimenti effettuati da clienti del Gruppo
operanti nel settore delle reti fisse e mobili nonche' a causa di ulteriori
ritardi nel lancio di reti mobili di terza generazione (3G) gia' pianificati
da alcuni operatori 3G. Negli Usa, le vendite sono diminuite di 15 milioni
di sterline (-11 per cento) attestandosi a 127 milioni, come conseguenza
della perdurante criticita' del mercato e di una diminuzione delle vendite
negli apparati e servizi Bbrs al Federal Government Usa, dopo un alto volume
di vendite registrato nel trimestre precedente e di tipo stagionale. In Apac,
le vendite sono calate del 36 per cento (-16 milioni di sterline)
attestandosi a 29 milioni di sterline. Il principale fattore che ha portato
a tale flessione e' stato il minor volume di vendite registrato in Cina, a
causa di ritardi negli investimenti e nell'implementazione di progetti di
costruzione di reti da parte di alcuni clienti cinesi del Gruppo. La
riduzione nelle vendite riflette inoltre il completamento della dismissione
nella Regione delle attivita' di servizi e software wireless avvenuta nel
settembre 2002. Questo settore aveva registrato 3 milioni di sterline nel
secondo trimestre. Le vendite nel Cala sono aumentate di 3 milioni di
sterline (+30 per cento) attestandosi a 13 milioni di sterline rispetto al
trimestre precedente; cio' e' dovuto all'acquisizione di due contratti per
apparati di Commutazione a Larga Banda in Messico ed in Brasile. Sebbene la
situazione politica in alcune aree della regione abbia mostrato alcuni
segnali di stabilita' nel periodo, in generale le condizioni del mercato
delle telecomunicazioni permangono critiche.
Fatturato nel Core per aree di
prodotto
Milioni di
sterline
|
FY03
|
|
Q1
|
Q2
|
Q3
|
Optical
Networks
|
|
108
|
96
|
Broadband
Routing and Switching (BBRS)
|
38
|
35
|
32
|
European
Access
|
59
|
69
|
69
|
North
American Access
|
25
|
23
|
23
|
Outside
Plant & Power (OPP)
|
46
|
34
|
30
|
Other
Network Equipment
|
14
|
15
|
11
|
Network
Equipment
|
316
|
284
|
261
|
Installation,
Commissioning & Maintenance (IC&M)
|
97
|
89
|
93
|
Value-Added
Services (VAS)
|
97
|
109
|
102
|
Network
Services
|
194
|
198
|
195
|
Core
|
510
|
482
|
456
|
Le vendite delle
attivita' basate negli Usa (cioe' delle attivita' relative ad apparati e
servizi di Bbrs, Opp e Accesso Nord America) sono state pari a 125 milioni
di sterline e sono incluse nelle vendite Core sopra riportate (secondo
trimestre: 140 milioni di sterline). Le vendite di Apparati di Rete (Network
Equipment) sono scese dell'8 per cento attestandosi a 261 milioni di
sterline (secondo trimestre: 284 milioni di sterline), principalmente a
causa di minori vendite nelle Reti Ottiche (Optical Networks) e Altri
Apparati di Rete (Other Network Equipment).Le vendite nel Bbrs e Opp sono
calate rispetto al trimestre precedente mentre le vendite dei sistemi di
Accesso sia in Europa sia in Nord America sono rimaste a livelli stabili. Le
attivita' nei Servizi di Rete (Network Services) sono state piu' flessibili,
in particolare laddove tali servizi non sono direttamente correlati alla
fornitura di apparati di rete. Globalmente, le vendite nei Servizi di Rete
sono rimaste relativamente stabili attestandosi a 195 milioni di sterline
(secondo trimestre: 198 milioni di sterline). Nelle Reti Ottiche (Optical
Networks), la flessione dell'11 per cento che ha portato a vendite pari a 96
milioni di sterline (secondo trimestre: 108 milioni) e' stata principalmente
dovuta a minori volumi di vendita in Apac a causa delle difficili condizioni
del mercato ed in particolare , come gia' evidenziato, di quello cinese. Le
vendite di Optical Networks in Emea sono rimaste stabili a livello globale
rispetto al trimestre precedente, con una minore domanda di apparati di
trasmissione core da parte degli operatori di rete britannici
controbilanciata da maggiore vendite in Italia e Medio Oriente. Nel corso
del terzo trimestre l'Sdh ha rappresentato l'89 per cento delle vendite di
Optical Networks (secondo trimestre: 87 per cento) ed il Dwdm il 7 per cento
(secondo trimestre: 11 per cento); la percentuale rimanente e' relativa alla
vendita di sistemi di gestione di rete. A Gennaio 2003 Marconi ha annunciato
l'aggiudicazione di un nuovo contratto biennale con Telecom Italia del
valore di circa 15 milioni di Euro per la fornitura di un'architettura di
rete ottica basata sulla nuova generazione di cross connect digitali del
Gruppo, Msh2K, lanciati di recente. Le vendite di apparati Bbrs sono scese
del 9 per cento a 32 milioni di sterline (secondo trimestre: 35 milioni di
sterline). Le vendite di servizi Bbrs, che per motivi di reportistica
esterna sono consolidate all'interno di Network Services, sono scese del 25
per cento a 18 milioni di sterline (secondo trimestre: 24 milioni di
sterline). Tale flessione e' stata principalmente dovuta a minori volumi di
prodotti e servizi consegnati al Federal Government Usa dopo l'alto livello
di vendite, di tipo stagionale, registrato nel trimestre precedente, alla
fine dell'anno finanziario di questo importante cliente. Le vendite ad altri
clienti in Nord America ed Emea sono rimaste stabili rispetto al trimestre
precedente. Le vendite in Apac sono diminuite come conseguenza delle
difficili condizioni del mercato, mentre le vendite nel Cala hanno
registrato un modesto aumento a seguito di due contratti siglati con
Telefonica (Brasile) e la Supreme Court (Messico). Nel mese di dicembre 2002
Marconi ha inoltre annunciato la prima vendita in Europa del suo commutatore
multiservizio Bxr 48000, lanciato di recente, ad una importante istituzione
finanziaria. Le vendite nell'Accesso europeo sono rimaste stabili a 69
milioni di sterline (secondo trimestre: 69 milioni di sterline). Le vendite
di sistemi di accesso fixed wireless in Germania sono calate rispetto al
trimestre precedente come conseguenza di un minor volume di investimenti
effettuati dai principali operatori mobili tedeschi. La flessione e' stata
controbilanciata da maggiori vendite di sistemi voce in Gran Bretagna dovute
principalmente ad un aggiornamento software e di Dslams ad alta densita'
(Access Hub) in Italia e Cala. Nel corso del terzo trimestre Marconi ha
annunciato la prima vendita del sistema Softswitch -lanciato di recente- a
Jersey Telecom. L'8 Gennaio 2003, il Gruppo ha annunciato l'aggiudicazione
di un nuovo contratto relativo alla piattaforma Access Hub da parte
dell'operatore francese Ldcom. Le vendite nell'Accesso Nord America sono
rimaste stabili a 23 milioni di sterline (secondo trimestre: 23 milioni di
sterline). Bell South rimane il principale cliente di apparati per l'Accesso
in Nord America e continua ad utilizzare le soluzioni di accesso in rame e
fiber-to-the-curb. Le vendite di apparati Opp sono scese del 12 per cento
attestandosi a 30 milioni di sterline (secondo trimestre: 34 milioni). Le
vendite di servizi Opp, che per motivi di reportistica esterna sono
consolidate nei Network Services, sono scese dell'8 per cento a 22 milioni
di sterline (secondo trimestre: 24 milioni di sterline). Tale flessione e'
in linea con la tendenza globale del mercato degli apparati e servizi Opp
nelle Americhe ed il Gruppo ritiene che tale business continui a mantenere
un importante posizione di mercato nel suo settore specifico. Le vendite
degli Altri Apparati di Rete sono scese di 4 milioni di sterline (-27 per
cento), attestandosi ad 11 milioni di sterline (secondo trimestre: 15
milioni di sterline). La flessione e' stata registrata in Apac ed
e'principalmente dovuta al completamento di un contratto nella Regione
avvenuto nel corso del trimestre precedente. Le vendite di IC&M sono
aumentate di 4 milioni di sterline (+4 per cento), attestandosi a 93 milioni
di sterline (secondo trimestre: 89 milioni di sterline). Le vendite sono
aumentate in Gran Bretagna in parte grazie all'impegno del Gruppo sulla
riduzione dei tempi che intercorrono fra la fornitura degli apparati e la
loro installazione e commissioning. Tale risultato e' stato parzialmente
controbilanciato dalla diminuzione registrata nelle vendite dei servizi OPP
negli USA come sopra descritto. Le vendite nei Vas sono scese di 7 milioni
di sterline (-6 per cento) a 102 milioni di sterline (secondo trimestre: 109
milioni di sterline). Cio' e' principalmente dovuto a minori volumi di
vendita relativi a servizi Bbrs al Governo Federale Usa ed in particolare ad
un importante contratto di servizi nel settore aeroportuale vicino al
completamento, oltre che a minori vendite registrate nei servizi di
outsourcing IT prima dell'uscita del Gruppo da questa attivita' (uscita
completata nel mese di dicembre 2002). Le vendite di Integrated Systems e
Wireless Services sono rimaste relativamente stabili rispetto al trimestre
precedente. Anche nel terzo trimestre Marconi ha continuato a registrare il
supporto della sua solida base clienti, composta in prevalenza da operatori
incumbent ed agenzie governative. La maggioranza delle vendite Core del
periodo scaturiscono da contratti quadro in essere. I dieci principali
clienti nel corso del terzo trimestre sono stati BellSouth, BT, Ericsson,
Metro City Carriers, Telecom Italia, Telkom South Africa, UK Government, US
Federal Government, Verizon ed il Gruppo Vodafone. Su base complessiva,
questi clienti hanno rappresentato il 46 per cento delle vendite nel core
per il terzo trimestre (secondo trimestre: i 10 principali clienti hanno
rappresentato il 48 per cento). BT rimane il principale cliente del Gruppo e
rappresenta il 19 per cento delle vendite nel Core per il terzo trimestre
(secondo trimestre: 19 per cento). Anche se i volumi di fatturato sono
calati, il margine lordo nel Core ha registrato un piccolo miglioramento
rispetto al margine registrato prima degli accantonamenti per rischi di
magazzino nel secondo trimestre (secondo trimestre: 21.6 per cento sulle
vendite). Tale miglioramento e' stato raggiunto grazie ad ulteriori risparmi
sui costi nella Supply Chain e nelle attivita' dei Servizi. Sebbene i
processi contabili per il terzo trimestre non siano ancora stati completati,
