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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

MARTEDI'
3 GIUGNO 2003

pagina 1

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APPLICAZIONE DEL DIRITTO COMUNITARIO 

Bruxelles, 3 giugno 2003 - In riferimento alle relazioni annuali della Commissione sul controllo dell'applicazione del diritto comunitario nel 2000 e nel 2001, la commissione giuridica ha adottato all'unanimità la relazione di Diana Wallis (Eldr, Uk). I deputati approvano gli annunciati miglioramenti per le procedure amministrative in materia di violazioni di diritto comunitario, ma chiedono tempi certi e brevi per la fase precontenziosa della procedura d'infrazione, da concludersi entro un termine definito. La Commissione è invitata a compiere ogni sforzo per ridurre i tempi necessari ad evadere i ricorsi o le petizioni e a tenere i ricorrenti pienamente informati dell'evoluzione della procedura. Si chiede poi una maggiore cooperazione tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo in modo da promuovere l'efficacia del controllo a livello nazionale dei problemi europei, contribuendo a rafforzare la legittimità democratica dell'UE. In linea generale, la scadenza del termine di recepimento delle direttive deve essere certa e non superiore ai 2 anni. I parlamentari rilevano con preoccupazione l'insufficiente conoscenza del diritto comunitario da parte dei magistrati e degli avvocati nazionali, che è un grave ostacolo per la completa applicazione del diritto comunitario; gli sforzi della Commissione quanto alla formazione dei membri delle professioni forensi non sono sufficienti per assicurare un'applicazione uniforme del diritto comunitario in tutti gli Stati membri. I legislatori, inoltre, dovranno superare ulteriori ostacoli dopo l'ampliamento. A tal fine, si chiede di semplificare la legislazione con un maggior ricorso alle direttive quadro. Le misure di coregolamentazione, poi, dovrebbero essere basate su un atto legislativo adottato da Parlamento e Consiglio e prevedere un diritto di "call-back" in modo da rispettare appieno le prerogative del legislatore democratico. I deputati chiedono infine che vengano accelerati i lavori di codificazione e di consolidamento dei testi legislativi comunitari, inclusi i Trattati, in modo da rendere le leggi più chiare per il cittadino. 

POLITICA DELL'OCCUPAZIONE 
Bruxelles, 3 giugno 2003 - Quali sono le priorità della politica dell'occupazione degli Stati membri? Questa è la domanda che ha ispirato la commissione per l'occupazione e gli affari sociali nell'esame della relazione di Herman Schmid (Gue/Ngl, S) relativa alla proposta del Consiglio sulle linee direttrici per l'occupazione. I deputati approvano i tre obiettivi principali della strategia europea in materia: la piena occupazione, la qualità e la produttività del lavoro, nonché la coesione e l'inclusione sociale. A loro avviso, però, dovrebbe essere aggiunto un quarto obiettivo, ovvero la parità fra donne e uomini, considerato un elemento chiave che necessita di misure supplementari. Pur riconoscendo l'importanza della piena occupazione fra gli obiettivi principali, i parlamentari insistono sul fatto che occorre ridurre fortemente il tasso di disoccupazione, obiettivo considerato parzialmente indipendente da quello dell'aumento del tasso di occupazione. Quest'ultimo, in effetti, può essere migliorato, ad esempio assumendo personale che non lavorava in precedenza, senza peraltro ridurre la percentuale di disoccupati. Ecco perché i deputati chiedono di fissare obiettivi generali non solo per la piena occupazione, ma anche per il tasso di disoccupazione. Nella relazione si insiste sulla promozione della creazione di posti di lavoro e dello spirito imprenditoriale, ma si sottolinea che non basta creare occupazione: occorre anche accentuarne la qualità. I deputati rilevano l'importanza dei mercati dell'occupazione locali e regionali che tendono ad essere meno sensibili ai cicli della congiuntura e alle fluttuazioni di tipo macroeconomico e chiedono misure attive per ridurre le disparità locali e regionali. Visto che gli Stati membri, infine, assicurano l'applicazione delle linee direttrici per l'occupazione, è essenziale migliorare la legittimità e l'applicazione della strategia europea, associando i parlamenti nazionali alla discussione e all'adozione dei piani nazionali per l'occupazione, che determinano le modalità di applicazione pratica degli orientamenti comuni a livello nazionale. 

GIORNATA INFORMATIVA SUL 6PQ A VITERBO 
Viterbo, 3 giugno 2003 - Il 9 giugno si terrà a Viterbo una giornata informativa sul sesto programma quadro (6PQ). L'obiettivo della manifestazione è fornire indicazioni complete a dettagliate su come preparare una proposta di progetto nell'ambito del 6PQ. I partecipanti riceveranno informazioni sui nuovi strumenti di partecipazione e sulle migliori metodologie da adottare per la redazione delle proposte. Poiché la manifestazione si rivolge in particolare alle piccole e medie imprese (Pmi) interessate a partecipare al 6PQ, nel corso della giornata verranno presentate iniziative quali i programmi per la ricerca cooperativa (Craft) e per la ricerca collettiva. La manifestazione è organizzata dall'Agenzia per la Promozione della Ricerca europea (Apre). http://www.apre.it/serviziapre/eventi/giornata.asp?id=557 

PROGRAMMA MEDA 2000 
Bruxelles, 3 giugno 2003 - Con l'approvazione della relazione di Yves Pietrasanta (Verdi/Ale, F), la commissione per l'industria e il commercio estero ha confermato il proprio sostegno al partenariato euromediterraneo e nella fattispecie al suo strumento finanziario, il programma Meda. I deputati si compiacciono delle nuove disposizioni Meda 2 e sottolineano il miglioramento del rapporto tra stanziamenti di pagamento e stanziamenti di impegno, chiedendo alla Commissione di intensificare gli sforzi per una maggiore efficacia nell'utilizzo dei fondi. Tali miglioramenti dovrebbero essere accompagnati da obiettivi basati su realtà economiche e sociali concrete. La Commissione è invitata a dare particolare attenzione alla definizione delle dimensioni ottimali dei progetti al fine di evitare la frammentazione degli interventi in un numero elevato di microprogetti, difficili da controllare. L'organo parlamentare ha individuato una serie di aree prioritarie, incluse riforme nel settore istituzionale, e ha invitato la Commissione a presentare una relazione sui progressi in materia nei Paesi beneficiari entro la prima lettura del bilancio 2004 da parte del Parlamento. Si chiede inoltre che vengano predisposti programmi di azione sociale per la protezione dei disabili e forme di cooperazione regionale per la tutela dei minori. Altre raccomandazioni riguardano l'attivazione rapida della Fondazione euromediterranea per il dialogo tra le culture e le civiltà e dell'Osservatorio sulle migrazioni; la conclusione in tempi rapidi dei negoziati per un accordo UE-Siria; l'effettiva attuazione delle disposizioni contenute nella dichiarazione di Barcellona sulla democratizzazione e il rispetto dei diritti umani (criteri fondamentali per l'ammissione o la sospensione dai fondi Meda); il rilancio dei processi di individuazione e di programmazione in Israele e Palestina, attualmente sospesi; l'erogazione di maggiori fondi per progetti regionali e un migliore equilibrio tra cooperazione bilaterale e regionale; un adeguato controllo dei progetti; maggiore attenzione per le energie rinnovabili, lo sviluppo della società dell'informazione e l'utilizzo di Internet, investendo nella formazione e nell'istruzione. La commissione ha infine ribadito il sostegno per l'istituzione ufficiale di un'Assemblea parlamentare euromediterranea, in occasione della conferenza ministeriale Euromed prevista a Napoli per dicembre 2003.

 TREMONTI: MANCA EREDITÀ CRISTIANA IN BOZZA COSTITUZIONE UE 
Roma, 3 giugno 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende nota la seguente dichiarazione del Ministro, Giulio Tremonti: "Non possiamo non dirci cristiani". E' tanto che non mi occupo della Convenzione. La prima, negativa impressione che ho avuto lo scorso anno a Laeken, si è purtroppo verificata. Neppure una formula laica come la frase crociana del "non possiamo non dirci cristiani" appare nel testo della Bozza di Costituzione . O nessun valore, o tutti i valori. La deviazione politica dal corso storico - passando direttamente dalla Grecia classica al secolo dei Lumi - pare non facilmente accettabile. 

SANATORIE FISCALI: AL 16 MAGGIO INCASSATI OLTRE 8,5 MILIARDI 
Roma, 3 giugno 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che dai provvedimenti di sanatoria fiscale contenuti nella Finanziaria per il 2003 aventi scadenza il 16 maggio 2003, sono stati finora incassati 8 miliardi di euro (per la precisione 7,998 miliardi). A questa cifra vanno aggiunti 531 milioni di euro fin qui pervenuti dal sistema dei concessionari della riscossione per la sanatoria relativa ai ruoli. Il totale ammonta quindi a oltre 8,5 miliardi di euro. Il Ministero precisa che tale cifra rappresenta solo in parte il gettito complessivo derivante dall'insieme dei provvedimenti citati. Infatti: il conteggio relativo ad alcune significative voci di ulteriore entrata non è ancora stato completato; per molti provvedimenti erano state offerte ed utilizzate intense possibilità di rateizzazione, tanto nel 2003 quanto nel 2004. Conseguentemente, una stima complessiva degli effetti dei provvedimenti sarà tecnicamente possibile solo prima dell'estate. 

NUOVO BTP 15 ANNI CON SINDACATO 
Roma, 3 giugno 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica di aver affidato a Caboto, Goldman Sachs e Jpmorgan un mandato per il collocamento, mediante sindacato, di un nuovo Btp con scadenza 15 anni. Il collocamento verrà effettuato nel corso delle prossime settimane in relazione alle condizioni di mercato. 

ENI: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2002, DELIBERA IL DIVIDENDO DI 0,75 EURO PER AZIONE E LA PROSECUZIONE DELL'ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE 
Roma, 3 giugno 2003 - L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti dell'Eni tenutasi il 30 maggio 2003 ha approvato: il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2002 che chiude con l'utile di 3.880.322.794,37 euro; l'attribuzione dell'utile di esercizio di 3.880.322.794,37 euro come segue: alla Riserva legale l'importo necessario affinchà(c) essa ammonti a un quinto del capitale sottoscritto alla data dell'Assemblea; alla Riserva da ammortamenti anticipati ex articolo 67 D.P.R. 917/86 l'importo di 258.779.273,43 euro; alla Riserva ex articolo 13 D. Lgs. 124/93 l'importo di 393.984,53 euro, pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dell'esercizio alla previdenza complementare; la quota che residua, dopo le predette attribuzioni, al pagamento del dividendo di euro 0,75 per azione alle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse quindi le azioni proprie in portafoglio a quella data; alla Riserva disponibile l'importo che residua dopo le suddette attribuzioni; il pagamento del dividendo a partire dal 26 giugno 2003, con stacco fissato al 23 giugno 2003; l'autorizzazione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2357 del codice civile, a proseguire per un periodo di 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare, nel programma di acquisto di azioni proprie fino a raggiungere il massimo di 400 milioni di azioni proprie del valore nominale di euro 1 e fino all'ammontare complessivo massimo di 5,4 mld di euro e per prezzo non inferiore al loro valore nominale e non superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato nel giorno di borsa precedente ogni singolo acquisto che sarà effettuato sul Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S.p.A.. Alla data del 29 maggio 2003 il programma è stato realizzato per 224.203.048 azioni e per l'ammontare di 3.082.000.000 di euro. l'autorizzazione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2357 ter del codice civile, a disporre fino a un massimo di 6,5 milioni di azioni proprie da assegnare gratuitamente ai dirigenti dell'Eni S.p.A. e delle società controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, con esclusione di quelle le cui azioni sono quotate in mercati regolamentati, che in ciascun anno del triennio 2003-2005 abbiano conseguito gli obiettivi individuali prefissati nell'anno precedente. Bilancio 2002 Il fascicolo contenente il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2002 approvato dall'assemblea e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2002 sono a disposizione del pubblico presso la sede della società e la Borsa Italiana S.p.A. Il verbale assembleare sarà messo a disposizione del pubblico entro il 6 giugno 2003 presso la sede della società e la Borsa Italiana S.p.A. La suddetta documentazione è altresଠdisponibile sul sito www.eni.it  e potrà essere richiesta all'indirizzo e-mail segreteriasocietaria.azionisti@eni.it  o tramite il Numero Verde 800 940 924. Pagamento Dividendo Esercizio 2002 - Il dividendo sarà esigibile contro stacco della cedola n. 2 a partire dal 26 giugno 2003; la data di stacco è il 23 giugno 2003. All'intero dividendo compete un credito d'imposta ordinario nella misura del 56,25%. I possessori di azioni non ancora dematerializzate, al fine di esercitare i diritti a esse inerenti, sono invitati a consegnarle a un intermediario per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione. I possessori di Adrs quotati al New York Stock Exchange, rappresentativi ciascuno di cinque azioni ordinarie Eni, dovranno rivolgersi alla JP Morgan Chase Bank. 