il Gruppo non prevede di effettuare ulteriori accantonamenti per rischi di
magazzino nel periodo. Sono stati registrati ulteriori sostanziali progressi
verso il raggiungimento dell'obiettivo di Gruppo di ridurre il livello di
costi operativi su base annua a 520 milioni di sterline entro la fine del
corrente anno finanziario. Alle fine del terzo trimestre il livello di costi
operativi e' sceso a circa 550 milioni di sterline rispetto ai 635 milioni
di sterline registrati alla fine del trimestre precedente. I risparmi sono
stati riscontrati su tutte le principali aree di spesa (ricerca e sviluppo,
vendite e marketing e spese generali ed amministrative). I risparmi sono
derivati per la maggior parte da riduzioni di personale. Inoltre, nel corso
del trimestre sono state avvIAte ulteriori azioni di riduzione costi ed il
Gruppo rimane in linea rispetto all'obiettivo di raggiungere un livello di
costi operativi su base annua pari a 450 milioni di sterline nel corso
dell'anno finanziario che si chiudera' il 31 Marzo 2004. I dipendenti nel
Core sono scesi di circa 3000 unita' rispetto alla fine di settembre 2002;
alla fine di dicembre il numero di dipendenti era appena sopra le 16.000
unita'. Sul numero totale di dipendenti che hanno lasciato il Gruppo nel
periodo, circa 500 facevano parte di ATC, azienda del Gruppo operante in
Sudafrica, di cui e' stata completata la dismissione nel mese di dicembre
2002. Sono state identificate ed annunciate ulteriori 1400 unita' in
eccesso, che lasceranno il Gruppo nei prossimi mesi, portando ad un
headcount globale di circa 14.600 unita'.Il Gruppo prevede di impiegare
circa 14.000 dipendenti nel Core business. Come gia' anticipato, il Gruppo
continuera' a sostenere esborsi di cassa straordinaria al fine di completare
le riduzioni di personale programmate. La performance operativa complessiva
del Core business e' migliorata significativamente rispetto ai trimestri
precedenti dell'anno finanziario, come conseguenza dell'aumento registrato
nel margine lordo del Core e degli ulteriori risparmi sui costi operativi
ottenuti nel periodo. Cassa / Indebitamento Netto Sono stati registrati
significativi progressi verso il raggiungimento del punto di pareggio
relativo al flusso di cassa. Il Gruppo ha registrato un flusso di cassa
positivo nel corso del trimestre, principalmente grazie al miglioramento
della performance operativa ed a riduzioni nel capitale circolante rispetto
al trimestre precedente. Le uscite di cassa non operative collegate al
programma di riduzione personale in corso ed il pagamento di interessi sono
stati parzialmente controbilanciati da un rimborso tasse incassato nel
periodo. In totale il saldo cassa del Gruppo e' rimasto complessivamente
stazionario rispetto a quanto registrato a fine Settembre. Al 31 dicembre
2002 l'indebitamento netto era pari a 2.8 miliardi di sterline e comprendeva
3.9 miliardi di indebitamento finanziario lordo, composto da 1.7 miliardi di
sterline di debito scaturente da obbligazioni in Euro e Dollari USA, 2.1
miliardi di sterline di indebitamento Banche Sindacate (comprensivo di 30
milioni di sterline relative alla conversione di oneri per copertura tassi
di interesse nel corso del trimestre e 54 milioni di sterline relativi alla
conversione di oneri per copertura tassi di interesse nel corso del primo
semestre) e 0.1 miliardi di sterline di indebitamento bilaterale e di altre
banche controbilanciato da 1.1 miliardi di cassa. Non si e' tenuto conto
dell'impatto sulla Ristrutturazione Finanziaria proposta. Ristrutturazione
Finanziaria Il 16 dicembre 2002 Marconi ha annunciato alcune modifiche ai
Preliminari di Accordo indicativi e non vincolanti relativi alla
ristrutturazione finanziaria di Marconi plc e della sua consociata
partecipata al 100 per cento Marconi Corporation plc, nonche' modifiche alla
garanzia ad interim fornita alle banche sindacate, agli obbligazionisti e ad
alcune operazioni su derivati finanziari. Dopo tale annuncio Marconi ha
registrato progressi concreti verso la finalizzazione sia della
documentazione di Schema che verra' trasmessa ai Creditori di Schema sia del
Prospetto correlato alla quotazione di Marconi Corporation alla Borsa di
Londra. I termini descritti nell'annuncio del 16 dicembre sono stati
riportati nella documentazione relativa alla ristrutturazione che e' ora
sostanzialmente ultimata. Inoltre, i tecnicismi che permetteranno alle
Senior Notes di essere denominati in Euro con una possibile opzione in
dollari Usa entro alcune limitazioni sono stati chiariti e permetteranno ai
creditori, a loro discrezione, di richiedere Senior Notes in Euro o Dollari
Usa, fatte salve alcune limitazioni.Si stanno inoltre registrando buoni
progressi nella negoziazione mirata alla finalizzazione dei termini della
linea "superpriority" di performance bond pari a 50 milioni di
sterline e delle linee di capitale circolante di Marconi negli USA. Anche se
i progressi ottenuti nella preparazione della documentazione necessaria per
la Ristrutturazione sono stati significativi, non sara' possibile mantenere
la scadenza dichiarata a dicembre di inoltro ai Creditori di Schema della
relativa documentazione nel mese di Gennaio 2003, con data di completamento
della Ristrutturazione prevista entro il 15 Marzo 2003. Considerata la
complessita' degli accordi da documentare, Marconi oggi ritiene che la
finalizzazione della documentazione possa essere completata entro le
prossime settimane e che la documentazione di Schema possa essere consegnata
ai creditori verso la fine di febbraio dopo l'audizione iniziale al
Tribunale. Si prevede quindi che l'implementazione della Ristrutturazione
avverra' ad Aprile. Marconi prevede tuttora di completare la
Ristrutturazione secondo i termini annunciati il 29 Agosto 2002 ed il 16
Dicembre 2002. Il Gruppo rimane in linea rispetto all'obiettivo di
distribuzione di 260 milioni di sterline di cassa ai creditori, di cui 95
milioni sono stati gia' versati ai creditori finanziari. Il Board di Marconi
continua a ritenere che la Ristrutturazione proposta garantisca gli
interessi di Marconi e di tutti i suoi interlocutori. Il Board ritiene che
continuera' a ricevere il supporto dei coordinatori delle banche sindacate e
degli obbligazionisti per quanto riguarda la finalizzazione della
documentazione necessaria a rendere effettiva la Ristrutturazione. Il Board
si incontrera' con le banche sindacate e con il comitato informale degli
obbligazionisti per ottenere il supporto del gruppo di creditori rispetto
all'estensione della tempistica.
NOKIA
MANTIENE UN'ECCELLENTE REDDITIVITÀ E UN CASH FLOW MOLTO ELEVATOI VOLUMI E
LA QUOTA DI MERCATO DEI TELEFONI CELLULARI MOSTRANO I MASSIMI LIVELLI MAI
RAGGIUNTI IL FATTURATO NETTO È AUMENTATO DELL'1% FINO A 8.843 MILIONI DI
EURO (8.788 MILIONI DI EURO NEL QUARTO TRIMESTRE 2001)
Milano, 27 gennaio 2003 - L'utile di esercizio proforma è aumentato del 4%
fino a 1.655 milioni di Euro (1.589 milioni di Euro); il margine operativo
è stato del 18,7% (18,1 %); Gli aggiustamenti proforma per il quarto
trimestre 2001 sono stati pari a 189 milioni di Euro, costituiti da:
svalutazione dell'avviamento per 182 milioni di Euro; ammortamento
dell'avviamento per 48 milioni di Euro; reintegro del credito MobilCom per
41 milioni di Euro; L'utile netto di esercizio proforma è cresciuto dell'8%
fino a 1.247 milioni di Euro (1.153 milioni di Euro); L'utile per azione
proforma (diluito) è stato di 0,26 Euro (0,24 Euro); L'utile di esercizio
registrato è cresciuto del 72% fino a 1.466 milioni di Euro (853 milioni di
Euro); L'utile netto registrato è cresciuto del 132% fino a 1.046 milioni
di Euro (450 milioni di Euro) e l'utile per azione registrato (diluito) è
aumentato fino a 0,22 Euro (0,09 Euro); L'utile di esercizio registrato e
pro forma include un guadagno netto di 87 milioni di Euro derivanti dagli
investimenti di Nokia Venture Partners all'interno di Nokia Ventures
Organization. Confronto tra l'intero anno 2002 e l'intero anno 2001: Il
fatturato netto è diminuito del 4% fino a 30.016 milioni di Euro (31.191
milioni di Euro nel 2001); L'utile di esercizio proforma è cresciuto del 3%
fino a 5.420 milioni di Euro (5.237 milioni di Euro), il margine operativo
è aumentato del 18,1% (16,8%); Gli aggiustamenti proforma per il 2002 sono
stati di 640 milioni di Euro (1.875 milioni di Euro); L'utile netto proforma
è aumentato del 4% fino a 3.948 milioni di Euro (3.789 milioni Euro);
L'utile per azione proforma (diluito) è stato di 0,82 Euro (0,79 Euro);
L'utile di esercizio registrato è aumentato del 42% fino a 4.780 milioni di
Euro (3.362 milioni di Euro); L'utile netto registrato è cresciuto del 54%
fino a 3.381 milioni di euro (2.200 milioni di Euro) e l'utile per azione
registrato (diluito) è stato di 0,71 Euro (0,46 Euro); A fine anno, la
posizione netta di cassa è aumentato fino a 8,8 miliardi (5,1 miliardi di
Euro) e il rapporto d'indebitamento era del -61% (-41%). Il Board of
Directors di Nokia proporrà un dividendo di 0,28 Euro per azione per il
2002. Jorma Ollila, presidente e amministratore delegato. Nel corso del 2002
siamo riusciti nuovamente a tradurre il nostro solido brand, la nostra
offerta di prodotti, la nostra leadership nell'esecuzione e la nostra
efficienza operativa in risultati fortemente redditizi. Anche se l'economia
mondiale ha inevitabilmente influito sulla crescita generale di Nokia, siamo
riusciti a mantenere una redditività totale e una posizione di mercato
eccellenti, concludendo l'anno con il risultato netto di cassa più elevato
mai raggiunto, pari a 8,8 miliardi di Euro. Nel settore dei telefoni
cellulari abbiamo registrato, nel quarto trimestre, un volume record di 46
milioni di unità e la quota di mercato più ampia mai raggiunta - 39%
secondo le stime, mantenendo una redditività elevata. Abbiamo inoltre
consegnato il numero record di 33 nuovi prodotti nell'intero anno. Nel 2002
sono stato molto lieto dei risultati ottenuti dalla piattaforma Serie 60,
che è diventata rapidamente la principale piattaforma per gli smart phone.
Con il mercato dei telefoni cellulari che si orienta sempre più verso la
nuova generazione di funzioni e servizi avanzati, quali gli schermi a
colori, la trasmissione d'immagini, la messaggistica e i giochi mobili,
Nokia è in una posizione di leadership grazie alla continua espansione
della gamma di prodotti e dell'ambito operativo. La realizzazione della
nuova struttura organizzativa di Nokia Mobile Phones è proseguita senza
sosta durante tutto l'anno, portando con sé un nuovo spirito
imprenditoriale e un rinnovato impegno verso la crescita. Nel mercato
generale dei telefoni, per il 2002, abbiamo osservato con piacere una
ripresa della crescita dei volumi e la quota di Nokia è aumentata per il
quinto anno consecutivo raggiungendo, secondo le stime, il 38% per l'intero
anno. Nell'anno in corso intendiamo conquistare ulteriori quote di mercato.
Per il quarto trimestre, Nokia Networks ha raggiunto tre importanti
traguardi con i suoi sistemi 3G dual-mode. Abbiamo avuto il piacere,
inoltre, di avviare le consegne agli operatori del Nokia 6650, il nostro
primo telefono Wcdma abilitato alla trasmissione d'immagini, mentre la prima
rete Wcdma consegnata da Nokia è stata lanciata con successo in Giappone.
Questi sono prove concrete del fatto che l'industria si sta muovendo verso i
primi lanci commerciali del Wcdma, previsti per la prima metà del 2003. La
Open Mobile Alliance si è estesa ben oltre le aspettative dell'industria,
da circa 180 membri fondatori in giugno siamo giunti a oltre 300 importanti
società alla fine dell'anno. Questo impegno senza precedenti verso
l'apertura, accelera l'acquisizione da parte del mercato di massa dei nuovi
servizi di trasmissione dati a valore aggiunto per qualsiasi apparecchio e
in qualsiasi rete. La solidità della nostra performance per l'anno in un
ambiente difficile, esprime chiaramente l'impegno dell'intero team Nokia.
Ringrazio di cuore tutti i dipendenti Nokia per il loro contributo e per la
dedizione dimostrata nel 2002.Si ricorda che alcune delle affermazioni
contenute nel presente documento, che non riguardano fatti storici, come per
esempio, senza alcun limite, quelle relative a A) tempi di consegna dei
prodotti, B) capacità della Società di sviluppare e lanciare nuovi
prodotti e tecnologie; C) aspettative di crescita e sviluppo del mercato; D)
aspettative di crescita e redditività; ed E) affermazioni precedute da
"crede", "attende", "anticipa",
"prevede" o espressioni simili, rappresentano delle aspettative.
Poiché tali affermazioni comportano rischi e incertezze, i risultati
effettivi potranno differire sostanzialmente dai risultati attualmente
previsti dalla Società. I fattori che possono provocare tali differenze
comprendono, tra l'altro 1) sviluppi del mercato delle comunicazioni mobili,
compresi il progressivo sviluppo del mercato sostitutivo e il successo della
Società nel mercato del 3G; 2) domanda di prodotti e servizi; 3)
accettazione dei nuovi prodotti e servizi da parte del mercato; 4)
disponibilità di nuovi e prodotti e servizi forniti dagli operatori; 5)
indebolimento delle condizioni economiche in alcuni dei principali mercati
della Società; 6) pressioni sui prezzi; 7) intensità della concorrenza; 8)
impatto dei mutamenti tecnologici; 9) consolidamento o altre modifiche
strutturali del mercato delle comunicazioni mobili; 10) successo e
condizione finanziaria dei partner, dei fornitori e dei clienti della Società;
11) gestione dell'esposizione finanziaria dei clienti della Società; 12)
successo continuo delle attività di sviluppo prodotti della Società; 13)
successo continuo delle attività di produzione della Società in termini di
efficienza di costo, efficacia e flessibilità; 14) capacità della Società
di alimentare la produzione di componenti e l'attività di ricerca e
sviluppo senza interruzioni e a prezzi accettabili; 15) rischi di gestione
scorte risultanti dalle variazioni della domanda di mercato; 16)
fluttuazioni dei tassi di cambio, soprattutto relativamente al dollaro
americano e allo yen giapponese; 17) impatto delle variazioni delle
politiche, delle leggi o dei regolamenti di governo; 18) fattori di rischio
specificati alle pagine 10-17 del Modulo 20-F della Società per l'anno
concluso il 31 dicembre 2001. 19)
ALBACOM:
AZIONISTI APRONO ASSEMBLEA. ATTESA PER DECISIONE AGCOM SU LISTINI
Milano, 27 gennaio 2003 - L'Assemblea degli Azionisti Albacom S.p.A.,
riunita il 24 gennaio in seconda convocazione, ha deciso di lasciare aperti
i lavori della stessa Assemblea per meglio definire i termini e le modalità
di copertura del fabbisogno finanziario della Società. Sono peraltro attese
nei prossimi giorni le decisioni dell' Agcom (Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni) in ordine ai Listini d'interconnessione Telecom Italia
per gli anni 2002 e 2003 ed alle nuove Tariffe di terminazione fisso-mobile.
L'andamento di Albacom nei primi nove mesi dell'esercizio (1° aprile 2002÷31
dicembre 2002) si conferma in linea col budget.
I
GRANDI VIAGGI: CRESCITA RECORD PER IL BILANCIO 2002, UTILE +197% E RISULTATO
OPERATIVO + 74,3%
Milano, 27 gennaio 2003 - Si è riunito il 17 gennaio - sotto la Presidenza
di Luigi Clementi - il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi
S.p.A. che ha approvato il progetto di bilancio chiusosi al 31 Ottobre 2002
e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo del periodo 1 Novembre
2001 - 31 Ottobre 2002. Nonostante la congiuntura sfavorevole che continua a
caratterizzare il settore del turismo, il Gruppo ha registrato una crescita
record dei dati economici. Particolarmente importante la crescita dell'utile
netto (+197%) che si attesta a oltre € 4 milioni (€ 1,4 milioni nel
2001), con un cash flow di € 8,9 milioni, pari al 10,3% dei ricavi.
L'incremento dell'utile è ancora più eccezionale se si considera
l'esercizio nel corso del quale si è realizzato. Infatti, il 2002, che ha
continuato a scontare gli effetti degli eventi dell'11 settembre, si è
caratterizzato per una marcata competizione sui prezzi particolarmente
rilevante per le destinazioni di lungo raggio. In tale contesto il Gruppo ha
efficacemente razionalizzato i costi operativi, ha reso maggiormente
efficiente la politica di utilizzo delle risorse e ha valorizzato le
destinazioni alternative ad America e Medio Oriente. La gestione ha dedicato
particolare attenzione alla personalizzazione del prodotto e alla qualità
del servizio. In tale ottica sono stati dismessi i villaggi Bahia Maya
(Messico) e Colostrai (Sardegna), la cui cessione si è resa necessaria per
adeguare lo standard del prodotto IGV. La presenza del Gruppo in Sardegna
verrà comunque garantita dall'apertura di una nuova struttura di 300 camere
prevista per il 2004, per il quale l'investimento stimato è pari a € 16
milioni, che si affiancherà al villaggio Santagiusta (Castiadas), aperto
nel 2000. Nonostante la dismissione dei villaggi citati, i cui ricavi
ammontavano complessivamente a oltre € 10,4 milioni, i ricavi netti del
Gruppo si attestano a circa € 81 milioni (87 milioni di € nel 2001). Il
margine operativo lordo consolidato ammonta a € 11,7 milioni registrando
una crescita del 34,5 % rispetto all'esercizio dello scorso anno (€ 8,7
milioni). Il risultato prima delle imposte consolidato è di € 6,3 milioni
contro i € 2,8 milioni registrati nel 2001 (+125%). Il risultato operativo
consolidato si attesta su € 6,8 milioni in crescita del 74,3 % rispetto al
precedente esercizio (€ 3,9 milioni). La liquidità del Gruppo ammonta a
€ 36 milioni, un valore decisamente importante per il settore di
riferimento, con un incremento di € 8,3 milioni rispetto all'esercizio
precedente . La posizione finanziaria netta è quindi in forte miglioramento
(+ 50,3 %) e passa da € -18,9 milioni a € -9,4 milioni per l'esercizio
in esame, mentre a breve termine è positiva e si attesta a € 31,3 milioni
(€ 22,3 milioni nel 2001). Il patrimonio netto consolidato è pari a €
45,4 milioni con una capitalizzazione odierna di mercato di € 28,8
milioni, con un P/E = 7 e un P/CF = 3,2. Riguardo alla holding, si è
registrato un utile pari a € 633.302 che verrà destinato ad avanzo utili
d'esercizio (€ 601.600) e a riserva legale (€ 31.665). "E' il
miglior bilancio registrato dalla Società nei suoi 71 anni di vita - ha
affermato Luigi Clementi, Presidente de I Grandi Viaggi - e rappresenta il
raggiungimento degli obiettivi che la Società si era prefissata al momento
della quotazione in borsa attraverso l'attuazione del piano industriale che
sarà ulteriormente implementato nel futuro. Il fatto poi, che tali
obiettivi siano stati raggiunti in un momento critico per il settore del
turismo rende il risultato ancora più eccezionale ed è motivo per noi di
grande soddisfazione."
CESARE
AVENIA È STATO NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO DI ERICSSON
TELECOMUNICAZIONI S.P.A
Milano, 27 gennaio 2003 - Massimo Gentili lascia oggi Ericsson
Telecomunicazioni, dove ha ricoperto la carica di amministratore delegato,
per perseguire altre opportunità professionali. Gentili ha trascorso una
lunga carriera in Ericsson occupando posizioni di grande rilievo e proseguirà
la sua collaborazione con il Gruppo Ericsson come consulente. "Massimo
Gentili è stato a capo delle nostre operazioni in un mercato, quello
italiano, dove Ericsson ha raccolto molti successi - ha commentato Mats
Dahlin, capo della Market area Europa, Medio Oriente e Africa -. Ha svolto
un ruolo chiave nel raggiungimento di molti obiettivi di particolare
importanza nel mercato italiano, uno dei dieci maggiori di Ericsson nel
mondo". Cesare Avenia, nato a S.Maria C.V. nel 1950, è laureato in
ingegneria elettronica e opera nel mondo delle telecomunicazioni da
ventiquattro anni. E' in Ericsson dal 1994 dove ha ricoperto, tra l'altro,
l'incarico di vice presidente responsabile dei mercati Medio Oriente e
Africa e vice presidente e general manager della divisione operatori
pubblici. E' stato in Italtel e, dal 1978 al 1994, in Alcatel. E' stato
docente di marketing all'Università Tor Vergata di Roma.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DELL'IMPRESA NORVEGESE FORTUM
PETROLEUM DA PARTE DI ENI
Bruxelles, 24 gennaio 2003 - La Commissione ha approvato la proposta di
acquisizione dell'impresa petrolifera norvegese Fortum Petroleum da parte
della società energetica italiana Eni. L'operazione non modifica in maniera
significativa l'attuale situazione della concorrenza sul mercato italiano o
su quello della Germania meridionale, dove Eni è presente attraverso Gvd.