TELECOM ITALIA NUOVO PARTNER DI TELBIOS ACQUISITA UNA QUOTA NON DI CONTROLLO, PARI AL 31% DEL CAPITALE PER CIRCA 3,4 MILIONI DI EURO MARCO RAGAZZINI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO 
Milano, 3 giugno 2003 - Telecom Italia ha acquisito, una quota non di controllo pari al 31% di TelBios, società leader nel settore della Telemedicina, sottoscrivendo un aumento di capitale pari a circa 3,4 milioni di euro. Nuovo amministratore delegato di TelBios, è stato nominato l'Ing. Marco Ragazzini. TelBios è stata costituita a fine 2000 da Science Park Raf, il centro di ricerca del gruppo Ospedale San Raffaele di Milano. Successivamente sono entrate nel capitale Alenia Spazio, società del gruppo Finmeccanica che si occupa di telecomunicazioni satellitari, e Value Partners, società di consulenza strategica. Le competenze dei promotori, leader nei rispettivi settori di attività, hanno consentito di strutturare per la prima volta in Italia un sistema innovativo di servizi di Telemedicina e Formazione medica a Distanza. TelBios sta sviluppando le proprie attività sia nell'ambito sanitario civile che in quello militare, come ad esempio i servizi di teleconsulto e telediagnosi al Ministero della Difesa impegnato nelle operazioni di pace all'estero (Bosnia e Kossovo). Con l'ingresso di Telecom Italia nell'assetto azionario (con una quota paritetica rispetto a Science Park Raf e Alenia Spazio), la società, grazie alle competenze di ciascuno degli azionisti e alle conseguenti sinergie operative, sarà in grado di confermare e rafforzare la propria posizione di leadership nell'ambito dei servizi di telemedicina, quali i consulti a distanza di tipo clinico/diagnostico e la formazione medica a distanza. Da oggi in poi TelBios potrà proporre soluzioni tecnologiche innovative nell'ambito dei servizi già erogati e di ampliare l'offerta a nuovi servizi, sfruttando il know how tecnologico di Telecom Italia nei servizi a larga banda, seguendo a domicilio, ad esempio, i pazienti con difficoltà di movimento o cronici come diabetici e cardiopatici. Alla guida di TelBios è stato nominato amministratore delegato l'Ing. Marco Ragazzini, che vanta una lunga esperienza nell'ambito marketing e commerciale in multinazionali leader tra le quali Procter & Gamble, poi amministratore delegato di aziende di largo consumo e IT e per due anni responsabile dei Clienti Business di Telecom Italia, che lavorerà insieme al Dott. Alberto Golinelli, attuale Direttore Generale, e alla squadra di manager già presenti in TelBios. "In Italia, il 10% dei malati (circa un milione di persone l'anno) si sposta dalla propria regione verso un'altra alla ricerca di consulti e competenze specialistiche, con costi e difficoltà di trasporto molto significativi", afferma Marco Ragazzini. "TelBios punta a far sì che la Telemedicina possa diventare un reale fattore di cambiamento del sistema sanitario nazionale, garantendo ai pazienti un miglior servizio, l'accessibilità facilitata ai centri di eccellenza del nostro Paese, il tutto a costi davvero sostenibili". 

TONINI ASSUME LE FUNZIONI DI DG DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA 
Siena, 3 giugno 2003 - La Banca Monte dei Paschi di Siena Spa rende noto che, a seguito del nulla osta rilasciato dalla Banca d'Italia il 30 maggio, il Dr. Emilio Tonini, nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 15 maggio , assume le funzioni di Direttore Generale della Banca dal 1° giugno 2003. 

ACCORDO TRA BANCA 121 PF E FIDELITY INVESTMENTS PER LA DISTRIBUZIONE DI FIDELITY FUNDS SICAV 
Milano, 3 giugno 2003 - Fidelity Investments, il più grande gestore di fondi d'investimento indipendente al mondo, e Banca 121 Pf, la banca per la promozione finanziaria del Gruppo Mps, annunciano l'accordo per la distribuzione di Fidelity Funds Sicav. Un'alleanza importante che consente a Fidelity di rafforzare la propria presenza in Italia e a Banca 121 PF di proseguire nel percorso di ampliamento e specializzazione dell'offerta in una logica multibrand sempre più ampia, in linea con gli indirizzi strategici previsti dal proprio piano industriale. Grazie a questo accordo i clienti di Banca 121 PF possono investire nei 64 comparti della Sicav di diritto lussemburghese armonizzata UE, differenziati per aree geografiche, settori merceologici e classi di attività. L'intesa prevede anche uno specifico percorso formativo per la rete di Banca 121 Pf, con particolari approfondimenti per i formatori e i responsabili di area: strumenti pratici e concreti dedicati ai promotori per supportarli nel loro lavoro di consulenza e di dialogo quotidiano con i clienti. Questo continuo supporto prevede anche un soggiorno formativo all'estero per i due promotori di Banca 121 Pf che a fine 2003 si saranno contraddistinti nell'attività di consulenza agli investimenti. "L'accordo con Banca 121 Pf rappresenta uno sviluppo importante per noi - commenta Alessandro Fonzi, responsabile di Fidelity Investments in Italia - Banca 121 Pf rappresenta una delle maggiori realtà finanziarie nel panorama italiano della consulenza finanziaria in termini di risorse umane e di copertura geografica. Il percorso di formazione che abbiamo pianificato per la rete di Banca 121 Pf ha l'obiettivo di trasferire ai loro promotori quei valori, incentrati sulla soddisfazione delle esigenze degli investitori, che hanno fatto di Fidelity il primo gestore al mondo. Naturalmente Fidelity non trascurerà l'aspetto di incentivazione, perché fa parte della sua strategia stimolare e creare le migliori condizioni di lavoro per tutti i collaboratori e partner". "La scelta di un partner come Fidelity - sottolinea Vincenzo Murolo, direttore generale di Banca 121 Pf - che si distingue per solidità, esperienza e standing internazionale, conferma e rafforza la nostra vocazione di banca specializzata nei servizi finanziari personali, sempre più attenta alla qualità della consulenza e delle soluzioni proposte. L'inserimento dei prodotti altamente qualitativi di Fidelity nel portafoglio di Banca 121 Pf è un elemento di forte valorizzazione della nostra offerta". 

ANCORA UN SUCCESSO PER BANCAPERTA: JULIUS BAER ITALIAN STOCK FUND AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE EUROPEE PER LA CATEGORIA DEI FONDI AZIONARI ITALIA 
Milano, 3 giugno 2003. Il comparto Julius Baer Italian Stock Fund, di cui Bancaperta è advisor, ha conseguito, per il secondo anno consecutivo, ottimi posizionamenti nelle classifiche della categoria dei fondi/sicav azionari Italia di diversi paesi europei. Nello specifico le graduatorie 2002 indicano il piazzamento al 1° posto in Germania su un totale di 23 fondi e in Austria su un totale di 20 fondi, il 2° posto in Svizzera su un totale di 24 fondi e in Lussemburgo su un totale di 35 fondi e il 4° posto in Italia su un totale di 102 fondi. Nel 2001 il fondo aveva ottenuto il 1° posto nelle classifiche di Germania, Austria e Svizzera. I dati sopra citati sono stati elaborati da Standard & Poor's Fund Services che, nell'ambito della sua attività istituzionale, collabora con diverse riviste europee di finanza allo scopo di elaborare graduatorie che tengano conto delle performance annue realizzate dai fondi/sicav commercializzati in alcuni dei principali paesi europei: Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera e, a partire dal 2002, Italia. Il comparto ha, altresì, ottenuto di recente il riconoscimento Lipper Leaders For Preservation nella graduatoria di categoria aggiudicandosi il posizionamento nel primo percentile della classifica presentata da Lipper - primario information provider del Gruppo Reuters specializzato nel settore Fund Research - in occasione della 2^ edizione del Lipper Fund Awards - Italia 2003. Come noto, i Lipper Fund Awards sono un marchio di eccellenza e riconoscimento della gestione di fondi e sicav. In particolare il certificato assegnato a Bancaperta per i risultati dello Julius Baer Italian Stock Fund riflette la capacità di preservare il capitale nel tempo dimostrata dal comparto rispetto all'asset class di riferimento. Bancaperta, che nell'ambito del Gruppo Bancario Credito Valtellinese ricopre il ruolo di web bank e motore finanziario, ha chiuso l'esercizio 2002 con un incremento della raccolta diretta del 13,8% attestandosi a 330,2 milioni di euro, in aumento del 40,9% anche la raccolta indiretta che si attesta a 4.076,1 milioni di euro, in incremento del 88,9% anche l'utile netto che si attesta a 9,2 milioni di euro. 

BANCA LOMBARDA - INCREMENTO DELLA PARTECIPAZIONE NELLA BANCA CASSA DI RISPARMIO DI TORTONA 
Brescia, 3 giugno 2003 - Il 30 maggio è stato perfezionato l'acquisto da parte di Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. del 15,2% della Banca Cassa di Risparmio di Tortona detenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona per un corrispettivo di Euro 38,7 milioni. Tale acquisto è conseguente all'esercizio da parte della predetta Fondazione dell'opzione put rilasciata alla stessa dalla Banca Lombarda e Piemontese in occasione dell'acquisizione del controllo della CR Tortona, avvenuta nel 1999. A seguito di tale acquisizione Banca Lombarda e Piemontese viene a detenere il 75,2% del capitale della Cassa, di cui il 60% per il tramite della controllata Banca Regionale Europea. 

OLIVETTI TECNOST ANNUNCIA LA CESSIONE DELLE ATTIVITÀ DI DOMUSTECH ALLA ABB SACE 
Milano, 3 giugno 2003 - Olivetti Tecnost (100% Olivetti S.p.A.), nell'ambito del processo di focalizzazione sui prodotti e sulle soluzioni per l'ufficio e sulle applicazioni specializzate per il mondo bancario, retail e dell'automazione dei giochi, annuncia la cessione delle attività sviluppate nel settore della domotica, non più sinergiche con le attività core del Gruppo. L' accordo è volto ad assicurare la continuità delle attività oltre alla capitalizzazione del patrimonio progettuale e commerciale fino ad oggi sviluppato da DomusTech, grazie all'inserimento in un Gruppo industriale di primario valore avente il proprio core business in attività sinergiche con il mondo dell'home automation. 