Nel dicembre 2002, la Commissione ha ricevuto la notifica dell'operazione
proposta, relativa all'acquisizione da parte di Eni del controllo esclusivo
di Fortum Petroleum AS, un'impresa petrolifera norvegese che appartiene ora
interamente al gruppo finlandese Fortum Oyj. Mentre Eni è una società
energetica integrata a livello verticale che opera a tutti i livelli della
catena della fornitura e della distribuzione dell'energia, Fortum Petroleum
si occupa soltanto di ricerca e produzione di petrolio e gas naturale sulla
piattaforma continentale norvegese e di trasporto di gas naturale.
L'operazione proposta non suscita preoccupazioni relative ai mercati sui
quali le attività delle due imprese si sovrappongono.La Commissione ha
pertanto concluso che l'acquisizione non rafforzerà la posizione di Eni sul
mercato italiano della fornitura e della distribuzione del gas naturale e,
analogamente, che essa non rafforzerà la posizione di Gvs, un distributore
di gas tedesco detenuto congiuntamente da Eni e EnBW, nel Baden-Württemberg.
La produzione di gas naturale di Fortum Petroleum viene attualmente venduta
con contratti a lungo termine e dunque è estremamente improbabile che Eni o
Gvs possano vendere tale produzione sul mercato italiano o tedesco. Le
risorse aggiuntive di gas fornite da Eni mediante l'operazione rappresentano
inoltre una parte molto piccola delle effettive vendite di gas naturale
realizzate da Eni in Italia e da Gvs in Germania. La Commissione, infine, ha
tenuto conto della nuova normativa italiana, che prevede che Eni riduca le
proprie attività sui mercati a valle del gas. Tale normativa è entrata in
vigore nel contesto della direttiva europea del 1998 sulla liberalizzazione
del mercato del gas. La Commissione ha pertanto concluso che questa
concentrazione non modificherà in maniera significativa la struttura della
concorrenza sui mercati interessati ed ha di conseguenza deciso di
autorizzare l'operazione.
LA
COMMISSIONE AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DI TORRINGTON, DI PROPRIETÀ DI
INGERSOLL-RAND, DA PARTE DEL PRODUTTORE DI CUSCINETTI A RULLI TIMKEN
Bruxelles, 24 gennaio 2003 - La Commissione europea ha approvato, ai sensi
del regolamento sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del
produttore statunitense di cuscinetti antifrizione Torrington Engineered
Solutions da parte di un'altra impresa statunitense, Timken Co. L'indagine
della Commissione ha rivelato che le due imprese occupano segmenti di
mercato diversi e non sono concorrenti diretti per la maggior parte dei tipi
di cuscinetti. La nuova entità dovrà continuare a sostenere una forte
concorrenza da parte di altri grossi produttori, come l'impresa tedesca
Ina-Fag, la svedese Skf e le imprese giapponesi Koyo Seiko, Ntn e Nsk.
Timken è un produttore internazionale di cuscinetti antifrizione ("Afb"),
in particolare di cuscinetti a rulli conici. La sede principale si trova
nell'Ohio, negli Stati Uniti. Anche Torrington è un produttore
internazionale di Afb e fabbrica anche prodotti speciali per l'industria
automobilistica. Attualmente l'impresa è interamente detenuta da
Ingersoll-Rand Company Ltd., che ha sede a Hamilton, Bermuda, e che opera in
una serie di settori, tra cui regolazione climatica, produttività
industriale, prodotti industriali, infrastrutture e sicurezza. Torrington è
specializzata soprattutto nella produzione di cuscinetti ad aghi,
generalmente utilizzati per giunti universali, macchinari per l'industria
tessile, apparecchiature di controllo per aeromobili, elettrodomestici e
macchine utensili, mentre i cuscinetti a rulli conici sono impiegati
principalmente per le apparecchiature del settore automobilistico, le
applicazioni industriali quali i macchinari edili e quelli dell'industria
della carta, nonché le applicazioni per il settore ferrovIArio. Poiché le
capacità concorrenziali di Timken e di Torrington riguardavano tipi di
cuscinetti diversi, l'operazione avrà scarsi effetti sulla possibilità per
i consumatori di scegliere i fornitori di un determinato prodotto.
L'indagine della Commissione ha rivelato che i cuscinetti a rulli conici e i
cuscinetti ad aghi fanno parte di mercati del prodotto diversi in quanto
richiedono apparecchiature di produzione diverse e i clienti non possono
facilmente sostituire un tipo di cuscinetto con un altro. L'operazione non
modifica pertanto in maniera significativa la struttura della concorrenza
sul mercato europeo, caratterizzato da una forte concorrenza da parte di
operatori sia locali che esterni. La proposta di acquisizione era stata
presentata il 10 dicembre alla Commissione europea con richiesta di
autorizzazione ai sensi del regolamento sulle concentrazioni.
MONDO
TV: COSTITUITA MONDO DISTRIBUTION S.R.L. PER LA DISTRIBUZIONE "HOME
VIDEO"
Milano, 27 gennaio 2003 - Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa
nella creazione e distribuzione di "cartoons" per la Tv ed il
cinema ed attivo nei settori correlati - ha costituito, attraverso la
propria controllata Mondo Home Entertainment, la società Mondo Distribution
S.r.l. attiva nella distribuzione di prodotti "home video". Il
capitale sociale della società neo costituita è detenuto per il 90% da
Mondo Home Entertainment, mentre il rimanente 10% è stato contestualmente
sottoscritto dall'attuale direttore generale di Mondo Home Entertainment,
Guglielmo Marchetti. La creazione della nuova società rientra nella
strategia del Gruppo di progressiva diversificazione del business verso i
settori correlati e, nello specifico, di sviluppo ed ampliamento ulteriore
della rete commerciale di Mondo Home Entertainment, la quale continua ad
avere un andamento del business molto positivo. Nell'ottica di
incentivazione e fidelizzazione del management, Mondo Tv ha inoltre ceduto,
al valore nominale, il 10% del capitale sociale di Mondo Home Entertainment
a Guglielmo Marchetti; l'accordo prevede comunque che Marchetti non possa
disporre delle partecipazioni in Mondo Home Entertainment ed in Mondo
Distribution per un periodo di tre anni senza il consenso delle rispettive
società controllanti. Marchetti, 40 anni, romano, in precedenza è stato
Sales Manager di Buena Vista Home Entertainment (Gruppo Walt Disney), società
attiva nella gestione, a livello mondiale, del marketing e distribuzione
degli home video Disney. Prima di approdare, nel novembre 2001, al vertice
di Mondo Home Entertainment, Marchetti ricopriva l'incarico di Direttore
Commerciale - Home Video/Licensing di D.N.C. Mondo Tv, quotato al Nuovo
Mercato della Borsa Italiana, è un Gruppo costituito da 7 società attive
nella produzione e distribuzione di serie di cartoni animati per la TV e
film per il cinema ed in alcuni settori correlati (distribuzione audiovisiva
e musicale, sfruttamento multimediale e merchandising). Nell'esercizio 2001
il Gruppo ha realizzato ricavi per 28,5 milioni di Euro (+93%) e utile netto
di 8 milioni di Euro (+101%) a conferma dell'elevata marginalità, ai
massimi di settore in Italia ed in Europa.
RASBANK:
DUE NUOVE OBBLIGAZIONI STRUTTURATE PER SEGMENTARE L'OFFERTA RASBANK CHINA
DRAGON È IDEATA PER LA CLIENTELA DI FASCIA ELEVATA. RASBANK CEDOLA PIÙ II
SI RIVOLGE AI SOTTOSCRITTORI CON DISPONIBILITÀ PATRIMONIALI PIÙ LIMITATE.
Milano, 27 gennaio 2003 - Ha preso il via il 20 gennaio il collocamento di
due nuove obbligazioni strutturate targate RasBank e rivolte a due segmenti
di clientela distinti. Si tratta di RasBank China Dragon - la prima
obbligazione strutturata pensata per i clienti con maggiori disponibilità
patrimoniali e un buon livello di sofisticazione finanziaria - e di RasBank
Cedola Più II, che riprende la struttura del prodotto di grande successo
lanciato lo scorso ottobre, con un'ulteriore garanzia di rendimento. RasBank
China Dragon è un prodotto strutturato legato all'indice Merrill Lynch
China Dragon, che replica la performance delle trenta azioni asiatiche più
liquide, con una rilevante esposizione verso la Cina. Questo strumento offre
la possibilità di accedere al mercato cinese, difficilmente raggiungibile
per gli investitori privati, e costituisce un'ottima opportunità di
investimento, grazie agli elevati tassi di crescita degli ultimi dieci anni
(oltre il 9% medio annuo) e al recente ingresso della Cina nel W.T.O. che
rappresenta un ulteriore stimolo per lo sviluppo dell'economia del paese.
RasBank China Dragon, la cui soglia di ingresso è fissata a 25.000 euro, ha
una durata piuttosto breve per prodotti di questo tipo (due anni e sette
mesi) e garantisce a scadenza la protezione del capitale investito. La
partecipazione all'andamento dei mercati avviene mediante il riconoscimento
della somma algebrica delle performance mensili dell'indice con un massimo
di +1,4% e un minimo di -1,4% al mese. Si chiama invece RasBank Cedola Più
II l'obbligazione strutturata lanciata per la clientela retail, che prevede
una soglia di ingresso di 2.000 euro e una struttura finanziaria più
semplice in grado di garantire un rendimento minimo complessivo per la
durata del prestito pari al 6%. Questo prodotto ha una durata di tre anni e
sette mesi ed è indicizzato a un paniere di 15 titoli azionari
internazionali. RasBank Cedola Più II garantisce, oltre alla protezione del
capitale a scadenza, lo stacco di tre cedole periodiche. Il primo anno si
tratta di una cedola fissa pari al 4%, mentre il secondo anno viene
distribuito il maggior valore tra l'1% garantito e una cedola base dell'8%
incrementata o diminuita del 16% della minima performance biennale tra i 15
titoli che compongono il paniere di riferimento. A scadenza, infine, viene
corrisposto il maggior valore tra la cedola pagata al termine del secondo
anno (minimo 1%) e una cedola base dell'8% incrementata o diminuita del 16%
della minore performance dalla data di emissione alla scadenza tra i 15
titoli che compongono il paniere di riferimento. Entrambe le obbligazioni,
che non sono soggette ad alcuna commissione, saranno collocate dai 2.200
Promotori RasBank nel periodo tra il 20 gennaio e il 21 febbraio 2003 e
saranno negoziabili in qualsiasi momento dalla data di emissione a quella
del rimborso presso RasBank.