NOICOM: L'ASSEMBLEA DEI SOCI DÀ IL VIA ALL'ACCORDO CON EPLANET E NOMINA IL NUOVO CDA FRANCO REVIGLIO E ADRIANO DE LUCA CONFERMATI RISPETTIVAMENTE NELLE CARICHE DI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO. 
Torino, 3 giugno 2003 - L'Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci di Noicom S.p.A., presieduta dal professor Franco Reviglio, il 30 maggio ha dato il via libera all'acquisizione del ramo servizi tlc, aziende e famiglie, di ePlanet, consistente in oltre 35.000 clienti attivi, prevalentemente Aziende, per un numero complessivo di circa 80.000 linee telefoniche, e in circa 50 dipendenti. L'accordo è stato perfezionato mediante l'intera sottoscrizione da parte di ePlanet dell'aumento del capitale di Noicom, pari a 22.500.000 euro comprensivi di sovrapprezzo. La sottoscrizione è avvenuta mediante il conferimento del ramo di azienda di ePlanet del quale fanno parte disponibilità liquide per 7.500.000 euro, infrastrutture impiantistiche e portafoglio clienti. Inoltre, ePlanet ha reso disponibile a Noicom un finanziamento non oneroso di 7.500.000 euro, rimborsabile entro il 2006, destinato a finanziare il capitale circolante e sostenere la crescita della società. Per effetto dell'accordo con ePlanet, Noicom mira ora ad estendere in altre zone d'Italia il proprio modello multiregionale, basato sulla offerta di servizi di pubblica utilità integrati, in sinergia con le società multiutility attive sul territorio. A seguito della sottoscrizione dell'aumento di capitale, ePlanet è divenuto, con il 18%, il secondo azionista di Noicom dopo Aem Torino (azionista di maggioranza relativa, con il 40,2%). Le società di investimento Kiwi I e Kiwi II, azioniste storiche di Noicom, si attestano al 17,3%. L'Assemblea dei Soci ha altresì provveduto a portare da 7 a 10 il numero dei Consiglieri e a nominare i 3 nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione. I 3 nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione sono l'ing. Paolo Brunetti, l'ing. Ambrogio Lualdi e l'ing. Marco Codognola. Al termine dell'Assemblea, il nuovo Consiglio di Amministrazione si è riunito per il conferimento delle cariche confermando il professor Franco Reviglio nella carica di Presidente, l'ingegner Vittorio Levi quale Vice Presidente, l'ingegner Adriano De Luca in qualità di Amministratore Delegato, e nominando un secondo Vice Presidente nella persona dell'ingegner Ambrogio Lualdi. A proposito dell'accordo con ePlanet, il Presidente, professor Franco Reviglio, ha commentato: - Con l'acquisizione del ramo servizi tlc di ePlanet, Noicom, forte dei risultati sin qui conseguiti nel nord ovest del Paese, ha colto l'opportunità di presentare le proprie offerte di servizi anche in altre realtà regionali. - Sono convinto che, con questa acquisizione, - ha osservato l'Amministratore Delegato di Noicom, Adriano De Luca - ed i proficui rapporti sviluppati con ePlanet, sapremo proporre al mercato un'offerta ampia, integrata e vincente, tale da consentire a Noicom di espandere con rinnovato successo il proprio modello di "business regionale e multiregionale" in tutta la Penisola

RISANAMENTO - IPI : DESIGNATA IPI COME ACQUIRENTE DI "NUOVA IMMOBILIARE UNO" 
Milano, 3 giugno 2003: In esecuzione degli accordi siglati il 28 febbraio 2003 tra Risanamento S.p.A. e la Business Solutions S.p.A. (Gruppo Fiat), i Consigli di Amministrazione di Risanamento S.p.A. e di IPI S.p.A., riunitisi il 29 maggio 2003, hanno rispettivamente deliberato: Risanamento, di designare IPI come acquirente di "Nuova Immobiliare Uno", il veicolo societario proprietario di un pacchetto di immobili ivi trasferiti dal Gruppo Fiat; IPI, di accettare tale designazione. A tal proposito, in data odierna IPpiha definito con Investimenti e Gestioni (società designata da Business Solutions, Gruppo Fiat) un accordo che prevede entro il prossimo 9 giugno 2003 il perfezionamento dell'acquisizione di Nuova Immobiliare Uno, società che alla data di trasferimento risulterà proprietaria di un pacchetto di immobili siti nel territorio italiano, pari a circa 95 milioni di Euro. Nel portafoglio definito dai citati accordi sono compresi anche alcuni beni siti in Francia, pari a circa 16 milioni di Euro, il cui trasferimento in Nuova Immobiliare Uno avverrà nel mese di luglio, una volta decorsi i termini per l'esercizio del diritto di prelazione da parte dell'Autorità Francese, nonché una partecipazione pari al 31% della Lingotto S.p.A. 

IL DOTT. STEFAN RANDAK È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI MERCEDES-BENZ MILANO, FILIALE DEL GRUPPO DAIMLERCHRYSLER ITALIA 
Milano. 3 giugno 2003 -. L'Ing. Wolfgang D. Schrempp, Presidente ed Amministratore Delegato di DaimlerChrysler Italia, dà il benvenuto al Dott. Stefan Randak, nuovo Amministratore Delegato di Mercedes-Benz Milano, la Filiale milanese del Gruppo DaimlerChrysler Italia. La cerimonia ha avuto luogo il 30 maggio presso la sede di Mercedes-Benz Milano in Via del Ghisallo. Il Dott. Stefan Randak, nato il 13 settembre 1963 a Gangkofen (Baviera), dopo aver conseguito nel 1989 la Laurea in Economia e Commercio presso l'Istituto Superiore di Landshut, ha iniziato il suo percorso professionale in qualità di Assistente del Direttore presso l'Auto-Henne Gmbh a Monaco, ricoprendo diversi incarichi nel corso degli anni fino a divenire Direttore Commerciale e Vice amministratore, nonché membro del Consiglio di Amministrazione della Filiale DaimlerChrysler di Monaco. Mercedes-Benz Milano è la Filiale del Gruppo DaimlerChrysler, la Casa dell'Auto dedicata al marchio con la Stella, nata con l'obiettivo di offrire al pubblico milanese una struttura multifunzionale in grado di rappresentare tutti i valori del mondo Mercedes. Su due grandi città come Roma e Milano DaimlerChrysler ha infatti deciso di fare ulteriori investimenti, ponendosi l'obiettivo di accogliere tutti i clienti e gli appassionati del marchio con la Stella in un'unica struttura in grado di unire alla tradizionale offerta di servizi proposti dalle concessionarie (vendita nuovo e usato, assistenza e consulenza finanziaria) una nuova forma di accoglienza. Il Dott. Stefan Randak avrà quindi l'importante ruolo di sviluppare ancora di più lo speciale rapporto che lega Mercedes-Benz al pubblico milanese, facendo vivere una totale esperienza di marca e fornendo risposte adeguate ad ogni esigenza relativa alla mobilità. "La formazione personale e le precedenti esperienze professionali all'interno del Gruppo DaimlerChrysler", ha dichiarato Wolfgang D. Schrempp, Presidente ed Amministratore Delegato di DaimlerChrysler Italia, "Consentiranno al Dott. Stefan Randak di contribuire in maniera determinante al successo futuro della nostra Filiale Mercedes-Benz Milano." 

DAIMLERCHRYSLER ITALIA: NUOVE SFIDE PROFESSIONALI PER BENITO DE FILIPPIS 
Milano, 3 giugno 2003 - Il prossimo 31 maggio l'Ingegner Benito De Filippis, Direttore Generale Rete e Filiali, lascia la DaimlerChrysler Italia per seguire nuove sfide professionali. Benito De Filippis, quarantottenne, sposato con 2 figli, con una laurea in Ingegneria Meccanica, ha iniziato il suo percorso professionale nell'area tecnica e successivamente nella formazione. Nei ventidue anni di carriera all'interno del Gruppo ha ricoperto prestigiosi incarichi, tra cui Direttore Generale After Sales (1990), e Direttore Generale Veicoli Industriali e Commerciali (1995) in Mercedes-Benz Italia. Nel 1999 ha assunto la responsabilità Sales and Marketing Mercedes-Benz Vans presso la Sede Centrale della DaimlerChrysler a Stoccarda. A partire dal 2001 ha ricoperto la carica di Direttore Generale Rete e Filiali, guidando con successo la transizione verso la nuova distribuzione selettiva (New Ber). "Anche se mi dispiace a livello personale, sono orgoglioso che Benito assuma nuove importanti responsabilità ed a nome di tutta l'azienda gli porgo i migliori auguri per i suoi futuri successi professionali", ha dichiarato l'Ing. Wolfgang D. Schrempp, Presidente ed Amministratore Delegato della DaimlerChrysler Italia Holding. 

A MILANO, DOMANI PRESENTAZIONE DEL VOLUME "CITTADINE D'EUROPA" 
Milano, 3 giugno 2003 - L'incontro, con la partecipazione delle autrici, avrà luogo mercoledì 4 giugno 2003 alle ore 15.30, presso la Sala C - 1° piano - Palazzo delle Stelline, Corso Magenta, 61 - Milano. La Rappresentanza a Milano della Commissione europea organizza una presentazione del volume "Cittadine d'Europa" - Integrazione europea e associazioni femminili italiane, curato da Beatrice Pisa. All'incontro parteciperà Roberto Santaniello, Direttore della Rappresentanza a Milano. Interverranno: Beatrice Pisa, storica dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; Maria Teresa Coppo Gavazzi, Vice Presidente della Commissione femminile dell'aiccre; Paola Bernardini Mosconi, Presidente del Consiglio Nazionale Donne Italiane; Paola Bilancia, Professore ordinario di Diritto Pubblico presso la Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano; Maria Grazia Cavenaghi-Smith, Direttore dell'Ufficio a Milano del Parlamento europeo. Il volume "Cittadine d'Europa" è edito da Franco Angeli, nella collana "Politica e Storia" del Dipartimento di Studi politici dell'Università di Roma "La Sapienza". 

INCONTRO DI PARTENARIATO PER PROMUOVERE L'INNOVAZIONE NELLA TECNOLOGIA DELLE PILE A COMBUSTIBILE 
Wels, 3 giugno 2003 - Il 12 ed il 13 giugno a Wels (Austria) si terrà un incontro di partenariato internazionale, organizzato dal Centro relais d'innovazione (Irc) austriaco, volto a stimolare una nuova ondata d'innovazione nel settore della tecnologia delle pile a combustibile. L'incontro di partenariato sarà incentrato sulle applicazioni della tecnologia delle pile a combustibile nell'industria automobilistica, nei generatori di corrente e nei sistemi di climatizzazione. Tra i partecipanti figurano aziende di paesi lontani come la Nigeria e la Cina. È già stato realizzato un catalogo di offerte tecnologiche provenienti da Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. I partecipanti assisteranno anche ad interventi di esperti in tecnologia dei combustibili. Infolink: http://www.fuel-cell-net.at 

WORKSHOP SUI DATI NUCLEARI PER LA TRASMUTAZIONE DELLE SCORIE NUCLEARI 
Darmstadt, 3 giugno 2003 - Dal 1° al 5 settembre a Darmstadt (Germania) si terrà un workshop sui dati nucleari per la trasmutazione delle scorie nucleari. Il workshop concluderà il progetto finanziato dall'UE denominato "Hindas" (High and intermediate energy nuclear data for accelerator-driven system - Dati nucleari relativi alle energie alte ed intermedie per un sistema pilotato da acceleratore). I dibattiti saranno incentrati sui risultati del progetto Hindas, nonché su altre questioni attinenti al tema generale del workshop. Tra le tematiche del dibattito figurano: dati sulle reazioni nucleari; impianti e metodi sperimentali; biblioteche e dati comprovati; modellizzazione di reazioni nucleari; attività di spin-off. Infolink: http://www-wnt.gsi.de/tramu/ 

INCONTRO DI PARTENARIATO SULLE RISORSE, LE TECNOLOGIE E I PRODOTTI RINNOVABILI 
Erfurt, 3 giugno 2003 - L'agenzia per la tecnologia e l'innovazione della Turingia e la rete europea IRC stanno organizzando congiuntamente un incontro di partenariato sulle risorse rinnovabili, che si terrà il 12 settembre ad Erfurt (Germania). La manifestazione offre ai partecipanti l'opportunità di creare partenariati transnazionali e progetti di cooperazione nel settore delle risorse rinnovabili. Il dibattito sarà incentrato principalmente sui seguenti argomenti: fibre naturali nei prodotti tessili; prodotti chimici; prodotti farmaceutici e cosmetici; energia rinnovabile; materiali da imballaggio e bioplastica; materiali compositi a base di fibre naturali; materiali da costruzione e isolanti ecologici; tecnologie, macchinari ed accessori. Infolink: http://www.thati.de 

EDISON: CEDUTA A FIDIA ANTIBIOTICOS, UNA DELLE ULTIME ATTIVITA' NON-CORE SI AVVIA COSÌ VERSO LA CONCLUSIONE IL PROGRAMMA DI DISMISSIONI DA € 9 MILIARDI CHE HA RIPORTATO L'AZIENDA DI FORO BUONAPARTE AL CORE-BUSINESS DELL'ENERGIA. 
Milano, 3 giugno 2003 - Edison ha ceduto il 29 maggio a Fidia Farmaceutici S.p.A. (gruppo Sir Industriale) Antibioticos SA, società operante nel settore della chimica per la salute. Il valore totale della vendita è pari a € 157 milioni incluso il rimborso dei debiti finanziari nei confronti di Edison e l'accollo dell'indebitamento finanziario netto verso le banche. L'effetto economico per Edison è sostanzialmente neutro, mentre l'operazione migliora la posizione finanziaria netta della società per un importo pari, appunto, a € 157 milioni. La cessione è parte del programma di dismissioni del valore complessivo di € 9 miliardi (€ 7 miliardi realizzati nel 2002 e altri € 2 miliardi previsti per il 2003) che, dopo la vendita delle riserve di gas in Egitto (per € 1,6 milioni) volge ormai alla sua conclusione. Insieme con l'aumento di capitale da € 2,1 miliardi, il piano ha consentito di ricondurre l'indebitamento ad un livello proporzionato ai mezzi propri. Nell'operazione Edison è stata assistita da Allen & Overy Milano e da Banca Intesa. 