FIDIA:
E' STATO CONCLUSO UN ACCORDO CHE PREVEDE L'ACQUISIZIONE, CONGIUNTAMENTE CON
UN ALTRO INVESTITORE ISTITUZIONALE, DI NICOTRA FINANZIARIA S.P.A
Milano, 27 gennaio 2003 - Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento
Azionario Sgr S.p.A., società di gestione del fondo comune di investimento
mobiliare chiuso Prudentia, comunica che è stato concluso un accordo che
prevede l'acquisizione, congiuntamente con un altro investitore
istituzionale, di Nicotra Finanziaria S.p.A, società attiva nella
produzione di ventilatori e motoventilatori di media e bassa pressione per
impianti di condizionamento e ventilazione. Sono tuttora in corso di
definizione i termini dell'operazione che dovrà essere perfezionata,
secondo l'accordo siglato, entro la fine di gennaio. Il Gruppo Nicotra conta
circa 550 dipendenti ed opera attraverso 8 stabilimenti di produzione
dislocati sia in Europa (di cui 3 in Italia) che in Asia ed Australia. Il
Gruppo esporta circa il 70% del proprio fatturato all'estero dove è
presente con proprie società in Germania, Francia, Inghilterra, Australia,
Malesia, Tailandia, Filippine e Singapore. Nel corso del 2002 sono state
inoltre costituite due joint ventures con partners locali in Cina ed in
India. Ove non presente con proprie filiali locali, il Gruppo commercializza
i propri prodotti attraverso una rete di agenti e distributori dislocati in
oltre trenta paesi. Costituita nel 1957 per produrre ventole a bassa e media
pressione, in meno di 10 anni la società si è trasformata da un'azienda
locale ad un Gruppo con una forte presenza internazionale. Con un fatturato
consolidato 2002 stimato in circa 58 milioni di euro ed un Ebitda stimato di
circa 6 milioni di euro, Nicotra è uno dei principali leader europei nel
mercato della ventilazione. L'azienda, che ha la propria sede operativa a
Zingonia (Bergamo), si caratterizza per l'accentuata focalizzazione nello
sviluppo tecnologico dei propri prodotti.
ACCORDO
GENIALLOYD (RAS) E LIFEGATE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI ASSICURATIVI
ETICI
Milano, 27 gennaio 2003 - Genialloyd, la compagnia di vendita diretta di
polizze assicurative del Gruppo Ras, ha sottoscritto un accordo con LifeGate
per la realizzazione di servizi assicurativi etici. LifeGate è la
piattaforma per il mondo eco-culturale che, attraverso un portale internet,
una radio e un magazine, promuove uno stile di vita etico, eco-compatibile,
eco-sostenibile, equo-solidale. Tutti gli associati LifeGate, in base a tale
accordo, hanno diritto a condizioni tariffarie privilegiate sulle polizze
Genialloyd relative ad auto, moto, casa e famiglia. Inoltre, la quota
disponibile delle riserve assicurative alimentate dai premi sarà
progressivamente investita in fondi etici sulla base di un protocollo
sottoscritto da entrambe le società. Gli associati LifeGate hanno la
garanzia che con i loro premi finanzieranno solamente fondi eco-sostenibili
ed equo-solidali. Nel 2002 Genialloyd, per il secondo anno consecutivo, ha
vinto il premio Databank come compagnia assicurativa con il più elevato
indice di soddisfazione da parte dei propri clienti. Complessivamente i
clienti Genialloyd sono oltre 250.000 e, al 30 novembre 2002, il 38% dei
sottoscrittori hanno utilizzato il canale internet. LifeGate è stata
fondata nel 2000 da Marco e Simona Roveda. Il loro progetto è iniziato
negli anni '80 con la creazione di Fattoria Scaldasole, azienda leader nel
settore biologico. Nel 1998 Fattoria Scaldasole è stata venduta e con i
proventi la famiglia Roveda ha fondato LifeGate.
ALITALIA
CONVOCA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Roma, 27 gennaio 2003 - Alitalia informa che, per il giorno 29 gennaio p.v.,
è stata convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione Alitalia
con all'ordine del giorno, tra l'altro, l'esecuzione del lodo dell'arbitrato
Alitalia - Klm.
NASCE
IL PROGETTO DI QUALITA' DELLE CARNI BOVINE LOMBARDE
Milano, 27 gennaio 2003. "Un passo importante in direzione della
garanzia e della qualità dei consumi di carni bovine". Così il
Presidente di Unioncamere Lombardia Vico Valassi ha definito la nascita del
marchio di qualità delle carni bovine lombarde "Produzioni Carni
Bovine" presentato oggi alla stampa e alle associazioni di categoria
della filiera. Hanno preso parte alla conferenza: Vico Valassi Presidente di
Unioncamere Lombardia; Gisella Introzzi Direttore f.f Unioncamere Lombardia;
Alessandro Ubiali Presidente del Consorzio Qualità della Carne Bovina -
Milano in rappresentanza dei cinque consorzi che hanno già aderito al
progetto, oltre a quello di Milano, Consorzio Carni Bovine di Bergamo,
Consorzio AB Carni di Brescia, Consorzio Carni Bovine Sicure di Brescia e
Consorzio Carne Bovina Documentata di Mantova; Giovanni Cavinato Segretario
Generale ACU- Associazione Consumatori Utenti. A seguito dell'emergenza Bse,
che nel 2001 ha così pesantemente colpito la filiera della carne bovina
anche nel nostro Paese, il sistema delle Camere di Commercio ha rafforzato
le politiche e le azioni di sostegno alla diffusione tra gli operatori del
settore zootecnico di sistemi volontari di qualità che si affiancano alla
cosiddetta "tracciabilità" delle carni bovine prevista dalla
normativa comunitaria. Unioncamere Lombardia - prendendo atto che sul
territorio regionale già operano consorzi di certificazione di qualità ed
etichettatura della carne bovina di livello locale e che alcune camere di
commercio auspicavano la messa a punto di un sistema di certificazione
qualità a dimensione regionale - ha ritenuto opportuno verificare con i
consorzi già operanti la possibilità d'integrazione e sinergia delle
diverse iniziative. Da una prima valutazione è emerso che i Consorzi
operavano già con medesime finalità e modalità, mentre nessuno ancora
aveva raggiunto singolarmente dimensioni soddisfacenti rispetto
all'obiettivo di incidere effettivamente sui comportamenti di consumo e
sull'organizzazione del mercato. Nasce così questo progetto che porterà
all'identificazione delle carni bovine prodotte in Lombardia e alla verifica
di requisiti di qualità aggiuntivi a quelli stabiliti dalle direttive
europee e dalle normative nazionali. Tali requisiti sono stabiliti in un
apposito disciplinare che nei prossimi mesi sarà applicato da tutti gli
allevatori dei consorzi che hanno aderito all'iniziativa e a quanti altri
soggetti (singoli allevatori, operatori della filiera, consorzi, ecc.) che
vorranno aderire nei prossimi giorni dandone comunicazione a Unioncamere
Lombardia. E' già iniziata la fase di applicazione e verifica dei parametri
del disciplinare che renderà disponibile nei prossimi mesi carne
certificata. Nel frattempo Unioncamere Lombardia avvierà una campagna di
comunicazione a livello regionale - un primo flight di 15 gg. partirà da
domani sulle principali testate cartacee e sulle radio e televisioni
lombarde - per informare operatori e consumatori e familiarizzarli con il
logo che troveranno prossimamente nei punti vendita. Il Presidente di
Unioncamere Lombardia Vico Valassi ha dichiarato: "Il sistema
produttivo lombardo è un sistema che punta all'eccellenza in tutti i
comparti produttivi, anche in quello agroalimentare. Il nostro progetto
intende far crescere in questa direzione le imprese, a partire da quelle
della filiera delle carni bovine. Inoltre vuole rendere evidente ai
consumatori i risultati qualitativi ottenuti in seguito al rispetto di
determinate procedure operative". Il Presidente di Unioncamere
Lombardia Vico Valassi ha aggiunto: "Le modalità di sviluppo di questo
progetto promosso dalle Camere di Commercio lombarde, che vede la
partecipazione diretta delle imprese e delle loro associazioni, si stanno
dimostrando efficaci e positive e costituiscono in prospettiva un modello da
confermare anche in altre filiere produttive". Sul ruolo dell'Unioncamere
Lombardia il Direttore f.f Gisella Introzzi ha inoltre dichiarato: "Il
nostro progetto è rivolto a tutti gli operatori della filiera carni bovine
(produttori di mangimi, allevatori, macellatori e distributori); è un
progetto forte perché si basa sull'adesione volontaria delle imprese a un
sistema operativo improntato alla qualità, che va oltre le prescrizioni di
legge. Esso si inserisce nelle politiche di valorizzazione delle produzioni
lombarde che il sistema camerale persegue da tempo come priorità
istituzionale". L'obiettivo del progetto è il sostegno e la
valorizzazione dei sistemi di tracciabilità obbligatoria sulla base della
normativa vigente, europea e nazionale, in materia di etichettatura delle
carni bovine, inoltre punta al coinvolgimento degli operatori di settore, in
un progetto di certificazione volontaria di qualità delle carni bovine.
L'accettazione del sistema di autocontrollo/certificazione costituisce un
nodo centrale per l'utilizzo di un sistema di certificazione della
produzione. Con l'obiettivo di garantire la veridicità delle informazioni
previste dal disciplinare di produzioni, Unioncamere Lombardia in
collaborazione con i consorzi gestirà un sistema di
autocontrollo/certificazione che deve prevedere visite ispettive negli
allevamenti convenzionati, per verificare la corrispondenza delle procedure
operative con quanto riportato nel Disciplinare. Il Sistema di
Certificazione volontario della qualità, promosso da Unioncamere Lombardia,
verrà certificato da Agroqualità, società specializzata nella
certificazione dei sistemi qualità nelle filiere agroalimentari. Il
disciplinare di certificazione di prodotto "Produzioni Carni
Bovine" garantirà le seguenti caratteristiche: alimentazione dei
bovini priva di grassi animali aggiunti (diversi dalle farine animali);
tenore in colesterolo della carne inferiore a 80 mg su 100 gr di prodotto;
tenore proteico della carne superiore al 20%. A tal proposito Alessandro
Ubiali, Presidente del Consorzio Qualità della Carne Bovina - Milano in
rappresentanza di tutti i consorzi partecipanti inizialmente al progetto, ha
dichiarato: "Siamo qui oggi a presentarvi il nuovo marchio di qualità
delle carni bovine, nato da un'iniziativa congiunta di Unioncamere Lombardia
e dei consorzi degli allevatori lombardi che rappresenta le diverse
associazioni degli allevatori presenti in Lombardia. Il marchio raccoglie il
consenso di tutte le associazioni degli allevatori della regione e si
propone di: rafforzare la competitività delle imprese agricole che
aderiscono garantendo una maggiore riconoscibilità del loro prodotto e
tutelare ulteriormente il consumatore attraverso la definizione di standard
qualitativi molto rigorosi. Gianni Cavinato Segretario Generale Ucu-
Associazione Consumatori Utenti ha dichiarato: " Il progetto di
certificazione delle carni bovine lombarde è il risultato di un importante
lavoro condotto in questi anni dagli allevatori, dall'Unioncamere Lombardia
che ha visto anche il confronto con le organizzazioni dei consumatori. Oggi
noi vediamo con grande interesse il decollo di questa iniziativa che
permetterà ai consumatori di scegliere con consapevolezza, grazie anche al
sistema di controlli affidati ad un ente terzo che vede al suo interno anche
la rappresentanza dei consumatori. Le informazioni indicate in etichetta dei
prodotti commercializzati e la campagna promozionale annunciata, riteniamo
possano assicurare il successo del progetto a garanzia della domanda di
sicurezza e di qualità dei consumatori". "La Regione Lombardia
dopo la crisi Bse di due anni fa, ha saputo rispondere al problema della
trasparenza e dell'affidabilità. Oggi grazie al prezioso strumento
dell'anagrafe bovina, che registra tutta la carne venduta nella nostra
regione, abbiamo dato concretezza al termine tracciabilità". E' quanto
ha dichiarato Paolo Baccolo, Direttore Generale della Direzione Agricoltura
della Regione Lombardia. Primi nella produzione di carne bovina (406.000
tonnellate lo scorso anno), con la metà degli impianti di macellazione su
scala nazionale (oltre 700 mila animali macellati ogni anno nei mille
macelli) e un quinto dei consumatori dell'intera nazione: questi i numeri
che attestano l'importanza della Lombardia nel mercato della carne.