AUTOSTRADE PER L'ITALIA SPA: CONFERITI I RAMI D'AZIENDA RELATIVI ALLE ATTIVITA' AUTOSTRADALI NAZIONALI E AI SERVIZI NOMINATI I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, GROS-PIETRO PRESIDENTE 
Roma, 3 giugno 2003 - E' stato deliberato il 30 giugno 2003 - a seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea Ordinaria di Autostrade S.p.A. dello scorso 21 maggio - l'aumento di capitale della società Autostrade per l'Italia S.p.A., da liberarsi mediante conferimento del compendio aziendale relativo alle attività autostradali nazionali in concessione, descritto nella relazione giurata predisposta dall'esperto nominato dal Presidente del Tribunale di Roma. E' stato inoltre stipulato il relativo atto di conferimento, che avrà efficacia il 1° luglio 2003. Il compendio aziendale relativo ai servizi, anche alla luce delle intese raggiunte con le organizzazioni sindacali, è stato conferito in data odierna ad Autostrade per l'Italia S.p.A., in attesa della definizione di termini e modalità dell'avvio della società conferitaria EsseDiEsse Società di Servizi S.p.A. L'Assemblea di Autostrade per l'Italia S.p.A. ha nominato il Consiglio di Amministrazione della Società, del quale fanno parte Manuel Basanez Villaluenga, Carlo Bertazzo, Roberto Cera, Vito Gamberale, Gian Maria Gros-Pietro, Giuseppe Piaggio e Sandro Saccardi. L'Assemblea, infine, ha nominato Gian Maria Gros-Pietro Presidente della Società. 

I PARTNER DI SKYTEAM INTENSIFICANO I LORO ACCORDI COMMERCIALI SULLE LINEE TRANSATLANTICHE: NUOVI VANTAGGI PER I CLIENTI E PER LE COMPAGNIE. RICAVI SUPPLEMENTARI STIMATI A 100 MILIONI DI DOLLARI US. 
Parigi, 3 giugno 2003 - Il Comitato Esecutivo di SkyTeam ha annunciato una nuova collaborazione commerciale sulle linee transatlantiche dell'alleanza. Ciò consentirà alle 4 compagnie europee e americane di SkyTeam, di migliorare la qualità e la competitività dei servizi offerti ai clienti : orari, collegamenti e politiche di vendita coordinate. I ricavi supplementari generati dalla collaborazione transatlantica sono valutati a circa 100 milioni di dollari all'anno sui prossimi tre anni. " Questa nuova collaborazione sottolinea la forza di SkyTeam", hanno dichiarato i dirigenti dell'alleanza. " SkyTeam, che ha giocato e gioca ancora il suo ruolo di ammortizzatore della crisi, prosegue il suo sviluppo per offrire nuovi vantaggi ai suoi clienti e contribuire ai risultati delle compagnie partner". Una collaborazione commerciale più forte sulla rete transatlantica di SkyTeam é resa possibile dall'applicazione del programma di " revenue sharing " da parte di Air France, Alitalia, Csa Czech Airlines e Delta. Tale dispositivo é un'applicazione concreta dell'immunità antitrust ottenuta nel 2002 dal Dipartimento americano dei Trasporti, in quanto consente a tali compagnie di lavorare in stretta collaborazione, conservando nel contempo la loro autonomia. Nel 2002, il Dipartimento americano dei Trasporti ha anche accordato l'immunità antitrust alle 4 compagnie e a Korean Air per le rotte transpacifiche. SkyTeam é cosi la prima alleanza aerea globale a beneficiare di una situazione estremamente favorevole sui due principali assi del trasporto aereo mondiale. La collaborazione transatlantica consente a SkyTeam di proporre alla sua clientela delle coincidenze più rapide, un elevato numero di frequenze ed una più grande scelta di collegamenti: per esempio, un passeggero SkyTeam che viaggia da Berlino (Germania) a Orlando (Florida) può scegliere di passare via Parigi, Praga, Roma o Milano, con una delle 4 compagnie SkyTeam in questione. Inoltre SkyTeam agisce come un'unica entità, offrendo servizi coordinati e permettendo alle compagnie di utilizzare le risorse nel modo più efficace possibile. Ad esempio, durante la guerra in Iraq, gli orari delle compagnie sono stati rivisti congiuntamente, in modo tale da poter mantenere tutte le destinazioni ed i servizi SkyTeam. La stessa collaborazione é stata recentemente implementata per affrontare la difficile congiuntura da e verso l'Asia. Questa più forte collaborazione transatlantica permetterà ai clienti SkyTeam di beneficiare di una politica di vendite coordinata, valida indipendentemente dai percorsi e dalla compagnia scelta per viaggiare da un punto ad un altro del network. Ad esempio, un passeggero potrà viaggiare da San Francisco a Roma via Parigi o Atlanta, ed effettuare i voli di ritorno Roma - San Francisco via New York o Parigi, con un solo biglietto ed un unico prezzo, indipendentemente dalla compagnia implicata (in questo esempio, Air France, Alitalia e Delta) e dal percorso scelto (via Atlanta, New York o Parigi). Le compagnie transatlantiche di SkyTeam hanno costituito dei comitati di coordinamento dei mercati "Market Coordination Committees" in tutti i paesi dell'Unione europea, negli Stati Uniti e nella Repubblica Ceca. Questi comitati sono composti da senior manager di ogni compagnia ed hanno la funzione di armonizzare le politiche di vendita e di distribuzione sulle tratte transatlantiche, di preparare offerte competitive per la clientela e di promuovere SkyTeam presso gli operatori del settore. SkyTeam concentra la propria attenzione sulle multinazionali, per le quali il network globale SkyTeam presenta un grande interesse. In questo settore, la possibilità di poter offrire proposte commerciali congiunte, ha permesso alle compagnie partner di incrementare la loro quota di mercato con i clienti già esistenti e di trovarne dei nuovi, rispetto alle alleanze concorrenti. "Questi sforzi si intensificheranno nel corso dei prossimi anni" hanno detto i presidenti. I partner europei e americani di SkyTeam, hanno preso l'impegno di negoziare dei contratti " neutri " con le aziende e le agenzie di viaggio ; secondo i termini di questi contratti, non deve essere data la preferenza all'uno o all'altro volo transatlantico in code share a patto che esso sia effettuato da una delle quattro compagnie SkyTeam. I clienti americani, della comunità Europea e della Repubblica Ceca, saranno i primi a beneficiare della collaborazione commerciale transatlantica. La prossima estensione di tali benefici ad altri mercati rappresenta una priorità di SkyTeam. Sulle tratte transpacifiche, Delta e Korean Air utilizzano l'immunità antitrust allo scopo di coordinare le politiche di vendita ed i collegamenti tra gli Stati Uniti e la Corea. Inoltre, l'immunità antitrust ha permesso di armonizzare le politiche di network e di poter quindi introdurre nuovi servizi. Ad esempio, Korean Air ha lanciato con successo un nuovo servizio tra il suo hub di Seoul e l'hub di Delta à Atlanta. Korean Air partecipa attivamente al coordinamento delle vendite nel mondo e la sua collaborazione é destinata ad intensificarsi in futuro. Aeromexico continua a studiare i possibili benefici derivanti dall'immunità antitrust. Tuttavia questi benefici non potranno, per il momento, essere implementati in quanto gli Stati Uniti ed il Messico non hanno concluso l'accordo di open-sky. Sin dal momento del suo lancio, SkyTeam si é impegnata per assicurare ai suoi clienti servizi che fossero di grande qualità ed omogenei. Nel 2001 furono proposti 10 benefici per i clienti, in linea con questa strategia. Tre novità si sono aggiunte o si aggiungeranno prossimamente sul mercato: · A partire da aprile 2003, i passeggeri titolari di una carta di fidelizzazione possono convertire i loro Miglia in premi validi su molte compagnie SkyTeam. I passeggeri possono cosi beneficiare di una più vasta scelta di destinazioni e di possibilità per un numero ridotto di Miglia (nel 2004, questo vantaggio sarà esteso anche ai soci del programma Skypass di Korean Air). · A giugno del 2003, il sito www.skyteam.com  offrirà nuove e numerose funzionalità che interesseranno i frequent flyers, come gli orari dei voli di tutte le compagnie partner, di informazioni dettagliate sugli hub, o di informazioni pratiche sulle destinazioni collegate (visto, salute, turismo, consigli ...). · Lo "SkyTeam European AirPass", lanciato alla fine del 2002, permette ai clienti residenti al di fuori dell'Europa, in viaggio verso l'Europa con una compagnia partner di SkyTeam, di acquistare a prezzi competitivi una serie di tagliandi di volo validi sui voli intra-europei dell'alleanza. Sin dal momento del lancio dell'alleanza, tre anni fa, le compagnie partner hanno approfondito e rinforzato le loro relazioni. "Abbiamo imparato l'uno dall'altro, abbiamo trasmesso i nostri savoir-faire, abbiamo definito linee di comunicazioni coerenti e condividiamo gli stessi obiettivi " ha dichiarato il Comitato Esecutivo. " Abbiamo sviluppato forti legami, i quali, nei periodi difficili come le fasi di crescita, consentono di trarre beneficio sia per i clienti che per le compagnie partner". Il Comitato Esecutivo, che comprende i presidenti delle compagnie SkyTeam: Aeroméxico, Air France, Alitalia, Csa Czech Airlines, Delta et Korean Air, e che si é riunito oggi a Parigi, si incontra due volte all'anno per discutere i progressi di SkyTeam ed annunciare le principali iniziative. L'alleanza SkyTeam propone ai 220 milioni di passeggeri che trasporta ogni anno, più di 8 000 voli quotidiani in grado di collegare le principali destinazioni nel mondo. Nel 2002, la rivista americana, Global Finance, ha nominato SkyTeam al 1°posto nella classifica delle società mondiali, alla categoria " compagnie aeree" Infolink: www.skyteam.com 

AUSTRIAN AIRLINES ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI PER IL PRIMO TRIMESTRE 2003 
Milano, 3 giugno 2003 - Nei primi 3 mesi del 2003 l'Ebitdar di €63,0 milioni è aumentato di 22,4 milioni (55,2%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebit è diminuito di €7,6 milioni (19,0%) attestandosi a €-47,7 milioni. Il risultato ante imposte è stato di €-53,3 milioni rispetto ai €-51,5 milioni del primo trimestre del 2002. Il fatturato è diminuito del 2,8% attestandosi a €416,6 milioni a fronte di una forte riduzione della domanda e di uno yields basso "I risultati finanziari del primo trimestre del 2003 hanno subito gli effetti negativi della recessione economica internazionale, della polmonite atipica e della crisi in Medioriente" ha dichiarato Vagn Soerensen, Chief Executive Officer di Austrian Airlines. "Solo adottando immediate misure di contenimento dei costi siamo stati in grado di mantenere sotto controllo gli effetti negativi. Nonostante la lieta notizia della fine del conflitto in Iraq, il persistere dell'influenza negativa degli altri fattori dimostra il perchè la domanda non dà ancora segnali di ripresa". "Il successo riscontrato nel 2002 dimostra in modo evidente la nostra competitività e velocità di reazione. L'attuale difficile situazione del trasporto aereo mondiale sta rallentando il nostro programma di inversione di tendenza" ha dichiarato Thomas Kleibl, Chief Financial Officer di Austrian Airlines. Risultati finanziari in diminuzione Nel primo trimestre 2003 il risultato finanziario è diminuito rispetto a quello relativo allo stesso periodo del 2002. L'Ebit è diminuito di €7,6 milioni a €-47,7 milioni, mentre il risultato ante imposte è stato di €-53,3 milioni rispetto ai €-51,5 milioni del primo trimestre del 2002. La situazione è peggiorata nel 2003 a causa del generale clima di incertezza dovuto al persistere del debole andamento dell'economia mondiale, al conflitto in Medioriente e all'epidemia della polmonite atipica. Riduzione del cash flow da attività ordinarie - A causa della riduzione del capitale d'esercizio rispetto al primo trimestre dello scorso anno, il cash flow da attività ordinarie è diminuito di €30,1 milioni da €76,8 milioni nel 2002 a €46,7 milioni. In seguito alla forte riduzione del volume degli investimenti, la liquidità di Austrian Airlines rimane allo stesso livello della fine dello scorso anno. Lieve riduzione nel fatturato - Nonostante un aumento dei posti venduti per chilometro, il fatturato ha registrato un calo del 2,8% attestandosi a €416,6 milioni a fronte di una riduzione della domanda e di uno yield basso. Le variazioni del tasso di cambio nei debiti in valuta estera hanno generato proventi. Di conseguenza il fatturato d'esercizio di Austrian Airlines è salito di €31,7 milioni (+6,6%) a €509,5 milioni. Uscite in lieve aumento - Le spese d'esercizio per i primi tre mesi del 2003 hanno raggiunto €557,2 milioni, un aumento del 7,6%, pari a €39,3 milioni, rispetto al primo trimestre del 2002. L'aumento lo si può attribuire principalmente all'accantonamento di €42,1 milioni per l'aeromobile rimasto inutilizzato e in attesa di vendita. Definiti tali effetti la spesa ha subito un calo di €2,8 milioni (-0,5%). Performance di traffico allo stesso livello del 2002 - Da gennaio a marzo del 2003 la capacità sui voli di linea è aumentata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I posti disponibili per chilometro sono aumentati del 13,3%. A causa dell'incertezza internazionale dovuta al conflitto in Iraq e alla SARS, tuttavia, i posti venduti per chilometro sono aumentati di solo 11,5%. Di conseguenza il coefficiente di riempimento passeggeri è diminuito a 64,9%. Il numero dei passeggeri trasportati sui voli di linea ha raggiunto i 1.532.941, un calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2002. Con un fatturato complessivo di €371,1 milioni (-5,3%), l'Ebit relativo al segmento dei voli di linea ha raggiunto €-40,8 milioni rispetto ai €-36,2 dell'anno precedente. Anche il segmento dei voli charter risulta in miglioramento rispetto ai primi 3 mesi del 2002. I posti disponibili per chilometro sono aumentati di 46,2%. Tuttavia a fronte di un sempre più debole andamento della domanda, i posti venduti per chilometro hanno registrato un aumento di solo il 32,5%. In questo segmento il fatturato complessivamente generato è stato di €45,5 milioni rispetto ai €36,6 milioni dell'anno precedente. Da €-4,1 milioni nei primi tre mesi del 2002 l'Ebit è diminuito a €-7,1 milioni lo stesso periodo del 2003. Nei primi tre mesi dell'anno il segmento dei servizi complementari (come catering, leasing di aeromobili, etc.) hanno registrato entrate per €31,4 milioni (-6,3%). L'Ebit è rimasto costante a €0,2 milioni rispetto all'anno precedente. Da un punto di vista della distribuzione geografica, la performance del traffico di linea ha subito un calo significativo rispetto al 2002 principalmente sulle rotte del Nord America e del Medioriente. L'area geografica in cui operano i voli charter (Tunisia, Marocco ed Egitto) è risultata migliore rispetto allo scorso anno rimanendo tuttavia al di sotto delle previsioni a fronte del conflitto in Iraq. Strategia adottata per il successo della domanda di viaggi a basso costo - Nel primo trimestre 2003 Austrian Airlines ha introdotto la seconda generazione delle offerte pensate per incontrare la richiesta sempre maggiore dei voli a basso costo. La Compagnia ha utilizzato una gamma di nuovi strumenti di gestione che ha permesso di posizionare tariffe speciali estremamente competitive in sintonia con le previsioni dei coefficienti di riempimento medi sulle rispettive tratte. Inoltre per cercare di stimolare la domanda nella stagione estiva, Austrian Airlines ha lanciato in tutto il mondo l'offerta "Tariffe da Favola" con sconti fino al 50%. "Il nuovo sistema ci consente di offrire le stesse tariffe dei nostri concorrenti a basso costo senza stravolgere la rete dei collegamenti tra occidente che oriente" ha dichiarato Josef E. Burger, Chief Commercial Officer di Austrian Airlines. Continua l'adattamento della flotta - Il volume degli investimenti nel primo trimestre del 2003 è risultato di €47,0 milioni rispetto ai €168,4 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno (-72,1%). In base agli accordi di acquisto a lungo termine, all'inizio del 2003 sono stati introdotti nella flotta di Austrian Airlines due moderni Dash 8-400. Nel corso del primo trimestre Austrian Airlines ha cercato di adattare la flotta alle mutevoli condizioni di mercato. Con la vendita di due business jet Lear 60, il segmento dei "corporate jet" può essere completamente abbandonato. L'ordine del Boeing 777 destinato al lungo raggio è stato convertito in un ordine di 3 moderni Boeing 737-800 destinati al medio raggio. Nell'ambito di una politica di riduzione della capacità e di contenimento dei costi, 3 Dash 8 (uno dei quali con un accordo di acquisto) e un Boeing 737 sono stati affittati. A causa dell'attuale carenza della domanda, un Airbus 321, un Canadair RJ, un Dash 8-300 e un Dash 8-400 sono stati temporaneamente messi a terra. L'attuale eccedenza della capacità è stata ridotta dove possibile e sarà reimpiegata a fronte di una ripresa del mercato. 

AIR ONE VOLA A TRAPANI CON TARIFFE AGEVOLATE
Milano, 3 giugno 2003 - Grazie ai voli di linea Air One offerti con tariffe agevolate, l'aeroporto di Trapani è nuovamente collegato stabilmente con il sud, il centro e il nord Italia. I voli saranno operati a partire dal 1° giugno, anche se parte delle attività (slots) sono ancora subordinate al rilascio delle autorizzazioni al decollo e all'atterraggio sugli aeroporti di Catania, Roma Fiumicino e Milano Linate. Air One si è infatti aggiudicata la gestione delle rotte con onere di servizio pubblico da e per Trapani, avendo vinto la gara europea indetta dall'Enac in base ad una decisione del Governo Italiano e della Regione Siciliana. Air One opererà quotidianamente collegamenti diretti da e per l'aeroporto di Trapani Birgi con Roma, Bari, Catania, Pantelleria e Lampedusa. Milano e Venezia saranno collegate allo scalo di Birgi, rispettivamente via Roma Fiumicino e Bari. La scelta strategica degli orari consentirà inoltre di raggiungere le tante località italiane del network Air One e le principali destinazioni internazionali operate da Lufthansa e dalle compagnie partner della Star Alliance, attraverso ottime coincidenze via Roma Fiumicino e Milano. "Le nuove tratte a tariffa agevolata permetteranno allo scalo di Birgi di compiere un salto di qualità; favoriranno il flusso turistico verso la parte occidentale della regione e verso le isole minori e semplificheranno la mobilità dei siciliani. Una delle condizioni essenziali per lo sviluppo economico, industriale e commerciale di un'area è certamente una favorevole accessibilità aerea; siamo quindi orgogliosi di poter supportare lo sviluppo della città e della provincia trapanese, auspicando loro la creazione di nuovi posti di lavoro e maggiori opportunità d'investimento", afferma Air One. Negli ultimi anni la compagnia controllata dal gruppo Toto ha sviluppato un intenso network sul mercato siciliano, arrivando ad essere presente in tutti gli scali dell'isola: opera infatti voli da Catania e Palermo per Roma, Milano e Torino e da Palermo per Lampedusa. Durante l'estate Lampedusa è collegata con Roma, Milano, Bologna e Verona, mentre Pantelleria è raggiungibile sia da Roma che da Milano. Air One ha trasportato da e per la Sicilia oltre 821.000 passeggeri nel 2002, con un aumento del 217% rispetto all'anno precedente, grazie anche all'introduzione di nuove tratte e al potenziamento di quelle esistenti. Le seguenti tariffe agevolate (tasse aeroportuali escluse) si intendono per singola tratta e saranno applicate a tutti i passeggeri: Trapani-Pantelleria Euro 18,00; Trapani-Lampedusa Euro 20,00; Trapani-Catania Euro 20,00; Trapani-Bari Euro 40,00; Trapani-Roma Euro 43,00; Trapani-Milano Euro 63,00; Trapani-Venezia Euro 63,00. Gli scali di Bari, Roma, Milano e Venezia saranno collegati con Boeing 737. Per le tratte più brevi, fra Trapani e Catania, Pantelleria e Lampedusa verranno invece impiegati ATR42. Con questi nuovi voli il network nazionale di Air One sale a 22 scali in 12 regioni italiane. Nel 2002 ha trasportato oltre quattro milioni di passeggeri, registrando sui voli di linea una crescita del 91% rispetto all'anno precedente. La compagnia, partner commerciale di Lufthansa, ha circa 1.900 dipendenti, inclusi quelli della consociata EAS (società di handling aeroportuale). 

FIRMATA LETTERA DI INTENTI TRA LAUDA AIR SPA E MEXICANA DE AVIACIÓN PER SVILUPPO DI RELAZIONI COMMERCIALI DA E PER IL MESSICO LIVINGSTON SPA COMPLETA LA SUA FLOTTA RICEVENDO IL SECONDO A321-200 "JACARANDA" 
Milano, 3 giugno 2003: Livingston Aviation Group SpA, la holding del trasporto aereo di proprietà de I Viaggi del Ventaglio S.p.A., ha annunciato oggi due importanti notizie relative alle controllate Lauda Air SpA e Livingston SpA, la nuova compagnia aerea nata per operare nel settore dei voli charter di medio e corto raggio. In particolare, per quanto riguarda Lauda Air SpA, è stata siglata una lettera d'intenti per lo sviluppo di relazioni commerciali con la compagnia aerea Mexicana de Aviación. L'accordo è finalizzato all'integrazione dei networks operati dai due vettori in modo da creare un'offerta congiunta per i voli dall'Italia verso tutte le destinazione del Messico e viceversa. Per quanto riguarda Livingston SpA (partecipata, oltre che da Livingston Aviation Group SpA, anche da Lauda Air SpA) è avvenuta invece ieri, la consegna del secondo A321-200 della sua flotta. L'aeromobile, che segue a distanza di un mese esatto il primo A321-200 "Aldo Giannelli", è stato ribattezzato Jacaranda, come il bellissimo fiore del Madagascar che ha dato il nome anche alla nuova linea di Hotels Superior del Gruppo Ventaglio. Livingston SpA, per la sua nuova flotta di A321-200, utilizza motori International Aero Engine V2500 ed opera voli charter di corto e medio raggio nell'area del Mediterraneo per conto del Gruppo Ventaglio e di altri Tour Operator italiani. L'A321-200 offre il maggior spazio in cabina oggi disponibile su qualsiasi aeromobile della sua categoria. Poltrone spaziose e corridoi ampi consentono ai passeggeri un più facile accesso ed accrescono il comfort della cabina. A ciò si aggiunge la tecnologia all'avanguardia utilizzata per i sistemi di comunicazione e di intrattenimento di bordo. Il vettore, basato a Milano Malpensa, utilizza gli A321-200 sia con configurazione a classe unica da 196 posti (Economy Class) che in due classi da 190 posti (165 Economy Class e 25 Business Class). Infatti, le prime cinque file di poltrone dei due A321-200 sono equipaggiate con sedili di tipo convertibile (Modello 7410), cioè a geometria variabile in grado di passare da una capacità di sei posti per fila a cinque mediante un semplice movimento di una leva laterale opportunamente congegnata allo scopo. Questa soluzione tecnica consente di dare all'aeromobile una configurazione di cabina variabile tra 190 e 196 passeggeri così suddivisi: - 196 y/class (full economy) - 25 c/class 165 y/class - 20 c/class 171 y/class - 15 c/class 177 y/class - 10 c/class 183 y/class - 5 c/class 189 y/class 