"Oggi - ha continuato Paolo Baccolo - la Regione Lombardia partendo da
una situazione di forte criticità, ha saputo creare un'occasione di
crescita e di forte sviluppo". Baccolo ha anche sottolineato "il
lavoro di squadra del settore agricolo e dell'Assessorato alla Sanità della
Regione per arrivare a questo traguardo". "L'anagrafe bovina e la
costituzione di un nodo regionale - ha concluso - non rappresentano soltanto
un semplice adeguamento a quanto prescritto in materia dall'Unione Europea,
ma sono la dimostrazione pratica della voglia di riscatto degli allevatori
lombardi nei confronti dei consumatori". Per informazioni e adesioni al
progetto, gli allevatori e i consorzi possono rivolgersi all'Unioncamere
Lombardia a Milano Via Oldofredi 23 tel. 02 6079601 www.lom.camcom.it o
presso le singole Camere di Commercio della propria provincia.
CONFERENZA
A NICOSIA SULLA GESTIONE DELLE ACQUE NELLA REGIONE MEDITERRANEA
DELL'UE
Nicosia, 27 gennaio 2003 - L'Istituto cipriota di ricerca agraria (Ari) sta
organizzando la seconda conferenza sulla politica di gestione delle acque,
che si terrà a Nicosia (Cipro) dal 14 al 16 aprile 2003. La manifestazione
intende mettere in luce un'iniziativa finanziata dalla Commissione europea,
che consiste nella realizzazione di una rete per promuovere la gestione
efficace e sostenibile delle scarse risorse idriche di cui dispongono gli
Stati mediterranei dell'UE. Durante la manifestazione si discuteranno le
alternative per ottimizzare l'impiego delle limitate risorse idriche nei
vari paesi. Sarà costituito un comitato per sviluppare un sistema di
gestione integrata delle politiche, allo scopo di incentivare pratiche
efficienti ed efficaci nella gestione delle acque. A tale proposito, il
sistema prenderà in esame numerose possibilità in tema di gestione idrica,
comprendenti: fonti idriche e costi dell'acqua (risorse idriche
convenzionali e non); ottimizzazione della distribuzione e investimenti in
tecnologie e pratiche efficienti a livello di utenza; utilizzo efficace
dell'acqua; determinazione del prezzo dell'acqua. I primi due giorni del
programma comprenderanno presentazioni e dibattiti sulle politiche di
gestione delle acque attuate dai vari paesi, mentre il terzo giorno sarà
dedicato alla visita di un acquedotto pubblico. La manifestazione è aperta
a scienziati degli Stati mediterranei dell'Ue, di altri paesi comunitari e
di paesi in fase di preadesione. L'Istituto cipriota di ricerca agraria ha
messo a disposizione un finanziamento per coprire le spese di un
rappresentante per paese, ma è gradita anche la presenza di coloro che
intendono partecipare a loro spese. Infolink: http://www.ari.gov.cy/announcement_links/iwmpa.htm
SKYTEAM
ANNUNCIA LA CREAZIONE DI UN PROGRAMMA CHE CONSENTIRA' DI ACCOGLIERE IN SENO
ALL'ALLEANZA DELLE COMPAGNIE ASSOCIATE
Parigi, 27 gennaio 2003 - I dirigenti di SkyTeam riunitisi il 23 gennaio a
Londra, hanno annunciato la creazione di un programma di compagnie aeree
associate che consentirà di estendere i vantaggi dei clienti dell'alleanza
a nuove regioni nel mondo. Grazie a tale programma, alcune compagnie aeree
potranno associarsi all'alleanza SkyTeam nel momento in cui raggiungeranno
gli standard qualitativi richiesti sia da un punto di vista operativo,
informatico e di servizio. Il Comitato Direttivo di SkyTeam ha confermato
che tale programma sarà finalizzato entro la fine del primo semestre 2003.
Le prime compagnie potranno associarsi all'alleanza nel corso del 2004.
"Siamo estremamente lieti di tale nuovo concetto in quanto ci consente
di proporre nuove opportunità di viaggio agli attuali e potenziali clienti
ovunque nel mondo " ha annunciato Dominique Patry, Vice President,
International Affairs and Alliances per Air France, a nome del Comitato
Direttivo di SkyTeam. Tale programma di compagnie associate, potrebbe
aprirsi a qualsiasi compagnia suscettibile di ampliare la rete attuale
dell'alleanza proponendo nel contempo le stesse caratteristiche di servizio
al cliente. Esso permetterà anche a tali compagnie un utilizzo specifico
della marca SkyTeam sui rispettivi mercati, senza doversi assumere la
totalità dei costi di partecipazione ad una alleanza. I dettagli di tale
programma sono attualmente in corso di finalizzazione. " Praticamente
tutti i soci SkyTeam hanno dei legami bilaterali con delle compagnie
interessate ai vantaggi derivanti da una associazione con SkyTeam ", ha
affermato Dominique Patry. Il Comitato Direttivo di SkyTeam annuncerà
progressivamente i dettagli collegati all'installazione di tale programma di
compagnie associate. SkyTeam comprende attualmente Aeromexico, Air France,
Alitalia, Csa Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air. La rete
dell'alleanza offre ai suoi 228 milioni di passeggeri annuali, circa 8200
voli quotidiani in grado di collegare le principali destinazioni nel mondo.
Infolink: www.skyteam.com
GENOVA:
AGENZIA CITTÀ - PORTO
Genova, 27 gennaio 2003 - Per affrontare e risolvere in modo coordinato i
problemi che potrebbero sorgere nel corso dell'attuazione dei rispettivi
piani regolatori, Comune e Autorità Portuale di Genova hanno deciso di
raccordare le proprie competenze urbanistiche, ambientali e infrastrutturali
in un'unica agenzia che avrà sede in Piazza Bignami 1 a Prà. L'Agenzia,
posta nel cuore del territorio soggetto alle trasformazioni, ha il compito
di rafforzare i rapporti di integrazione tra città e porto e proporre le
soluzioni più idonee volte ad assicurare la sostenibilità ambientale dei
programmi di sviluppo dei traffici marittimi, e conseguentemente delle
infrastrutture necessarie. I progetti su cui prioritariamente si concentrerà
il lavoro dell'Agenzia sono: la riqualificazione urbana a ponente del rio
San Giuliano, la ridefinizione della fascia di confine tra porto e città
nell'area Prà-Voltri, la definizione urbanistica del progetto di
completamento del distripark di Prà-Voltri, la ristrutturazione delle ville
del Ponente, il riutilizzo dell'area ex Fonderie di Multedo, la
delocalizzazione delle attività petrolchimiche di Multedo, la definizione
dei tracciati di viabilità previsti dal Piano Urbanistico. Punto di
partenza per la realizzazione di questo programma è la predisposizione
dell'istruttoria relativa all'attuazione del Sau (Schema d'assetto
urbanistico) del litorale di Voltri, tenendo conto del programma di
intervento previsto nella contigua zona di rispetto dell'abitato
circostante. Tra i nodi da sciogliere compaiono il nuovo assetto
infrastrutturale viario e ferroviario nel tratto di costa compresa tra i
torrenti Leira e Cerusa, la rilocalizzazione delle attività produttive
presenti nell'area e l'organizzazione degli spazi di pertinenza al
depuratore esistente. Un lavoro preliminare che consentirà all'Autorità
Portuale di acquisire tutti i progetti e gli elementi necessari per
predisporre un primo schema di assetto insediativo relativo al tratto di
territorio compreso tra il torrente Cerusa e il Rio San Giuliano. In campo
nazionale e internazionale l'Agenzia ha il compito di favorire una strategia
di sviluppo comune tra le diverse città marittime e, in ambito comunitario,
quello di cogliere tutte le opportunità volte al conseguimento di
finanziamenti europei. Con l'Università degli Studi è in programma un
accordo per la formazione e l'orientamento di laureandi e neolaureati.
Infine, per i problemi ambientali è prevista una fattiva collaborazione con
la Provincia.