E LA CHAMPIONS RILANCIA L'IMMAGINE INTERNAZIONALE DI MILANO I CONSOLI NON VORREBBERO LAVORARE IN UN'ALTRA CITTÀ (72,4%) TESSUTO ECONOMICO (72,4%) E AMBIENTE CULTURALE (45,5%) I PUNTI DI FORZA 
Milano, 3 giugno 2003. La vocazione internazionale di Milano dopo la Champions? Basti pensare che il capoluogo lombardo ospita 87 rappresentanze consolari - seconda solo a New York -, veri e propri presidi internazionali nel cuore della città. E i consolati sono presenti in media da 32 anni, hanno 8 dipendenti (e di questi 2,7 sono italiani), ogni anno ognuno di loro assiste circa 2.000 persone. E il Console, di solito, è a Milano da circa 7 anni. Ma cosa pensano le rappresentanze estere di Milano? E quanto è stato chiesto tra semifinali e finale di Champions League alla diplomazia economica presente a Milano. Milano - dicono in sintesi - è per loro un luogo ottimale per svolgere l'attività consolare (72,4% in generale; 80% degli americani, 75% degli africani e 72,7% degli europei), grazie soprattutto a un ambiente economico "molto" dinamico (75,8%), a un ambiente culturale "molto" vivace (45,5%), a infrastrutture "mediamente" buone (39,4%) e a una società in cui è "abbastanza facile" integrarsi (42,4%). Tra i punti di forza milanesi proprio le imprese, con il 90,9% delle preferenze, seguite dalle strutture fieristiche e congressuali (72,7%) e, più distanziate e a parimerito, dalle Università (36,4%) e dalla capacità di creare innovazione propria dei milanesi (36,4%). Inoltre considerano le istituzioni milanesi "presenti" (42,4%) o "molto presenti" (30,3%), le ritengono "abbastanza" (51,5%) vivaci e attive ed i rapporti con loro sono "facili" (42,4%). Il Duomo e la Madonnina, con l'81,8% delle preferenze, si confermano al primo posto fra i simboli di Milano. È quanto emerge da un'indagine condotta sugli 87 Consolati e Uffici Commerciali esteri con sede a Milano condotta dal Lab-Mim della Camera di Commercio di Milano in occasione dell'incontro annuale del Corpo Consolare svoltosi a Palazzo Affari ai Giureconsulti. "La tradizionale presenza - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - di un così elevato numero di rappresentanze consolari e commerciali estere a Milano testimonia il ruolo da protagonista della nostra città in ambito internazionale. Allo stesso tempo il confronto con realtà estere diverse dalla nostra ci permette spunti importanti per migliorare e consolidare questo ruolo. I risultati positivi dell'indagine confermano la vocazione internazionale di Milano, che trova nel tessuto imprenditoriale un fattore irrinunciabile e vincente, e che richiede un ulteriore impegno nel "fare sistema" per rendere più competitiva la nostra immagine". Le Istituzioni. I Consolati intervistati considerano i rapporti con le istituzioni "facili" (42,4%) o "molto facili" (24,2%), oppure "medi" (21,2%) o "difficili" (12,1%). L'ambiente culturale. Il panorama culturale milanese è ritenuto "molto" (45,5%) o "abbastanza" (45,5%) vivace. Il 9% pensa invece che sia nella media. L'ambiente economico. Quasi tutti sono d'accordo nell'affermare che l'economia è "molto" (75,8%) o "abbastanza" (24,2%) vivace. Facilità d'integrazione. A Milano è "abbastanza facile" integrarsi secondo il 42,4% degli intervistati, "mediamente facile" per il 27,3% e "molto facile" per il 21,2%. "Poco facile" invece per il 9,1%. Vivibilità. Milano è una città "abbastanza vivibile" per il 33,3% degli intervistati, "molto vivibile" per il 24,2%, "poco vivibile" per il 21,2% e "mediamente vivibile" per il 18,2%. Le proposte dei consolati per rilanciare Milano. Fra le proposte dei Consolati intervistati c'è chi vorrebbe potenziare la viabilità, i servizi di trasporto e le infrastrutture. C'è chi vede la creazione di un grande centro per il coordinamento dei progetti destinati ai paesi in via di sviluppo. Chi punterebbe sul potenziamento dei momenti di scambio culturale e chi vorrebbe la creazione di una struttura per la ricreazione come EuroDisney. Tutti i dati della ricerca i consolati di Milano - L'identikit. Hanno in media 32 anni di vita, 8 dipendenti (e di questi 2,7 sono italiani), ogni anno assistono, con i propri servizi, in media 2.050 persone. E il Console, in media, è a Milano da circa 7 anni Da quanto tempo sono aperti? Il 30,3% è presente a Milano da oltre 50 anni, mentre il 24,2% opera da 30 a 50 anni e la stessa percentuale (24,2%) ha da 5 a 15 anni di attività. Il 12,1% è a Milano da 20 a 30 anni e il 6,2% da 3 a 5 anni. Quante persone lavorano nel Consolato? Sono soprattutto piccole strutture da 1 a 5 dipendenti (60,6%). Ma ve ne sono anche da 10 a 20 (15,2%) e da 5 a 10 (12,1%). Il 9,1% ha invece oltre 20 dipendenti. Nel 36,4% dei casi meno del 10% dei dipendenti è di nazionalità italiana, mentre nel 24,2% annoverano fra le loro fila oltre il 75% di dipendenti italiani, il 15,2% tra il 30 e il 50%, il 12,1% tra il 10 e il 30% e il 3% nessuno. A chi offrono servizi. (La somma delle percentuali supera il 100% poiché la domanda prevedeva una risposta multipla). Il 60,6% ha abitualmente più contatti di lavoro con italiani, mentre il 57,6% soprattutto con connazionali e il 12,1% con persone di altri paesi. I servizi che offrono. (La somma delle percentuali supera il 100% poiché la domanda prevedeva una risposta multipla). Svolgono prevalentemente un servizio informativo (93,9%), ma anche assistenza personalizzata (72,7%) e commerciale alle imprese (69,7%), per l'emigrazione (63,6%) e il turismo (54,5%) oppure, in generale, sulla normativa (48,5%). Il 24,2% ha fra le attività prevalenti l'organizzazione di convegni, il 18,2% la ricerca di opportunità lavorative o di borse di studio e stage (18,2%). Nel 36,4% di quanti rispondono "altro" sono invece compresi servizi informativi su finanziamenti, su pratiche per decessi di connazionali avvenuti in Italia, matrimoni fra italiani e connazionali, servizi legali e notarili e anche attività di promozione culturale. Quante persone assistono all'anno. Il 24,3% ogni anno assiste mediamente da 3.000 a 10.000 persone, mentre il 21,2% ne assiste da 500 a 1.000. Il 15,2% assiste dalle 300 alle 500 persone, il 12,1% incontra ogni anno dalle 1.000 alle 3.000 persone e la stessa percentuale (12,1%) dalle 100 alle 300. Il 9,1% assiste dalle 50 alle 100 persone e il 3% oltre 10.000. Nel 48,5% dei casi sono connazionali o italiani, mentre il 38,4% delle volte si tratta solo di connazionali e nel 12,4% dei casi solo di italiani. Il Corpo Consolare di Milano. La maggior parte ricopre la funzione di Console da un periodo compreso fra 1 e 3 anni (27,3%). Ma anche da meno di un anno o da 5 a 10 anni (18,2%), oppure da 3 a 5 anni (15,2%) o da 10 a 15 anni o da 20 a 30 anni (per entrambe le fasce 6,1%). Il 3% invece è console da oltre 50 anni. Prima di venire in Italia non era Console il 62,5%, mentre lo era già il 37,5%. I consolati e milano - Il 72,4% degli intervistati pensa che Milano sia un luogo ottimale per svolgere l'attività consolare, mentre il 10,3% ritiene che l'Italia in genere sia un luogo ideale. Il 6,9% pensa invece che sia più facile lavorare in altre città o altri paesi, fra cui il Canada, la Francia, il Belgio e la Germania. Non risponde il 10,3% degli interpellati. Per continenti. Milano è ritenuta una sede ideale per svolgere l'attività consolare soprattutto dai Consolati dell'America del Nord, Centro e Sud (80% delle preferenze), da quelli africani (75%) e da di quelli europei (72,7%). Il 9,1% degli europei sceglie invece l'Italia in genere e il 10% degli americani preferisce altre città. Non risponde il 60% dei Consolati asiatici, il 25% di quelli africani, il 18,2% degli europei e il 10% di quelli americani. Le Istituzioni. I Consolati intervistati considerano le istituzioni milanesi "presenti" (42,4%), "molto presenti" (30,3%) oppure "mediamente presenti" (15,2%), mentre il 9,1% giudica la loro presenza "scarsa". E i rapporti con loro sono "facili" (42,4%) o "molto facili" (24,2%), oppure "medi" (21,2%) o "difficili" (12,1%). Le istituzioni sono ritenute "abbastanza" (51,5%) o "mediamente" (24,2%) vivaci e attive, ma anche "molto" (18,2%) o "poco" (3%). Per continenti. Le istituzioni milanesi sono "molto presenti" per il 45,5% dei Consolati europei, per il 25% di quelli africani, per il 20% di quelli asiatici e per il 10% di quelli americani. Sono invece giudicati "presenti" dal 50% delle rappresentanze americane e africane, dal 40% di quelle asiatiche e dal 36,4% di quelle europee. Sono "mediamente presenti" soprattutto per gli africani (25%), per gli americani (20%) e per gli europei (18,2%), mentre la loro presenza è "scarsa" secondo il 40% degli asiatici e il 10% degli americani. Per le rappresentanze europee i rapporti con le istituzioni sono in genere "facili" (63,6%), così come per quelle africane (50%), mentre per quelle asiatiche sono "molto facili" (40%) o "facili" (40%) e per quelle americane "molto facili" (30%) o "mediamente facili" (30%). Le istituzioni milanesi sono infine ritenute "abbastanza" vivaci e attive dal 63,6% dei Consolati europei, dal 60% di quelli americani, dal 50% di quelli africani, mentre il 60% di quelli asiatici le giudica "molto attive". L'ambiente culturale. Il panorama culturale milanese è ritenuto "molto" (45,5%) o "abbastanza" (45,5%) vivace. Il 9% pensa invece che sia nella media. Per continenti. Apprezzano l'offerta culturale di Milano soprattutto le rappresentanze asiatiche (ambiente culturale "molto attivo" per il 60%) e africane (50%), mentre la ritengono "abbastanza vivace" il 63,6% dei Consolati europei e il 50% di quelli americani. L'ambiente economico. Quasi tutti sono d'accordo nell'affermare che l'economia è "molto" (75,8%) o "abbastanza" (24,2%) vivace. Per continenti. Concordi sul fatto che quella milanese è un'economia "molto vivace" gli americani (80%), gli asiatici (80%) e gli europei (72,7%). Gli africani si dividono fra chi la ritiene "molto" (50%) o "abbastanza vivace" (50%). Facilità d'integrazione. A Milano è "abbastanza facile" integrarsi secondo il 42,4% degli intervistati, "mediamente facile" per il 27,3% e "molto facile" per il 21,2%. "Poco facile" invece per il 9,1%. Per continenti. Arrivando da un paese straniero, a Milano è "abbastanza facile" integrarsi secondo l'80% degli intervistati asiatici e il 54,5% degli europei, mentre è "mediamente facile" per il 40% di quelli americani. I pareri africani si dividono invece fra chi ritiene l'integrazione "molto facile" (50%) e chi la ritiene "mediamente facile" (50%). Le infrastrutture. Le infrastrutture sono ritenute "mediamente buone" dal 39,4%, "abbastanza buone" dal 33,3%, "molto buone" dal 21,2% e "poco buone" dal 3%. In generale Milano è una città "abbastanza vivibile" per il 33,3% degli intervistati, "molto vivibile" per il 24,2%, "poco vivibile" per il 21,2% e "mediamente vivibile" per il 18,2%. Per continenti. Infrastrutture "molto buone" per il 60% degli interpellati asiatici, "abbastanza buone" per il 50% di quelli africani, "mediamente buone" per il 63,6% degli europei e il 50% di quelli americani. In generale Milano è invece ritenuta una città "molto vivibile" dal 60% dei Consolati asiatici e dal 40% di quelli americani, "abbastanza vivibile" dal 100% di quelli africani e "mediamente vivibile" dal 36,4% di quelli europei. Quali sono i punti di forza di Milano? (La somma delle percentuali supera il 100% poiché la domanda prevedeva una risposta multipla). Le imprese, con il 90,9% delle preferenze, sono il punto di forza principale del capoluogo lombardo, seguite dalle strutture fieristiche e congressuali (72,7%) e, più distanziate e a parimerito, dalle Università (36,4%) e dalle capacità di creare innovazione proprie dei milanesi (36,4%). Tra gli altri punti di eccellenza troviamo la forza lavoro (33,3%), le capacità manageriali (33,3%), la presenza di istituzioni di supporto e servizi (33,3%), le infrastrutture aeroportuali (30,3%) e quelle stradali e ferroviarie (entrambe con il 21,2% delle preferenze). Fanalini di coda sono invece considerati i servizi di trasporto (15,2%) e la vivibilità in generale (12,1%). I simboli di Milano. (La somma delle percentuali supera il 100% poiché la domanda prevedeva una risposta multipla). Al primo posto fra i simboli milanesi, con l'81,8% delle preferenze, il Duomo e la Madonnina, seguiti a distanza dalla Scala (24,2%), Sant'Ambrogio (6,1%) e la Fiera (3%). Le proposte dei consolati per rilanciare Milano. Fra le proposte dei Consolati intervistati c'è chi vorrebbe potenziare la viabilità, i servizi di trasporto e le infrastrutture. C'è chi vede la creazione di un grande centro per il coordinamento dei progetti destinati ai paesi in vai di sviluppo. Chi lavorerebbe a partire dalla riduzione del traffico e dal potenziamento dei parcheggi, dei parchi e delle piste ciclabili. Chi punterebbe sul potenziamento dei momenti di scambio culturale e chi vorrebbe la creazione di una struttura per la ricreazione come EuroDisney. www.mi.camcom.it 