RCA
? LE COMPAGNIE DEBBONO FARE UNA OFFERTA AI CONSUMATORI.INSISTIAMO PER I
RICORSI AI GIUDICI DI PACE PRONTI I COLLEGI LEGALI NON FAREMO UN
BOICOTTAGGIO ,MA INSTAUREREMO FORME DI TRATTATIVA DIRETTA E PERMANENTE
Roma, 27 gennaio 2003 - Oltre 15 mila gli italiani che si sono collegati al
nostro portale www.sosconsumatori.it
e www.telefonoblu.it per
scaricare la modulistica per il rimborso Rca. Sono oramai migliaia nel
complesso le raccomandate che hanno raggiunto le compagnie purtroppo nella
stragrande maggioranza dei casi ,nessuna risposta giunge all'utente. Si stà
aprendo la seconda fase ,cioè quella della possibilità dei ricorsi davanti
al giudice di pace. Noi riteniamo opportuno che i ricorsi si facciano e per
questo abbiamo attivato tutti i nostri collegi legali in ogni provincia ,pur
ricordando che sotto la soglia dei 516 €uro circa (vecchio 1milione) si
puo' comunque andare dal giudice direttamente. OvvIAmente occorre avere
tutta la documentazione e chiaramente i consigli dei legali saranno
sicuramente piu' opportuni per vincere in prima istanza. Per chiedere questo
sostegno sono attivi due centralini 1780.690.690 per tutto il Nord e
1780.08.08.08 per il Centro Sud .Opportuno anche l'uso delle email passando
dal portale www.sosconsumatori.it Telefono Blu Sos consumatori invita quindi
tutti i consumatori ed automobilisti ,ma anche le famiglie a ponderare con
grande attenzione l'acquisto di una qualsiasi polizza, tre consigli disdire
da subito la rca ,in modo da non garantire in assoluto la riconferma oltre
ogni regola. valutare con attenzione se convenga o meno fare certe
assicurazioni ed invitare anche con una comunicazione scritta la compagnia
ad avere un atteggiamento di collaborazione e trattare pena la disdetta
delle polizze non obbligatorie. Fare pressione verso il Parlamento ed il
Governo perché si rivolgano alla Ue per chiedere un provvedimento
restrittivo nei confronti di una concorrenza che va solo al rialzo. Pierre
Orsoni presidente di Telefono Blu sos consumatoti intervenendo : "..ci
sono margini di trattativa e di buon senso che devono essere adottati da
entrambi le parti ,ma sbaglia chi pensa in questo caso ,che si possa
risolvere con la solita pacca sulle spalle .Se i consumatori sapranno
difendere i loro interessi e non cedere a messaggi di parte politica ,questa
è la grande prova di maturità dei tanti anni di lavoro che abbiamo fatto
per la difesa del consumatore"
LA
SCALA IN RISTRUTTURAZIONE: OGNI GIORNO IN PIÙ, 35.000 EURO IN MENO CON LA
CHIUSURA DEL PIERMARINI PER LE IMPRESE DELL'AREA UNA PERDITA DI FATTURATO
DEL 10%. SANGALLI: ACCANTO ALLA SCALA E AL COMUNE PER FINIRE NEI TEMPI
STABILITI
Milano 24 gennaio 2003. Con la chiusura del Piermarini le circa 500 attività
dell'indotto-Scala del centro di Milano perdono 13 milioni di euro all'anno.
Ed ogni giorno di ritardo costa 35.000 euro. A soffrire di più sono bar e
ristoranti: quasi uno su tre (28%) ha avuto un forte calo del fatturato, tra
il 15% e il 30%. E ancora, uno su cinque (19%), tra il 10 e il 15%. Il 10%
soffre con un fatturato in discesa di oltre il 30%. Un altro 10%, più
fortunato ha visto una lieve riduzione, tra lo 0 e il 5%. Solo un terzo
(33%) non ha avuto conseguenze. In media bar e ristoranti perdono il 10%. Lo
mette in evidenza un'indagine "focus-query" della Camera di
commercio di Milano, condotta attraverso il Lab Mim (Laboratorio
Monitoraggio Imprese Milano) su 100 attività, tra bar, ristoranti, alberghi
e negozi di moda nella zona centrale intorno alla Scala. Anche se alberghi e
negozi di moda riescono a trovare soluzioni e tamponare la perdita di
clienti legati alla vicinanza con la Scala. Ma l'occupazione rischia: per il
23%, quasi uno su quattro, dei bar e dei ristoranti c'è chi tende a ridurre
i collaboratori, sia fissi che occasionali. E nella realtà milanese il
fatturato turistico per attività culturali e ricreative è pari a 59
milioni di euro (il 56% proveniente da turisti stranieri). I turisti
spendono ogni anno solo per teatri, opera e concerti di musica classica 4
milioni di euro. E' emerso oggi: i 32 consiglieri della Camera di Commercio
di Milano in rappresentanza del mondo delle imprese, del lavoro e dei
consumatori sono stati in visita al cantiere della Scala. Prima della visita
un consiglio camerale aperto, nel quale sono intervenuti Carlo Sangalli,
presidente della Camera di Commercio, Bruno Ermolli, vice presidente della
Fondazione Teatro alla Scala, Carlo Fontana, sovrintendente Teatro alla
Scala, Mario Botta, autore del progetto di restauro conservativo e della
ristrutturazione, Carla di Francesco sovrintendente regionale ai beni
artistici, Franco Malgrande direttore allestimenti scenici e progettistica
di cantiere. Dopo un appello sottoscritto da 20 associazioni volto a
rispettare i termini della ristrutturazione, con rientro il 7 dicembre 2004,
della Scala al Piermarini. "La ristrutturazione della Scala, conclusa
nei termini stabiliti, - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della
Camera di Commercio di Milano - è un obiettivo importante per la città,
per la sua immagine internazionale, ma anche per le imprese. La Scala è
simbolo vero di Milano e attorno ai simboli in questi tempi rapidi e
frammentati si giocano identità, appartenenze e competitività. Con questa
iniziativa e con l' appello sottoscritto da 20 associazioni, abbiamo voluto
essere accanto alla Fondazione Scala e al Comune di Milano in questa sfida
all'insegna della "cultura del fare". Del resto ogni giorno in più
di chiusura del Piermarini significa difficoltà per le piccole imprese
della zona, il fatturato delle quali, per il 10%, dipende proprio dall'
"indotto Scala"" . La Camera di Commercio di Milano: un
appello per la Scala. "16 agosto 1943 La Scala viene bombardata, 11
maggio 1946 la Scala riapre, 31 dicembre 2001 la Scala chiude per adeguarsi
al nuovo, 7 dicembre 2004 la Scala deve ritornare al Piermarini. E' un
grande progetto. Lavoriamo con l'impegno di tutti nel segno del fare. Per
Milano e per l'Italia". E' il testo di un appello promosso da Camera di
commercio, Assolombarda e Unione del Commercio e condiviso da Apimilano,
Unione Artigiani della Provincia di Milano, Confartigianato Milano, Apam -
Casartigiani, Cna Milano, Compagnia delle Opere di Milano, Federazione
Regionale Coldiretti, Legacoop Lombardia, Confesercenti Milano,
Confcooperative Milano, Cisl Milano, Uil Milano, Confagricoltura Milano e
Lodi, Alsea, Associazione Legnanese Industria, Assindustria Monza e Brianza,
Assimpredil. "Tutti i dati della focus- query" Il settore della
cultura a Milano: quadro complessivo. A Milano e Provincia sono attive
complessivamente circa 9.000 imprese operanti nel settore della cultura,
pari al 3% del numero totale di imprese attive. A Milano c'è il 16% di
tutte le imprese editoriali italiane. Sono cresciute le biblioteche e i
musei (+35,4% dal 1995), il settore radio e televisivo (+9,3% dal 1988 ad
oggi), il settore cinema e video (+37,3%), e se è vero che rispetto al 1988
ci sono meno sale cinematografiche, in questi ultimi 3 anni i segnali
positivi di una inversione di tendenza non mancano (+18%). E poi crescono
anche i teatri, gli auditorium e le sale di spettacoli (+45,7% dal 1988).
Fatturato turistico per attività culturali e ricreative. E' pari a 59
milioni di euro (il 56% proveniente da turisti stranieri). I turisti
spendono ogni anno solo per teatri, opera e concerti di musica classica
quattro milioni di euro. Imprese e fatturato: indotto scala. Le imprese dei
settori bar, ristoranti, alberghi e moda della zona, interessate
dall'effetto scala, nel solo centro di milano sono circa 500. Nel 2002 il
fatturato medio di un'impresa - bar, ristorante, albergo o moda - nell'area
intorno alla scala ha superato un milione e centomila euro (per un totale
aggregato di 542 milioni di euro). Dato che scende a 295.000 euro, in media
per ogni bar o ristorante (con un totale per i pubblici esercizi dell'area
di 121 milioni di euro di fatturato). Le perdite di fatturato coi lavori in
corso. Da un'indagine "focus-query" (indagine articolata in tre
momenti: descrizione dell'universo attraverso banche dati - Registro delle
imprese, Stock View, Infoimprese -, estrazione campione da parte di
Infocamere e questionario, stime su fatturato e dipendenti dichiarato alla
Cciaa) della Camera di commercio di Milano condotta attraverso il Lab Mim
(Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) su 100 attività, tra bar,
ristoranti, alberghi e negozi di moda nella zona centrale intorno alla
Scala, emerge come a soffrire di più siano bar e ristoranti: quasi uno su
tre (28%) ha avuto un forte calo del fatturato, tra il 15% e il 30%. E
ancora, uno su cinque (19%), tra il 10 e il 15%. Il 10% soffre con un
fatturato in discesa libera, oltre il 30%. Un altro 10%, più fortunato ha
visto una lieve riduzione, tra lo 0 e il 5%. Solo un terzo (33%) non ha
avuto conseguenze. In media i pubblici esercizi perdono il 10%, gli altri
molto meno, che tradotto in termini di fatturato significa 13 milioni di
euro in meno per tutte le attività dell'indotto-Scala all'anno. E questo
significa 35.000 euro al giorno.
I DS DI MARCIANISE ORGANIZZANO UNA CONFERENZA
POLITICO-PROGRAMMATICA DAL TITOLO: "IL RILANCIO DEL CENTROSINISTRA A
MARCIANISE. LE PROPOSTE DEI DS"
Marcianise 27 gennaio 2003 - Una conferenza politico-programmatica per la
definizione dei traguardi amministrativi da raggiungere nei prossimi tre
anni e mezzo di amministrazione comunale. E' questo l'obiettivo che si
prefigge la quercia marcianisana nell'organizzazione dell'iniziativa che si
dovrà effettuare nei giorni 15 e 16 di febbraio 2003. I DS si preparano
quindi a riempire di contenuti politici la conferenza del centrosinistra che
si dovrà tenere il prossimo marzo assieme a tutti gli altri partiti del
centrosinistra. Un progetto ambizioso sul quale sono impegnati tutti i
livelli del partito marcianisano: dal direttivo sezionale al gruppo
consiliare, fino ad arrivare agli iscritti all'Unità di Base. Ma per far
comprendere che da adesso in poi si farà sul serio, i diessini annunciano
di voler coinvolgere nel dibattito anche i livelli provinciali e regionali
del partito nonché i compagni che ricoprono ruoli istituzionali, perché
"Marcianise riveste una importanza enorme sia sullo scacchiere politico
provinciale che in quello regionale". Intanto la macchina organizzativa
del partito si è già messa in moto. L' ultimo direttivo di sezione ha
eletto una commissione che dovrà preparare la conferenza in ogni minimo
dettaglio. La commissione, a sua volta, si è divisa in gruppi di lavoro
ciascuno dei quali dovrà predisporre una proposta articolata riguardo ad
una materia amministrativa che verrà poi sottoposta all'assemblea durante
la conferenza stessa. Un altro aspetto importante che affronterà la
conferenza sarà il rapporto con i partiti della sinistra
"storica" di Marcianise. "Riteniamo di estrema importanza -
spiega il segretario cittadino Salvatore Mozzillo - chiarire i rapporti
all'interno della sinistra marcianisana. Ed è per questo che alla nostra
conferenza inviteremo sia i rappresentanti locali che i responsabili
provinciali e regionali. Siamo convinti che rafforzando la sinistra a
Marcianise saremo in grado di dare un apporto di maggiore qualità a tutto
il centrosinistra". Infine i DS invitano alla partecipazione attiva non
solo gli iscritti, ma anche gli elettori, i lavoratori, i cittadini tutti a
partire da coloro i quali nei mesi passati hanno condiviso la battaglia
democratica contro il governo Berlusconi: dai movimenti per la giustizia
contro "la legge Cirami", ai new global, ai comitati contro la
modifica dell'articolo 18.
CONVEGNO:
QUANTA E QUALE INNOVAZIONE SI FA IN EUROPA? SARANNO PRESENTATI I RISULTATI
SULLA QUANTITÀ E QUALITÀ DELL'INNOVAZIONE REALIZZATA NELL'INDUSTRIA E NEI
SERVIZI DELL'ECONOMIA EUROPEA
Roma, 27 gennaio 2003 Ristagna l'innovazione in Europa e troppe volte
risulta orientata a sviluppare nuovi processi legati alla ristrutturazione
delle imprese e alla drastica riduzione dell'occupazione. In particolare,
rispetto a Stati Uniti e Giappone, l'Europa è in ritardo per l'innovazione
di nuovi prodotti capaci di creare nuovi mercati. Le uniche eccezioni sono
costituite da Svezia e Finlandia, che investono in innovazione circa il
triplo rispetto al nostro paese e sono all'avanguardia nel settore delle
telecomunicazioni e dell'elettronica. Saranno presentati da esperti
provenienti da sette paesi UE e da otto Università italiane i nuovi
risultati delle ultime indagini sull'innovazione in Europa. L'attenzione è
posta sull'analisi di quanta e quale innovazione è introdotta nei paesi
europei e quali sono i suoi effetti economici e sociali. Dal quadro emerge
la debolezza dell'innovazione nell'economia italiana e lo scarso impegno
profuso nelle politiche della ricerca. Tra gli altri interverranno: Kai
Husso (European Commission), Keith Smith (Unu-Intech, Maastricht), Manuel
Mira Godinho (Iseg-Ut, Lisbona), Bruce Tether (Cric), Leif Hommen (Linkoping
University, Svezia), Marion Frenz (Birkbeck College, Londra), Mario Pianta
(Università di Urbino e Ispri-Cnr), Daniele Archibugi (Cnr), Giorgio
Sirilli (Ispri-Cnr), Antonello Zanfei (Università di Urbino). Il workshop
è organizzato nell'ambito del progetto Siepi ("The structure of
innovation and economic performance indicators"), finanziato dalla
Comunità Europea, Dg Research, e del progetto Miur ("The impact of
technological innovation on the economic performance of Italy and Europe"),
entrambi coordinati dall'Università di Urbino. 28 gennaio - Aula Marconi,
Consiglio Nazionale delle Ricerche, P.le Aldo Moro 7
RIFORMA
ENTI DI RICERCA
Roma, 27 gennaio 2003 Sono stati presentati oggi al Consiglio dei Ministri
dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia
Moratti, tre schemi di decreti legislativi. Sono oggetto di riordino il Cnr
(Consiglio nazionale delle ricerche), l'Inaf (Istituto nazionale di
astrofisica), l'Asi (Agenzia spaziale italiana). Gli schemi di decreti erano
stati precedentemente presentati, il 23 gennaio, alla comunità scientifica
e alle rappresentanze sindacali. Obiettivi principali: 1. Focalizzare tutte
le attività degli enti su obiettivi strategici per il Paese delineati nelle
Linee guida per la ricerca; 2. creare un sistema di ricerca all'altezza
della sfida del mondo globalizzato; 3. realizzare reti di ricerca capaci di
integrarsi nel sistema delle reti europee; 4. aiutare il nostro sistema
produttivo a recuperare competitività tecnologica; 5. favorire la
convergenza delle attività di ricerca sugli obiettivi interdisciplinari
individuati nel VI Programma quadro; 6. sviluppare la cultura manageriale di
progetto dei ricercatori; 7. superare le criticità derivanti da
inefficienze, sovrapposizioni o duplicazioni di attività che portano a
dispersioni di risorse. Nell'ambito della riorganizzazione ha funzione
essenziale il Dipartimento, affidato a un Direttore, responsabile della
programmazione e della valutazione dell'attività di ricerca. Il
Dipartimento è introdotto nel Cnr, nell'Inaf. Per l'Asi, che svolge attività
di Agenzia, si è ritenuto invece di strutturare il modello organizzativo su
settori tecnici. La finalità perseguita con il riordino è essenzialmente
quella di adeguare la missione e la struttura organizzativa del sistema
pubblico di ricerca al mutato contesto europeo, così da favorirne
l'inserimento nelle reti di ricerca europee e internazionali. Va infatti
sottolineato che il VI Programma quadro dell'Unione Europea prefigura la
realizzazione di un sistema europeo della ricerca e concentra i
finanziamenti su reti di centri di eccellenza e su programmi integrati, a
carattere interdisciplinare; e che le Linee guida per la politica
scientifica e tecnologica del Governo, approvate dal Cipe il 19 aprile 2002,
recepiscono tali indicazioni a livello nazionale. In particolare le
Linee-guida forniscono le seguenti indicazioni: 1. la competitività e lo
sviluppo sostenibile del Paese necessitano della capacità di innovazione
endogena generabile con meccanismi di intreccio tra ricerca, innovazione e
sviluppo, e con la capacità di stimolare le sinergie tra soggetti pubblici
e privati; 2. è necessario completare il processo di riforma del sistema
della ricerca italiana; 3. è necessario procedere al riordinamento del
sistema della ricerca pubblica, per favorire lo sviluppo economico e sociale
del Paese, attraverso la ridefinizione della strategia scientifica e
tecnologica, realizzando strutture di eccellenza idonee ad attrarre
investimenti italiani e stranieri, sviluppando la capacità innovativa del
tessuto delle piccole e medie imprese, incentivando le relazioni tra scienza
e impresa, investendo nel capitale umano e valorizzando le sinergie con il
territorio. Cnr - Consiglio nazionale delle ricerche: In relazione alla
necessità di ridisegnare gli specifici ruoli dei singoli enti nel sistema
della ricerca in Italia, il Cnr aggrega i seguenti enti: Idaic, Istituto
internazionale di diritto agrario comparato; Infm, Istituto nazionale di
fisica della materia; Inoa, Istituto nazionale di ottica applicata; Istituto
papirologico "G. Vitelli". Le principali coordinate del modello di
riordino del Cnr sono: 1. l'individuazione delle aree prioritarie
d'intervento dell'Ente, sulle quali focalizzare l'attività di ricerca; 2.
la centralità della rete scientifica degli Istituti nei processi di
programmazione e nella conduzione autonoma delle attività di ricerca; 3.
l'istituzione di una nuova unità organizzativa, i Dipartimenti, con il
compito di coordinare la rete degli Istituti, garantendone l'integrazione e
assicurando l'efficiente allocazione delle risorse sulla base dei programmi
deliberati dal Consiglio di amministrazione; 4. l'istituzione di un
Consiglio di amministrazione, tutto composto da elementi altamente
qualificati nel mondo della ricerca e designati dal Ministero, dal
presidente della Conferenza Stato-Regioni, dalla Conferenza dei Rettori
delle Università italiane, dal sistema produttivo; 5. il Comitato di
valutazione; 6. il Consiglio scientifico; 7. il Consiglio scientifico dei
Dipartimenti. I Dipartimenti e gli Istituti rappresentano la rete
scientifica dell'Ente. Ai Dipartimenti afferiscono gli Istituti in relazione
alle macro-aree di ricerca prioritarie dell'Ente, per evitare la
frammentazione e duplicazione delle attività e per favorire al contrario
l'integrazione delle competenze e la multidisciplinarietà. Le macro-aree
sono così individuate: a. biotecnologie; b. scienze e tecnologie mediche;
c. scienza e tecnologia dei materiali; d. scienze e tecnologie ambientali e
della terra; e. scienze e tecnologie dell'informazione e delle
comunicazioni; f. scienze e tecnologie per i sistemi avanzati di produzione;
g. scienze giuridiche, socio-economiche ed umanistiche. Asi - Agenzia
spaziale italiana: Il nuovo modello organizzativo dell'Asi, prevede la
costruzione di una struttura operativa articolata in Settori tecnici a
presidio degli ambiti di intervento in campo spaziale e aerospaziale. I
Settori tecnici sono le unità organizzative con le quali l'Ente realizza le
attività di Agenzia, aventi l'obiettivo di favorire l'integrazione con il
territorio e lo sviluppo di grandi progetti e programmi sulle materie di
competenza, anche a livello internazionale. Inaf - Istituto nazionale di
astrofisica: Al fine di presidiare con un unico soggetto le attività di
ricerca nel campo dell'astrofisica, della radioastronomia, dell'astrofisica
spaziale e della fisica dello spazio interplanetario, il decreto interviene
anche a riordinare la disciplina dell'Istituto nazionale di astrofisica.
Vengono aggregati all'Inaf: l'Istituto di radioastronomia del Cnr;
l'Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica del Cnr; l'Istituto di
fisica dello spazio interplanetario del Cnr. Relativamente agli organi di
gestione il modello si ispira a quello individuato per il Cnr. Il Consiglio
di amministrazione dell'Ente è composto da quattro componenti, di cui due
nominati dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca tra
professionalità di alto profilo scientifico o tecnico-amministrativo, uno
eletto fra gli astronomi straordinari e ordinari, associati e ricercatori in
servizio negli Osservatori astronomici dell'Inaf, uno eletto fra i
professori e ricercatori universitari del settore scientifico-disciplinare
di astronomia e astrofisica. La rete scientifica dell'Ente è costituita da
Divisioni, Osservatori ed Istituti.
FORMAZIONE:
CONFESERCENTI, CGIL, CISL E UIL CREANO FON.TER. PER INVESTIRE IN PROGETTI DI
QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
Roma, 27 gennaio 2003 - Promuovere la formazione professionale continua nel
terziario, nel turismo e nei servizi per rilanciare la competitività delle
imprese italiane attraverso la valorizzazione delle risorse umane e
professionali. E' questo l'obiettivo della Fon.Ter. il fondo nato
dall'accordo tra Confesercenti, Cgil, Cisl e Uil nel quadro della strategia
comunitaria e nazionale finalizzata a dare risposte adeguate alla crescente
richiesta di professionalità capaci di stare al passo con l'introduzione di
nuove tecnologie nelle aziende. Il Fon.Ter. investirà i contributi versati
dalle imprese per la formazione (pari allo 0,30 per cento del monte salari
dei propri dipendenti) nella realizzazione di progetti aziendali
territoriali o settoriali per la qualificazione professionale degli occupati
nel terziario, turismo e servizi. Un impegno finalizzato ad accrescere i
livelli di professionalità contribuendo così a facilitare lo sforzo di
modernizzazione delle imprese, in particolare piccole e medie.
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