ERNST & YOUNG PREMIA IL MIGLIORE IMPRENDITORE DEL MONDO: AL WORLD ENTREPRENEUR OF THE YEAR 2003 IMPRENDITORI PROVENIENTI DA 27 PAESI SI CONTENDERANNO IL TITOLO 
Milano, 3 giugno 2003 - Sono 27 gli imprenditori finalisti quest'anno al World Entrepreneur of the Year for 2003, il Premio internazionale promosso da Ernst & Young, il Gruppo internazionale leader nei servizi professionali, che il prossimo 7 giugno a Montecarlo assegnera' l'ambito riconoscimento. I finalisti che concorrono all'edizione "World Entrepreneur of the Year" sono stati scelti nei singoli paesi di provenienza quali Vincitori Nazionali nell'ultima edizione del Premio L'Imprenditore dell'Anno, nato nel 1986 negli Stati Uniti e rivolto ad imprenditori che si sono distinti nella conduzione dell'impresa. Da allora, il programma si e' diffuso in tutto il mondo, sviluppandosi in oltre di 125 citta' di tutti i continenti. Nel 2003 35 sedi di Ernst & Young in vari paesi ospiteranno edizioni regionali e nazionali dell'evento. Giorgio Mosci, Partner, Ernst & Young ha dichiarato: "Ernst & Young e' consapevole del crescente impatto che l'imprenditorialita' esercita sulle imprese di tutto il mondo, fungendo da motore anche in congiunture non favorevoli e in situazioni di mercato complesse quali quella attuale; per questo la sostiene e la promuove costantemente". "L'idea che sta alla base del Premio World Entrepreneur of the Year e' quella di applicare gli stessi principi e direttive per giudicare gli imprenditori a livello globale, indipendentemente dal settore di appartenenza o dall'esperienza". Complessivamente, le 27 imprese rappresentate al World Entrepreneur of the Year Award 2003 impiegano oltre 76.000 persone in 30 Paesi e rappresentano un fatturato di circa 6,5 miliardi di euro. Una Giuria di 11 giudici ? gia' membri delle giurie delle edizioni nazionali del Premio L'Imprenditore dell'Anno ? scegliera' il vincitore del World Entrepreneur of the Year 2003, incontrando i singoli candidati che saranno valutati in base a criteri tra i quali l'imprenditorialita', la capacita' di innovazione, l'andamento finanziario e l'impatto delle aziende sui mercati internazionali, l'analisi delle direttive strategiche alla base del successo aziendale, le doti di autorevolezza individuale. Candidato per L'Italia quest'anno e' Mario Moretti Polegato, Presidente di Geox che, grazie ad una invenzione intuitiva brevettata a livello internazionale, ha intrapreso a meta' degli anni Novanta un'avventura rivoluzionaria nel settore calzaturiero e, oggi, anche dell'abbigliamento. "Innovare, innovare, innovare ? afferma con determinazione Mario Moretti Polegato ? bisogna saper usare la cultura dell'innovazione in tutti i processi aziendali, dalla formazione alla ricerca. Un'idea vale piu' di una fabbrica e la nostra esperienza lo testimonia". Vincitore del Premio "World Entrepreneur of the Year" nel 2002 e' stato Stefan Vilsmeier, fondatore e Ceo di Brainlab, con sede in Germania, azienda pioniera nell'ambito della telechirurgia e chirurgia stereotattica. Nel 2001, la prima edizione del Premio a livello mondiale ha visto invece trionfare il candidato italiano, Paolo della Porta, Presidente di Saes Getters, leader mondiale nella tecnologia degli affinatori chimici per il vuoto, chiamato a far parte della Giuria del World Entrepreneur of the Year 2003. Infolink: www.eypremio.com 

L'AZIENDA IN JAZZ 
Milano, 3 giugno 2003 - L'azienda in jazz. Si tratta di una nuova metafora su come si gestiscono le organizzazioni. Dopo il filone, tutto anglosassone, dell'"orchestrazione", arriva adesso anche in Italia, l'azienda in jazz, indubbiamente molto più stimolante. L'evento, che si terrà a Milano il 5 giugno, vede impegnate Assolombarda e Iulm. L'incontro, che si svolgerà presso la Sala Piramide dell'Università Iulm, in Via Carlo Bo 1, prevede la partecipazione della Hopeless Jazz Band. L'iniziativa si prefigge di far percepire la Qualità alle organizzazioni di qualsiasi settore, in modo "vivo" e dinamico, promuovere l'inserimento in azienda della figura del Quality manager, presentare l'opportunità della seconda edizione del Master in Management della Promozione e Comunicazione della Qualità nei servizi realizzato da Iulm e Galgano, la società leader nella consulenza di direzione. Il programma (ore 11-13) prevede la presentazione dell'ardita metafora su: "Gestione dell'organizzazione e concerto jazz" (Per conferma: e-mail relazioni.esterne@galganogroup.it, tel 02/39605295). Seguirà quindi un breve giro di commenti tra i relatori che parteciperanno alla discussione: Giovanni Puglisi, - rettore Università Iulm, Fabio Alessandro Filè - vicepresidente Assolombarda, Alberto Galgano - presidente Galgano & Associati, Carlo Ricciardi, Daniele Boldizzoni, Emanuele Invernizzi - docenti Università Iulm, Erika Leonardi - esperta di qualità e coordinatrice del Master. Ci sarà quindi la consegna delle pergamene ai partecipanti della passata edizione del Master e, appunto, il concerto con la Hopeless Jazz Band. 

PRODUZIONE E CONSUMO RESPONSABILE : LA CERTIFICAZIONE ETICA OFFRE LA POSSIBILITA' AL MERCATO DI SVILUPPARSI IN MANIERA SOSTENIBILE IL CONSORZIO CENTOPERCENTO ITALIANO DI AZIENDE PELLETTIERE ANNUNCIA LA SUA CERTIFICAZIONE. 
Firenze, 3 giugno 2003 - La SA8000 è lo sbocco naturale di un percorso, non facile, che il mondo del lavoro ha intrapreso parecchi anni fa, quando a causa del profitto "ad ogni costo" cominciarono a comparire i problemi socio-ambientali sorti per perseguirlo. Sono però gli ultimi 10-15 anni quelli in cui si è realmente trasformato il modus operandi delle imprese passando dall'ottica del mero guadagno alla visione più evoluta di una Società che fonda le proprie basi sulla Qualità non solo del consumo bensì della vita : si è cominciato garantendo la qualità del prodotto e del servizio con la Iso 9000, quindi la qualità della vita sul luogo di lavoro ovvero la Sicurezza con la 626; poi si è pensato anche all'ambiente circostante con la certificazione Iso 14000. Nel 1997 è stata istituita la norma Sa8000 (Social Accountability 8000) redatta con riferimento agli accordi dell'Organizzazione Internazionale del lavoro, alla Dichiarazione dei Diritti Umani e alla Convenzione delle Nazioni Unite per i Diritti del Bambino, per garantire la responsabilità etica dell'azienda e di tutta la catena dei suoi fornitori . Le aziende che aderiscono alla Sa8000 si impegnano a rispettare i requisiti di responsabilità sociale dettati dalla norma stessa, ciò significa che : non utilizzano manodopera minorile o lavoro coatto; non usufruiscono di un contesto di discriminazione razziale o sessuale e di illegali pratiche disciplinari; garantiscono la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, la libertà di Associazione e il Diritto alla Contrattazione Collettiva, la giusta remunerazione e l'orario di la adottano Sistemi di Gestione adeguati e corretti La Sa8000 può a buon diritto essere considerata un vero e proprio successo per tutti, un traguardo per l'impresa moderna che si estende all'intera società. Del resto, il consumatore stesso, non essendo una entità astratta bensì vivendo quotidianamente le problematiche ambientali e sociali sulla propria pelle di cittadino e lavoratore, con la sua emancipazione da attore "passivo" a soggetto attivo ha trasformato nel tempo la sua domanda affinando la propria sensibilità di acquirente e spingendo le imprese a dotarsi di codici etici. La Regione Toscana ha individuato nella Sa8000 un nuovo plus competitivo, un valore aggiunto per le imprese operanti sul proprio territorio, ha così introdotto questa certificazione in una misura del DoCup dedicata agli investimenti immateriali per le aziende. Nel paniere che include l'insieme delle certificazioni di qualità si trovano allocate risorse pari a 28 milioni di euro. Questa azione porta la Toscana sullo scenario europeo ed internazionale ad aggiudicarsi la posizione di prima Regione europea ad incentivare solidamente l'acquisizione della Sa 8000. Giovedì 10 luglio 2003 nella suggestiva cornice della Stazione Leopolda, a Firenze dopo quasi un anno per la realizzazione del manuale delle procedure, il Consorzio Centopercento Italiano e nove aziende consorziate, annunceranno ufficialmente, nell'ambito di una Tavola Rotonda dal titolo "Qualità Competitiva, Qualità Etica" che vedrà protagonisti Autorità, giornalisti, aziende ed Enti, l'ottenimento della certificazione etica Sa8000. Dalla sua nascita il Centopercento Italiano ha voluto farsi portabandiera del patrimonio genetico che contraddistingue le imprese del distretto toscano della Pelletteria ed accessori per capacità, inventiva ed innovazione cercando di creare un marchio alternativo ed unico sotto il quale proteggere le imprese che intendessero mantenere la produttività sul proprio territorio. Il Consorzio Centopercento Italiano fino ad oggi ha garantito dove le aziende pellettiere consorziate realizzavano tutte le fasi della loro produzione, ossia esclusivamente in Italia; da luglio 2003 avvalendosi della SA 8000 potrà con assoluta trasparenza dire anche come le imprese consorziate si avvalgono delle risorse umane per la realizzazione dei loro prodotti. 

LA FES PROPONE DI CREARE UN COMITATO DI RICERCA PER UN APPROCCIO COLLABORATIVO AL CAMBIAMENTO GLOBALE 
Brucelle, 3 giugno 2003 - La Fondazione europea della scienza (Fes) ha proposto la costituzione di un "comitato per il cambiamento globale" al fine di garantire un approccio più collaborativo alla ricerca sulla cosiddetta "Scienza del sistema Terra" in Europa. La raccomandazione è contenuta nella relazione "Forward Look" recentemente pubblicata, dal titolo "Problemi globali, scienza globale: il contributo dell'Europa alla ricerca globale". La relazione verte in particolare sulla natura multidisciplinare ed internazionale della ricerca sul cambiamento globale e suggerisce che, vista la portata e la complessità delle questioni scientifiche riguardanti il cambiamento globale, è necessaria una collaborazione senza precedenti a livello internazionale fra scienziati provenienti da una vasta gamma di discipline nel settore delle scienze sociali e naturali. Il documento sottolinea al tempo stesso che i requisiti delle infrastrutture di ricerca nel settore del cambiamento globale esulano sempre più dalle competenze della singola nazione. La relazione cita altresì lo Spazio europeo della ricerca (Ser) osservando che, per applicare tale concetto alla Scienza del sistema Terra, occorre istituire un organismo scientifico e di rilevanza politica, capace di riunire operatori quali esperti scientifici, la Fes, la Commissione europea ed i relativi programmi quadro, nonché altre agenzie operanti a livello europeo e nazionale. Secondo la relazione, le funzioni del comitato dovrebbero comprendere: l'individuazione degli ostacoli alla collaborazione scientifica internazionale imposti dai meccanismi di finanziamento nazionali ed europei; la proposta di soluzioni alternative per le situazioni nelle quali gli strumenti ed i meccanismi esistenti si rivelano inefficaci; la promozione del dialogo fra la comunità scientifica e l'opinione pubblica su questioni concernenti il cambiamento globale; l'assunzione di impegni scientifici sostenibili. Un altro settore nel quale il proposto comitato potrebbe svolgere un ruolo importante è quello dello sviluppo delle iniziative Gmes (Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza) in Europa. Nel considerare l'estrema importanza che il monitoraggio dei dati riveste per la ricerca in materia di cambiamento globale, la relazione suggerisce che il proposto comitato potrebbe assicurare il mantenimento di una più stretta collaborazione fra la comunità scientifica, le agenzie di finanziamento della ricerca e gli organismi di gestione dei sistemi di monitoraggio. Fra le altre raccomandazioni contenute nella relazione figurano lo sviluppo di banche dati economicamente vantaggiose ed accessibili a tutti per la ricerca sulle scienze sociali nell'ambito della Scienza del sistema Terra e l'investimento nelle risorse umane necessarie allo sviluppo della ricerca sul cambiamento globale. Riguardo a quest'ultimo punto, la relazione invita le agenzie europee di finanziamento della ricerca a promuovere i progetti scientifici multidisciplinari fra i giovani scienziati e a compiere sforzi multilaterali a sostegno dello sviluppo delle capacità nelle fasi iniziali della carriera dei ricercatori. 

NASCE A PAVIA IL "CENTRO EUROPEO DI FORMAZIONE E RICERCA IN INGEGNERIA SISMICA" UN IMPORTANTE PASSO IN AVANTI PER LA RICERCA NELLA SICUREZZA DELL'EDILIZIA 
Pavia, 3 giugno 2003 - Si è svolta il 29 maggio a Pavia presso l'Università degli Studi la conferenza stampa di presentazione del "Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica", hanno partecipato fra gli altri il Capo Dipartimento della Protezione Civile, dott. Guido Bertolaso, il Magnifico Rettore, prof. Roberto Schmid, , il Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dott. Enzo Boschi, il Direttore del Centro, prof. Gian Michele Calvi, il prof. Salvatore Veca, docente di Filosofia Politica - Università di Pavia e il Prefetto di Pavia, dott. Alberto Ardia. Il Centro si propone di promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca nel settore dell'ingegneria sismica, al fine di conseguire concreti obiettivi in ordine alla valutazione ed alla riduzione della vulnerabilità e del rischio, e che costituisce, insieme alla già costituita Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, un concreto elemento di attuazione dell'ordinanza firmata il 20 marzo scorso dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Il Centro si doterà di un laboratorio in grado di competere con i più importanti del mondo per dimensioni, personale ed attrezzature. Il laboratorio sarà dotato della più potente tavola vibrante europea, capace di riprodurre ogni tipo di scossa sismica, anche se in una sola direzione, di muri di riscontro tridimensionali alti dodici metri, di attuatori capaci di esercitare forze di centinaia di tonnellate, di imporre spostamenti dell'ordine del metro con velocità di prova fino a un metro e mezzo per secondo. Per consentire ciò saranno necessarie pompe idrauliche con serbatoi di cinquemila litri di olio, una potenza elettrica di circa un megawatt, avanzati sistemi di controllo e di acquisizione. Direttore del Centro è il professor Gian Michele Calvi, Presidente della Sezione Rischio Sismico della Commissione Grandi Rischi. Il Centro ha come finalità istituzionali: lo sviluppo della ricerca applicata nel settore dell'ingegneria sismica, orientata a conseguire concreti obiettivi in ordine alla valutazione ed alla riduzione della vulnerabilità e del rischio; la formazione di operatori aventi spiccate capacità scientifiche e professionali nel settore dell'ingegneria sismica; lo svolgimento di attività di consulenza scientifica e tecnologica, a livello nazionale ed internazionale, nel settore dell'ingegneria sismica. Il Centro Fornirà al Dipartimento della Protezione Civile elementi utili alla definizione degli obiettivi prioritari per la riduzione del rischio, la prevenzione e la gestione dell'emergenza e predisporrà programmi integrati di ricerca applicata che rispondano a tali obiettivi. "Come ha dimostrato la triste cronaca degli ultimi giorni - ha sottolineato Guido Bertolaso - a procurare danni alle persone sono gli edifici che crollano e non i terremoti, infatti il sisma che ha colpito il nord del Giappone, nonostante fosse di una intensità notevolmente superiore a quella registrata in Algeria ha provocato solo 70 feriti contro le migliaia di persone che hanno perso la vita nel paese nord africano. In quest'ottica il centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica che oggi viene presentato rappresenta un importante passo in avanti nella ricerca finalizzata ad una maggior sicurezza dal patrimonio edilizio italiano rispetto al rischio sismico." "Il progetto che è stato presentato e che sarà realizzato nell'ambito di un accordo sottoscritto dal Dipartimento della Protezione Civile, dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall'Università di Pavia e dall'Istituto Universitario di Studi Superiori (Iuss) di Pavia, con il concreto e convinto sostegno del Miur - ha precisato il Rettore Roberto Schmid - , farà di Pavia una delle capitali mondiali per la formazione e la ricerca nel settore dell'ingegneria sismica. A Pavia già esiste dal 2000 la Scuola Europea di Studi Avanzati in riduzione del rischio sismico, con l'attivazione di corsi di master e di dottorato di ricerca avviata dallo Iuss che ha attivato specifiche convenzioni con l'Università di Berkeley e S. Diego in California, di Urbana nell'Illinois, dell'Imperial College di Londra, dell'Università di Canterbury in Nuova Zelanda e con il Servizio Nazionale di Sismica. Da queste premesse nasce l'istituzione del Centro che costituisce una realtà formativa un ambiente tecnico-scientifico di laboratori e di strumentazioni, tali da consentire di svolgere a Pavia ricerche che avevano sempre costretto ad una permanenza all'estero e soltanto presso pochissimi centri. Fondamentale è stato il sostegno del Miur. Il Ministro Moratti ha apprezzato del Centro la concretezza degli obiettivi in un settore che oggi è di grande attenzione da parte dell'opinione pubblica, sollecitata, anche recentemente da tragici eventi sismici." "Finalmente si risolve il problema dell'Ingegneria sismica in Italia - ha detto Enzo Boschi. E' stata presentata oggi all'Università di Pavia una struttura che potrà dare riposte efficaci e tempestive alle esigenze della protezione civile nel settore della difesa dai terremoti. Sono gli edifici mal costruiti a creare situazioni di rischio per le persone e non i terremoti che sono fenomeni naturali caratteristici del pianeta in cui viviamo." 

GRUPPO CREMONINI: APRE OGGI A PORDENONE LA QUARTA STEAKHOUSE A MARCHIO ROADHOUSE GRILL. FATTURATO ANNUO STIMATO PARI A 1,5 MILIONI DI EURO. 
Pordenone, 3 giugno 2003 - Cremonini S.p.A., ha aperto a Zoppola in Provincia di Pordenone - Via Risera, 1 (Ss13) - la quarta steakhouse a marchio Roadhouse Grill. Roadhouse Grill é l'unica catena di steakhouse in Italia, si rivolge ad un pubblico ampio, in particolare alle famiglie, ed é caratterizzata dall'offerta di carni alla griglia in un ambiente informale con servizio al tavolo. Il locale di Pordenone si estende su una superficie di 800 mq, con 200 posti a sedere, 8 postazioni video con collegamenti satellitari, american bar, games area e spazi dedicati a merchandising e life entertainment. Dispone inoltre di un ampio parcheggio che può ospitare fino 200 automobili. La steakhouse, che sarà aperta al pubblico dalle 12,00 alle 15,00 e dalle 19,00 alle 24,00, va ad aggiungersi ai locali di Legnano, Roma e Bologna. Il menù è a base di carne, rigorosamente italiana, cucinata alla griglia - il taglio può essere scelto dal cliente direttamente dal banco macelleria e cucinato su una griglia a vista - ed è completato da un'ampia varietà di specialità gastronomiche della cucina internazionale adattate ai gusti europei. Il prezzo medio per persona è compreso tra i 20 e i 22 Euro. Nelle previsioni, verranno serviti 70.000 pasti all'anno dai 30 addetti in forza al locale, con un fatturato stimato di circa 1,5 milioni di Euro. La steakhouse di Pordenone è il quarto locale di un progetto che prevede l'apertura, entro il 2003, di 6 locali con insegna Roadhouse Grill in Italia, per un fatturato annuo stimato a regime di 16 milioni di Euro. L'Italia costituisce il punto di partenza per lo sviluppo della catena in Europa. 

UN MASTER PER I PROGETTISTI DI DOMANI 
Milano, 3 giugno 2003 - Il Politecnico di Milano, in collaborazione con Autodesk, Eds, Efeso Consulting, ImpactXoft, MatrixOne, Pentaconsulting, RuleStream e Ibm, presenta il nuovo Master in Plm-Product Lifecycle Management. Nato per rispondere alle esigenze delle aziende, che richiedono una progettazione 3D integrata e di nuove figure professionali specializzate nella gestione dei temi tecnico-gestionali-organizzativi relativi a un prodotto, scopo principale del Master è diffondere la cultura del Plm. Quest'ultima consiste in un nuovo approccio di business che, grazie a strumenti di Information & Communication Technology, consente la progettazione e la gestione di un prodotto, dalla sua ideazione alla sua dismissione ecocompatibile. Le domande di iscrizione al Master dovranno pervenire entro il il 14 giugno 2003. Il Plm è costituito da un insieme di soluzioni per la progettazione e la simulazione dell'intero ciclo di vita del prodotto. Consente di integrare e diffondere, sia a livello aziendale sia verso i soggetti della supply chain, le informazioni e i dati relativi ai progetti in fase di realizzazione e a quelli già conclusi. Il Master è realizzato in collaborazione con tre prestigiose Università Europee, che vantano, unitamente al Politecnico di Milano, una grande competenza in questo settore, l'Ecole Centrale de Paris, la prima dedicata alla formazione nel campo dell'ingegneria, l'Ensgi, l'Ecole Nazionale Supérieure de Génie Industriel, dove sono attivi alcuni dei più qualificati laboratori di ricerca sulle tematiche del Product Design e la Technical University di Eindhoven, da anni all'avanguardia nello studio delle tecnologie informatiche a supporto della gestione di impresa. Il corso, destinato principalmente a laureati in ingegneria e discipline tecnico-scientifiche ed economiche, ospiterà circa 30 partecipanti e si svilupperà nel periodo tra settembre 2003 e ottobre 2004 con frequenza a tempo pieno. L'obiettivo è quello di fornire, attraverso 9 mesi di aula e 3 di stage, le competenze necessarie per ricoprire gli emergenti ruoli manageriali del Product Life-cycle Management: gestore di progetti di integrazione Plm in aziende manifatturiere, di processo, impiantistiche e delle costruzioni; responsabile di prodotto in ambiente Plm; responsabile del knowledge management aziendale; consulente o professionista PLM. Il Master Plm si articola in due macro-aree: formazione generale;formazione specifica: analisi dei processi di ingegneria, strumenti per il Plm, implementazioni di soluzioni Plm. La quota di partecipazione è di € 12.000 + Iva e sono previste borse di studio e finanziamenti a tasso agevolato da parte di Istituti di credito convenzionati. 

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